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ZÜS Custom 95

Quando si parla di racchette custom, non si può non pensare a ZuS. L’azienda è nata in California, nel 2012, dall’unione delle forze di Sven Goth, forte  dell’esprienza con Vantage e Bosworth, due delle migliori aziende nel settore della perzonalizzazione delel racchette, e Edward Earle, manager ed esperto di marketing, con l’intento di fornire attrezzatura di altissimo livello per il tennis, basandosi sul custom e sulla personalizzazione ad hoc delle racchette come mission, ma anche come punto di forza del prodotto stesso. Zus, in realtà, produce anche racchette Pro Stock, in piccola serie, già pronte su determinate specifiche, ma la sua core activity è senza dubbio il progetto F.I.T, ovvero della preparazione del telaio su specifiche richieste dal singolo tennista. Il valore aggiunto di Zus, ma anche la parte più romantica dell’azienda, è la produzione totalmente a mano di ogni singola racchetta, dal processo di taglio delle fibre di carbonio allo stampo e, per finire, ai controlli di corrispondenza con le specifiche. Il vantaggio dei processi di produzione a mano rende questa racchetta unica, d’elite, e la posizionano in una fascia di mercato di assoluto primato, anche per le prestazioni offerte.

Il progetto Custom F.I.T. di Zus prevede due tipologie di stampo alla base, una 95 pollici e una 100 pollici, qui la recensione, dal profilo 20 mm per entrambi, e proposte nelle varianti 16×19 e 18×0, con due differenti rigidità, 62 Ra e 70 Ra, nelle colorazioni nero o rosso per il ra 62 e giallo e bianco per il ra 70. Le personalizzazioni, quindi, possono essere realizzate sulla base di queste specifiche, che abbracciano, di fatto, la maggior parte delle richieste dei tennisti, ma è possibile richiedere anche una lunghezza maggiore del telaio, fino a 28 pollici, 71.1 cm, per aumentare la leva, come fanno molti professionisti. In realtà, proprio in questi giorni, sto testando un prototipo Zus custom 100, denominato “Wepen X“, che sarò la prima profilata custom di Zus. Il prototipo è quasi definitivo e l’azienda sta lavorando sugli ultimi dettagli prima della commercializzazione, che dovrebbe avvenire a dicembre.

Poiché avevo già testato la Custom 100, stavolta mi sono dedicato alla Custom 95. Con una possibilità di personalizzazione così ampia, un test “semplice” come conduco di solito, sarebbe stato quasi un affronto a Zus, pertanto ho deciso di realizzare una prova più lunga, che è durata esattamente un mese, con racchette configurate in più modi, soprattutto variando la lunghezza dell’attrezzo, oltre che il peso e il bilanciamento. Per chi non fosse avvezzo ai telai XL, consiglio di leggere il mio editoriale dedicato alle racchette più lunghe, per sapere cosa offrono, ma anche per capire come interpretare i dati di bilanciamento.

 

 

I dati di base delle racchette testate sono:

Piatto 95 Inch2
Pattern 16×19
Rigidità 62
Manico L3 tipo D con cuoio Fairway

Ho scelto te configurazioni da proporvi, più o meno estreme, ma senza intervenire mai sulla testa del telaio, senza aggiungere piombo sotto al bumper e mantenendo il telaio più naturale che potessi, in modo tale che voi poteste replicarle facilmente. Chiamerò le tre configurazioni A, B e C, che mi piace definire anche la Bestia, la Bella e Cenerentola, poi scoprirete il perché.

I dati che completano la scheda delle tre racchette sono rispettivamente:

A) Lunghezza 28 inches (71.1 cm)
Peso 311.4 grammi
Bilanciamento 33 cm
Inerzia 347

B) Lunghezza 27.5 inches (69.85 cm)
Peso 306.9 grammi
Bilanciamento 32.5 cm
Inerzia 335

