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Head Graphene 360+ Gravity Tour

Head Gravity Tour

In campo, il comportamento di Gravity Tour è soprattutto votato all’equilibrio generale, con una buona prestazione e con qualche ombra su alcuni aspetti, ma tutto sommato è un telaio interessante. Gravity Tour riporta l’ultima tecnologia di Head, il Graphene 360+ ovvero la compresenza di Graphene nei punti strategici longitudinali e laterali, oltre che delle SpiralFibers, fibre che aumentano la flessibilità del telaio per un migliore feeling all’impatto con la palla. Tuttavia, il feeling del telaio è buono, ma non sorprendente e non c’è sicuramente un effetto “wow” quando si impatta la palla ed è un impatto onesto, che riporta un feedback concreto al braccio. Inoltre, Head, come Donnay in primis, Wilson e altre aziende, sta seguendo il filone delle rigidità più basse, cosa che dona alla Gravity Tour un impatto piuttosto confortevole e più delicato rispetto al resto della gamma telai. La stessa rigidità bassa, fa in modo da fornire un contatto con la palla più prolungato, a tutto vantaggio del controllo, uno degli aspetti primari del telaio in esame, che si presenta anche piuttosto stabile e corposo, grazie al piatto ampio e largo, che si comporta bene anche in termini di regolarità di risposta e tolleranza. Gravity Tour è proprio questo, una racchetta agonistica piena, massiccia, ma non esagerata, che offre un controllo di buon livello, insieme ad una tranquillità di impatto maggiore rispetto alla concorrenza, che, ad onor del vero, è basata soprattutto su piatti da 98 pollici. A questo va aggiunto un comportamento in spinta che non è sicuramente fermo, piuttosto risponde in maniera fedele a quanto faccia il braccio. Gravity Tour non è una racchetta low-powered, o almeno non totalmente, piuttosto è telaio neutro dal punto di vista della spinta, che lascia spazio al braccio nello sfruttare quei sostanziosi 326 punti di inerzia, leggermente frenati dalla flessibilità. In pratica, parliamo di una buona tuttofare agonistica, particolarmente a suo agio sui colpi più piatti, sui quali riesce a dare il suo picco di spinta, mentre soffre abbastanza quando si parla di spin, per un angolo di uscita abbastanza basso, che lascia le rotazioni per il controllo e la copertura naturale dei colpi in smistamento. Con un uso abbondante di rotazioni, infatti, il telaio accorcia non poco e preferisce uno swing più disteso, anche se non troppo ampio. Veniamo alla maneggevolezza, dicendo che Gravity Tour ha una dinamica sicuramente non leggerissima, la stabilità si paga sempre, ma non è certo un telaio poco manovrabile e la definizione più corretta è “pieno”, adatto ad un braccio allenato, anche se non fortissimo, perché una volta lanciata a contrastare la palla, soprattutto sul colpo piatto, restituisce una buona energia e lascia un buon margine di correzione del movimento. Nonostante non sia un portento di spinta, questa Tour è un telaio decisamente interessante sotto molti aspetti, che sa interpretare bene il ruolo di classica moderna, senza eccessi di peso, massa o rigidità. Ecco, probabilmente una soluzione diversa in termini di rigidità o di massa, le avrebbe conferito una prestazione superiore, ma, per come è configurata, abbraccia una più ampia fascia di giocatori rispetto alle 305 a cui siamo abituati. Tuttavia, dal recente test, che sarà pubblicaot a breve, Gravity Tour, nonostante tutto, si qualifica meglio di Graphene 360+ Prestige Tour 2020, che non ha la sua stabilità.

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33 commenti

  1. Ciao Fabio, bella recensione. Stavolta però non mi trovo d’accordo con te. Ho provato i tre telai Gravity e , per me, le migliori sono la PRO e la MP. Addirittura trovo la MP un telaio fantastico perché morbido e maneggevole che pecca solo di un po di potenza su alcuni colpi (sul servizio va bene per esempio). su tutte le Gravity avrei utilizzato per i tuoi test corde più reattive tipo Alu Power o Yonex PT Strike. le corde che hai utilizzato sono un filo spente per le Gravity. La Pro per un agonista è un telaio quasi perfetto per il controllo ed il tocco che restituisce. la MP la vedo per il giocatore di club allenato che di suo sa spingere. Per chi sbraccia di dritto la MP è davvero un gran telaio. La Tour infine è un buon ibrido che però non mi ha entusiasmato in quanto il 18/20 per 305 grammi , per me, rende meno del 16/20 per 295gr. della MP. Ovviamente sono gusti personali. Continua così e grazie

