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Snauwaert Vitas 100

In definitiva, Snauwaert realizza una racchetta molto personale, che va ad inserirsi nell’affollato segmento delle 300 grammi. Lo fa in maniera identitaria, con un telaio che promette e mantiene tanta stabilità in uno swingweight contenuto e uno spin abbondante e facile da sfruttare, ma soprattutto ben connesso. Vitas 100 è una racchetta che offre una potenza più che adeguata, ma che premia più la giocabilità che la prestazione estrema, offrendo un mix di caratteristiche molto adatte ad un gioco vario, con tante modulazioni di spin. Sebbene abbia dei connotati classici, come il sound e il tipo di impatto, non ama il colpo piattissimo, ma offre tante altre soluzioni di buon livello, che compongono una racchetta dal carattere deciso e che lascia spazio al braccio nella gestione dei colpi.

Snauwaert Vitas 100 si inserisce tra le migliori racchette del 2018, per la sua duttilità e la sua prestazione facile ed efficace. Scopri in questo articolo quali sono le altre!

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8 commenti

  1. Buon giorno Fabio. Racchetta molto interessante. Noto però un livello di rigidità rilevata assai elevato. Riesci a vederla in mano a chi ha problemi a gomito o spalla? Grazie e tanti auguri

    • Ciao, assolutamente confortevole, il dato di rigidità conta molto poco sulla questione comfort. Ne parlai tempo fa nell’editoriale sulla rigidità, mettendo in luce come anche alcune delle migliori racchette per la prevenzione dell’epicondilite, come le kennex, fossero tra le più rigide, con valori tra 68 e 71.
      Non vedo nessun problema e nessuna rigidit reale che possa dare fastidio, ancora di meno se accompagnata con una corda non estrema. Ci sta tranquillamente anche un mono soft.

  2. Grande Fabio, aspettavo ansiosamente questa recensione, tra l’altro ottima come sempre, in quanto possiedo questa racchetta, a tal proposito mi piacerebbe sapere con che corda hai effettuato il test, e anche quale sarebbe, secondo te il giusto set da montarci su? Io attualmente ho montato una rip&curl 1,30 a 23/22, ci ho fatto un paio d’ore e devo dire che non mi spiace affatto! Grazie!

    • Ciao e benvenuto nel Blog.
      Suppongo che la corda che volessi indicare sia la Rip-control, giusto?
      Ho testato il telaio con le Snauwaert Black e le White, a tensioni tra i 20 e i 23 kg, con la String Project Amrour Soft 1.24, Hexa Pro 1.20 e Rocket, insieme a diversi multi, Gold, Velocity e TGV. Il telaio merita un mono, a tensione bassa, sui 21/21 o 22/21. Tra quelli elecanti, il Black di Snauwaert, sicuramente, Armour soft, che ne esalta lo spin, mentre come multi il Velocity, più consistente all’impatto, partendo da una tensione di 23/22. L’azienda propone, però, l’utilizzo dell’ibrido e sono d’accordo, perché completa bene il telaio in feelin e massimizza la facilità di uscita dello spin. Non è necessario, ma per un livello di gioco da amatore, senza dubbio la vita si semplifica molto, senza perdere in controllo.

  3. Anzitutto Fabio, grazie mille sia per Il benvenuto, che per la risposta, come sempre pronta ed approfondita, poi mi scuso per non avere specificato, la rip&curl è un multimono di Stringlab!
    Per quanto riguarda l’ibrido, mi interessa molto, anche perché lo uso già nella PD 2015, ma tu cosa diresti di usare per ibridare la Vitas?! Grazie ancora, ciao!

    • Ah ecco, perdonami, ho provato diverse corde di StringlaB, ma non la Rip&curl. Se sei contento del marchio, prova a montare qualcosa di sagomat sulle verticali, ad esempio le Aauzz, abbinate con un multi dolce, per ammorbidire l’impatto. Stringlab ha diversi multi a disposizione, più o meno morbidi, ma ti confesso che li conosco poco.

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