C) Lunghezza 27 inches (68.6 cm)
Peso 295 grammi
Bilanciamento 33 cm
Inerzia 326

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50 commenti

  1. Ciao Fabio, complimenti per il sito! Ho una domanda complessa per te, non sapevo dove postarla.
    Ho ripreso a giocare dopo una decina di anni (ne ho 28).
    Livello terza categoria che attualmente è più basso, sopratutto perche sono ancora molto falloso, non sono riuscito ancora a ritrovare continuità sui colpi.
    Non sono mai stato abituato da piccolo ad essere padrone della rete, quindi sono più un giocatore da fondo con rovescio ad una mano, colpi coperti in spin (sto cercando di ritrovarlo perché mi sono “appiattito negli swing) ma non a livelli da arrotino. Ho dei bei swing a tutto braccio, con preparazione compatta.
    Ho un bmi di 18 circa, quindi sono molto magro e per niente alto. Pur avendo molta forza esplosiva e veloci movimenti non tollero racchette pesantissime. Ora ho una textreme tour 95 che pesa sui 330 incordata con sw 318, come peso diciamo che non andrei oltre per il momento.
    Mi sto trovando molto bene, precisione elevatissima, connessione con la palla, buon spin, manovrabilità sopratutto su rovescio eccellente, stabile, braccio senza alcun dolore..al servizio sembra di servire con un fucile da cecchino..
    .come aspetti negativi: piatto corde piccolo, almeno per il momento che sto iniziando lo trovò un po’ difficile.. molto bello tecnicamente perché ti forza ad essere concentrato ma troppi troppi errori…
    Un pelo di forza sento che gli manca..
    Il piatto corde all impatto sembra, come dicono in inglese, muffled. Non so come spiegarlo, hai molta connessione con la palla però non hai uno schiocco netto e pulito, mi sembra come che sia camuffato da qualcosa che lo stempera..

    Per ovviare a questi lati negativi (più che altro la grandezza del piatto corde, sul resto ci passo sopra) hai qualcosa da propormi? Tutto quello che ti viene in mente, io non ti accenno a nulla per non influenzare
    Grazie

    • Ciao e benvenuto nel blog.
      Capisco cosa intendi per la Prince, quando dici muffled, ovvero poco consistente, burroso, ed è una prerogativa di molte racchtte diq eusto marchio, che tendono a premiare giocabilità e feeling alla potenza pura. Inoltre, anche se il peso è alto, lo swingweight della 95 basso e questo le toglie un po’ di stabilità, ma soprattutto di cattiveria.
      Senza voler esagerare con le proporzioni, potresti rivolgerti ad un telaio simile, ma più cattivo, come Yonex Duel G 97 310 grammi, che tollera anche di più, per piatto maggiore e isometria, oppure una Donnay Pro One 97 Black Edition, più leggera, ma più reattiva nel fusto. Ci sarebbe anche la Pro Staff 97, ma attendo di testare il nuovo modello Countervail, prima di consigliarlo. Con questi telai avresti una sensazione di impatto più solida e una uscita più cattiva del colpi, in virtù di un flexpoint leggermente più altro rispetto al telaio che adoperi attualmente, ed entrambe hanno uno sweetspot davvero enorme per al categoria.

      • La racchetta è abbastanza stabile, anche dai commenti che si leggono sui vari forum la gente si stupisce per le doti della racchetta in quanto a stabilità. L’impatto poi non è burroso, anzi, è molto immediato (complici potrebbero essere le corde, cioè yeti 1.17, ora l’ho fatta incordare con gorill-1 1.20 per vedere la differenza). Nei forum esteri le attribuiscono un impatto crisp, appunto attivo e vivace. Quello a cui mi riferivo era proprio una sensazione che va al di la dei tempi di impatto. Per burroso intendo una racchetta tipo Q+tour 300 in cui la palla affonda nelle corde, qua non affonda, la palla esce subito ma la racchetta risponde con una sensazione un po’ muta…

        Comunque, ora posso dirlo, io avevo già adocchiato Donnay Pro one gt e duel g 97 310, quindi forse ci avevo azzeccato… nei forum internazionali non si parla un gran bene della nuova pro staff 97 cv.

