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Donnay Allwood, Formula e Pro One Hexacore Unibody 2020

Donnay è famosa per il feeling dei suoi telai, sempre old-school e sempre molto connessi alla palla. Se già i telai della serie Hexacore 2019 erano già tanto sensibili, con Unibody vi è ancora un’iniezione di sensibilità e i telai diventano ancora più ricchi di feeling per accontentare i puristi dell’impatto.

La Gamma Unibody è composta da 3 racchette, i tre telai top di Donnay: Allwood, Formula e Pro One 97 16×19, che presentano una scheda tecnica invariata dal punto di vista statico, ma dinamicamente vi sono delle migliorie generali in termini di potenza e, come immaginabile, di sensazione e controllo. Chi vi scrive ha già avuto modo di testare le tre nuove racchette e nei prossimi giorni ci saranno le recensioni complete, ma possiamo anticipare alcuni aspetti fondamentali rispetto alle novità immediatamente tangibili sui nuovi telai.

Donnay Unibody

Partiamo con l’estetica, si torna (finalmente) al nero opaco per tutti i telai, mentre le serigrafie hanno colore diverso, a finitura sempre opaca, con i marchi Donnay e Xenecore in bianco, come anche il nome del telaio stampato internamente al piatto, ad ore 3 e 9. Ogni telaio ha i suoi colori distintivi per i famosi rettangoli alla base del piatto, Allwood li ha multicolore, Formula in oro e Pro One in giallo. Per il resto pulizia e razionalità, si bada al sodo. Dal punto di vista estetico va, poi, segnalato che la nuova vernice opaca è parecchio resistente, sia alle abrasioni sia agli sbalzi cilmatici.

Donnay Unibody

Andiamo al manico, perché tutte le vere novità sono concentrate qui. Arriva Unibody, una modalità di costruzione dei telai che prevede la realizzazione del manico tutto insieme al telaio, tutto di grafite e senza adoperare null’altro, che sia poliuretano, pallets o altre soluzioni. Il grip si monta direttamente sul fusto della racchetta, che, ovviamente, ha una forma e una misura tali da non dover ricorrere ad altre soluzioni. Praticamente il telaio è interamente realizzato in solo un pezzo, cosa che mette in connessione tutto il fusto, sfruttando il manico come altro elemento portante, e trasferisce un feedback a dir poco pazzesco. Si, pazzesco, la differenza si sente già nei confronti degli stessi telai della scorsa edizione ed è quanto dire. Ad Unibody è abbinata una versione aggiornata di Hexacore, il riempimento interno che blocca le vibrazioni e stabilizza il telai, consentendo anche pesi non eccessivi per avere un telaio fermo all’impatto. L’azienda dichiara che la tecnologia di riempimento non è variata, ma che si tratti solo di rifiniture ad un progetto maturo, tuttavia, con il mix di Unibody e Hexacore, la rigidità statica resta invariata, 57 per Pro One e Formula, 50 per Allwood, ma è la rigidità dinamica che acquisisce valori più alti, con un maggiore apporto di energia a parità di forza impressa.

Donnay Unibody

Finiamo con un dettaglio che avevo suggerito da tempo a Donnay: la forma del manico. Finalmente l’azienda ha introdotto un manico con un terminale leggermente più generoso, frutto di una indagine tra i tennisti, proprio alla ricerca della forma “perfetta” o, quanto meno, preferita. Ebbene, adesso il manico offre una presa più decisa, più sicura e più adatta alle esigenze del mercato moderno. Oltretutto, il fondello, che in realtà non è fondello perché non si può aprire, è realizzato nella stessa finitura opaca del telaio, con la grande D che campeggia al centro in bianco.

Formula e Allwood Unibody sono già disponibili in prevendita sul sito ufficiale Donnay Tennis Italia, con arrivo nei negozi a partire dal 3 febbraio, mentre Pro One 97 sarà disponibile a partire dalla seconda metà di febbraio.

Insieme alle nuove racchette Unibody, arriva una nuova Linea di racchette borse dedicate, già disponibili per la vendita.

Maggiori informazioni sno disponibili su Donnaytennisitalia.it.

