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Donnay Formula Unibody

Donnay Formula Unibody

Da fondocampo, offre una spinta corposa già a medio regime, al quale la palla esce con facilità e accompagnata da tanta precisione e da una traiettoria piuttosto tesa e lunga. Viene facile il gioco sulla distanza, sia in appoggio sia in spinta, perché si piazzano i colpi anche al bersaglio piccolo e con una buona dose di facilità nella gestione della racchetta in aria. Stupisce per il comfort quando si pesta, ma anche per la sensazione di connessione con la palla, in tutte le situazioni. Sullo spin si fatica a dare un giro abbondante, il telaio fa capire fin da subito che non c’è un vera predisposizione alle rotazioni abbondanti e, anche se ci si profonde in uno spin carico, lascia uscire i colpi sempre piuttosto frontalmente, alzando di poco l’angolo di uscita, giusto per creare qualche trama leggermente più alta sopra la rete. Lo spin immediato, però, è salvo, e soprattutto a regimi intermedi, si riesce a caricare qualche palla per rallentare e recuperare rimbalzo. Generalmente, però, i colpi di Formula sono bassi e filanti, rimbalzano davvero poco.

Il back è di alto livello, teso, ma modulabile nella sua intesità. Si gestisce con facilità tra l’attacco e la difesa e si sfrutta molto bene nello smistamento. Anche qui c’è una traiettoria solitamente lunga, facilmente lunga, ma c’è più margine rispetto al top spin, nella creazione di soluzioni alternative. Infatti, col taglio in back si tocca e si ricama piuttosto bene.

A rete la sensibilità è molto buona, si appoggia bene e si affonda la volée piatta con controllo direzionale notevole. In realtà anche la volée con il telaio si addomestica con disinvoltura, soprattutto sui tocchi di fino, sui quali il telaio mostra una certa gratuità di uscita da piatto. Lo Smash potente, con una tendenza a prendere lunghezza, meglio cercare di schiacciarlo con decisione.

Al servizio, Formula 100 si presenta con uno dei migliori colpi piatti, per precisione e sensazione, tra le profilate. Non è particolarmente potente, ma consente molto ritmo e il telaio scorre piuttosto facilmente. Molto bene anche lo slice, che non è troppo curvo, piuttosto è basso e veloce, aprendo ad angoli ampi. Sul Kick si fa più fatica a generare un colpo offensivo e il rimbalzo non è molto alto, perché, forzando, la traiettoria tende a stendersi. Meglio adoperarlo per piazzamento.

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37 commenti

  1. Uso PK KI5 300 per precedenti problemi al gomito con cui mi trovo direi bene… non riesco però a dimenticare le profilate… ho provato la precedente versione della formula ma non mi aveva convinto forse perché ho sempre usato racchette rigide come tra l’altro è la Ki5….questa versione di formula potrebbe farmi ricredere o le sensazioni sono simili alla precedente… grazie

    • Il teliao ha aggiunto solidità, perché la rigidità statica è invariata, ma è salita quella dinamica e, all’impatto, il telaio reagisce maggiormente. Una prova la farei, c’è un plus e non nascondo che la Formula non mi hai dato grosse soddisfazioi, ma nell’ultima versione c’è più sostanza e si apprezza.

  2. ciao fabio..un aiuto sulle differenze della famiglia formula 100 x fare la scelta migliore -ho riletto recensioni e dati anche delle precedenti
    formula penta 100 ra 64/inerzia 316
    formula penta red ra 55/inerzia 314
    formula hexa ra 57/inerzia 324
    formula hexa unibody ra 57/ inerzia 320

    se non ho capito male -semplificando – le due formula penta sono simili x inerzia – direi di facile gestione e maneggevoli ma differiscono per reattività/rigidità avendo quasi 10 punti di differenza
    le due hexa sicuramente piu cariche quindi una capacità di spinta maggiore
    volendo scegliere una profilata morbida e soprattutto maneggevole,poco faticosa, di facile gestione è giusto andare verso le formula penta – in particolare la red? –
    il gap con la hexa è notevole?
    della formula ci sono anche modelli da 290gr o le penta x la bassa inerzia le equivalgono?
    grazie

    • Tutto giusto, con la differenza che la Formula Unibody è unica attuale e tutte le altre modelli precedenti. Onestamente, con il migliorato feeling e migliore spinta del modello attuale, io guarderei sollo all’ultima, perché la differenza è netta e la differenza di inerzia non è così marcata da giustificare la ricerca din un modello precedente, a meno di un’offerta bomba.
      Al momento non ci sono versioni da 290 o 285 grammi, perché la richiesta è davvero minima per questi modelli, ma potrebbero arrivare più avanti.

