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Wilson Pro Staff 97 Countervail

In campo ci sono delle differenze tangibili rispetto alla Pro Staff “standard”, a cominciare dall’inerzia, quasi 10 punti in meno, che la rendono più manovrabile e giocabile, ma soprattutto più veloce da portare all’impatto, più adatta a correggere la traiettoria a braccio lanciato. Di fatto è più semplice da gestire, meno impegnativa dal punto di vista tecnico, ma ugualmente completae duttile, in maniera diversa. La rigità è scesa ancora, cosa che farà molto piacere agli amanti delle racchette dall’impatto prolungato ed è proprio questo che il Countervail aggiunge alla racchetta, un impatto che riprende le sensazioni della RF97, facendo in modo che il fusto della racchetta lavori di più e che il dwelltime sia ampliato, esattamente come accade con la sorella maggiore, che, neanche a dirlo, spinge di più ed è più efficace, ma si rivolge ad un’altra fascia di tennisti. Infatti, in questa configurazione, la Pro Staff 97 Countervail apre ad un  pubblico anche leggermente meno preparato tecnicamente, puntando tutto su facilità di esecuzione, sensazione e comfort, lasciando un po’ quel carattere secco e nervoso, tipico delle precedenti 97. La spinta è adeguata al tipo di telaio, buona, ma non esorbitante, leggeremnte inferiore rispetto alla versione rossa, più facile da ottenere con la velocità di esecuzione. Il braccio ha sempre la sua responsabilità nel dare potenza, ma è ben supportato da una struttura che è sì più morbida, ma con un valore di 64 punti, quindi non burrosa e sicuramente non avara nella restituzione di potenza. Non tira piano, affatto, ma bisogna strizzarla, come andrebbe fatto con tutti i telai agonistici di questo livello. Ottime invece le rotazioni, grazie alla nuova configurazione veloce nell’esecuzione  dei colpi e la testa che è rimasta “educata” e che segue fedelemente i comandi. La testa della racchetta ha una giuta configurazione di leggerezza/polarizzazione e si gestisce in maniera fulminea, con un ottimo collegamento tra pensiero e azione. Da questo punto di vista, è diventata più istintiva, più pura rispetto alle versioni precedenti, che di colpo, sembrano più macchinose da gestire. Si accelera in poco spazio e si riesce a velocizzare il telaio per creare tante variazioni di spin e di inensità, con più tempo per lavorare i colpi. Inoltre,  va detto che il tocco è notevolmente più presente, amplificato dalla sensazione maggiormente accogliente del piatto nei confronti della palla, ma anche di una rispostameno inerte sulle piccole sollecitazioni.

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118 commenti

  1. Ciao ho letto la tua come sempre precisa recensione è questa racchetta mi tenta parecchio. ..io gioco da un anno con la yonex vcore sv 98 e devo dire che sono assolutamente soddisfatto,pensi ne valga la pena..?il mio livello è 4.1.grazie buon lavoro

  2. Ciao! Ho 4 domandi da porti:
    1) lo schema corde 16/19 e’ compatto tipo yonex dr 98 o aperto tipo qtour 300? Perche nel primo caso riesco a aver controllo anche a basse tensioni (io gioco 19 max 20 kg), nel secondo caso dovrei aumentare la tensione e questo mi può creare problemi al gomito
    2) riguardo proprio il gomito, questa versione countervail da quanto ho capito e’ piuttosto morbida e non da problemi?
    3) venendo da una qtour 325 potrebbe essere una giusta alternativa un po meno faticosa?
    4) che monofilo (soft) consiglieresti? Non amo ibridi e multifilo.
    Grazie mille!

    • Ciao, ti rispondo punto per punto.
      1) lo schema è aperto, ma non apertissimo, sicuramente più simile alla Q+ Tour 300, ma, essendo non troppo carica la testa, è d’obbligo una tensione più bassa del solito. Per farti un esempio, se con la versione rossa avevo trovato un setup migliore sui 22 kg, con la Black Coutervail preferisco scendere di un kg.
      2)Il telaio è più morbido, vero, ma la rigidità statica è sempre di 64 punti, quindi la struttura è mediamente reattiva alle sollecitazioni. Tuttavia, il gomito non soffre, c’è comfort di impatto, il countervail funziona bene e il telaio ammortizza già con la massa.
      3) Si, sicuramente, potrebbe essere un’altrnativa più facile, soprattutto nella copertura dei colpi. Certo, la Q+ Tour 325 ha un controllo più marcato sui colpi piatti, ma la Pro Staff non delude.
      4)Come mono, ho testato tutta la gamma StringProject (vedi che fino a domenica c’è l’offerta in corso al 20% con codice TennisTaste20) e penso che ti debba rivolgere alla Magic 1.26, che tiene molto bene le tensioni basse.

        • Bella domanda. Da punto di vista strutturale somiglia senza dubbio più alla Pro staff, che però è più reattiva, rilasciando la palla più velocemente. La DR 98 offre un dweel time più lungo, quindi per la dinamica si avvicina di più alla Q+tour 325, ma con una chiara differenza di feeling. Il fatto è che la Kennex rappresenta una superstite delle racchette ultraclassiche, morbide, flessibili, con flexpoint basso, una rarità nel mercato attuale.

          • Effettivamente hai ragione…..decidessi di rimanere sulla qtour 325 come corda per ottenere buona spinta ma anche comfort per non aver problemi al gomito, luxilon 4g soft può essere la soluzione ideale? O hai proposte migliori? Grazie ancora…

          • Beh, con la 4G, su un 18×20 morbido ci ricavi davvero poco. Proverei a montare o un mono agonistico 1.20 oppure uno più elastico 1.25. Come 1.20 potresti andare sulla Razor code, mentre come 1,25 ti consiglierei Yonex Fire, String Kong Gorill-1 e String Project Magic. Se proprio vuoi restare in LUxilon, invece, pensa più alla Alu Power soft.

  3. Ciao Fabio…potresti fare un confronto generico con la Pro One 97 Tricore?…correi capire le differenze sostanziali (a parte il peso di +10 gr che posso gestire…) prima di passare alla Pro Staff.
    Grazie

    • Ciao Frank, c’è una differenza di feeling, la tricore è un po’ più morbida, ma, di base le racchette si somigliano tanto nella resa, differenze di peso a parte. Chiaramente la Pro Staff si porta dietro 10 grammi e qualche punto di inerzia in più, ma nulla di particolarmente problematico. Sono racchette delle stesso segmento, con una piccola differenza di richiesta di tennis in più per la Pro Staff. La tricore, visto anche il riempimento degli stessi, oltre ad essere più ammortizzata nell’impatto, ha anche uno sweetspot più grande. Come rotazioni siamo sullo stesso livello, ma, chiaramente, si muove meglio la donnay.