    • Attenzione, non ho detto che la Tour sia la migliore delle Gravity, ma la più equilibrata, vista l’inerzia della Pro, che chiaramente è un telaio diverso anche per il feeling più vivo. Mentre la MP è più scarica e leggerina ancora, ma più votata a fare battaglia con una Clash 100 che con una Pure Drive, per fare un esempio.
      P.s. le corde che citi sono tutt’altro che reattive, anzi.

  2. Ciao Fabio! Alla fine ho montato le hawk touch a 21/20 e adesso leggo che anche tu le hai provate, come ti sei trovato?
    Ho provato anche le blast ma non mi hanno convinto, volevo fare questo esperimento.
    Grazie

    • In tutta onestà, considerando che il telaio ha bisogno di un aiuto concreto in reattività e feeling con la palla, moterei corde più rigide a tensione più bassa. Nel caso del mio test, nettamente meglio con Armour Soft che con Hawk Touch (mia corda preferita in Head, ma qui proprio non ci sta e confonde ancor più il feeling).

    • Beh, se consideri che l’inerzia è quella di una Blade 16×19, di una Por Staff 97 o addirittura di una Yonex VCore Pro 97 HD, qualche motivo di migliorie da apportare viene in mente. Tuttavia, per chi non vuole uscire da Head, e spesso l’attaccamento al marchio è il primo parametro di scelta, è la proposta più sensata della Linea Gravity e non solo.

  3. Ciao Fabio, sai dirmi qualcosa invece suula versione S? Sono un quarta bassa, gioco con una speed mp 2013 incordata tecnifibre x-one biphase 1,30/23 1,24/22 gioco: appena posso a rete, piatto/leggera copertura, rovescio una mano anche slice. Rientrato dopo epicondilite, cercavo qualcosa di un filo più morbido e magari un pò più manovrabile. Cosa ne dici del piattone? Aiuterebbe in spinta a compensare il minor peso?
    Grazie.

    • La Gravity S non l’ho provata, ma credo che sia eccessivamente leggera. Già la MP dovrebbe essere di tuo gradimento. In Head hanno fatto un po’ di casino con i nomi, perché la Gravity Mp condivide il peso con la Prestige S. Tra le due è senza dubbio meglio la Gravity, per la flessibilità e per la struttura almeno incline alla maggiore spinta, mentre la Prestige S è un telaio molto deludente in versione 2020, ancor più se paragonata alla versione Graphene Touch, che era una racchetta vera, ma alleggerita, con ben altro feeling e ben altra prestazione. Non che la Gravity MP sia esaltante, anzi, ma almeno ha più senso.

  4. Ciao Fabio! Quale grip consiglieresti per togliere un po’ lo spessore che ha sul tappo quello di serie e che secondo te può ben sposarsi con la tipologia di racchetta?
    Grazie mille

    • In relatà basterebbe srotolarlo e rimontarlo con mezzo giro in meno rispetto a quanto faccia l’azienda. Se, invece, hai necessità di ridurre tutto il manico, il solito Skin feel di babolat, ottimo anche per il feeling diretto.

  5. Ciao Fabio! Montato il grip skin feel con overgrip babolat anch’esso e mi trovo molto meglio. Grazie dell’ottimo consiglio. Per le corde mi è venuta in mente l’idea di provare a mettere sulle orizzontali il budello vs touch di babolat e sulle verticali l’hawk touch. Che tensione mi consigli? Solitamente gioco con 21/20, 22/21 ma so che il budello è meglio metterlo a 1 o anche 2 kg in più data la iniziale perdita di tensione per poi stabilizzarsi.
    Grazie

    • Non so quanto la Hawk Touch possa rendere in ibrido su un piatto ampio. Tendere a montare una corda più rigida per avere una risposta sincera all’impatto, ancor più col budello. Anche una Classica RPM Blast, ad esempio. In termini di tensione, non andare oltre il kg in più col budello, anzi solitamente io l’ibrido lo monto a tensione pari, perché anche il mono perde la sua tensione inizialmente e poi si assesta. Però, per tenere una sensazione più compatta, si, il kg in più lo darei, soprattutto sui piatti larghi.