  3. Ciao Fabio, complimenti per le tue preziose recensioni. Possiedo una formula hexa da 6 mesi, sono abbastanza soddisfatto e dopo averla confrontata con la penta red mi ha convinto anche se più impegnativa. Magari farò un test anche con la nuova per capire se ne vale il passaggio. Il mio livello e da club 4 n.c. e la alterno con la pure drive 2012 che rimane molto utile per la spinta anche se con meno confort e sensibilità. Utilizzo su entrambe head velocity a 23/22 a 4 nodi e mi trovo abbastanza bene ma cercavo qualcosa che spingesse un po’ di più sulla hexa. Di solito non uso mono se non in qualche ibrido, ma non dopo aver avuto problemi al gomito 2 anni fa. Qualche monoo reattivo a base tensioni sarebbe più performante? Nei test di hexa e unibody che differenze ha trovato tra mono multi e ibrido?
    In ultimo in cosa vedi la unibody molto superiore alla precedente? Grazie

    • Ciao e benvenuto nel Blog.
      La differenza ta la Unibody e la Hexa sta nel maggiore feeling e nella maggiore potenza della Unibody, per via della nuova struttura più reattiva. Una differena non da poco e va provata per capirla.
      Quanto all’incordatura, considerato che il Velocity funziona bene e offre un buon grado di protezione, puoi pensare di scendere di un kg sulla tensione, per avere una maggiore spinta. Tuttavia, il controllo, andando sotto con le tensioni, comincia a vacillare, ed è il limite dell corde più elastiche come i multi. La differenza che ho riscontrato nel test, tra le diverse incordature, è che con il multi si gioca sicuramente in maniera più facile, ma viene meno un po’ di cattvieria nella spinta, la palla esce lunga, ma non troppo carica. Meglio in ibrido, scelta da considerare per un livello amatoriale e gioco frequente, perché il telaio offre un feeling più netto. Passando al mono, invece, si fa più agnistica e si trasferisc tutto sul controllo e sulla spintaa medio-alto regime.

  4. Grazie ancora per le info, sono curioso di testarla anche se sono ancora in fase di adattamento alla Hexa. Dopo quanto ore andrebbero cambiate le Velocity? Ho sentito pareri contrastanti, che possono essere portate a rottura o che con questa racchetta le prestazioni degradano molto più in fretta da richiedere un cambio frequente (10-15 ore max)
    Sulla Pure Drive 2012 l’ho usata anche per 30 ore senza notare grosse perdite e senza rompere (mai rotto corde). Qualche multi da consigliare tipo NRG2 o altro senza dover scendere in tensione e con buona durata? Grazie ancora ciao👍

    • L velocity le puoi portare quasi a rottura. O meglio, le puoi portare a rottura, ma se vedi che si ingottiscono prima, per umidità o altri motivi, le cambi. Sui multi si può giocare tranquillamente finché non si rompono, a patto, appunto, che non vi siano altri fattori che invalidino la corda.
      Come NRG2 potresti considerare NXT Power, Head reflex oppure Yonex ATG 850.

  5. Ciao Fabio,

    Una persona che riprende a giocare dopo 2 anni di inattività totale per un infortunio al polso che lo ha portato ad un’operazione quale racchetta dovrebbe preferire?

    Qualcosa come la formula 100 o qualcosa di ancora più clemente e quindi scendere a 290/285 o ancora giù?

    Stiamo parlando di un uomo abituato ad utilizzare la pure aero prima dell’infortunio.

    • Sostanzialmente può andare benissimo una Formula 100, visto che, anche se sei stato fermo, è probabile che dopo un paio di ore già ritroveresti parte del tuo gioco. Quindi un telaio più leggero potrebbe risultarti mancante dopo già qualche ora, rispetto a ciò a cui eri abituato. Meglio andare su una 300, che non sia eccessivamente carica, come apputno la Formula 100.

  6. ciao Fabio prima volta che scrivo. Complimenti per la qualità del sito per competenza e comunicazione. Sono un cinquantenne con una buona forma fisica che ha scoperto di recente la Donnay con la penta core con grip in cuoio (arretramento) e corde Dyreex 1.25. Con questa riesco ad esprimere un tennis fatto di cambi di ritmo e posizione e finalizzazione a rete e precisione servizio (ho la fortuna di avere ancora un buon braccio). Dopo aver girato in precedenza molte racchette e brands (ultimamente Pure D, Clash, Blade, PA VS 2020, etc.. Preso dall’entusiasmo ho comprato la UNIBODY. Rispetto alla penta passi indietro con anche più fatica su articolazioni (pur essendo meno rigida). Non so se dare una chance ancora arretrando con il grip in cuoio come con la penta opp non è la mia racchetta. Inoltre, potresti anche darmi un suggerimento per eventuali alternative alla penta con un po più di potenza gratuita e spin ma stesso controllo precisione e confort. GRAZIE MILLE OTTIMO LAVORO Paolo

