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Head Graphene 360+ Speed Pro

Head Graphene 360+ Speed Pro

In campo, Speed Pro 360+ dimostra che c’è stato un lavoro di rifinitura pesante rispetto al modello precedente e, anche se il telaio è del tutto identico, così come il pattern, vi sono delle differenze sostanziali che ne modificano la dinamica in maniera tangibile, nel bene e nel male. Il primo aspetto variato, che si sente davvero subito, è lo swingweight salito alla vertiginosa cifra di 334 punti, veramente tanti per un telaio da 310 grammi, che mostra delle evidenti resistenze in termini di maneggevolezza, ancor più se si considera che il fusto è spesso sia nella sezione frontale sia in quella laterale. Di contro, sale la potenza, ma solo a livello intermedio ed ora Speed Pro concede un gioco ottimo sui colpi in appoggio alla palla avversaria. Salendo con il regime di spinta, invece, il telaio mostra una certa resistenza a rilasciare potenza vera, perché la struttura è divenuta più flessibile e si fatica abbastanza a realizzare un cambio di velocità efficace, senza contare il peso generale che obbliga a fare tanto con il braccio per muovere il telaio in maniera veloce. Non poco faticosa, quindi, se adoperata con veemenza, ma decisamente meglio se sfruttata in regolarità, dove la gratuità di spinta in fase interlocutoria e la buona presa di spin facilitano la traiettoria lunga. Ecco, lo spin è divenuto più facile e Speed Pro carica la palla in maniera naturale, ma non ama per nulla il top esasperato. È un top-spin da controllo, tuttavia l’angolo di uscita si è leggermente alzato rispetto al modello precedente e almeno il telaio non tende a raddrizzare tutti i colpi. Va considerato, poi, un feeling secco, che ha poco in comune con i 62 punti di rigidità, che facevano ben sperare in termini di sensibilità, perché Speed Pro non ha un feeling di quelli burrosi, anzi è reattiva e cede qualcosa in feeling per dare spazio alla potenza e ai tagli. Si sente anche dal rumore di impatto che il telaio non è morbido, infatti il sound è abbastanza metallico ed alto, non piacevolissimo a dire il vero, ma nemmeno troppo tremendo. Una nota positiva arriva dallo sweetspot, generoso e piuttosto regolare, che offre una certa tranquillità nell’impattare la palla anche in condizioni di appoggio non perfette e, in abbinamento alla facilità di potenza, ne scaturisce una condizione di gioco tecnicamente facile, anche se fisicamente dispendiosa. Inoltre, anche se il feeling non è particolarmente spiccato, il controllo è piuttosto buono e concede una gran fiducia nell’indirizzare la palla, soprattutto sui colpi piatti e poco arrotatati, che sono la preferenza di Speed Pro.

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20 commenti

  1. Ciao. Innanzitutto complimenti per la nuova grafica del sito e di nuovo complimenti per la tua attività. Volevo chiederti un’informazione sui telai head e la loro incordatura: alcuni dicono che le head vanno incordate 4 nodi e altri invece che puoi incordarle indifferentemente a 2 o a 4 nodi; tu che ne pensi? I fautori dell’incordatura a 4 nodi dicono che se il telaio è fatto a 4 nodi, bisogna tagliare subito, perchè se no si danneggia; io, che non ne capisco niente, posso anche condividere che se la monti a 2 nodi durante il montaggio la racchetta sia più stressata, ma una volta che il montaggio è completato, penso che oramai sia impossibile che il telaio si possa rovinare; che ne pensi?
    Grazie

    • Ciao, le Head vanno incordate solitamente a 4 nodi, per un motivo ben preciso: hanno, quasi tutte, un piatto più stretto e allungato rispetto alla norma e questo impone una differenziazione di tensione tra verticali ed orizzontali. Quando monti una tensione differenziata, si fa solitamente a 4 nodi, a meno di soluzioni molto ricercate nel metodo di incordatura. Tuttavia, alcuni modelli, come le Gravity, tollerano bene anche il 2 nodi, per via del piatto più tondo e largo, ma comunque vi sono delle regole di passaggio di corde da rispettare e un bravo incordatore lo sa. Il 4 nodi non va tagliato subito e lo stress maggiore per il telaio dipende dal fatto che vi siano 4 nodi sul bordo anziché due, ma fatto bene non crea problemi, così come un 2 nodi.

  2. Hola Favio.!!!!!
    Muy lindo el formato de tu página.!!!!
    Quería contarte que estoy jugando muy cómodamente con una speed pro 360….y realmente me parece una raqueta súper maniobrale.
    Ahora te pregunto …este modelo 360 + tendrá la misma capacidad de maniobras….porque de acuerdo al aumento del peso occilante no tendría que funcionar igual.!!!!
    Me gustaría saber tu opinión al respecto.!!!
    Muchas gracias.!!!!

