
Wilson Blade 98S v8
Il sistema Spin Effect, quando fu presentato per la prima volta, fece abbastanza scalpore e si presentò come opzione per arricchire e di molto, il gioco di spin. Le prime racchette ad adoperare questo schema furono Steam 99S e 105 S, due telai che, ancora oggi, sono irrinunciabili per alcuni. Poi, successivamente, arrivarono altre opzioni di Spin Effect, proposte con una soluzione, almeno, per ogni linea, con Pro Staff97 S (una delle mie preferite in assoluto), Burn 100S e Blade 98S, che, tra l’altro, è stata la prima recensione realizzata qui su TennisTaste, il 1 aprile 2013. All’epoca era la mia racchetta, ma fu un amore e odio, perché, ancora oggi, ci sono dei tratti di Blade 98S che vanno considerati molto bene prima dell’acquisto.

Headsize 98 inch2
Peso di 295 g
Schema corde 18×16
Bilanciamento 325 mm
Swingweight (incordata) 317 kgcmq
Rigidità 63 RA
Profilo 20.6 mm
Lunghezza 68.6 cm
Dal punto di vista estetico, non c’è molto da dire se non che il telaio è molto bello, sia per le linee, identiche alle sorelle Blade 98 16×19 e 18×20, sia per la colorazione, argomento sul quale Wilson è davvero molto ferrata e riesce a dare qualcosa di nuovo nel mercato, che, ancora una volta, si distingue al primo sguardo rispetto al resto. Piaccia o no, il verde di Blade è un segnale inequivocabile, che la individua alla prima occhiata, almeno per l’appartenenza alla famiglia, perché distinguere il modello è cosa non facile. Dal punto di vista tecnico, il telaio ha tutte le novità introdotte per le sorelle maggiori, compreso il FortyFive, il nuovo intreccio delle fibre a 45 gradi, per una maggiore apertura delle fibre durante l’impatto, insieme alla costruzione in un pezzo unico che collega il tappo del manico alla struttura. Blade 98S, però, rispetto alle altre sorelle, ha soprattutto lo schema corde 18×16, che va a creare una grande apertura delle corde orizzontali.