Ci sono racchette leggere e racchette pesanti, poi, oltre a quelle pesanti, c’è lei, PURE AERO RAFA ORIGIN, dove quel “Origin” sta per ritorno alle origini di un telaio senza filtri, senza freni, tutto carico di massa, in stile Excalibur, che solo uno può estrarre dalla rocc..ehm, dal borsone, e quel qualcuno è Rafa Nadal.

Romanticismi a parte, Pure Aero Rafa Origin è una racchetta più unica che rara, perché non lesina su nulla, anzi è una esagerazione vera e propria, che punta a dare agli appassionati la possibilità di assaggiare il gusto della pro-stock. Si, solo appassionati, perché qui anche agonisti veri ci faranno una fatica bestia! Tanto vale tenerla come cimelio e tirarla fuori di tanto in tanto.

Ma quali sono i dati di questo bestione? Partiamo con il peso di 317 grammi, e fin qui tutto ok, perché di profilate da 315 ce ne sono sul mercato, ma arriviamo subito al bilanciamento, 33 centimetri, una roba per pochi, dall’avambraccio bionico, soprattutto se si va a rilevare l’inerzia, sopra i 370 punti rilevati al diagnostic, mentre la rigidità è più bassa di quella, stellare, dichiarata da Babolat (73 punti) e infatti si assesta poco sotto i 70. Per il resto, 100 pollici di piatto, come si può immaginare, e uno schema corde 16×19 più denso di quanto visto sulle versioni Rafa e Pure Aero 2016 e 2019. Insomma, si vanno a riprendere un po’ le dimensioni di quella Aero Pro Drive no Cortex di Rafa, proponendo anche qui un telaio senza filtri e senza sistemi di antivibrazione. Ma così piena, la racchetta, ve lo anticipo, non vibra!

Da fondocampo, è una racchetta veramente tosta con cui sbracciare. Tuttavia, non avevo mai provato una racchette con questo genere di inerzia e mi aspettavo qualcosa di impossibile da muovere. La racchetta invece si muove, non posso dire bene, perché mentirei, ma all’inizio ti dà l’impressione che ce la si fa a condurla, infatti su colpi fluidi è impressionante per la spinta che riesce a dare, con un movimento semplicemente concreto. Spara fortissimo, ha una gittata lunga e copre la palla con una semplicità incredibile, eppure non perde controllo, perché le sue proporzioni di inerzia fanno sì che palla non possa opporsi minimamente a ciò che la racchetta comanda e il pattern più stretto è sicuramente un aiuto fondamentale. Il problema nasce quando si inizia a prenderci fiducia, perché la sua pesantezza viene fuori quando c’è bisogno di velocità di braccio e, quando c’è poco tempo per impattare, lei resta dietro la spalla, rallentando non poco l’esecuzione. Certo, quelle poche volte che ho potuto sperimentare la sua potenza, con il braccio in tiro, ho visto andare la palla come mai provato con nessun’altra racchetta, ma sono rare volte e anche quando sei in comando, magari con i piedi nel campo e il colpo definitivo in canna, non ci si può rilassare, né pensare al piano B. Non c’è tempo per cambiare idea e bisogna essere veramente concreti sui colpi, sia per l’enorme spinta che la racchetta possiede, ma anche, e soprattutto, per far in modo di indirizzare giustamente quella potenza. In compenso, anche togliendo un po’ di spinta al braccio, Pure Aero Rafa Origin spinge fortissimo. In un certo senso, chi ama un telaio che spinga tanto da solo, controllando il colpo, potrebbe anche farci un pensierino, ma insieme alla racchetta è bene che acquisti anche un abbonamento alla sala pesi. Serve!

Un cenno fondamentale va fatto per lo spin, perché parliamo di una Aero, anzi della Aero di punta. Il top è semplicemente favoloso, la palla è carichissima e il telaio restituisce una palla che definire pesante è riduttivo. Ma quello che stupisce è il back, strepitoso, fluido, lavorato, scorre via che è un piacere ed è anche il colpo sul quale ho dovuto trattenermi meno. Spin, 10 e lode!

A rete è pesante e non è per nulla facile da controllare. Ha sempre tanta energia espressa sui colpi e bisogna sfoderare le migliori doti di timing e di controllo. La sensazione è di impaccio, la Origin pesa abbastanza sui colpi al volo e il ritardo sul colpo arriva spesso e volentieri. Non facile, ma il tocco è molto gradevole, la palla si sente bene e non si spegne mai sulle corde.

Al servizio ha una grande resa dello spin e una spinta di alto livello. Lo slice è un portento, la palla gira e va molto forte, senza dover spingere nemmeno troppo. Miglior colpo provato al servizio. Il kick è tosto da realizzare, portare la Origin sullo strappo è veramente cosa non facile, però, con un kick “controllato” l’efficacia non manca, a parte il fatto che dopo qualche colpo consecutivo al servizio, il telaio porta via lucidità e freschezza. Il colpo piatto non è male, anche in virtù di un controllo direzionale niente male, ma, siamo sempre lì, bisogna governare il telaio fisicamente, prima ancora che tecnicamente. Lo slice salva la situazione il più delle volte.

In definitiva, Pure Aero Rafa Origin è una racchetta indubbiamente speciale, non adatta la grande pubblico, se non per portare una esperienza ultra-tennistica, nelle mani del giocatore appassionato di Rafa. Non c’è modo di sbracciare in modo concreto con lei, se non rare volte e sporadiche, non è facile da portare al limite e bisogna controllare bene l’attrezzo, calcolando minuziosamente la forza da imprimere e il tempo per colpire. Nonostante ciò, la sua potenza è incredibile, la sensazione di impatto è comunicativa e lo spin è al top del mercato, ma resta un esercizio di stile, un cimelio, da tirare fuori nel giorno da eroe, per provare l’ebrezza di sentirsi Rafa, per pochi scambi e a corrente alternata. Divertente, senza dubbio, ma la sorella da 290 grammi è quella da comprare, se si vuole emulare Rafa tutti i giorni.

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