
Tecnifibre T-Fight 305 DCS3
In campo è subito chiaro perché Tecnifibre insista col proporre lo schema 18×19, nelle sue diverse configurazioni di bilanciamento e peso. Il telaio gioca in maniera diversa rispetto sia alla 300 che alla 315, precedentemente testate, offrendo non solo una migliore gestione del colpo piatto o poco coperto, ma anche un’uscita di palla più repentina, che meglio assiste il gioco di pressione e anche di controbalzo. Tanto controllo, una maggiore sensazione di impatto rispetto alla 300, ma soprattutto più sostanza. L’inerzia c’è, insieme ad un bilanciamento avanzato, ma parliamo di valori sostenibili anche per un buon quarta categoria, 321 punti, infatti, sono meno di molte profilate da 300 grammi. Molto maneggevole, il bilanciamento a 32.5 è sapientemente contrastato da una discreta massa al manico, che conferisce una bella sensazione di controllo generale sull’attrezzo. Al di là delle misure, ciò che cambia davvero rispetto alla T-fight 300 è l’angolo di uscita della palla, che è più frontale e regala una palla più penetrante, senza perdere la possibilità di imprimere spin. Infatti, le rotazioni restano buone, soprattutto considerando che si tratta di un telaio dalle fattezze classiche, con 18 corde verticali, molto dirette e connesse al movimento del braccio. Se la 300 aiuta con lo spin, la T-fight 305 è un telaio più da condurre e più da amministrare con il braccio, ma è un collegamento efficace con la palla e, soprattutto, offre una prontezza generale molto appagante. Parliamo, quindi, di una interpretazione più agonistica in chiave T-fight, senza rinunciare ad una più alta potenza e mantendo un facile accesso allo spin, ma soprattutto ad un feeling più pieno, grazie alla maggiore superificie di contatto con la palla, oltre che di una rigidità inferiore, che lascia sentire meglio i colpi, soprattutto sui tocchi e sull’anticipo. Agonistica sì, ma non difficile, Tecnifibre, con il passaggio al 98 pollici, ha fornito una tolleranza maggiore al telaio, non molto diversa dalle versioni 16×19, con una regolarità di risposta da riferimento.
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35 commenti
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ciao fabio sono un 4.2 che usa molto back e tocco, mi sai fare un parallelo tra questa TFight 305 Dynacore la ultra 97 e la kennex q+5 pro da 310 grammi in ottica serve&volleys? racchette quasi stesso peso quale delle tre è meno faticosa? ed in particolare in uscita dal servizio quale è piu reattiva? al servizio chi esce meglio in slace e kick? la migliore vole e il tocco ?
Ciao, non capisco cosa intendi con “più reattiva in uscita dal servizio”. Per il resto, il kick più alto viene fuori con la Ultra 97, tutte, invece, toccano bene a rete, ma la pi stabile è la kennex. La Ultra 97 ha un tocco davvero niente male, mentre la Tecnifibre è più secca e la kennex più pastosa. Tra tutte, la meno faticosa è la Tecnifibre.
Ciao Fabio, sei un grande 🙂
Suddetta Tecnifibre mi pare un telaio sottovalutato, almeno ho questa sensazione.
Dopo anni di DR 98 vorrei provare la TFight 305.
Vedi bene un multifilo montato su questa racchetta?
Ciao, assolutamente si, ma monterei un monofilo solido, stile HDX, con un filamento più rigido, per non “ammazzare” troppo una corda eccessivamente morbida. Anche se sul braccio non arriva fastidio, la struttura è medio-rigida e le corde non devono essere eccessivamente cedevoli, ma rigide il giusto. Come alternativa, di ottima qualità, andrei su X- one e simili, ovvero corde sensibili e ben oliate, con una certa reattività dopo l’allungo. Ad esempio, eviterei il TGV.
Grazie per il consiglio.
Attualmente gioco con una DR 98. Quali sono le fifferenze sostanziali fra i due telai, secondo te? Di certo la Tecnifibre è più rigida..
In realtà, la DR 98 ha un flexpoint più alto rispetto alla T-fight, quindi la sensazione di morbidezza è più o meno simile. Sostanzialente, si equivalgono, con un vantaggio maggiore della TF nello spin, mentre la Yonex è leggermente più efficace nell’uscita del colpo meno coperto. Fanono parte della stessa categoria di racchette, per giocatori completi, anche con una certa propensione al gioco aggressivo, con la Yonex che offre qualcosa in più nel controbalzo, in virtù del dwelltime più lungo.