Nelle prossime pagine, invece, tutte le foto reali della gamma Donnay Unibody, in esclusiva per TennisTaste.

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22 commenti

  1. Ciao Fabio, volevo chiederti con quale frequenza Donnay aggiorna i suoi telai? Ogni anno? Comunque sono sempre un passo avanti, innovazione sempre costante, qualità costruttiva ottima (al di là della vernice lucida) tolleranze rispettate…
    L’unica cosa è che sono telai estremamente classici, e quindi, risultano prestazionalmente sconfitti da una PK Black Ace, per esempio. spero in un miglioramento in questo senso. Un ultima domanda: com’è la misura del manico, mi sembra a sezione quadrata, simil Babolat e Wilson, ma è di dimensione standard o è maggiorata come Babolat? grazie mille! 😉

    • Ciao, la frequenza di aggiornamento dei telai Donnay è circa due anni, infatti la prima versione Hexacore è stata rilasciata nel 2018, poi proposta in versione Glossy Black, ma a telaio invariato, quindi parliamo solo estetica.
      I telai non soffrono in prestazioni rispetto ad una Black Ace, che va comparata con Allwood, che è piuttosto potente e con un feeling tra i migliori in circolazione, ma si, l’impronta è quella classica, che altrimenti, nel mercato attuale, troveresti solo in telai molto pesanti e non adatti al grande pubblico.
      Quanto al manico, l’attuale misura e forma ricorda molto quella Wilson, una misura concreta, senza eccessi.

    • Della Tfight 315 adoro la maneggevolezza e la facilitá di swing pur essendo piû pesa della allwood 102 del 2019 e con la quale alterno volentieri per il feeling che ho con la palla, adesso che ho Scoperto anche le corde giuste per questa racchetta (almeno per me, le tecnofibre multifeel). Di questa racchetta adoro quasi tutto, soprattutto la sua gentilezza per il mio gomito malandato, meno l’eccesso di bilanciamento a 320, contro i 310 della TFight.
      Sono un giocatore potente che tira piû di piatto anche se dotato di grande varietá di colpi e ho uno swing ambio che necessita di maggiori accelerazioni per non andare “fuori timing”. Purtroppo comincio ad avere i miei anni e anche il mio sovrappeso, pensi che il pensiero per una pro one 97 unibody possa essere un azzardo o un connubio interessante delle due racchette sopracitate? Grazie, Alessandro.

      • Ciao e benvenuto nel Blog.
        Non è un azzardo, Pro One ha una dinamica molto simile alla T-fight, ma con più stabilità e più uscita di palla facile. Nella versione Unibody sto registrando un aumento del controllo, con un leggero calo delle rotazioni accentuate, che restano su buoni livelli, ma l’imprinting classico, nella tipologia di gioco, emerge di più. Rispetto alla Allwood è sicuramente più maneggevole, con un livello di feeling maggiore e con un controllo maggiore, ma con minore potenza gratuita. Ma rispetto alla T-fight hai un plus di uscita e di tolleranza notevoli, con una flessiblità più marcata, non quanto la Allwood, ma quasi.

        • Grazie FAbio. Quale prossimo passo mi consigli:
          1. inserire qlc gr di piombo sotto al manico? Quanto e dove di preciso?
          2. Che tipo di corde monteresti per una coppia di di Pro One 97 unibody, considerando le mie caratteristiche che ho descritto nel msg precedente?
          Un’ultima analisi: è possibile che montando un multi filamento 23/22 Kg su un telaio molto elastico si possa avere due effetti tendenzialmente opposti? Annullamento delle vibrazioni del sistema corde+telaio oppure amplificazione delle vibrazioni quando i due sistemi vanno in risonanza? Te lo chiedo perche le Multifeel (che ricordo essere un mono rivestito di multi filamento) mi hanno dato una sensazione fantastica, specialmente per chi soffre di dolori al braccio.