        Se riesco, vedo di accaparrarmi una duel usata, e prima o poi proverò le pro staff 97 non cv

        • La sensazione che senti, al 90 % è dovuta alle Yeti 1.17, cosa che non avevo considerato. Prima di cambiarla, concedi alla Prince una prova con una corda più accogliente, anche una Gorill-1 1.24, troverai un impatto più lungo. Sulo sweetspot dovresti trovare un notevole giovamento con una corda diversa, perché le Yeti, per quanto ottime, hanno una destinazione d’uso molto vicina alle esigenze di un agonista forte, direi almeno un buon seconda. Per quanto riguarda i forum, ne sono uscito ormai da anni, perché le sensazioni riportate dopo pochi minuti, e spesso da chi non ha capacità per sopportare alcuni telai, possono essere lesive di una reale condotta del telaio. Come sai, c’è una generale tendenza a sovrastimare il proprio tennis, specie nei liveli più bassi, questo è un problema che si riversa nelle recensioni. Una cosa è provare una profilata da 300 grammi, altra lo è per una Pro Staff, telaio pensato per l’agonista puro, poi adattabile anche ad un buon terza, ma nativamente destinato ad un pubblico molto tecnico. La curiosità intorno a queste racchette è tanta, quindi l’appassionato non vede l’ora di metterci su le mani, ma i giudizi che trovi online vanno sempre presi con le pinze. Per non far funzionare a dovere una Pro Staff, basta stare scarichi fisicamente e tutto è falsato da una condizone non ottimale di gioco. Con ciò non voglio dire che io sia l’unico autorevole, anzi, ma fai sempre attenzione a chi scrive giudizi affrettati, dopo pochi minuti di gioco e magari con un solo setup di corde 😉

          • Anche tu hai ragione sui forum!

            Ho messo le gorill-1 1.20 per avere un po’ più potenza, ma ho anche la 1.24 e la 1.28, penso le proverò tutte.

            Come penso che prima o poi proverò anche la duel, aspettando la tua recensione delle cv. In effetti mi ero un po’ fissato su Donnay Pro one gt e duel 97, la pro staff non l’ho mai presa in considerazione.

            Comunque siamo d’accordo sulle racchette e sul livello del tennis, di sicuro non migliorerò grazie ad un cambio di racchetta.

          • Attenzione, la racchetta non migliora il tuo tennis, ma una scelta giusta può farti esprimere il meglio del tuo tennis, una scelta negativa può influire molto di più e ridurre di molto l’efficacia e la dinamica dei tuoi colpi. Nessun telaio ti fa tirare forte sulle righe, sei sempre tu a farlo, ma è difficile che ti riesca con un telaio che è furi dalla tua portata. Il senso della racchetta “giusta” è sempre questo.

      • Avevi ragione, erano le corde. Con le gorill-1 1.20 è proprio cambiato il feeling dell’impatto, molto più vivo e schioccante adesso. Non nascondo che così, dopo la prima ora e mezza, mi son trovato peggio… mi pare di aver giocato meglio e con più confidenza con le yeti 1.17 21/20.

        Una domanda, mi hai consigliato la duel g e la Donnay Pro one, la Donnay Pro one gt invece? Ne ho trovata una usata a buon prezzo, la duel invece saliamo di più col budget… immagino siano abbastanza simili e cambi solamente il feeling, quindi scelta personale

        • Piccola parentesi: lo swingweight della textreme tour 95 non è poi così basso… la mia è un po’ “sotto pesata”, con un peso di 328 incordata anziché 335 e sw di 312 anziché 322. Ci ho messo 2 grammi ad ore 12 per cui ora si avvicina di più alle specifiche di base. Una duel g ha specifiche più basse, sia peso che swingweight, dove invece la Donnay Pro one gt sale un po’.

          • Come valori siamo lì, ma conta anche quello che non vedi, ovvero la polarizzazione e, più in generale, il posizionamento delle masse. Un telaio da 330 grammi incordato, con valori tra 312 e 325, ha una testa abbastanza scarica, quindi avrà meno prestazione generale di un telaio più leggero, con gli stessi valori, e ti obbligherà a fare più sforzo per tirare più forte. Inoltre, conta anche la tipolgia di struttura e il modo in cui flette il telaio, soprattutto in merito al flexpoint, cosa che Pro One e Duel G hanno posizionato in maniera leggermente più alta, per un risultato più reattivo. Con ciò non voglio dire che la Prince sia peggiore, ma solo che è un telaio molto classico, adatto a chi fa scorrere il braccio senza una necessità di aiuto in spinta dalla racchetta. Neanche Pro One e Due G nascono per questo, ma offrono una maggiore spinta grauita, soprattutto in virtù della maggiore velocità di esecuzione.

