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Wilson Pro Staff Six.One 95 18×20 Pro Labs

wilson pro staff six one 95 18x20

In campo Six.One 95 18×20 si presenta possente e con un carattere molto deciso e personale. Non è un telaio leggero, per nulla, i suoi 331 grammi si sentono subito, soprattutto perché accompagnati da un’inerzia a nudo di 304 punti, che diventano 334-336 a telaio incordato con mono 1.24-1.25. Il fusto, però, è rigido, con un cuore molto raccolto, che fa in modo da avere un atteggiamento comunque potente per la categoria di telai. Non è un telaio semplice in assoluto, perché pretende tanto dal braccio e sarebbe bene pensare ad un ibrido come soluzione ottimale di incordatura per metterla a punto e dare movimento al pattern 18×20 davvero fitto. In ogni caso, proprio il pattern fitto concede l’utilizzo con un fullbed in monofilo, scendendo sotto ai 20 kg per recuperare potenza facile e spin, oltre che un po’ di comfort, perché l’impatto è senza filtri, diretto, ottimo, ma crudo. Six.One 95 è bella proprio per questo motivo, perché mette in connessione in maniera ottima il braccio e la palla, con una sensazione reattiva e secca, piena, che fa sentire davvero tutto. Non è un telaio adatto ad un braccio gracilino né sensibile agli impatti rigidi, nonostante le vibrazioni siano poche e il telaio schiumato al suo interno. Non si può nemmeno dire che sia poco confortevole, ma è proprio la tipologia di racchetta che non si addice a chi vuole un telaio dolce all’impatto. Six.One 95 si ama per quello che è, ma soprattutto bisogna ricordarsi che la sua forza nella spinta dipende proprio dalla sua indole reattiva e il telaio spinge con tanta forza già con un movimento a media velocità, purché solido e ampio, facendo valere la massa e la rigidità anche sui colpi in appoggio sulla palla dell’avversaria, con un’uscita veloce e potente. La palla pesa tanto, è un vero mattone da gestire, soprattutto quando si coprono i colpi con lo spin, che non è affatto male, ma più per la gestione dei colpi e il controllo, che per il giro esasperato. Infatti lo spin carico è abbastanza un miraggio con Six.One 95, ma c’è comunque una buona gestione dei colpi tra piatti e coperti e il telaio non vira mai prepotentemente su una traiettoria dritta, riuscendo a dare una buona parabola nelle fasi interlocutorie, alla ricerca della profondità e di un rimbalzo più alto. E manca ancora il dato più importante su Six.One, il controllo. Uno dei migliori in circolazione, sul colpo piatto non ci sono telai così precisi e puntuali nel restituire la traiettoria lineare della palla, ma anche sul top leggero si sfruttano le doti balistiche di questa pro stock. Per avere questa prestazione, però, c’è un prezzo da pagare, che non è solo il peso da reggere, ma è soprattutto nel bilanciamento. Quei 30 centimetri e mezzo fanno sì che il telaio debba essere mosso concretamente e tecnicamente, tagliando fuori tutti coloro che non hanno una tecnica completa oltre che un braccio forte e veloce, altra conditio sine qua non, perché la racchetta si spegne se non c’è decisione e concretezza nell’impatto per via anche di uno sweetspot non grandissimo e soprattutto di un pattern che non ama le piccole sollecitazioni.

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18 commenti

  1. Salve, secondo te qual è la corda migliore per questo telaio ? si presta più al budello/ syntetic gut o vanno meglio mono/multi ? aspettiamo qualche tuo buon consiglio .
    grazie

    • Ciao Ettore, benvenuto nel Blog.
      Partiamo dal presupposto che Six.One 95 18×20 può essere sia una racchetta da picchiatore che da giocatore di fino, ma potrebbe andar bene anche per un giocatore di pressione. A questo aggiungi che accetta tranquillamente i full mono a tensione medio-bassa, in pratica puoi settarla come vuoi, senza salire con la tensione e senza andare su corde sagomate. La scelta va verso mono lisci, magari 1.20, che sappiano dare feeling e un po’ di spinta, ecco perché ritengo che le Alu Power soft siano giuste, ancor più se le monti in ibrido con un buon multi come NXT power. In alternativa, come full mono, per un picchiatore, ci starebbero bene anche anche corde più reattive come Poly Tour Fire Black, Armour Soft, anche una 4G soft, purché la tensione sia tra a 20 e 22 al massimo e queste corde sono sempre ottimali anche in ibrido, alla ricerca di più potenza. Questo è l’aspetto da tenere in cosiderazione: La potenza. Se ne hai di tuo, allora il full mono è ok, ma se necessiti di un aiuto nel far uscire la palla e vuoi un telaio più gratuito, allora l’ibrido è la scelta giusta. Infine, il multi e il budello la rendono classicissima, con i colpi piatti ottimi e lo slice teso, ma si perde parecchio top, soprattutto quello immediato, per cui lo consiglio soprattutto a chi gioca davvero piatto ed ha bisgno di tanto aiuto dalla corda.