  4. Complimenti per la recensione. Un confronto con Tecnifibre DCS 315 gr…pro e contro.
    Luxilon Alu Power soft la consiglieresti su questa Pro Staff?? E un ibrido invece??
    Grazie sempre

    • Due telai dall’impostazione, e costruzione, molto diversa. La T-fight è una classica con struttura quas tubolare, che facilita l’uscita di palla, una raccheta molto stabile a parità di peso con altre, anche con ottime rotazioni e una punta di potenza non altissima. La Pro Staff è più tecnica, telaio più esile, più flessibile e morbido, con delle rotazioni notevoli, ma sempre nell’ambito del gioco vario e non del “toppone”, ma ha un grande back, molto connesso. Per un gioco di quantità, la fight è sicuramente più accomodante, ma per varietà e feeling la Pro staff svetta. Sono alternative, ma con condizioni diverse.
      La Pro Staff va benissimo con la Alu Power soft, a patto che non cerchi spin immediatissimo, altrimenti occorre altro, almeno una revolve spin, che, però, le toglie un po’ di feeling in favore di facilità.

    • Ciao, La Duel G 310 ha un maggiore controllo e un impatto più diretto con la palla, con anche un flexpoint leggermente più alto, quindi col fusto più reattivo e cattivo in potenza. La Pro Staff Countervail è sicuramente più morbide, flette un poì in più ed offre una presa di spin più facile, con una traiettoria sempre più arcuata rispetto alla Duel, che invece va indirizzata per le rotazioni. Tendenzialmente la Pro Staff si mostra più facile, ma di poco.

  5. Salve Fabio,complimenti per tutte le Tue recensioni puntuali e precise. Premetto che sto usando la vecchia P.S.315 , nera e rossa,non l’ultima, con Babolat Blast a 22 kg,ed ho preso la 290 C.V., incordata uguale. E premesso che vengo dalla 340, abbandonata (sigh) prima che mi partisse il braccio appresso alla racchetta – 45 anni – ,volevo chiederTi :
    1)la 290 la trovo vuota e troppo rigida, senza spinta. La 315 e’ un miglioramento della vecchia 315 o sono uguali ?
    2)che corda e tensione?
    3)domanda piu’ importante. Sono molto incuriosito dalla Yonex sv core 95, che dovrebbe avere caratteristiche simili alla P.S. 315 , e di cui se ne dice un gran bene. Paragone tra i due telai?
    Ciao Fabio, grazie.

    • Ciao Andrea, Benvenuto nel Blog.
      La Pro Staff 290 è chiaramente un telaio più rigido rispetto alla Pro Staff 97, sia Countervail che standard. Quella maggiore rigidità serve per compensare la massa inferiore rispetto alla 315 e a creare spinta gratuita. In ogni caso, proverei con corde meno rigide e più capaci di accogliere la palla. In casa wilson, monterei una Revolve o una Revolve spin, ad un kg meno rispetto a quanto tu faccia oggi.
      Per quanto riguarda la Pro staff Countervail, non è affatto uguale alle precedenti, essendo più morbida, più facile anche, con un pizzico meno di cattiveria sui colpi rispetto al modello 2016, che, però, in mano si sente di più.
      La Yonex V Core SV 95, invece, è un telaio molto intrigante, ma è sicuramente tecnicamente più impegnativo rispetto alla Pro Staff 315, vuoi per il piatto stretto, vuoi per il pattern più denso. In sostanza è un telaio sempre molto classico, ma con una configurazione capace anche di spin quando ricercato con il braccio. In generale, è anche più morbida all’impatto rispetto alla PS97, perquesto richiede che il braccio giri deciso.

  6. Ciao Fabio, complimenti per l’ottima recensione.
    Sono da sempre un utilizzatore della Prince Response 97, oggi nell’ultima versione nera. Ho avuto modo di giocare con la pro staff 97 della passata stagione (quella nera, con le “spalle” rosse) e mi è molto piaciuta: simile alla mia response per spinta e controllo, con maggior presa del top ma meno feeling. Questa ps17 countervail come si pone rispetto alla response?
    Della response, che sicuramente conosci, cosa puoi dire?
    Magari potresti pensare di realizzare qualche test “vintage” come la response, o altri telai che hanno lasciato il segno nel cuore di noi appassionati.
    Ciao e grazie!

    • Ciao, consdera che la Coutervail, rispetto al modello 2016 è un telaio maggiormente da feeling. Con l’inerzia più bassa, si configura come un telaio da spingere più con il braccio, più connesso e accogliente per la palla. In pratica, nonostante sia rimasto l’ottimo grip sulla palla, la racchetta è meno rigida e dà un po’ più confidenza generale. Della Response posso dirti che è un telaio molto completo, con un piatto flessibile che lascia molto sentire la palla. Non mi piace il fatto che assorba un po’ di energia, infatti non è potentissima, ma per il resto è un telaio molto immediato e anche giocabile.

    • Ciao Solitamente consiglio la Alu Power soft sulla Pro Staff 315, perché offre un po’ di affondo e discreto livello di comfort. La Tour Bite conserva una secchezza maggiore, soprattutto dopo le prime ore, ma, sostanzialmente, finché tiene e mantiene un po’ di elasticità, rende concretamente. Quindi, provala, ma valuta un passaggio a qualcosa di più accogliente.

  7. Perfetto, grazie.

    Avevo letto che le Alu power soft hanno comunque una durata di circa 6 ore (livello FIT 3.4) ed hanno un costo abbastanza impegnativo.
    Leggevo molto bene delle tour bite diamond rough 1.20.
    Tu cosa ne pensi per questo telaio (PS 315CV)?

    Grazie.

    • La Revolve fa un bel lavoro in spin e controllo, toglie un pizzico di feeling diretto, ma la palla si sente decentemente. Ha anche un buon livello di controllo, quindi procedi pure, si associa bene alle caratteristiche della Pro staff. Certo, una Alu Power Soft offre un impatto più sincero ed adeguato, ma anche un livello di spin meno efficace.

    • Ciao, si l’ibrido con NXT va alla grande, ma più che la Alu POwer normale, opterei o per la Soft o per la Rough, per lasciare una presa di spin migliore rispetto al modello standard. Come tensioni, starei sui 22/22, non andrei oltre. Se decidessi di scendere, metterei il mono a 21 e il multi a 22.