        • Non proprio, tra le due Pro One cambia un bel po’. Oltre al peso e al bilanciamento differenti, con la Penta che è 305/31.5 e la GT 310/31, c’è anche una rigidità differente, con la Penta che scende a 57 punti contro i 60 della GT. Sostanzialmente, la GT sfrutta più la massa per spingere, mentre la Penta è più morbida ma con un bilanciamento leggermente più carico in avanti. Nonostante il peso differente, la Duel G si comporta in manierapiù simile alla Penta che non alla GT e sceglierei tra queste due, anche per la maggiore freschezza del progetto.

  2. Sono fortemente indeciso.. la yonex la trovo sui 130 nuova, la pentacore a 200 è troppissimo, la gt la trovo a 100 usata, la q+tour 300 (che non avevamo messo in lista ma che ho provato, bella anche se un filo leggera) a circa 100..
    La scelta penso debba cadere su una di queste tre.. cado in piedi comunque?

    • Sono tutti ottimi telai, devi valutare tu in base alla tua tasca e alle tue necessità/volontà. Io posso darti il supporto e l’indirizzo nella scelta, ma non scegliere io per te. Condiderando che sono davvero belle racchette, tutte, entra in gioco l’elemento personale che fa la differenza.

  3. Ho preso la donnay pro one gt, troppa curiosità 🙂 ti farò sapere… ho dei pacchi di gorill-1 1.20, 1.24, 1.28 e yeti 1.17, 1.28… come mi consigli di provarla? le tensioni starò sui 21/20, come vedresti che ne so un ibrido yeti 1.28 più yeti 1.17?

    P.S. un amico che ha ripreso a giocare da un anno (26 anni) ed è già 3.4 in ascesa gioca con head i.prestige midplus che sono praticamente distrutte, mi chiede che racchetta potrebbe provare più o meno con stesso peso e sensazioni.. io gli ho consigliato la pro kennex ki q+tour 325, tu hai altre idee?

    • Comincerei con le Gorill-1 1.24, a 21/21, il piatto ampio e il pattern largo, con anche uno degli sweetspot più grandi della categoria, quindi meglio andare a cercare controllo e tocco. Successsivamente, proverei le le Yeti 1.17 a 20/20. Un passaggio con le Gorill-1 1.20 sarebbe da fare, ma non le ho mai provate sulla Pro-One, potrebbero essere un buon rimedio per potenza facile. I calibri grossi sono da evitare, soprattutto della Yeti.
      Per l’amico, oltre alle nuove prestige MP, potrebbe starci, con custom, la Pro One 18×20 Pentacore, oppure la Pro Staff97S, che ha un flexpoint simile alla iPrestige. Altrimenti, la classicissima Pro Kennex Q+Tour 300, per mantenere il 18×20. Digli però, di aspettare anche la mia recensione sulla Wilson Ultra Tour.

      • Qualche impressione dopo 4 uscite.
        L’ho fatta incordare a 22/21 gorill-1 1.24.
        La racchetta è arrivata con un grip head in cuoio su cui ho messo overgrip. L incordatore mi ha riferito un peso totale incordata di 344, bilanciamento 31.5 e sw 336 (ho qualche dubbio visto che non mi sembra così “puntata” in testa quando swinghi.

        Quando l’ho presa per la prima volta mi sembrava effettivamente un po’ più pesante della textreme tour 95 che ho usato, ma la sorpresa è arrivata al primo impatto di palla in campo: morbidissima davvero, almeno per i miei limitati standard.

        Facendo un confronto sul servizio ha più potenza della Prince e della q+tour 300, anche se ho notato meno presa dello slice dove con quest’ultima riuscivo ad avere degli effetti davvero importanti (era incordata con multifilo). Immagino possa comunque essere la polarizzazione del telaio ma sopratutto il peso, essendo magrolino e non avendo ancora ripreso la muscolatura penso che nel movimento si facciano sentire i grammi in più a limitare la velocità del colpo.