* differenze.
🙂
CIAO FABIO. HO COMPRATO LA 305 TFIGHT CHE TU HAI QUI RECENSITO…MI TROVO MOLTO BENE CON LA TFIGHT 315 PIU’ NELLA VERSIONE LTD CHE NON IN QUELLA DCS. PIU’ FEELING, CHE TI DEVO DIRE. POI CON LE CORDE YETI 1,17, UNA “FIGATA”. HO AVUTO LA POSSIBILITA’ DI AVERE – E HO TUTTORA – UNA RACCHETTA WILSON IN PRESTITO DA UN AMICO: LA BURN FST99 ….Sin dal primo momento mi sono trovato un gran bene, un gran feeling, tra l’altro con corde usate da non so quanto né di che marca/modello! ho riscontrato moltissime cose che tu hai recensito !!! stabile, controllo ottimo, feeling, spinta discreta, ecc. ecc. LA 305 A CONFRONTO E’ “UN DISASTRO” (corde alu power, un pò datate…); l’una è tanto maneggevole (fst99) quanto la 305 lo è molto meno; il controllo è nettamente inferiore all’altra, certo ,la palla esce veloce, forse troppo (come se non la “sentissi” sulle corde, va subito via veloce e profonda..); ho trovato più stabile la fst;….boh. ADESSO PROVO A CAMBIARE CORDE; che mi consigli ? un monofilo di string kong che non ho provato, tipo la ORANGO 1,22 o la GORILL-1 1,20….CHE DICI??? LI HO IN CASA, SAI COM’è!! grazie dei sempre stimatissimi consigli! LUCA.
L’impressione che hai avuto della T-fight penso sia stata pesantemente alterata dalla corda, per condizioni d’uso e tipologia. Riprovala con la Grill-1 1.20 e vedrai la vera prestazione del telaio anche in controllo e sensazione. Con la Orango potresti provare, ma la Gorill-1 è più sensibile e fa un lavoro migliore sul 18×19.
Buon giorno Fabio
Provata per 4 ore con una corda appena montata ma che ignoro provenienza e nome…
Promesso ciò ho avuto ottime sensazioni di gioco e controllo, meno uscita e potenza gratuita di palla.
Che tipo di corda mi consigli e a che tensioni?
Io solitamente su Ezone 100 uso Ply tour giallo 1,25 a 21/21
Grazie,
Ciao
Prova con la Poly Tour Pro, ma a 20/20 oppure 21/20, la corda ci sta bene come tipologia, anche se qualcosa di più elastico, come Poly Tour Air o String Project Magic, darebbe di più in termini di spinta e spin facili. Da montare sempre a 21/21 o 21/20 a seconda che sia tua voler tirare fuori lo spin oppure che voglia rotazione più generosa a regimi medio e medio-alti.
… scusa per completezza, in casa ho poli tour gialla, Strike Yonex ,air yonex,
Ma se ritieni ci sia di meglio …
grazie
Anche la Strike ci starebbe bene, sempre alle stesse tensioni, soprattutto per sensazione di impatto e potenza.
…Yonex Tough.
Scusa fabio, questo per rimane fra le corde Yonex che ho in casa, ma per Tua scelta su questa racchetta in generale cosa consiglieresti ??
Grazie 1000
Ciao Fabio, oltre al consiglio sulle corde migliori per te su questa racchetta, ti pongo una domanda :
Ho preso la seconda racchetta X fare la coppia, ma dopo aver controllato peso identico e bilanciamento quasi, 3 mm di differenza, in campo h riscontrato una notevole differenza in termini di maneggevolezza, ho provato a compensare il bilanciamento con 2 gr ma il problema rimane.
Come ne posso uscire?
Grazie
Per fare un matching concreto, bisogna analizzare l’inerzia effettiva dei telai. 3 millimetri di bilanciamento non sono pochissimi, ma neanche così tanti da non poter porre rimedio, tuttavia, bisognerebbe sempre intervenire su entrambe, perché la sensazione di un telaio con un’aggiunta di materiale, rispetto ad uno che non ne ha, è sempre diversa. Quanto alle corde, che cosa desideri incentivare come caratteristiche di gioco?
Uscita di palla, visto la qualità del controllo già ottimo
Ci vuole un mono esplosivo, qualcosa che dia potenza e sfruttabilità. Considerato il pattern, penserei ad una agonistica, ma in calibro piccolo. Volkl Vpro 1.23, Razor 1.20, Hawk Touch 1.20, Magic 1.26 (si assottiglia sotto tensione).