  8. Salv Fabio, ti seguo già da un po’ e trovo le tue recensioni sempre puntuali e ponderate.Dopo anni di Tfight 315 Ltd. 16 ma in, non ho potuto resistere alla pro staff 97.Me le hanno fornite con un full head sono pro(non male ma un po anonimo) e un ibrido reverse da dimenticare.Seguendo i tuoi consigli ho ordinato…ho scordato lo sconto….. dei set di stringproject magic nei due calibri e spero di non restare deludo.Le confrontero’ con le starburn vortex turbo 6 1.14 e poi 1.20 tutto 22kg 4 nodi.Che ne pensi?In termini di confort qualee’ preferibile (valori di stiff. a parte…poi’ alti per le magicgic).Grazie in anticipo x i consigli che mi vorrai dare.
    Stefano

    • Ciao e benvenuto nel Blog!
      Considerando il telaio, di sicuro non puoi optare per corde eccessivamente sottili, ha pattern aperto, ed eccessivamente morbide, telaio medio-rigido. Quindi, sicuramente le Magic sono adatte al tuo caso, specie le 1.26. Anche le vortex potrebbero andare, ma avrei montato le 1.25, proprio perla questione della consistenza di impatto. Quello che ho rilvato durante i test è che la Pro staff si fa sentire nella rigidità quando giochi troppo con la corda, quindi tensione troppo bassa o poca resistenza all’impatto. Delle Vortex avrei preso, quindi, un calibro maggiore oppure mi sarei rivolto ad altre tipologie di corde Starburn, come la Green Power, più omogenea e solida nella risposta. Stesso discorso vale per l’ibrido, dove il mono è meglio che sia consistente, in modo da far lavorare più il telaio in flessione.

  9. Differenze con la prima edizione prostaff 97? Un amico 3/3 a cui incordo vorrebbe cambiarla e cerca qualcosa che gli dia piu sicurezza nel top senza perdere feeling con la racchetta. Lui gioca bene a tutto campo e si diverte molto con i tocchi. Ha tutti i colpi e un servizio potente. Diritto sia piatto che top ottimi. Rovescio ad una mano sia top che slice anche se quest’ultimo gli viene decisamente meglio. A rete pure è bravissimo. Dici che con questa nuova edizione non gli cambia molto? Ambisce a diventare almeno 3.1 anche se ha superato i trenta da un pezzo ma si sta allenando anche fisicamente come un matto 🙂 Io, letto le tue ultime recensioni glia vrei consigliato anche di provare yonex ezone 98 che come dici tu fa bene tutto, però mi dispiacerebbe molto vedergli lasciare al wilson! Grazie se vorrai consigliarmi/rlo

    • Rispetto alla prima versione è più comnuicativa, più morbida e anche con un margine migliore sulle rotazioni. La Versione con le bande rosse è un po’ più potente e reagisce più velocemente, ma la nuova ha un plus di semplicità. Il cambio si può fare in maniera indolore, ma non sarebbe sbagliato pensare anche ad altro, proprio perché ambisce ad una classifica più alta ed ha passato i 30 anni. Si tratta di una scelta molto personale, dalla quale può dipendere una stagione e la soddisfazione del tuo amico. Visto, però, che si trova a ballare, io proverei più scarpe da ballo in vista della preparazione invernale.

  10. Caro Fabio, ho “adottato” la nuova Pro staff e almeno per il mio gioco la trovo fantastica. L’ho incordata in ibrido NXT/alu soft ed il connubio è perfetto, l’unico (grande) problema è la durata, riesco a giocarci 3 o 4 ore (troppo poche per le mie finanze). Ti chiedo se esiste una soluzione al problema, magari montando sempre un ibrido ma con una diversa durata oppure un mono che abbia una giocabilità simile alla mia scelta iniziale. Ho a disposizione una matassina di luxilon element e per un eventuale ibrido, polyfibre tour player/tecnifibre x one.
    A prescindere però dalle corde che ho già disponibili ti prego di suggerirmi le soluzioni che ritieni migliori.
    grazie

  11. Ciao Fabio,
    Sto usando su pro staff CV97 315g le revolve 1.25 arancioni e sulla terra le trovo abbastanza buone ad una tensione di 24-23.
    Sul veloce, dove tendo a giocare in anticipo, vicino alla riga di fondo,invece un vero disastro!!
    Ho notato una perdita di tensione molto importante già dopo 5 ore di utilizzo (livello 3.4 FIT) e quindi una sensibile mancanza di controllo. Sopratutto quando si cerca di giocare in anticipo e di uscire dalla diagonale, la precisione del colpo lascia molto a desiderare. L’effetto fionda è molto marcato.
    Ho provato ad incordare 25-24 ma forse non è la soluzione.
    Avrei bisogno di una corda che mantenga meglio la tensione e che sia molto più consistente, conservando però un buon livello di spin perché su terra le rotazioni le uso parecchio e non posso perdere in efficacia.
    Secondo te può essere un’idea provare le Tour Bite classiche 1.25 o in alternativa le revolve spin 1.25?
    Hai altri consigli su corde (monofilamento) che possano servire al caso mio?

    Grazie.

    • Ciao, partiamo dal presupposto che la tensione che adoperi è già molto alta, troppo, probabilmente dovresti puntare ad una corda più solida e meno elastica, ma capace ugualmente di spin. Oltre ad un tentativo con la revolve spin, potresti provare con Yonex Poly Tour spin, con Hyper G, Hexa pro 1.25 oppure con Diadem Elite XT. Se vuoi controllo e tanto spin, e non desideri una corda da cambiare spesso, eviterei la Tour Bite, che dura davvero poco in tensione. In ogni caso, con tutte le corde consigliate, la tensione deve scendere ad un massimo di 22 kg.

      • Grazie mille per i consigli.
        Ho visto che tra le corde da te provate hai scelto la Armour 1.25 come migliore per questa racchetta.
        Rispetto alla Hexa pro 1.25 che differenze ci sono? Anche la Armour potrebbe andar bene?

        • Armour ed Hexa condividono la stessa composizione, ma con la differenza che la Armour è liscia ed ha una sensazione più piena di impatto, con rotazioni leggermente meno marcate. Sono alternative, anche se la Armour è effettivamente più agonistica, probabilmente perché la sezione tonda le dona più robustezza. Penso sia una scelta da operare in base a ciò che preferisci, tra sagomato e liscio.

