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Toalson Sweet Area 280 e 320, il telaio didattico da 60 pollici

Toalson è un’azienda giapponese che propone molti prodotti, dalle racchette alle corde, ed è uno dei pochi brand che produce attrezzi didattici. Anzi, le racchette didattiche di Toalson sono tra gli attrezzi più adoperati al mondo per migliorare la tecnica e la forza. Si tratta di strumenti che, a seconda delle necessità, sono volti a migliorare la precisione di impatto, la forza impressa, l’ampiezza e la pulizia dello swing. Gli oggetti in questione sono di due tipologie, Toalson Power Swing e Toalson Sweet Area.

Come già si può intuire dai nomi, la serie Power Swing è composta da telai molto pesanti, 400 e 500 grammi, con un livello di inerzia rispettivamente di 400 e 500, mentre Sweet Area è una serie di due telai, 280 e 320 grammi, con un piattino da 60 pollici. In questa recensione ci soffermeremo proprio su Toalson Sweet Area e sulla sua utilità.

toalson sweet area racket 320
Toalson Sweet Area Racket 280

Headsize 60 inch2
Peso 320/280 g
Schema corde 14×16
Bilanciamento 320 mm
Swingweight (incordata) 305/285 kgcmq
Profilo 20 mm
Lunghezza 68.6 cm

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Serve, come scopo primario, a migliorare la precisione di impatto e lo fa con una ricetta tanto semplice quanto efficace: il piatto corde è da 60 pollici, praticamente quanto lo sweetspot di un telaio profilato da 100 pollici. Non vi fate ingannare, però, perché anche se il piatto è da 60 pollici, l’aera utile di impatto è ancora più piccola e così deve essere per dare un giusto grado di severità per riportare l’impatto nella zona ideale. Non finisce qui, però, perché esistono, come visto, due modelli di Sweet Area, 280 e 320, laddove la prima impone anche una certa velocità di esecuzione e una concretezza nella spinta, allenando, quindi, non solo la precisione di impatto, ma anche l’ampiezza dello swing, mentre la versione 320 grammi è decisamente più sostanziosa e permette di concentrarsi maggiormente sulla ricerca della zona ideale di impatto, anche con uno swing meno deciso, perché garantisce un maggiore contrasto alla palla.

toalson sweet area racket 280

Com’è in gioco?

Sostanzialmente, non essendo un telaio eccessivamente pesante, nemmeno nella versione 320, è una racchetta che può essere sfruttata anche per un intero allenamento sulla tecnica e sulla pulizia dei colpi, anche se nasce per l’uso promiscuo, laddove, iniziando una seduta di allenamento con Sweet Area, e salendo di ritmo in maniera progressiva, poi si passa al telaio normale, sfruttando l’impostazione che il primo attrezzo ha lasciato nello swing. Il vantaggio è assolutamente sensibile e qualsiasi altro telaio, dopo aver avuto in mano Sweet Area, sembrerà relativamente facile da adoperare. L’esperienza di utilizzo di Sweet Area è molto interessante e maneggiare un telaietto minuscolo, con la testa grande quanto una racchetta da tennistavolo fa una strana impressione e incute timore reverenziale. Tuttavia, una volta iniziato a colpire la palla, ci si prende confidenza e, se si cerca il gesto tecnico, non c’è differenza con un telaio normale, almeno con la 320, perché la 280 ha un’inerzia veramente bassa e appena si smette di spingere si spegne e appena si cede un po’ in precisione, si inizia a steccare. Funziona così, se sbagli stecchi, non c’è spazio per la tolleranza, non c’è spazio per le distrazioni perché è un attrezzo severo che non permette personalismi o cali di attenzione. In pratica fa benissimo il suo lavoro, se la palla va, allora hai fatto bene, se stecchi o se non passi la rete, c’è qualcosa da rivedere rispettivamente nella ricerca dell’’impatto e nella forza impressa. Per aggiungere un tocco di colore, va detto che la sensazione di impatto di una 60 pollici non è seconda a nessun altro telaio in circolazione e il buon feeling regala una buona dose di confidenza con i colpi. Inoltre, lo schema corde è abbastanza aperto, quindi non è un attrezzo che non permette all’utente moderno di allenarsi, ma anzi concede un certo spin e funziona anche qui in maniera eccelsa, se la prendi benissimo va forte, altrimenti si accende la spia della stecca. Bisogna ricercare un giusto ritmo con questo telaio ed il senso è proprio quello di portare precisione di impatto ad un ritmo sempre più alto. Come suggerisce la stessa Toalson, quando sbagli, devi ripartire da un ritmo più basso e riprovare una progressione.  Ma, in realtà, gli utilizzi sono molteplici e spaziano dal miglioramento della tecnica alla sfida goliardica del tipo “Vuoi vedere che ti batto anche con questa?”.

toalson sweet area racket 280

Serve davvero?

Premesso che un bravo maestro di tennis o un coach sono sempre la prima cosa da ricercare per un miglioramento efficace, per un utente che cerca un modo di ricomporsi tecnicamente, tra un match e l’altro, è una soluzione efficace e poco costosa e personalmente mi ricorda molto l’utilità delle sedute di tecnica che si svolgono nel Powerlifting (sport che pratico a livello amatoriale e che adoro). Quindi si, che sia come attrezzo da divertimento o ausilio tecnico, vale la spesa ed offre una buona resa. Consiglio Toalson Sweet Area 320 soprattutto a chi ha un po’ di maturità tennistica e di tecnica da migliorare, perché è un lavoro di rifinitura, mentre il modello 280 apre a un’ampia fascia di tennisti, sia under che adulti.

Toalson Sweet Area è disponibile, ad un prezzo consigliato di € 119,00 presso i rivenditori ufficiali, indicati sul sito ufficiale Toalson Italia, e nello shop ufficiale del distributore italiano, a questi link:

Toalson Sweet Area 280

Toalson Sweet Area 320

Inoltre, nello Shop di Toalson Italia, inserendo il codice “TennisTaste” si ha diritto ad uno sconto del 5%.

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4 commenti

  1. Ciao, dato che ogni tanto con un amico ci dilettiamo coi vecchi adorato legnoni Dunlop MaxPly e Slazenger, non solo per divertimento ma anche per ritrovare un impatto migliore… questa racchetta può fare al caso nostro? o possono bastare i nostri pezzi antichi?

    • Ciao, risponde proprio a questa esigenza, ma con un peso nettamente inferiore ai telai di legno, cosa che consente un utilizzo più prolungato. Molto divertente, ma soprattutto utile.

  2. Ci sono racchette in legno leggere e la sensazione è la stessa. Io sono un cultore di questi telai in graphite con i piatti piccoli. Funziona e il livello lo puoi aumentare. Io ci giocherei proprio. Le volee le faccio meglio e sono veramente incisive non ho mai capito il perchè forse è soggettivo. L’autonomia è legata alla rigidità del braccio se non rimani rilassato la racchetta piccola non ti perdona più.

    • Ciao e benvenuto nel Blog.
      Parliamo di un telaio molto piccolo, per cui la tensione deve stare tra i 13 e 16 kg circa, preferibilmente con un multifilo. Essendo un attrezzo didattico, non c’è ragione di ricercare un setup da prestazione, ma solo di protezione e di semplicità. Nel caso scegliessi un mono, per una questione di durata, stai sui 13-14 kg e monta un mono non aggressivo.

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