    • Ciao Paolo, la differenza sostanziale che ha introdotto al Unibody è la maggiore solidità generale, accentuata anche dalla maggiore massa, non solo nel manico. Perché già dal modello Hexacore, senza unibody, era salita l’inerzia e il telaio è divenuto più massiccio. Probabilmente hai difficoltà nell’accelerare il braccio e il manico in cuoio può darti una mano ad arretrare il bilanciamento per avere una sensazione di testa più leggera. Oltretutto, proverei a montare una corda più elastica, come una Magic di String Project oppure RPM Team di Babolat, per incentivare la spinta e la facilità di esecuzione, oltre che la durata dinamica della corda stessa.
      Prima di cambiare telaio, visto che la Unibody ha tanto da offrire, è il caso di provare con qualche soluzione come il manico in cuoio.

  7. Un’ultima cosa. Il profilo della unibody che hai messo nelle spec è 21-26-24 mm mentre invece sul sito della donnay (e la mia è uguale) è 20-27-24. Mi viene il dubbio è che hai testato una unibody che non c’è in Italia ma forse per mercato estero

  8. Grazie mille per i consigli. Proverò con il grip in cuoio. Ero già per cambiare. Ho letto che per te la Pro one è come un’auto da corsa. Mi incuriosisce molto. Con la penta sono migliorato molto la unibody mi da potenza gratuita mi chiedevo se la la pro one è la combinazione di entrambe

    • La Pro One è un telaio sul genere Prestige, ma proposto con ancora più flessibilità e una impostazione moderna di peso e bilanciamento, quindi un telaio che racchiude in sé diversi caratteri, ma è soprattutto il feeling di impatto e la capacità di farti sentire dentro ai colpi a fare tanto. La Unibody aggiunge potenza e non è affatto un aspetto secondario, perché va a completare le doti di una racchetta già molto interessante.

  9. Ciao Fabio,
    sto testando la formula 100 unibody (montano corde nuove Hawk Rough 22/21) per un passaggio dalla Pure Drive versione 2015 che attualmente utilizzo (corde Hawk Touch 22/21).
    Dopo 2 ore di gioco, ottime le prime impressioni: la sento maneggevole come la PD ma con un impatto DECISAMENTE migliore, totale assenza di vibrazioni , più controllo e direzione. Inoltre sembra più piena, sostanziosa rispetto alla PD 2015, ma non c’è un gap di manovrabilità. Continuerò il test per una settimana. Premesso che sono un 4.3, con un gioco monotono da fondo e molto arrotato soprattutto sul dritto, sullo spin non ho riscontrato grandissime criticità come temevo dalla recensione. Lo prende meno è vero, ma con una traiettoria più tesa mi è sembrato che la palla, nonostante uscisse meno esasperata di top, fosse in realtà più penetrante. Rispetto alla PD 2015 mi ha aiutato a chiudere più piatto sulle palle senza peso a metà / tre quarti di campo (senza i timori di spararle fuori come con la PD) ed a variare un pò rispetto al gioco monotono fatto di palle alte in top sia di dritto e rovescio e corsa. Ho giocato con migliori risultati anche il back che solitamente non gioco praticamente mai e che mi veniva piuttosto alto e poco penetrante (per una questione tecnica, ma la donnay mi è sembrata prendere meglio il taglio in back spin). Sto appunto cercando di migliorare e completare un pò il gioco e provare a chiudere prima verticalizzando di più, scendere maggiormente a rete e a fare qualche variazione in back e drop shot.
    Un consiglio: date le premesse vorrei provare anche la allwood 102 unibody. Cosa potrei aspettarmi di diverso e potrebbe essere più adatta rispetto alla formula rispetto al mio gioco e alle intenzioni di cambiamento? Ho giocato con piatti 98 e 100, il piatto 102 potrebbe rivelarsi ingombrante?

    Grazie mille per il lavoro e le preziose recensioni.

    • Ciao e benvenuto nel Blog.
      Come hai riscontrato, Formula Unibody ha uno spin moderato, certamente non aggressivo, ma comunque è un telaio che offre uno spin inizialmente facile ed una penetrazione dei colpi sostanziosa. Allwood è meno gratuita in potenza, ma offre uno spin superiore e una tolleranza ancora migliore. Se desideri un aiuto in potenza gratuita e un colpo più teso, Formula è meglio, altrimenti Allwod è di un’altra categoria per spin e soprattutto feeling di impatto, essendo una racchetta sottile e molto elastica.