          • Se propio le vuoi incattivire, prova a “Bladizzarle”, giusto con un paio di grammi ad ore 12, ma che siano a bassa densità e che prendano più lunghezza possibile.
            Su Pro One, per esperienza personale, preferisco sempre il mono o l’ibrido, perché massimizza il feeling e ne esalta le ottime rotazioni (per una classica). IN caso di multi, però, le soluzioni un po’ più rigide, come il Multifeel, restituiscono un buon livello di feedback e una prestazione equilibrata. Direi di partire da qui e poi sperimentare un ibrido dopo che l’avrai conosciuta conun setup a te familiare.
            Quanto alle vibrazioni, si, se si eccede con la morbidezza, non quanto con la rigidità, si generano vibrazioni eccessive, ma basta tenere le corde in tiro per evitare il tutto.

          • Quindi, se ho capito bene la tua risposta alla mia domanda n°1 riguardo alla Alwood 102, invece che mettere qlc grammo al manico come pensavo per renderla più maneggevole tu “polarizzeresti” a ore 12 per avere una racchetta ancora più cattiva? In questo modo non mi ritroverei con un attrezzo che sembrerà ancor più pesante di quello che è? Comunque mi intriga più sperimentare un attrezzo nuovo come la pro one 97 unibody e le corde che tu mi hai indicato piuttosto che snaturare troppo una racchetta che in effetti nasce già stupenda, almeno per i miei gusti. Al max sostituire il vecchio modello con la alwood unibody per maggior coerenza.

          • Si, esatto, ma ad ore 12 con più peso al manico, ad esemio un cuoio, in modo da avere un telaio più old-school. Mettere solopeso al manico signifca rallentare in uscita e perdere qualcosa in cattiveria sui colpi, su un telaio flessibile che reagisce immediatamente al custom.
            Per quanto riguarda la Pro One Unibody, qui ci sono pochi dubbi, è un telaio puro, classico, manneggevole e molto versatile. Ma è per un livello di gioco leggermente più alto rispetto ad Allwood. IN ogni caso, la Allwood ha un feeling tutto suo ed è il vero motivo di preferenza, insieme alla giocabilità generale.

      • Hi, Sasquatch.

        Sorry for my poor italian!
        Do you mean the Tecnifibre Multifeel is the ideal string for the Pro One or the TFight?

        I am willing to try that string and the HDX Tour on the Pro One.

        • Hi Daniel 7. No problem, I will try in english.
          I have tried the multifeels only on the Alwood 102 and I found them fantastic, but this is the personal opinion of a low level tennis player. It took me years to figure out which frames and strings could be suitable for my playing and I still continue to discover new things. The variables involved are many and I would never allow myself to give definitive opinions. On the pro one 97 unibody I will try the multifilament and the multifeel, both belonging to a brand dear to me. Step by step I’ll tend to excellence … 😉

    • I prezzi , già disponibili sul sito del distributore italiano, sono di 199 euro (ma è sempre valido lo sconto del 5% con il mio codice “TennisTaste”). In negozio sarà lo stesso.

  2. ciao fabio..ottima scelta costruttiva quella del manico monoblocco tutt’uno col fusto – come in effetti fa dunlop da qualche anno con la serie Natural con “all in one”
    volevo chiederti se per la formula hexa c’è anche una versione da 290gr. come per la serie precedente?

    • Per il momento non c’è, è possibile che arrivi in futuro. Non esendoci molta richiesta, a differenza della 300, l’azienda è uscita direttamente con la versione di peso full.

  3. Ciao Fabio
    visto che è quasi impossibile leggere recensione di utenti della ALLWOOD mi rifaccio alle tue impressioni della nuova UNIBODY che immagino fra poco pubblicherai nella recensione.
    Di solito troppa morbidezza del telaio fa rima anche con molta fatica a chiudere, sono di scuola Prince quindi so di cosa parlo, anche se ora sto usando la Pure Aero in versione Decima che adoro per tutto tranne che per gli “sfarfallamenti” gratuiti e dolorini sparsi sul braccio.
    Se non fosse uscita questa nuova versione UNIBODY che un pò mi incuriosisce sarei tornato al caro vecchio POG 107.
    Non faccio più competizioni ma il mio livello è 3.4 – 3.5 fit, rovescio ad una mano preferibilmente in back, dritto in top, gioco vario a tutto campo.
    Che ne pensi?