        Lato controllo: penso che la textreme tour rimanga non una ma due spanne sopra le altre due: al servizio era una specie di fucile da cecchino, come anche alla ricerca degli angoli del campo durante il gioco da fondo quando la provai con le yeti 1.17; con le gorill-1 1.20 mi trovai peggio dal lato della precisione.

        Sono curioso di provare le yeti anche su questo modello.
        Per quanto riguarda la pesantezza di palla discorso simile allo slice, la q+tour 300 penso fosse la più facile da swingare per far girare la palla, questione di pesi. Quando arriva la palla giusta dalle due più pesanti, però, mi sembra si faccia sentire di più.

        Prime impressioni comunque da prendere con le pinze, essendo stato fermo da 13 anni penso ci vorrà un bel po di tempo per separare il feeling dovuto alla racchetta rispetto a quello ottenuto con i miglioramenti e costanza dovuta alla ripresa delle meccaniche di gioco

          • Provate le yeti 1.26 a 21/21.
            Finora il miglior combo in assoluto… Davvero tanto spin e controllo… Di potenza io non sento la mancanza

          • bene, allora sei a cavallo direi. Fossi in te, mi dedicherei ad un test di lungo periodo sul telaio, così da scoprire difetti e pregi in questo settaggio.

    • Ciao, in realtà no, ha poche similitudini per via della differente impostazione di rigidità e reattività. Per realizzare una simil-blade, devi andare sulle 100 Ra 70, bianca o gialla, in 16×19, chiedendo delle specifiche del tipo 305/32 o 310/31.5. Tendenzialmente le Zus hanno già una discreta inerzia e non occorre arrivare ai 32.5 della Blade per avere un risutato analogo.

      • Grazie Fabio. Ti ho fatto il paragone con la Blade perche ho la possibilita’ di comprare due Zus 95 usate con caratteristiche esattamente come il modello C della recensione. Siccome mi piace tirare pensavo che aggiungendo in po di peso al manico potevano fare al caso mio in modo di avere racchette di qualita’.

          • Diciamo che ne vale la pena a prescindere, Zus 95 gioca come un 98, poi, così leggera la fai come desideri. Come detto, però, è un telaio che flette di più rispetto alla Blade e l’unica che può avere quella reattività è la 100 ra 70.

        • Certo, con un po’ di custom di arrivi, ma devo dirti che è più simile ad una Pro Staff che non ad una Blade, proprio per una questione di reatività, oltre che di dimensioni del piatto-corde.

  4. Volevo sapere tra zus 95 costomizzata a dovere e donnay pro one 97 gt 16X19 con 3+3+3 gr ad ore 9 12 e 15 quanto a sw e gioco quale racchetta può offrire di più in termini di prestazioni?
    La zus la ritieni migliore alla donnay?
    Grazie in anticipo.

    • dipende sempre da come la customizzi. Personalmente, a meno di un gioco veramente preciso sui colpi, andrei sempre su ZuS 100, decidendo tra ra 70 e 62, rispettivamente per prestazione e feeling. Zus è un telaio custom, con una qualità maggiore di tutte le retail in commercio, ma non per questo migliore per il gioco di tutti, bisogna esaminare cosa cerchi e cosa realmente fa al caso tuo. Donnay ha un vantaggio di semplicità di utilizzo rispetto a ZuS, ma è innegabile che, se ti rivolgi ad una ra 70, i colpi viaggiano decisamente di più a parità di specifiche. Donnay ha deciso di puntare sul feeling morbido dei suoi telai e appaga per una rotondità di prestazioni notevole, più che per un singolo aspetto. Con Zus, decidi tu come impostare la racchetta.

