
Donnay Pro One 102 Pentacore
Da fondocampo la Pro One 102 offre feeling e controllo, con una comunicatività dell’impatto molto presente e piacevole, che lascia giocare in souplasse. La potenza, come detto, non è tantissima, ma il telaio arriva all’impatto in maniera velocissima e stabile, consentendo di compensare con il braccio e con la propria potenza. Sulla distanza si comporta bene, non impaccia e non stanca, con una gittata dei colpi anche lunga, soprattutto sui colpi meno esasperati con lo spin, mentre la palla esce sempre abbastanza veloce dal piatto, perché la flessione crea un buon effetto catapulta. Le rotazioni sono presenti e la palla rimbalza anche alta quando si carica il colpo, ma servono soprattutto per indirizzare la palla dove si vuole e la palla è sempre più precisa che pesante. Da stock, senza alcun custom, il meglio in spinta lo offre ai regimi intermedi e nei momenti interlocutori, bisogna capirne il dweel-time ampio e si riesce a sfruttare il suo potenziale offensivo. Dal fondo è più un fioretto che una spada, a tutto vantaggio del gioco in anticipo, che offre il meglio della 102, specie se si ricerca la rete o la chiusura da 3/4 di campo, dove la potenza per chiudere c’è e non si ha alcun problema ad essere definitivi.
Il back è probailmente l’aspetto migliore della racchetta. Pecisissimo, teso, modulabile nell’intesità e sfruttabile anche in side-spin, è un perfetto colpo di approccio a rete o di costruzione del punto in smistamento. La palla si sente benissimo sul piatto e si accompagna fino all’ultimo attimo di contatto con le corde. Alla stessa maniera, i tocchi sono una goduria, specie se giocati con una leggera rotazione in back.
A rete viene fuori tutta la maneggevolezza che consente volée velocissime nell’esecuzione e si raccoglie davvero di tutto con lo sweetspot ampio e il lungo tempo di impatto. I colpi si sentono bene, sia piatti che tagliati, e si modulano facilmente conil peso del corpo. La bassa inerzia aiuta anche a correggere il movimento e a modificare una volée all’ultimo momento. Il piatto restituisce sempre energia, anche con poco sforzo, cosa che consente smash in controllo, senza troppa paura di mandare il braccio veloce.
Al servizio difficilmente stanca e si mantiene alto il ritmo, soprattuto su botta piatta e slice. La prima piatta è anche potente e precisa, offrendo anche una possibilità di strappo, mentre lo slice gira tanto lateralmente, con una traiettoria non bassissima ma veloce. Sullo Slice è meglio piazzare che strappare, con risultati migliori a velocità sostenuta, ma non eccessiva. Il kick, infine, non è velocissimo, ma salta molto e si configura come una ottima soluzione sulle seconde difensive, andandosi a cercare spazio e tempo per stare vicino al campo.
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32 commenti
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Implacabile Fabio complimenti Per la recensione!! completa di pagella voti.. mi chiedevo se fosse possibile visto che fa parte del custom base donnay avere la pagella voti anche con il kit cioè 5 + 3 perché letto così da esterno una racchetta con potenza 6 e top spin 6,5 può far storcere il naso.. premetto che attualmente utilizzo donnay e la qualità in termini assoluti si vede e si sente a 360 gradi. Inoltre ti volevo chiedere se era possibile come hai fatto nella ultima recensione di Head inserire i set up di corde che hai utilizzato per il test !!
Complimenti ancora
Certo, posso fare tutto ciò che chiedi. Sto lavorando molto al blog e qualche pezzo posso perderlo per strada, come le corde utilizzate per il test. Mi piace l’idea di inserire anche una pagella con il kit custom montato come consiglio. Appena recupero un PC, mi metto al lavoro, al momento sono in treno 😉
Ciao Fabio, ma non c’è un sistema per testare le racchette della donnay?
A spendere al buio una bella cifra con il rischio di avere una racchetta con la quale non c’è feeling, non me la sento.
Però mi intriga rebbe provare una racchetta molto più morbida, più simile a quelle che usavo 25 anni fa.
Ciao Raul, contatta Hma sport, spesso hanno anche i telai test da mandare a chi li vuole provare.
Ciao Fabio. Rispetto alla Formula 100 Pentacore, tra piatto 102 piú grande e RA cosí bassa, c’è una discreta miglioria in comfort o stiamo alla pari tra le due?
Ciao Diego, c’è sicuramente più comfort e più feeling, perché la 102, con quel profilo così sottile, è una classica a tutti gli effetti. Chiaramente, il telaio spinge meno rispetto alla Formula, ma recupera con il kit custom, che la rende più pronta a dare potenza.
Buonasera Fabio, vorrei chiederti quali ritieni siano le differenze fra la pro one 102 pentacore, il modello precedente pro one 102 e la pro stock courier (che se non sbaglio dovrebbe discendere dalla seconda). Geazie. Ciao. Simone
Ciao, cambiano rigidità e punti di flessione, laddove la 102 è decisamente più morbida e meno reattiva, in virtù di un flexpoint leggermente più basso e della rigidità molto inferiore. Cambia anche lo xenecore, che, in quasi tutte le prostock è dual core, mentre la 102 attuale è pentacore, quindi più morbido. All’atto pratico, la Courier è più potente e stabile a parità di peso, ma è soprattutto una base per cucirsi addosso il telaio con il custom.
Ciao fabio,
Ti chiedo le differenze tra la pentacore formula 100 e la xp tour limited edition
Twingweigt?swingweight?il suo confort
E la sua rigidita 70 come viene percepita?