  12. Ciao Fabio,
    anche grazie alla tua recensione ho acquistato la Pro Staff 97 CV 315. A mio avviso racchetta stupenda. Il negozio l’ha incordata con una Head Sonic pro a 22 kg costanti. Secondo me non è una corda che ne esalta le qualità. Mi sono sempre trovato bene con le Signum Pro Firestorm. A tuo avviso potrebbe essere una corda adatta a tensione bassa tipo 21-20?

    Grazie

    Giovanni

    • Ciao, benvenuto nel Blog!
      La Sonic è effettivamente secca per il tipo di telaio e non ne mette in risalto la capacità di spin e di gestione generale dei colpi. La Firestom potrebbe anche andare, sicuramente rendeebbe l’impatto meno rigido, ma ci sono altri mono che possono uscire un’uscita di palla più agevole. Già la Revolve spin fa un gran lavoro, addolcendo anche l’impatto, e il sound, mentre una Alu Power Soft riesce a dare una maggiore cattiveria sui colpi con minore spin. Procedi innazitutto con la firestorm, per vedere se l’accoppiata di aggrada nel feeling, cosa principale con la Pro Staff, che di prestazione ne offre sempre e comunque.

      • Grazie per la risposta. Testata stamattina. Decisamente meglio rispetto alla sonic. Proverò anche le revolve spin e la Alu Power soft. Ti chiedo un’ultima cosa: il mio livello è 4.1-4.2 rovescio ad una mano e dritto abbastanza coperto, poche discese a rete e uso frequente del back. Cosa potrebbe essere più appropriata, una sagomata o una liscia?

  13. Ciao, avrei bisogno di un consiglio: ho giocato con la PS97 RF2015 apprezzata in tutto ma abbandonata perchè troppo faticosa, sono dunque passato alla 315g del 2015 avvertendone tutte le differenze in senso negativo eccetto l’affaticamento; ora mi trovo in dubbio tra la 315 rossa e questa CV; gioco su una superficie quasi sempre su una superficie molto veloce privilegiando servizio e volè e scambi corti; con quale delle due versioni potrei trovarmi meglio?

    • Ciao Riccardo, Benvenuto nel Blog.
      Il passaggio dalla RF a qualsiasi versione delle Pro Staff 315 non può essere indolore. C’è troppa meno massa e la massa della RF fa un lavoro incredibile nella spinta di palla e nella soldiità. Ciò non singifica che le Pro Staff 315 siano male, anzi, ma bisogna ricercare feeling e maggiore giocabilità, abbandonando le prestazioni elevatissime della RF. Poi, tra le diverse versioni delle 315, la 2015 è la “peggiore”, i quanto è quella con il feeling più secco e con minorr capacità di gestione dello spin. Tra la versione 2017 e 2017 black CV, l differenza sostanziale è nella potenza maggiore della rossa rispetto alla nera, che, invece, offre più giocabilità e una sensazione più fedele alla RF, chiaramente in piccolo. Devi operare una scelta di prestazione o di feeling.

      • Alla fine ho optato per la CV; da molto tempo uso come corde le revolve; le ho fatte mettere alla stessa tensione che usavo prima con la PS 315g 2015 22-23; ho notato sicuramente tutti i miglioramenti nel tocco etc ma anche una grande perdita di spinta; hai dei suggerimenti nel campo delle tensioni ( perché ormai ho la matassa di revolve ) per cercare di ovviare in parte?

        • beh, devi scendere di tensione, indubbiamente. Starei massimo a 21/21 con la Pro Staff Cv, perché bisogna lasciare margine alle corde di lavorare sul pattern aperto. La revolve ci sta bene, ma la tensione è fondamentale per attivarla e, se sali troppo, perde le sue proprietà elastiche.

          • Cosa ne pensi del punto di tensione in più sulle corde verticali? io empiricamente ho sempre pensato che fosse una cosa utile per ovali molto accentuati come quelli della prostaff per avere tensioni più omogenee; ma è sempre stato un mio pensiero senza riscontri

          • Dipende da cosa cuoi ottenere. Generalmente si parla di un kg in meno sulle orizzontali per dare maggiore movimento alle corde, specie su piatti lunghi come quelli head. sulle attuali Pro staff, con anche il pattern aperto, farei sempre tensione pari.

    • Ciao Sebastiano, benvenuto nel Blog.
      La Pro staff 97 CV è un ottimo telaio, ma perde un pizzico di cattiveria rispetto alla versione non countervail. Per questo motivo, in String Project, e visto anche il tuo gioco, andrei a montare la Armour Soft, partendo dai 21 kg. Penso sia la corda maggioramente adatta in generale, per al sua rotondità e l’attitudine alla spinta, senza essere eccessivamente moribda, cosa ce sulla Pro Staff bisogna tenere presente. In alternativa, Puoi pensare anche alla Magic, in calibro 1.26 alla stessa tensione, per un gioco più facile.

    • Monterei la Rpm Team, oppure un ibrido, Xcell-Rpm Rough. La Strike lavora alla grande con l’ibrido, in reverse per un gioco più classico e tradizonale per tanto spin facile.

  14. Ciao Fabio, pensavo di avere trovato finalmente la mia racchetta, la Blade 16×19, ma incuriosito dal tuo test ho preso in prova la nuova Prostaff97, e l’effetto è che già dopo mezzora mi sembra veramente il prolungamento del mio braccio. Mentre con la Blade se sono stanco faccio fatica, qui gioco anche tre ore senza problemi mettendo sempre la palla dove voglio. Soprattutto nel mio rovescio ad una mano ho trovato molta più energia e fiducia, per non parlare del back che mi fa impazzire (peraltro anche la Blade qui non sfigura). Unica cosa ho notato che esce una palla meno complessa ed un poco meno potente, ma io sbaglio meno e quindi mi chiedo se fare questo passaggio sia migliorativo per il mio tennis o invece controproducente. Dammi un consiglio, per meglio capire il mio livello ti dico che ho 58 anni,magro, 65Kg., gioco solo da due anni e mezzo, da 1 anno faccio tornei (4.3 ma sto migliorando). Come corde sulla Blade uso le Revolve Spin (22/21), idem sulla P.S in prova.

    • Ciao, il mio consiglio è sempre di cercare una soluzione agile al proprio tennis e, come ho detto più volte, la Pro Staff 97 da 315 grammi è sostanzialmente più facile e gestibile di una Blade, 16×19 o 18×20 che sia. Tutto risiede nel concetto di impostazione del telaio, laddove la Blade è una tut’avanti e la Pro staff un telaio molto più equilibrato che lascia margine di gestione al braccio. Ciò non significa che la Blade sia un telaio cattivo, anzi, ma è un telaio adatto a chi fa del ritmo alto il suo punto di forza. Andrei sulla Pro Staff, che tirerà anche meno forte, ma fa giocare nettamente meglio tutti i colpi, specie sulle variazioni di intensità e di spin.