  5. ciao, sono luca. Ottimo articolo sulle ZUS…la mia è una domanda semplice per te. Ho visto che nell’usato vendono pochi esemplari di una “certa” ANGELL CUSTOM nei modelli T100 o, se non erro, la TC 97 (. Cercando in rete ho scoperto che l’azienda nasce nel 2012 da un’idea e dall’esperienza di Paul Angell ex ingegnere capo per 19 anni della divisione tennis della Dunlop-Slazenger. Fu Angell a progettare e lanciare sul mercato la mitica 200G di Steffi Graf. NON HAI MAI PROVATO QUESTE RACCHETTE E LA LORO “customizzazione” ?Sai dirmi qualcosa in merito? (vale la pena prendere un usato in buono stato tipo la TF97 da 310 gr 97 piatto bil 315 RA 66…a 90 euro????).MI incuriosisce. Ma sono anche in grado di farmi passarfe la curiosità se mi dice che non ne vale la pena…. Tra l’altro c’è un sito geckotennis che ne analizza le performance ma non ho letto granché…ciao e grazie.LUCA

    • Ho testato, 6 anni fa, quando ancora non esisteva tennistaste, la vantage custom 95, che non era affatto male, ma non ho ritrovato la stessa sensibilità e pienezza che ho trovato con le Zus. A parità di peso e bilanciamento, le Zus mi hanno sempre dato maggiori soddisfazioni. Detto ciò, non so quanta qualità Vantage sia confluita in Angell, rispetto alla quale ho una richiesta dvvero bassissima, se non minima, e non mi sono mai curato di testarle proprio per mancanza di appeal. Non te la sconsiglio, ma non posso perché non conosco proprio il prodotto.

  6. Ciao Fabio ho scelto la configurazione piatto 95 ra 62 16\19 peso 310 bilanciamento 31,5 – Cosa attendermi? Se volessi puntare sull’ibrido cosa mi consigli e a quale tensione ? Grazie , sei davvero caro .

    • Sicuramente un telaio molto sensibile e connesso alla palla, ma capace anche di solidità nella spinta, quando il braccio scorre fluido.
      Se cerchi un ibrido, prova qualcosa di alto livello, come Alu Power soft/wilson NXT Power. In generale, consiglio di provare le luxilon su zus, sembrano fatte appositamente.

  7. Ciao Fabio la configurazione C ( peso 295 bilanciamento 33,5 ) da’ sempre un’inerzia di 326 punti ? E se la Cenerentola fosse stata Ra 70 cosa avrebbe avuto in più ? E in meno ? Grazie per la squisita disponibilità.

    • Se impatti forte, bene, ma il pattern non è larghissimo e una corda più elastica sarebbe meglio. Altrimenti una Keen può essere una soluzione ideale per impatto solido e giocabilità. In generale, per assecondare il telaio, monterei Keen per controllo e sensibilità, Magic 1.26 per potenza e faiclità di uscita di palla oppure la Rocket, per coprire di più i colpi.
      Tuttavia, se vuoi montare la Soft sulla 95 custom, considera una tensione massima di 21/20 e, se poi decidi di salire o scendere, mantieni il kg di differenza tra verticali e orizzontali.

    • Dai miei test è emerso questo, si, nel caso, considera un ibrido con un multi di qualità come X-One o NXT power. Stai basso con la tensione, 21/20 per il full mono e 22/22 al massimo per ibrido.

  8. Ciao Fabio se volessi mantenere la lunghezza standard di 68.5 ma avere inerzia di circa 335 punti , quale configurazione peso bilanciamento dovrei impostare ?
    Grazie della consueta cortesia .

    • Ciao Maurizio, cambia da telaio a telaio, ma, orientativamente, dovresti tenere delle specifiche da “Blade”, quindi 305/32.5. In alternativa o 310/32, 315/31.5 anche potrebbe funzionare. Ripeto, però, bisogna vedere il singolo telaio come reagisce al custom.