    • Ciao e benvenuto nel Blog.
      Revolve sarebbe utile per dare un po’ di spin naturale, senza ricorrere ad una sagomata. Ci sta, ma non è la soluzione più sensibile che puoi provare. Per un full mono, a meno che tu non sia un picchiatore, ti consiglio di valutare alcune soluzioni 1.20, per vivacizzare il pattern.

  2. Ciao Fabio 🙂
    Posso chiederti un confronto con la Yonex vcore 97 HD?
    C’è quel dato sulla rigidità e sul profilo che forse sono i dati che le caratterizzano maggiormente.
    Grazie

    • Per quanto finiscano nello stesso settore, hanno delle differenze fondamentali.
      1) Por Staff Six.One è rigida, come di consueto per questo telaio, mentre Vcore HD è un telaio flessibile. Entrambe hanno un feeling ottimo, ma quello di Six.One è roccioso, mentre quello di Vcore HD è nettamente più soft.
      2) Pro Staff è più precisa sul colpo piatto e va soprattutto per questo genere di gioco, molto pulito, molto teso, con tanta spinta, grazie alla massa e alla reattività. VCore HD riesce a dare più spin e si mostra generalmente più sfruttabile in modi anche più moderni.
      3) in termini di maneggevolezza, VCore offre qualcosa in più, ma non sono troppo distanti nella dinamica e nella pesantezza generale. Tuttavia, il bilanciamento arretrato e la massa abbondante creano un bel mix di precisione, solidità e spinta.

    • La rigidità è più alta, 70 punti, cosa che rende maggiormente in potenza e solidità di impatto, mentre anche l’inerzia è più su, visto che le Amplifeel 2, più o meno, stavano sui 324-325 punti. La versione Pro Labs, incordata, supera di poco i 330 punti. Quindi, in generale, torna più indietro con le specifiche, più rigida, più piena e soprattutto senza altri sistemi, ma solo grafite e kevlar.

  3. Ciao, complimenti per i vari chiarimenti e gli articoli di questo sito.
    Volvevo chiederti se ci sono differenze e quali, tra la Pro Staff v13 d a340gr 16×19 e la Pro Staff di questo articolo Six. One 330gr 18×20.
    Grazie

    • Ciao e benvenuto nel blog.
      Ci sono tante differenze tra Six,One 95 e Pro staff v13 340, laddove la prima ha un migliore controllo sul colpo piatto e un feeling più secco, con una leggera migliore maneggevolezza. Roba di pochissimo però. RF 97 offre più spin e una facilità di uscita di palla maggiore, con una potenza gratuita più spiccata. Entrambe sono duttili, ma il controllo della six.one ha pochissimi rivali sul mercato, anche perché parliamo di un telaio che Wilson mantiene in vendita come Pro stock, ovvero destinata ai giocatori di un certo livello. RF non sarebbe da meno, ma il pattern più aperto e il piatto leggermente più grande la rendono meno ostica tecnicamente.

    • Sono telai equivalenti, come tipologia di attrezzo. Considera, poi, che le Pro Labs sono telai in teoria destinati ai giocatori agonisti che le possono acquistare direttamente dal sito Wilson. Certo, non costano poco, ma sono racchette di alto profilo per le prestazioni.

  4. Hi Fabio,
    Have you gotten a chance to try the new limited release six.one 100 v13? I strongly recommend you try and would be curious to hear your thoughts. I found it to be a very complete racket. Low 320s SW. Very meanuverable and has decent punch. Spin is also very strong with 16×19 pattern.. very interesting offering.

  5. Ciao Fabio,
    Per avere molto più spin su questa racchetta 18×20, che corde dovrei montare secondo te e a quale tensione? Mi hanno consigliato un mono quadrangolare con tensione 23-20? Tu che ne pensi?

    • Mah, questo 23/20 mi pare una esagerazione. Serve semplicemente abbassare la tensione verso i 20/19 e montare una corda che sappia rispondere con reattività dopo l’allungo. Inoltre, andrei sui calibri sotto 1.20, evitando le sagomate perché il pattern è molto denso. Tra le varie opzioni, per lo spin e per la spinta generale, keen 1.18 mi è molto piaciuta nel test. Come altre corde, puoi guardare anche le versioni più recenti, e più sottili, di Alu Power, ma anche la stessa Alu Power Soft 1.25, che riesce a dare quella maggiore elasticità necessaria a smuovere il pattern. Infine, se non vuoi un full mono, con le stesse corde puoi pensare anche ad un buon ibrido che dia una risposta dinamica alle sollecitazioni. Ma 23/20, no, proprio no, non ha senso, men che meno con una corda a sezione quadrata.

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