      • Ciao Fabio gioco da doverso tempo con le Blade 98 CV 18×20 incordate con le Revolve 22/22 kg avendo un gioco prevalentemente piatto o poco arrivato. Mi incuriosisce molto questo telaio ma ho dei dubbi sulla spinta. Ho provato la versione 97 315 gr. rossa incordata con Revolve 21.5 kg e l’ho trovata un tantino secca. La versione 97 CV perde molto in spinta rispetto alla precedente? Pensi che possa essere una valida alternativa alle mie Blade?

        • la Pedita di potenza non è affatto drammatica, però la versione rossa ha qualcosa in più. Il telaio è secco, ma anche sensibile, quindi potrebbe dipendere dalle Revolve, che hanno un impatto più gommoso. Dovresti provare le Pro Staff CV con la Alu Power Soft,abbinamento che considero davvero ottimale.

          • Grazie come sempre della risposta. Farò una prova con le Alu Power Soft. Vorrei acquistarne una per il momento, ma sono indeciso se prendere la versione 97 rossa o la 97 CV. Quale delle due pensi si possa avvicinare di più come feeling alle Blade?

          • Considra che è molto diversa dalla Blade, ma, trea le due, la rossa è indubbiamente più reattiva.

  15. Grazie, proverò ancora qualche ora sul campo, e probabilmente seguirò il tuo consiglio, anche se la Blade in certe occasioni fa veramente godere, specie quando da un “fisichino” come il mio escono certe bombarde che anche il mio istruttore ne rimane stupito !. Ti chiedo un ultima cosa: alcune recensioni sulla nuova Prostaff parlano di un piatto corde irregolare (ad es. T.W.), cosa significa? E’ forse quella sensazione che a volte mi capita quando colpisco che sento un rumore “plasticoso” (insieme ad una leggera vibrazione del telaio), dovuta forse alle corde (Revolve spin) che lavorano sulla pallina?

    • Non so cosa possa singifcare piatto irregolare, anche perché, solitamente, l’irregolarità dipende dall’incordatura e non dal telaio. Solitamente per i telai si parla di Sweetspot e di stabilità all’impatto, dove la Pro Staff si comporta bene, tra peso intermedio e rigidità.

      • Neanch’io ho capito cosa vogliono intendere con questa definizione, ma ho capito che non tutti hanno la chiarezza, precisione e professionalità che sempre ci dimostri nelle tue recensioni delle attrezzature.
        Ti chiedo un ‘ultima cosa, poi non ti disturbo più: sovrapponendo la Blade 16×19 con la nuova Prostaff, noto che le corde orizzontali sono spaziate in modo più uniforme in quest’ultima, mentre nella Blade sono più concentrate al centro e lasciano un vuoto più marcato in alto ed in basso. A quali sensazioni e benefici porta tale posizionamento delle orizzontali nei due casi?

        • Le corde più aperte e spalmate sull’inetro piatto, come per la Pro Staff, servono a creare rotazioni e immediatezza nei tocchi, con un pattern più accogliente. Nel caso della Blade, in gergo si dice pattern più “sospeso”, ovvero le orizzontali formano un pattern più raccolto che vuole generare maggiore potenza e concentrare la zona utile di impatto più in alto.
          P.s. non disturbi, il blog occorre per questo. Quando hai un dubbio, chiedi 😉

  16. Ciao Fabio, gioco da più di 2 anni con la ps97 prima versione. Sin dall’inizio non mi soddisfaceva la spinta di palla (venivo da una prestige mg mid 330g). Il resto mi piace molto, ma ho dovuto aggiungere del peso. Vorrei adesso cambiare racchetta e, per prima cosa, pensavo di provare la nuova versione della ps97. Per avere maggiore spinta ed evitare di aggiungere peso, mi consigli la ps97 cv o la non cv (estremi rossi)? Altre alternative che consigli? (Ti ho già scritto un commento sutto la prova della nuova prestige S).
    Saluti!

    • Ciao Giorgio, non avevi specificato, nell’altro commento, che avessi appesantito il telaio. La Prestige S resta un riferimento se vuoi scendere di peso e difficoltà in ogni caso.
      Se volessi provare le nuove versioni della Pro STaff, per avere più potenza dovresti rivoglerti alla versione con le bande rosse, mentre la Countervail ha un feelingpiù morbida e “para” più morbidamente la palla. Come alternative alla Pro Staff, mantenendo il peso a 315, puoi pensare a T-fight 315, Prestige Pro (e non S, a questo punto) e Yonex VCore Pro 97 310, che uscirà a breve.

  17. Ciao Fabio,
    sto usando con buona soddisfazione la PS97 CV, incordata con Revolve 1.25 a 21kg. Molto spin e controllo ma palla non pesantissima. Volevo provarla in full budello per migliorare la situazione e ho a disposizione un budello Wilson 1.30: che tensione mi consiglieresti? Grazie e complementi per il blog.
    PS
    …non trovo più sul sito la barra per la ricerca dei contenuti: è stata eliminata o spostate

    • Puoi montare il budello a tensione di 24/24 o 23 /23, anche se, ti consiglio di montarlo almeno in ibrido per dare maggiore spin ad un telaio che ne desidera. Soprattutto se arrivi dalla revolve, accuseresti un grave calo di spin.
      Il tasto cerca è in alto a destra, c’è l’icona della lente.

  18. Rimanendo allora su un monofilamento a 21 kg, quale corda consiglieresti per mantenere lo spin e avere un po’ di potenza in più? Tieni presente che la mia CV è customizzata, in quanto purtroppo era molto sotto specifica: in origine i dati incordata e con overgrip erano peso 325, bilanciamento 32,3, inerzia 310. Io ho aggiunto 4g in testa e 11 nel manico, portando così il peso a 340, il bilanciamento a 31,7 e l’inerzia a 325). Grazie e ancora complimenti per il blog.

    • Come adatti al telaio, sicuramente quelli medio-rigidi e rigidi, evitando mono eccessivamente morbidi che la falsano l’impatto e il dweeltime. A 21 kg, con tutto il custom che hai operato, puoi montare anche una Luxilon Alu Power soft o una String Project Armour Soft, la prima per impatto deciso e la seconda per prestazione completa tra solidità, controllo e spin.