  6. Ciao Fabio ti chiedo anche un’altra cosa, se possibile.
    La mia racchetta gravity tour con corde, grip skin feel, overgrip babolat(il più leggero) pesa 332 grammi.
    Oggi mi sono recato in negozio e ho pesato tre racchette con giusto il cartoncino al posto delle corde, sai come sono presentate. Ora: 2 pesavano 323 grammi e una 318, mi è sembrato tanto come scarto.
    Quale è secondo te quella che più si avvicina alla mia?
    Putroppo non la ho pesata appena presa.
    Grazie mille.

    • La tua Gravity, facendo due calcoli approssimativi, doveva essere un po’ più pesante rispetto ai 305. Perché conisderando 18 grammi di corde, circa, e 6 grammi tra overgrip e nastro, viene fuori un 308, al quale adrebbe aggiunto il maggior peso dell’Hydrosorb Pro, circa 3 grammi in più, saremmo sui 310-311. Penserei a prendere quelle da 323, se non vuoi operare altro custom, oppure quella da 318 per avere maggiore margine di aggiustamento rispetto alla prima. Trovo però molto fastidiosa questa differenza di 5 grammi e non sappiamo nulla sul bilanciamento e sull’inerzia, i valori che andrei a controllare prima del peso.

      • Fabio, grazie mille delle indicazioni. Vedrò allora di seguire il tuo consiglio per le corde. Per quanto riguarda i pesi anche a me dà molto fastidio perché inerzia e bilanciamento non so proprio come poterli misurare. Per dire ho misurato tre Clash tour e pesavano tutte uguali, magari è un caso.
        La tour in test nel negozio pesa 325 ma ha il grip originale, overgrip e manico 2.
        La mia con il grip originale, e manico 5 pesava 336, solo adesso è scesa cambiando appunto grip e overgrip.
        Il manico 5 influisce praticamente nulla secondo me, forse 1-2 grammi. In ogni caso trovata una differenza esagerata.
        Hai ragione mi dà 308 quella da 323 senza cartoncino, ma senza togliere la plastica intorno al manico e le corde che tengono il cartoncino quindi si andrà a 306 credo.
        Andrò su quella più pesante per non avere troppo cambiamento! Che dici?
        Grazie ancora dei consigli e per la tua gentilezza.

      • Come ultima cosa, ho misurato anche l’Mp e una pesava 312 e l’altra 313 quindi più vicine a 300 che ai 295 grammi dichiarati. Tra l’altro secondo te è più efficace una gravity mp eventualmente customizzata o una tour?
        Grazie!

          • Ciao Fabio ti aggiorno su un aspetto, secondo me scandaloso, riguardo a HEAD: la tolleranza e sono veramente tentato a cambiare casa.
            Ho preso la seconda gravity, quella più pesante da 323.
            La cosa assurda è che pesa ben 8 grammi in meno della mia, l’unica cosa che può esserci di differenza, e mi sono scervellato, è un residuo di colla quando mi hanno cambiato il manico, notato togliendo il butt cup.
            Dunque con quella più leggera che ti avevo citato la differenza sarebbe di 13 grammi. Sono allibito del basso controllo di qualità. Volevo darti questa informazione per pura curiosità! A presto un saluto.

          • Purtroppo capita e so che la questione fa molto incazzare chi ci capita. Con le attuali tolleranze, trovi +/- 7 grammi e +/- 7 mm di bilanciamento, puoi solo immaginare quanto incida ciò sul valore più importante, ovvero lo swingweight e la sensazione generale del telaio, che praticamente può essere una Mp o una Pro, per le specifiche reali.

          • Hai proprio ragione infatti pesa come una pro. Per quello sentivo la blade così maneggevole. Assurdo, stupido anche io a non pensarla appena comprata, però non dovrebbe capitare una cosa del genere.

  7. Ciao Fabio, ho notato che hai dato un voto relativamente basso al controllo ( considerando lo schema corde , e le caratteristiche della racchetta) .Vorrei sapere qual è motivo tecnico- costruttivo per tale valutazione. Io ho montato le max power 1.25 22/21kg., e non l’ho notato.