    • Ciao Simone, piacere di ritrovarti sul Blog.
      A breve pubblicherò la recensione di Allwood, si, ma ti posso anticipare che si tratta di un telaio sicuramente non fermo, anzi, che spinge bene, sempre considerando che si parla di una classica, e che reagisce concretamente alle sollecitazioni. Anche se leggera, nella sensazione generale sostituisce una classica più pesante, ma allo stesso tempo hai una sorta di Aero in mano, per spin e uscita facile, con un po’ di potenza in meno, che sai essere fisilogico. La potenza c’è, non è brutale, ma c’è e non parliamo di una spinta timida, ma di una spinta solida, che esce se il braccio velocizza in modo concreto. Personalmente, ho voluto due Allwood Unibody per me, perché trovo che siamo esattamente a metà strada tra una Aero e una Pro One. Poi, Simone, il feeling del telaio flessibile sai quanto ti offre in termini di connessione con la palla e gestione dei colpi. Se vuoi la potenza bruta, devi andare altrove, se hai qualcosa nel braccio da darle, ma senza dover strafare, allora Allwood è un telaio da prendere in considerazione.

      • Grazie Fabio, la extra potenza della Aero la ho dovuta domare con 10 grammi di silicone nel manico e poi ho dovuto metterci 6 grammi in testa perchè non la sentivo, soprattutto sul back di rovescio che tendeva ad alzarsi e per direzionare il rovescio ad una mano. Inoltre ci ho messo le banana bite a 22 kg proprio per smorzarla ancora di più. Quindi credo che la ALLWOOD, da come la descrivi, possa andare bene e soprattutto senza dolorini al braccio.
        Purtroppo la PA ha il difetto che ti droga come tennis ma alla lunga la senti sul braccio.
        Altra racchetta che mi è piaciuta molto è stata la Speed MP (versione precedente alla 360) ma ho dovuto appesantire pure quella.
        Se dovessi appesantire una ALLWOOD, per come l’hai provata, cosa faresti?
        Il problema è sempre avere consistenza in testa per il rovescio ad una mano, soprattutto quando entro di taglio col back, ma anche per dare vivacità al kick di servizio.
        Il massimo peso che tollero, incluse corde, overgrip e antivbrazione è 345 grammi.

        • Si, dovrebbe esserci la sostanza che cerchi, a patto che metta anche in bilancio un custom, per pareggiare i 345 grammi del tuo telaio attuale.
          Tuttavia, il mio consiglio è quello di provare ad adattarti da stock, per avere il braccio sempre veloce e fresco. Ho dato questo consiglio ad un amico che giocava sempre e solo con telaio oltre i 340 ed è riuscito, con successo, a passare ad una Allwood Stock, senza appensatire di un grammo, proprio perché, per come tiene la palla dentro, non necessitava di ulteriore massa.

  4. Hi, Fabio.
    I now own a trio of Pro One 16×19 Hexacore 16×19.
    Do you feel that the main improvements of the Unibody are worth selling the last version and switching to the Unibody, or there is no need to do so?

    What would be the main benefits? Thank you!

    • Hi Daniel, even if the Unibody version provides more control on flat shots, a little more power and a better feeling, there is no extreme reason to switch into it. I mean, if you have to purchase new racquets, the Unibody is better, bust if your sticks are in good shape, keep on going. The Unibody is better than Hexacore, but one of my jobs is to let you to save money as much as possible 😉

  5. Ciao Fabio una domanda io sto usando una prince phantom x 305 gr volevo provare qualcosa di diverso, magari che spinga un pochino di più, leggendo le tue recensioni secondo te la donney allwood farebbe al caso mio o la donney formula?? O non ha proprio senso cambiare dalla prince per questo tipo di racchette? Cosa c’è di diverso?

    • Ciao, la Allwood è sicuramente più generosa in spinta, oltre in rotazioni, ma è un po’ meno precisa sul colpo piatto, che è discreto. Formula, invece, è abbastanza potente, ma ha uno spin ridotto e una maggiore propensione al colpo piatto.
      Detto ciò, sono entrambi telai più generosi in spinta facile, ma ciò non toglie che tu possa provare a incordare diversamente la tua 100X, magari con un mono potente come Rocket 1.25 di String Project, RPM Team o Power di Babolat o, ancora, Tencifibre ICe Code, tutte a tensione 21/21.

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