  19. Ciao Fabio,
    Volevo chiederti se è possibile confrontare la ps97 cv con la ezone 98. La ezone l’ho trovata molto maneggevole anche se la rigidità della parte alta della testa non mi piace tantissimo. Dal punto di vista della maneggevolezza e giocabilità come rimane la ps97cv rispetto alla ezone 98 considerando anche la differenza di peso? La ps 97 è cosi meno potente rispetto alla ezone?

    Ti ringrazio.

    Ciao.

    Luca

    • La differenza di potenza si sente assolutamente, perché la Ezone, per quanot non estrema, ha una testa più piena, che concede anche delle rotazioni interessanti. In termini d maneggevolezza, la Pro Staff è un gradino sopra, anche come feeling diretto, ma offre minore area utile di impatto e, quindi, si rivela più complessa e più tecnica da sfruttare. Chiaramente, pur condividendo alcune specifiche, sono racchette che hanno una impostazione molto diversa e, laddove la Por Staff offre controllo, sensazione e anche rotazioni facili, la Ezone riesce a dare maggiore potenza, maggiore cattiveria dei colpi, con un ingombro in aria sicuramente più significativo. Molto diverse davvero.

  20. CIao, ho piacere a sentire un tuo parere. la mia rachetta e la ps97s ’17 leather grip, 8gr nel manico e 2 in testa. peso- 342, bil- 32.4, inerzia 330. rachetta fantastica. il problema e che adesso non la producono piu.quindi stavo valutando alternative. vorrei rimnaere nella famiglia pro staff siccome ho sempre usato le ps e sono fantastiche. Questa ps97 cv come frame da portare a spec simili, leather grip e un po di peso in testa x portarla quasi li. Cosa pensi? grazie!

    • Sostituire la 97S non è cosa facile, perché è più sottile di tutte le altre Pro Staff ed ha un comportamento tutto suo. Se intendi sempre operare custom a prescindere, La Pro Staff Countervail è quella che più si avvicina al feeling flessibile della S, mentre, se intendi utilizzarla senza custom, la versione no CV è quella che offre da subito una prestazione similare, ma senza la pesantezza dei colpi della S, che puoi ritrovare solo nella RF.

  21. Ciao!
    Preannuncio che sto facendo una serie di prove per capire quale sia la racchetta giusta per me, sono giunto alla fine dei test (o almeno spero).
    Mi rimane una scelta fra due racchette.
    La prima e’ una babolat pure drive 2018 incordata tecnifibre blacke code 4s,
    la seconda e’ una pro staff 97 LS da 290 gr incordata pro kennex IQ POLY XT.
    entrambe tirate a 23 kg.
    Babolat meglio nel servizio e nel back, Wilson meglio dritto e rovescio. Se gioco con Babolat sono piu’ regolare ma ho un feeling con la palla che non mi entusiasma, con Wilson attacco di piu’ e mi piaccio di piu’ nel gioco che diventa piu’ aggressivo ma se non becco la palla in centro la racchetta perdona meno..in pratica secondo te fra le due, dovendo fare una scelta che mi auguro duratura cosa mi consigli di tenere? grazie mille!!!

    • Considerando anche il livello, con la Babolat, come hai percepito, hai più consistenza, mentre con la Wilson hai una maggiore fiducia, per via della minore esuberanza da gestire. La scelta sta a te, ma prima di decidere qualsiasi cosa, abbassa quella tensione è che è eccessiva. Al massimo 22 g per la babolat e 21 per la Wilson, così puoi valuare meglio i telai e decidere quale può fare al caso tuo. Più che altro, dovresti valutare quanto, abbassando la tensione, la wilson può darti consistenza e continuità. Per un livello di quarta categoria, la cosa da ricecare maggiormente è la solidità e la completezza di gioco.

  22. Ciao ragazzi, scusate se mi intrometto ma sono con il telefono e non riesco ad aprire un nuovo post.
    Ho venduto da pochi giorni la prostaff 97 liscia da 315 grammi, mi sono trovato benissimo in ogni colpo, come nessun altra racchetta in precedenza, L unico problema che mi ha costretto a venderla e’ stato il peso 10 grammi di troppo che per il mio braccio dopo un po’ che gioco non mi permettevano di essere efficace, volevo chiedervi quale fosse la racchetta che più si avvicinasse alla pro staff 97 liscia ma con un peso di 300/305 grammi, grazie mille in anticipo!!

    • Ciao Luca e benvenuto nel Blog.
      Se vuoi un telaio classico che sia simile alla Pro Staff, ma non così impegnativo, puoi rivolgerti alla versione L da 290 grammi, che va davvero bene e replica la sensazione generale della 315, ma con tanta facilità di movimento in più ed anche più potenza facile e spin. Diversamente, puoi pensare alla Donnay Pro One Pentacore, che ha peso di 305 e inerzia appena sotto i 320 punti, oppure alla Kennex Q+Tour 300, che, nonostante il peso di 300 grammi, ha però inerzia a 327-328.

  23. Ciao Fabio , complimenti per le tue recensioni . Ho acquistato una PS CV e volevo chiederti le differenze sostanziali con la Radical Pro del 2016 . Quale corde consiglieresti per questa racchetta e a quali tensioni ? Considera che ho avuto una fastidiosa epicondilite ormai guarita da circa 1 mese . Grazie mille per i tuoi preziosi consigli

    • La Pro Staff 97 Countervail è u telaio sostanzialmente più classico, morbido e capace di più spin facile, mentre la Radical Pro 2016 è una racchetta più potente, più stabile, ma più esigente e con una minore capacità di generare spin, con anche una maggiore richiesta di fisico. Per incordare la Pro Staff, penserei ad un ibrido, anche di semplic fattura, che mantenga alta la capacità di grip delle corde verticali. Quindi, anche una semplice Revolve/Sensation, calibro 1.25 a 21/21.

  24. Ciao Fabio , ti chiedo un ultimo consiglio . Cosa ne pensi della corda Head Hawk touch per la Pro Staff ? L’ho provata su una Pro Staff con tensione 21\20 e mi e’ sembrata ottima. Tieni conto che ho combattuto per 2 mesi con una fastidiosa epicondilite che ora e’ passata . Grazie !

    • Sicuramente non è una corda morbida, ma messa a 21/20 non è dannosa e rientra in un utilizzo non aggressivo per il braccio. Tecnicamente, va molto bene sulle classiche medio-rigide, è potente e solida, prende bene lo spin e tira fuori il carattere del telaio, con un buon feedback di impatto. Ci sta.

  25. Ciao Fabio , volendo mettere una multifilo per preservare il gomito , quale corda consigli per la Pro Staff CV? Pensavo ad una Sensation 1.35 o Tecnifibre duramix 1.35 o una multipower velocity 1.35 . Come sempre grazie per i tuoi preziosi consigli .