Proverò le razor, da ke tensione credi possa partire?
Le Razor sono le più agonistiche del lotto, parti da 21/21 e valuta la prestazione in giocabilità e uscita facile.
Grazie 1000
Inerzia del primo 312 spinta 1238 peso 325, con n over grip.
Inerzia del secondo 324 spinta 1260 questo è 3 gr più leggero ma con bil 33 .
vanno rettificate in coppia, perché l’inerzia è un valore che può solo aumentare con un custom convenzionale. C’è da intervnire sulla testa di una e sul manico dell’altra, con opportuni aggiustamenti di polarizzazione.
Proverò a trovare il compromesso.
Grazie
Ciao Fabio, potresti farmi un confronto tra questa versione 305 e quella da 315 della T-fight? In pra
Scusa, mi è partito un messaggio incompleto, volevo dire che in pratica mi ha stupito il fatto che la 305 nonostante sia più leggera ha un voto più basso per quanto riguarda la giocabilità.
Grazie
Sono telai abbastanza simili nel fusto, ma diversi nell’impostazione. La 315, nonostante il peso, è telaio abbastanza facile e veloce da muovere, per l’inerzia contenuta e il bilanciamento arretrato. La 305 ha un’impostazione in stile Blade, a 325 mm di bilanciamento e un pattern denso, che ne alzano la richiesta tecnica e fisica, anche in funzione dell’inerzia più alta. La 315 è una racchetta che punta a tolleranza, stabilità e rotazioni, la 305 è più cattiva sui colpi, più massiccia e sensibile, con maggiore controllo e attitudine anche al colpo piatto.
Grazie mille, tutto chiaro, anche se a dire il vero dalle specifiche riportate nei rispettivi test il dato di inerzia della 315 risulta più alto di quattro punti. Deduco che la sensazione di maggiore manovrabilità sia data soprattutto dal bilanciamento basso della 315.
In generale, pensi siano racchette adatte anche a un full multi, oppure è necessario almeno un ibrido per sfruttarle al meglio?
Grazie ancora!
La 305 regge bene sia l’ibrido che il full multi, perché ha il pattern più compatto, sulle 300 e 315 si nota un certo spostamento delle corde e il multi, a meno che non sia molto sostenuto, come HDX Tour 1.30 e simili, non ha molto senso. Le TFight con il 16×19 sono telai da spin, vanno assecondati bene con le corde e il mono, a tensione bassa, è la soluzione ideale.
Ciao, Fabio, ho apena preso queste T-Fight 305 DCS3, e, fin dai primi colpi, mi ci sono trovato benissimo. Ottima sto colpi pacco, ma risponde benissimo anche in top spin. Il back, facile ed insidiosissimo. Ho la possibilità di prendere le nuove 305 XTC, ma ho paura siano molto più impegnative, visto il valore di inerzia. Le DCS3 sono abbastanza facili, gran sweetspot e non affaticano, e la potenza c’è, quando serve. Che differenze troverei, quindi, con le XTC? Tieni conto che ho giocato con Wilson PS97S, e Yonex DR98 plus, l’inerzia alta non mi spaventa.
Ciao, la Diffrenza tra DCS3 e XTC sta soprattutto nel fatto che la XTC è più sensibile, più flessibile e più piena. Praticamente un passo in avanti in tutto, con un piccolo prezzo da pagare in quei 5 punti di inerzia, circa, di differenza. Non credo ci sia da pensarci troppo, soprattutto date le tue premesse.
Ciao Fabio, sono un felice possessore di una wilson blade 104 18×19. Mi trovo benissimo con questo pattern. Per questo sto valutando, dopo aver letto la tua recensione di provare la 305 DCS. Potresti gentilmente indicarmi secondo te quali differenze dovrei aspettarmi tra i due telai ?
Ho visto in vendita tecnifibre t-fight 305 con la sigla DC anzichè DCS, parliamo della stessa racchetta testata da te ?
Grazie
Max
Ciao Max, benvenuto nel Blog.
Sono telai molto differenti e T-fight 305 ha un’inerzia molto più alta di Blade 104. Non è per nulla un passaggio facile, né naturale e penso tu debba osservare altro, a meno che tu non desideri proprio un cambio radicale nell’attrezzo.
Se mi dici cosa ti piace e cosa no nel tuo attuale telaio, provo a darti delle soluzioni fattibili, che non siano troppo esose per il braccio.