  10. Ciao Fabio, ho effettuato un test comparativo con la Allwood (con armour soft 22/21) e poi di nuovo con la Formula.
    Sinceramente ho fatto il test solo per provare il feeling di una classica, ma non c’è paragone, come dicevi la Allwood stravince per sensibilità e feeling, ma soprattutto spin.
    Venendo dalle profilate , mi sono trovato veramente benissimo con la Allwood, dove oltre a variare di più posso spingere con maggior controllo senza paura di andare lungo.
    Per rimanere nelle classiche sto iniziando il test con la dunlop cx 200 LS che però ha un piatto 98. Confronto con la Allwood con le stesse corde (armour soft tese però a 21/20 kg)? In particolare in termini di manovrabilità e spin.

    Grazie
    Matteo

    • CX 200 LS ha una migliore predisposizione per il gioco piatto e una maggiore maneggevolezza, mentre Allwood anche qui stravince per feeling e offre anche più spin. In termini di spinta, la Donnay ha una maggiore inerzia che si fa valere in campo e mostra una maggiore potenza generale, soprattutto quella gratuita.

  11. Ciao Fabio, volevo un consiglio sui telai Donnay.
    Gioco praticamente da sempre con una Fischer pro tour extreme ft, e ora vorrei cambiare racchetta e le Donnay mi attraggono molto, sopratutto la Allwood 102.
    leggendo le tue recensioni, mi sembra però di capire che, per il mio stile di gioco (prevaletemente piatto), forse potrebbe andare meglio la Formula 100.
    Vorrei un attrezzo un attimino più leggero e, se possibile, “permissivo” rispetto alla mia Fischer. Racchetta che, saprai meglio di me, abbastanza impegnativa.
    Ho 46 anni, gioco un paio di ore la settimana, ho fatto qualche torneo fit negli ultimi anni ed ho una classifica 4.1 / 4.2
    Gioco prevalentemente piatto, con rovescio a 2 mani.
    Ti ringrazio e complimenti per l’ egregio lavoro che svolgi.

    • Ciao e benvenuto nel Blog.
      Considerando l’attrezzo dal quale provieni, penso che sentiresti facile anche l’ammiraglia Pro One e, fossi in te, mi rivolgerei soprattutto a questa, facendo un downgrade di peso, ma acquistando in maneggevolezza e in resa più moderna.
      La Formula è molto precisa sul colpo piatto e più facilmente potente, ma te la consiglio solo se hai bisogno di passare ad una profilata, con tanta facilità in più, ma rinunciando al feeling che solo una classica ti può dare, insieme alla fiducia nell’impatto.

        • Dipende molto da come vuoi impostare il telaio, che permette una certa personalizzazione con le corde. Se la desideri più reattiva, da sensazione e spinta, Armour Soft 1.24 è un’ottima soluzione, altrimenti, per un approccio più generico, Alu Power Soft, che la rende più facile, anche se un po’ meno “arrabbiata”. Se invece vuoi un multifilo, va messo reattivo, come NXT Control o X-One biphase. Tieni una tensione tendenzialmente più bassa, sui 21 per i mono e 23 per i multi. Poi, dopo qualche test in campo, vedremo il tuo feedback.

          • Perfetto, grazie mille per i consigli. Appena procederò all’ acquisto e dopo qualche ora di utilizzo, ti farò sapere le mie impressioni.
            Buon lavoro e grazie ancora.

            Luca

  12. Ciao Fabio, innanzitutto complimenti per le tue recensioni sempre molto precise e complete. Ho un gioco piatto con rovescio principalmente in back. Attualmente gioco con Wilson ultra V3 ma causa la rigidità il polso continua a darmi problemi!
    Potrebbe essere la racchetta giusta per le mie esigenze?
    Grazie 1000 per tutto!

    • Ciao e benvenuto nel Blog.
      Ultra V3 è una delle migliori soluzioni profilate per chi gioca piatto e ricerca spesso il back, così come Formula 100, che, però, ha una maggiore delicatezza di impatto, che permette maggiore comfort generale.
      Tuttavia, prima di addentrarti in un cambio telaio, vorrei capire con che incordatura stai giocando, inteso sia corda che tensione.

          • Pe ril multi hai molte opzioni, io però andrei su qualcosa di solido. Puoi spaziare tra le più economica Velocity, fino a salire alle NXT Control di Wilson. Nel mezzo hai anche una corda interessante come Yonex Rexis, da montare, però, ad un kg meno rispetto al solito.

  13. Buon giorno Fabio. In termini di spinta/potenza ci sono molte differenza con la Formula 100 GT del 2016 con cui gioco da molti anni (accordata con Starnburn softpower 6, 23/22)? Grazie mille

    • Le Unibody, in assoluto, hanno una maggiore reattività dinamica e, quindi, una maggiore spinta generale. La potenza in più c’è e si sente, non solo sulla Formula, ma anche su Allwoood e ancor di più su Pro One.

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