    • In ordine di morbidezza, e quindi di comfort crescente, puoi mettere Sensation, Velocity e Duramix, ma non in calibro 1.35, è eccessivo, va più che bene 1.30, soprattutto se la tensione non è alta. Non superare i 24/23 kg con duramix e Velocity, mentre con la Sensation non andrei oltre i 23/23.

    • La struttura di Pro One 97 e Pro staff si somiglia molto, ma donnay ha steli più convessi, più vicini al concetto di una Radical MP di qualche anno fa, mentre la Pro Staff ha una struttura più massiccia e squadrata, soprattutto per gli steli più corti e l’attacco al manico largo. Tutto ciò va aggiunto al fatto che la Donnay è piuttosto flessibile, con un dato di 60 punti, privilegiando la sensazione di impatto, il feeling e il controllo direzionale, mentre la Pro Staff 97 è più reattiva, 64-65 punti in media, che la rendono leggermente meno sensibile, ma più capace di dare potenza facile. Le rotazioni, sia back che top, sono sullo stesso livello, con un leggero vantaggio della Pro staff verso il top e della donnay verso il back. Tra le due, il miglior controllo sul colpo piatto lo possiede la Donnay, che ha anche una inerzia minore e una sensazione generale di maggiore pienezza.

  26. Grazie Fabio, gentilissimo come sempre, il dato dell’inerzia dalle tue recensioni però dice 328 per la donnay e 318 per la wilson, però tu dici che quest’ultima é meno mabovrabile, mi chiarisci il punto? 🙂
    Grazie
    Gian Franco

  27. Figurati! Sei sempre disponibilissimo e se ti chiedo consigli é perché mi son sempre ritrovato nelle tue impressioni sulle racchette.
    Da mesi sto cercando un telaio “definitivo” sono approdato a dual silver perché Potenza di mio ne ho, infatti le sassate partono, ma sono sempre costretto a darla di mio. Secondo te posso semplicemente lavorare sulle corde o mi consigli una racchetta con maggior profilo?
    Gioco dritto in top, rovescio a una mano poco coperto e servizio in tutte le varianti. Ieri a fi e partita ho provato la babolat aero del socio, tiravo forte con la metà della forza che devo mettere nella mia amata Donnay.

    • Se fai un cofnronto con una profilata, la Silver esce perdente in potenza in maniera impietosa. Ma è normale che sia così. Tuttavia, la cosa si può ridurre con la scelta di corde potenti, che sappiano mantenere spin. Tra quelle che immediatamente mi sento di consigliarti ci sono String Project Magic e Rocket (in uscita settimana prossima), Yonex Poly Tour Strike, Alu Power soft, tutte corde capaci di potenziare i telai classici e leggeri.
      A che tensione incordi la Silver?

  28. Ho messo le Gorill-1 a 21kg.. Si, senza arrivare alla babolat mi riferivo a profili tipo Duel G100/Vcore 100, o la nuova Penta che dici avere un pò di potenza in più. Metto anche la Pro Staff in questo confronto poi non ti disturbo più 🙂

    Eventualmente un pò di peso negli steli della Silver come li vedi?

    • Con la Gorill-1 puoi scendere ancora di un altro chilo e sfruttare lo snapback.
      La Pro staff la devi spingere sempre di più, tienilo presente, ma rende indubbiamente di più, vuoi per il peso, vuoi per il combinato di rigidità/stabilità, ma è di un’altra categoria e devivalutare se è il caso di salire di 15 grammi.
      La nuova Penta spinge di più ed ha un po’ più di inerzia, è proprio più solida, ma non è un cannone di guerra, è un telaio da feeling, controllo e spin, per il quale vale lo stesso ragionamento delle corde fatto precedentemente. Non monterei, però, l’ibrido, perché il telaio perde reattività.

  29. Grazie infinite dei consigli, mi concentrerò sulle corde allora, eventualmente un piccolo custom agli steli come lo vedi? ho il kit Donnay ma non vorrei “appesantirla” troppo coi classici 3+5 in testa e manico.

    • Puoi provare con 3 grammi ad ore 12, il telaio acquista un’altra capacità di spinta, ma diventa più pesante da muovere e meno capace di strappo di spin. Da provare prima di escludere la posssibilità. Eviterei invece di appesantire agli steli, poiché già non c’è una grande polarizzazione e andresti a neutralizzare ed ammorbidire ancora di più la struttura.

  30. Ciao Fabio, ho in prestito da un amico una ps 97 2015 che non mi sta dispiacendo affatto, ma leggo che le successive versioni risultano decisamente più prestazionali. Mi piace in questo momento giocare con questo tipo di telaio non profilato ma comunque gestibile e che fa giocare in scioltezza, e ti chiedo se ritieni preferibile la nera e rossa, che in una prova fatta mi sembró molto meno manovrabile e agevole, o la cv, che puó far recuperare la minore spinta gratuita con l’agilitá?

    • Dipende da te, perché la CV è una versione che lascia usare la Pro Staff anche ad un buon quarta, mentre la nero-rossa, molto più cattiva sui colpi, è indubbiamente più agonistica ed esigente nello swing. Inoltre, se desideri un telaio da velocizzare sempre tanto, la Cv te lo lascia fare, mentre la non cv permette di appoggiarsi al telaio per la maggiore massa e giocare in fluidità, come si farebbe con una RF, con le dovute differenza di uscita di palla.

  31. ciao.
    ho provato oggi questa racchetta da un amico e nonostante i 315g che pensavo fossero troppi per me mi sono trovato bene. gioco da un paio d’anni con la pro staff rf 97ls a cui avevo aggiunto 10g ma mantenendo lo stesso bilanciamento (o per lo meno cosi mi hanno detto) con la quale mi trovo molto bene. ho notato poca differenza nel peso e molta più facilità a spingere da fondo ed al servizio. non avendo la mano di roger poi non sono in grado di leggere tutti i dettagli tecnici. volevo comunque chiederti se secondo te é un salto che posso fare o forse é una racchetta oltre i miei limiti (é il primo anno che faccio tornei e sono un umile 4.4). ti ringrazio

    • Il problema principale nell’utilizzare telai csì tecnici è che si è ammaliati dal feeling e dal controllo che danno, ma quando si è in partita, tra stanchezza, poca lucidità e carica agonistica, un telaio troppo tecnico mette in luce tante carenze di facilità e di spinta nei momenti cruciali. Detto ciò, se il tuo obiettivo è quello di divertirti con gli amici e di godere di un telaio appagante, allora puoi puntare ad utilizzare qualcosa un po’ fuori dalla tua portata. Se, invece, punti a fare qualche torneo, sarebbe bene orientarsi su qualcosa di più semplice e, anziché la tua LS, pensa alla Pro Staff L 2019, senza countervail, che va decisamente meglio in spinta ed è più piena all’impatto.
      Oltretutto, con un telaio di peso più alto e inerzia più consistente, se non fai bene i movimenti, la palla cammina meno e stressi molto di più le articolazioni, quindi anche dal punto di vista della salute bisognerebbe pensarci bene.