  9. Ciao Fabio,
    spero di non “pretendere” troppo, ma da quando ti seguo e posso sfruttare i tuoi consigli ho sempre trovato grandi soddisfazioni con le racchette che si sono susseguite nella mia borsa e sono perciò a richiederti di nuovo un parere.
    Grazie a te sono passato da Head Graphene XT Speed MP a Tecnifibre TF 315 Dynacore poi DCS3 (con la quale mi sono trovato veramente molto bene), ho provato la Yonex VCore SV 98 (bene, ma l’ho rotta abbastanza presto), ho ripreso la DCS3 per poi approdare alla mia attuale Donnay Allwood 102 (che mi regala meravigliose sensazioni – ho scoperto di essere capace di eseguire back fantastici e colpi di fino che non mi credevo possibili).
    In occasione del mio imminente compleanno, mi è venuta però voglia di regalarmi una Züs su misura, giusto per togliermi lo sfizio di provare l’ebrezza di giocare con una fuoriserie, ma mi trovo molto indeciso sulle caratteristiche da scegliere: è troppo chiederti come la faresti se fossi in me?
    Sono molto indeciso soprattutto per quanto riguarda il pattern (non ho mai giocato con una 18×20), il peso/bilanciamento e anche la lunghezza del telaio mi stuzzica non poco, ma, essendo tutto collegato, i tuoi consigli circa tutti gli aspetti mi sarebbero di grande aiuto.
    Brevemente posso dirti di essere un ormai prossimo 52enne, alto 1,88 di 88 kg, non preparato fisicamente, con una tecnica modesta, ma con tanta voglia di giocare e correre (credo che la mia caratteristica più efficace risieda nel gioco difensivo e in recupero); mi piace andare a rete e cerco di farlo appena ne ho l’occasione, ma la mia limitatezza tecnica mi permette solo sporadicamente di fare qualcosa di bello; sono più efficace da fondo, prediligo un gioco di precisione e di cambi di ritmo e traiettorie, gioco con un po’ di top , ma non sono assolutamente un arrotino; eseguo principalmente il rovescio a 2 mani, ma qualche volta lo gioco anche ad una mano, ho un discreto servizio in tutte e 3 le versioni e il mio dritto è onesto, non devastante, ma abbastanza solido; incordo le mie racchette con Babolat VS Team 1,25mm sulle verticali e Alu Power 125 sulle orizzontali (attualmente sono sceso a 23/22 kg).
    So che il mio tennis è ben al di sotto di tutte le racchette che ho menzionato e che la Züs è sicuramente sprecata nelle mie mani, ma da quanto ho letto credo e spero di poter avere un grande godimento nell’utilizzarla, quindi sarei intenzionato a fare anche questa piccola follia.
    Se ti fosse possibile venirmi in aiuto te ne sarei infinitamente grato.
    In attesa di una tua cortese risposta, ti rinnovo i miei complimenti per un sito gestito con evidente passione e grande professionalità.
    Cordiali saluti,
    Michele

    • Ci sono lacuni elementi da pendere in considerazione:
      1)Il telaio è un eventuale telaio da tutti i giorni o desideri qualcosa di eccessivo da tirare fuori nei giorni da eroe?
      2)Quando vai su ZuS, devi effettuare una scelta di partenza: feeling da telaio old style o potenza? (rispettivamente ra 62 e ra 70).

      Quanto al piatto, non ho dubbi, ci vuole la 100, altrimenti te la godi poco e rischi di acquistare un bel soprammobile e non un telaio divertente.

      • Velocissimo, grazie
        1) bella domanda… scelgo l’opzione telaio da eroe (per tutti i giorni posso continuare con la Allwood);
        2) considerato quanto sopra, direi telaio da potenza.

        • A questo punto, propenderei per una 100/RA 70/ 305 grammi/32 o 32.5 cm di bilanciamento. Verrebbe fuori una versione simil-blade, molto potente e stabile.
          Come corde, il tuo ibrido attuale è la soluzioni più azzeccata per gustarsi il telaio per davvero.

    • La racchetta più lunga può essere molto divertente, ma considerando che, quando si allontana il punto di impatto, viene un po’ meno il feeling, non andrei a fare una ZuS XL, la terrei 27 pollici e magari la zavorrerei di più.

  10. Pensavo di prendere una Zus 100 16×19 310 gr 31,5 bilanciamento RA 70. Gioco in genere con blade 98 v8 o fabrizi ff99. Puó essere una valida alternativa o mi consihli più una 305 con 32 bilanciamento. Quale puó essere l’inerzia della 310 o della 305

    • Ciao, se la vuoi simile al concetto Fabrizi, vai sulla 62 ra, mentre, se vuoi la massima prestazione che quel telaio può offrire in spinta e spin, vai su RA 70. L’inerzia delle Zus è “scelta”, quindi dipende dalla tua richiesta. Un po’ più carica la 70 di base, mentre più maneggevole la 62, ma, ripeto, viene customizzata a piacere entro i limiti delle possibilità.

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