    • Il telaio risulta più vuoto rispetto al passato e meno connesso. Il controllo non è certo basso, ma è un telaio che non ha la connessione della concorrenza, vedi Blade, VCore 98, CX200 che condividono quasitutte le specifiche, ma che offrono una netta potenza in più e una sensazione davvero più viva e connessa all’impatto. Ogni volta che metto i voti, lo faccio sempre in relazione ai telai già valutati precedentemente. A Tutto ciò aggiungi che parte del manico di Head è vuoto, e ottieni un risultato molto poco rassicurante. Meccanicamente, la Gravity funziona discretamente, ma la sensazione generale è confusa, per quanto flessibile. Se prendi, poi in esame una Allwood, per via del piatto 102, trovi una differenza di feeling e di sensibilità piuttosto seria. Penso che Head debba ritornare ad un fusto più puro ed integro, magari riempiendo anche strategicamente alcuni punti del telaio, come fanno tutte le altre aziende.

      • Ciao ti chiedo un consiglio: io ho una Blade countervail che trovo fantastica ma come ben sai sulla lunga distanza ti affatica molto e in area non la muovo molto facilmente e con velocitàe. Sto cercando qualcosa di meno impegnativo per il braccio senza scendere qualitativamente. Ho provato la Gravity tour stamattina e ho avuto ottime sensazioni soprattutto in maneggevolezza e velocità di swing. Credi sia un buon compromesso? Leggendo la recensione non mi sembra ti entusiasmi

        • Pensavo anche alla Prince che hai appena recensito in alternativa alla Gravity Tour. Come manovrabilità e velocità di swing per delle 305 le reputi assimilabili?

          • La reputo migliore, sia per maneggevolezza che per velocità di swing. Mettici che la sensazione di impatto è migliore, ottieni un telaio nettamente più interessante e permissivo.

        • Come avrai potuto notare, non spinge quanto la Blade e, anche se un po’ più maneggevole, non è un telaio maneggevole in assoluto. Tuttavia, non è un telaio malvagio, anzi, e con le giuste corde può dare un buon risultato, sempre tenendo conto che si tratta di un compromesso. In questo range, per avere una sorta di Balde meno impegnativa, hai la CX 200 di Dunlop, La Prince Phantom 100 X 305 e la VCore 98, che fanno onestamente un lavoro di maggiore concretezza, in feeling e spinta, mentre alla Gravity Tour certo non difetta il controllo, anzi.

          • La gravity tour la sto provando da un po’ ma sul rovescio bimane la sento troppo leggera. Sempre in confronto alla blade in termini di maneggevolezza velocità di swing e affaticamneto sulla lunga distanza sulla Pro cosa mi dici?. Nonostante pesi più della blade la differenza di 10 grammi non la noto, anzi. Ultima domanda: premesso ciò che ho scritto nel prrecedente messaggio, tra Prince e gravity pro? Ciao e grazie

          • La Blade è molto carica, ma se riesci a muoverla sempre bene, sei a cavallo. Il discorso è proprio questo: quanto la riesci a tenere in mano senza accusare l’inerzia alta?
            In termini di maneggevolezza, tra Blade 18×20 e Gravity Pro non c’è tantissima differenza, con un piccolo vantaggio della Blade per via del piatto più contenuto. Entambi sono ottimi telai, per gli stessi motivi, potenza, stabilità, feeling, ma entrambi vanno valutati molto attentamente per il tennis di tutti i giorni.
            La Prince può essere vista come una versione più umana della Gravity Pro, con un pattern più aperto e maggiore maneggevolezza. Chiaramente, con 10 grammi e 13 punti di inerzia in meno, spinge un po’ meno rispetto alla Gravity Pro ed anche alla Blade 18×20, ma è una racchetta che è maggiormente adatta ad aiutare nella fasi di fiacca e in facilità di swing.

      • Gravity Tour è più potente e tollerante, con un livello di maneggevolezza simile. Prestige Touch Tour ha qualcosa in più di precisione sul colpo piatto, ma, in generale, una prestazione meno completa, soprattutto in spin e sulle variazioni dello stesso. Penso che Gravity sia una evoluzione del concetto Prestige, ma generalmente va meglio a parità di modello della linea.

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