  32. ciao! io sulle racchette ci arrivo sempre tardi ma ti stimo così tanto da quando mi hai fatto scoprire la T FIGHT 315 LTD 16X19 ! con un feeling particolare , è vero, un po’ a spese della prestazione…poi dopo un po’ ti viene voglia di “sperimentare” e così ho fatto – sulla base della tua recensione,con la Q+300 kennex facendo secondo me l’errore di non prendere la PRO ,mi sembra 315 di peso. Tanto so che alla fine torno alla tfight ltd; ho avuto anche la DCS3 (+prestazionale ma con -feeling e sensibilità ad es nei dropshot….); detto tutto ciò mi affascina questa PRO STAFF 97CV soprattutto quando parli di feeling mi si rizzano le orecchie…! Provare per credere; corde ? ho una matassina di revolve 1.25 ma anche le yeti 1.17 e 1.24(tanto non sono certo uno che rompe corde!) , così come le head reflex 1,3 che trovo un signor multifilo! E’ tutto. Sei sempre bravo; sarebbe l’ideale che – senza volerti rubare il mestiere, anche x età ecc. – sapere i 10 criteri a cui bisogna stare attenti quando si valuta 1 telaio e relative corde….ma forse è chiederti TROPPO?!!! ciao, sempre tuo fedele lettore.

    • Innanzitutto grazie, trovo le tue parole incoraggianti e molto belle.
      In secondo luogo, non ti consigliai mai la Q+Tour Pro 325, perché era in 18×20 e solo in uesti giorni è uscita la versione 16×19 da 315, che, neanche a dirlo, per un amante del genere come te, consiglio nettamente. Secondo me, è la più prestazionale e sensibile di tutte le Q+ Tour.
      Per quanto riguarda, invece, la Por Staff, non arriva alla sensibilità della TF Limited, ma ci va abbastanza vicino, con una sensazione più reattiva e nervosa di impatto, che dà più prestazione. Quanto alle corde, andrei innanzitutto sulle Revolve, anche se non brillano certo per sensibilità, ma hanno buon controllo e discreta potenza, con una presa di rotazioni che si sposa molto bene con la Pro Staff.
      Delle due Yeti, monterei la 1.17, la 1.24 è davvero dura da adperare su un telaio di medio-range di peso.
      L’unica cosa a cui fare attenzione, quando si testa una racchetta e una corda, è l’esasperazione di un concetto. Se vedi che devi dare il tuo 100% per far rendere al meglio il telaio o la corda, allora sei fuori range ed è bene cercare qualcosa che ti lasci libero di esprimere il tuo swing, senza troppa fatica e troppi aggiustamenti nel movimento. Il feeling conta molto, ma spesso tradisce e un telaio o una corda che sembrano gustose per impatto, spesso ti riducono a dover colpire sempre uno o due palle in più. Fai sempre caso a quanta fatica devi fare per chiudere il punto, penso sia la chiave principale per scegliere l’attrezzatura.
      P.S. Il telaio si valuta alla fine della seconda ora di gioco, sulla fatica 😉

  33. Ciao,dopo avere giocato per oltre un anno con la blade CV 16×19, ho preso appena uscita la PS 97 CV. Passato il momento di euforia iniziale, ora mi ritrovo a giocare alternativamente con un e con l’altra. Della seconda apprezzo la stabilità nell’impatto e facilità di risposta anche nei colpi un po’ decentrati (scusa se uso termini miei poco tecnici, spero tu mi capisca), ma a volte dopo due ore la sento pesante come un mattone(sensazione che subito non avevo notato), tanto che prendendo in mano la blade, nonostante il suo bilanciamento più cattivo, me la fa sembrare più leggera e maneggevole, e anche i colpi che ne risultano mi danno risultati più positivi, persino nel servizio. Sono sensazioni giuste quelle che provo, o derivano dalla mia inesperienza (gioco da poco più di tre anni, due di tornei, 4.3)?. Esiste qualche racchetta che in un certo senso sta a metà tra queste due?

    • In effetti la sensazione è un po’ sballata, in quanto la Pro Staff Cv si aggira sui 318 punti inerzia, mentre la Blade sui 330. Detto ciò, per avere un telaio a metà strada tra le due, ci sono delle soluzioni interessanti come Kennex Q+Tour 300, Yonex Vcore 98 e Donnay Pro One 97 Penta. Sono tutti telai sul genere Blade, ma con una impostazione più contenuta di inerzia e bilanciamento. Considerando il tuo livello di gioco, già siamo al limite massimo e andiamo verso telai che aiutano poco, se non nel controllo e nella connessione con la palla.

  34. guarda, hai perfettamente ragione! la pro kennek che mi indicasti era la q+ tour 315 e ,non so perché, nonostante giocassi da tempo con una 315, “ho comprato” (convintissimo!) la q+ 100 e ho cominciato a giocare con la 100 che …x carità, non è assolutamente una “ciofeca” (una schifezza,dal napoletano…) ma non “ha peso”,non fa male, non so come dirti (la palla resta troppo poco sulle corde…può dare l’idea?); corde, tra l’altro “mica male”…ibrido budello e luxilon 22-23kg ; insomma non male. BENE, mo vado a riflettere sulla tua risposta sempre accattivante e stimolante! grazie.

    • Al momento, l’unica cosa che poteresti fare è provare un mono a tensione più bassa, per liberare un po’ di potenza dal piatto. Prova a montare una String Project Rocket a 21/21, è una soluzione che adotto spesso quando un telaio è restio a dare potenza.

  35. Ciao Fabio, volendo riprendere un po’ a giocare senza stress ed esigenze di tornei, mi piacerebbe questo telaio vista la non eccessiva inerzia e il feeling Wilson con cui storicamente mi sono trovato bene. Non dovessi trovare più questa versione black, cosa potrei valutare anche uscendo dal mondo Wilson come telaio più o meno equivalente per peso, inerzia, manovrabilitá e feeling per giocare sciolto, non avendo grande potenza di mio ed essendo il mio gioco lineare?

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