  3. Ciao Fabio, complimenti innanzitutto per il sito, leggo da un pò le tue recensioni ma non mi ero mai registrato.
    Ti vorrei chiedere questo consiglio: io oggi gioco, a seconda delle superfici, con due racchette completamente differenti: una Wilson Burn 100CV quando gioco su terreni lenti e una YONEX SV98 quando gioco su superfici veloci o in doppio. Di entrambe apprezzo caratteristiche differenti, della prima la facilità di gioco e la manovrabilità, della seconda la maggior sensibilità, la precisione e il servizio. La YONEX diventa sicuramente più difficile da gestire quando non sono al 100% fisicamente o quando la partita diventa lunga.
    Questa nuova HEAD potrebbe essere un compromesso tra le due? Se non questa, quale mi consiglieresti come compromesso tra queste due racchette? Vorrei poter utilizzare solo un telaio che possa aiutarmi a 360 gradi
    Ti ringrazio del tuo consiglio
    Alberto

    • Ciao e benvenuto nel Blog.
      Non credo che Speed Pro possa fare al caso tuo, anche perché ha uno spin inferiore rispetto ad entrambi i telai che adoperi attualmente e pesa abbastanza di più. In generale, ha altre caratteristiche rispetto ai telai che apprezzi nel tuo tennis. Per avere un telaio che possa offrire una via di mezzo tra la prestazione di SV98 e Burn 100, credo che la scelta migliore possa ricadere o su Volkl V8 Pro o su Prince Tour 100, sia la versione P da 305 grammi, sia la 310 grammi col pattern 16×19. Nonostante il 18×20, le due racchette da 305 grammi sono potenti e offrono rotazioni piuttosto interessanti. IN realtà, ci sarebbe anche la Phantom 100X, ma è più elastica e andrei a prendere il modello da 290 grammi, che ha un bilanciamento più avanzato e consente un gioco più aggressivo e facile.

  4. Grazie mille Fabio della risposta. E la Donnay Allwood Unibody? Pensi potrebbe essere anche questa una buona soluzione? Mi intriga parecchio leggendo la tua recensione
    Alberto

    • Se punti al feeling di palla, alla facilità di uscita e, in generale, ad un gioco vario, si, Allwood è sempre un telaio che strega per il connubio di impatto sensibile e facilità.

  5. Buonasera,

    vorrei sapere che differenza c’è tra la nuova Speed in particolare 300 grammi e la versione del 2018.

    vorrei capire se questa racchetta è davvero potente piu’ della Pure Drive o Aero e quali corde sono consigliate per spingere…..

    • La nuova Speed è più carica di inerzia, meno maneggevole e più potente, ma anche meno sensibile, mentre la versione 2018 è più equilibrata, ma sempre pesante almeno come una Aero, ma con minore feeling all’impatto e minore spin. Speed non è affatto più potente di Pure Drive, che lascia uscire i colpi in maniera molto più facile e stancando anche meno. Speed si adatta meglio a chi è nel mezzo tra pure drive e Pure Aero, con un po’ di spin, ma desiderando un telaio non leggero in mano.

  6. Ciao! innanzi tutto grazie della recensione, utilissima. Ho ordinato questo modello ieri.

    Una cosa avevo da chiederti, ho cercato un pò su qualche forum internazionale e non ho ricevuto risposta.. I passacorde sono gli stessi del modello 360 o sono cambiati che tu sappia? L’unico tipo che è trovato acquistabile è quello 360 (pro ovviamente), ma al 360+ non viene fatto riferimento..

    Te lo chiedo perchè hai scritto proprio all’inizio che è uguale in tutto e per tutto alla vecchia, come dimensioni, profilo ecc. e i passacorde più rubosti e scorrevoli.. ecco, la domanda era questa, non so se sono diversi.

    Grazie mille!!

    • Ciao e benvenuto nel Blog.
      Dovrebbero essere uguali o, quanto meno, poter calzare bene, essendo i telai identici in tutto.
      Tuttavia, potrebbero esserci delle differenze non visibili, ma credo proprio di no. La certezza può darla solo Head.

  7. Ciao Fabio, da quando è uscito questo telaio versione nera (limited edition) che la sto usando e sinceramente non pensavo fosse così bella, un 18×20 che spinge bene, io poi gioco da fondo classico , ho solo aggiunto il cuoio dato che lo uso da sempre….. Non ho aggiunto altro in testa x controbilanciare giusto o no…??
    Ti volevo chiedere un consiglio sulle corde, finora ho utilizzato corde sottili ma da l’impatto solido ( a me piace così) alu power 1,15 e tour byte 1,15 e 1,20 a tensione 20 kg tu che ne pensi…?? Oppure mi consigli qualcosa…grazie

    • Se non senti la testa vuota, non è necessario controbilanciare. Quanto alle corde, sono giuste per il tipo di telaio, ma se desideri un po’ di spinta maggiore, valuta le Keen, sia 1.13 che 1.18, ma soprattutto quest’ultima.

  8. Ciao Fabio.
    sulla racchetta in questione, pensi siano più performanti le lynx tour o le tour bite soft 125? per le lynx tour cambia qualcosa in merito alla colorazione diversa?
    Le ho trovate entrambe ottime corde e neanche troppo rigide come dicono. (sono un quarta cat. anche se allenato e non mi hanno dato fastidio nè una nè l’altra).
    Quale corda pensi si addica meglio al telaio e a un gioco di spinta da fondo con colpi non troppo arrotati?
    avevo scelto queste corde per aiutare un po’ lo spin e il controllo.
    Provare qualche ibrido mono-mono (ho mezza matassa element che uso poco :))??
    grazie

    • In sostanza sono entrambe corde rigide e reattive, molto sagomate. Va sulla tua preferenza tra le due, anche se la Lynx Tour dura decisamente di più in tensione.
      Quanto all’ibrido mono-mono con element, potrebbe essere una buona idea per dare un po’ di potenza gratuita e di comfort di impatto alla lunga. In questo caso, però, monterei la Lynx Tour, che resiste maggiormente in tensione nel tempo.

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