La differenza sta nel tipo di racchetta, la XP TOur imited, oltre ad esere 18×20, è una classica a tutti gli effetti, sottilissima, molto accomodante come telaio, ma sempre classico, quindi bisogna spingere con il braccio. Ha un ottimo controllo e offre anche spin, visto che il piatto lascia affondare le corde, molto regolari nella spaziatura. La formula è una profilata non rigida, quindi spinge in maniera più facile, senza eccedere nella potenza gratuita. La rigidità della XP si sente nella reattività, ma deiv sempre calarla in un telaio ultrasottile e classico, quindi non impatta rigida, per nulla, anzi!
Ma come sweetspot tra queste racchette
Xp tour limited
Donnay pro stock courier
Sono permissive come la formula ho molto piu selettive se non si fanno movimenti ampi ma piu corti
Non esiste una scheda con il pro t one per entrambe?
Lo Sweetspot è grande e sicramente spingono di più rispetto alla Pro One Pentacore, per via della Rigidità maggiore, ma sono sempretelai da swingare come racchette da controllo e classiche in tutto, con aggiunta di rotazioni facili. Rispetto alla Formula hanno uno sweetspot simile. Non possiedo la scheda delle due racchette, purtroppo, non le ho recensite.
Ti vorrei chiedere sai qual’e’ la data di uscita della Zus Wepe X
Assomigliera alla formula, dammi qualche anticipazione…se riesci…la sto aspettando….
Se continuo con le anticipazioni, la recensione cosa la faccio a fare? 😉
Ok va bene, la data uscita quando sarà’?
A giorni, attendo la comunicazione ufficiale per pubblicare la recensione.
Ciao Fabio,
dopo mesi di attesa vana per il riassortimento delle X-Dual Silver, HMA mi ha comunicato che sono in arrivo (soltanto) le nuove X-Penta Silver e Gold…
Attenderò prima la tua recensione!
Ciao Umberto, sapevo che fossero in arrivo le X-Penta e, dai numeri che hanno, ti consiglierei proprio di aspettare, ci sono delle migliore notevoli da tenere in considerazione.
Percepisco curiosità anche da parte tua!
Aspetterò senz’altro.
Io sono sempre curioso, soprattutto quando ho già visto cosa mi aspetta 😉
Buona sera, ho provato la Pentacore pro one 97 e sto aspettando la formula 100 per curiosità ho letto la recensione della 102. Quest’ultima si colloca nel mezzo alle due oppure è un’altra cosa?
Ciao Simone, la Por One 97 è un telaio molto comodo e ricco di feeling, che sacrifica potenza in luogo della sensibilità e della tolleranza. Nonostante il piattone grande, infatti, è un telaio che obbliga alla spinta con il braccio e alla completezza dei movimenti. Se proprio cerchi una via di mezzo tra la Pro One 97 e la Formula, la risposta è X-Penta 99 Silver.
Grazie
Quindi meglio la Silver della Gold?perchè?
Grazie
Meglio o migliore, quando si parla di due racchette, non è un concetto corretto. Nel caso della Silver, questa è preferibile perché si sente di più la testa del telaio e offre un gioco immediatamente più moderno e capace di ottima gestione dello spin, anche esasperato, mentre la Gold bisogna condurla di più, essendo più classica nella sua impostazione.
Grazie…tra la Silver, Gold e Wilson Pro staff L quella da 290g esiste molta differenza?anche se come leggo a tutte è possibile applicare un Custom personalizzato. Percquanto riguarda la tensione delle corde è simile per tutte e 3?quanti kg raccomanderesti?meglio mono o multi(ora gioco con head rap control 1.25)?consudera che rompo molto facilmente le corde, mai capito perché 😀😀😀😀……sempre molto disponibile e gentile.
La Gold, insieme alla Silver e alla Pro Staff L, proprio no, pesa di più ed è più classica ed impegnativa. Silver e Pro staff L, invece, possono essere accomunate per dinamica, ma il feeling della Silver è abbondantemente superiore, vuoi per il pofilo, vuoi per la rigidità. Puoi customizzae entrambe molto facilmente, già con un cuoio, per riportarle a pesi sopra i 300 grammi, giusto per cominciare. Rip control non è la scelta ideale, perché va a limitare uno degli aspetti fondamentali dei due telai, la gestone naturale dello spin. puoi adoperare un corda del genere se intendi giocarci in maniera molto classica e desideri stendere la traiettoria, altrimenti è meglio pensare ad un mono soft, montato sui 21 kg. Come soluzioni per il mono, per valorizzare i due telai, puoi considerare Yonex Poly Tour Fire, String Project magic Armour soft e tutti i mono che sanno dare elasticità e potenza in modo abbondante, senza richiamare troppo il braccio.
Grazie mille….ho preso la Gold e le corde le mettono i ragazzi del negozio sono curioso e speriamo sia quella giusta 😀😀😀😀😀
Attendo riscontro 😉
Sicuramente stanne certo
Scusami ma avevo una domanda che mi sono sempre dimenticato di fare. La Donnay Formula l’ho fatta incordare al circolo e l’hanno fatta con 2 nodi anziché con 4 come raccomandato dalla Donnay e anche da te all’atto pratico cosa cambia?grazie
Il telaio tollera anche i due nodi, non crea problemi strutturali, soprattutto se è fatto bene. Tuttavia, dpende molto dalle mani che lo realizzano, perché, in caso di due nodi classico, basta molto poco per avere una tensione irregolare nelle verie zone del piatto.