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Tecnifibre T-Fight 305 XTC

Tecnifibre, si sa da tempo, è entrata nell’orbita della proprietà Lacoste, con un grande investimento in marketing e sostegno alle linee produttive. Il tocco estetico dell’azienda di abbigliamento francese si nota immediatamente con la nuova veste grafica dei telai, ma, per fortuna l’impronta dei materiali tecnici è rimasta fedele a quanto visto negli ultimi anni, con un miglioramento continuo delle prestazioni e delle sensazioni. In attesa dell’aggiornamento della serie T-Flash, e dopo aver testato T-Fight 300 XTC, telaio notevolissimo, è il turno del telaio più sponsorizzato dai tennisti ATP, T-Fight 305 XTC.

Tecnifibre T-Fight 305 XTC
Tecnifibre T-Fight 305 XTC

Headsize 98 inch2
Peso 305 g
Schema corde 18×19
Bilanciamento 320 mm
Swingweight (incordata) 331 kgcmq
Rigidità 64 RA
Profilo 21-22-22 mm
Lunghezza 68.6 cm

L’estetica della T-Fight XTC 305, è comune a tutta la linea Fight e si distingue da tutte le sorelle per la sola grammatura serigrafata alla base del piatto corde. Il tocco estetico è il primo segnale che ha voluto dare la nuova proprietà Lacoste, con scelte cromatiche che più francesi non si può. Colori molto carichi, su una base bianca con duplice rifinitura, perlata e satinata, in maniera asimmetrica. Lo stesso vale per il rosso e il blu, che richiamano fortemente la bandiera francese, intervallati da pochissimo nero. Molti dettagli sono di alto livello, come la targhetta metallica incastonata all’interno degli steli, il bumper Amour-cap, a protezione della testa, e gli Ez-Lock, i passacorde piatti, sui quali si adagia il nodo, riducendola perdita di tensione. Al di là dei colori brillanti e dell’aspetto molto ricco, sicuramente più chic che cattivo, la sostanza del telaio vede una riconferma del mold adoperato per le versioni DCS3, ma con cambiamenti importanti nella composizione, laddove fa il suo ingresso XTC, Xtreme Touch Construction, nella parte bassa del telaio, per aumentare la capacità di flessione, mentre viene riconfermata la Dynacore HD, la fibra già introdotta due serie fa, per migliorare la sensibilità del telaio. Il telaio è sottile, 21 millimetri al manico, 22 per il resto della struttura, anche se il bianco tende a far sembrare la racchetta più spessa. Andando verso il grip, troviamo il solito Xtra Feel, che equipaggia tutte le racchette Tecnifibre attuali, in colorazione nera, che fa sentire bene la forma rettangolare del manico sottostante. Il butt-cap non ha sportellino removibile, ma è anzi fisso e presenta la finitura argentata, con il logo che richiama la partnership tra Tecnifibre e ATP. Un ulteriore tocco di classe.

Il test ha riguardato la versione rilasciata a fine 2018, alla quale presto succederà un leggero restyling esclusivamente estetico, figlio del nuovo logo Tecnifibre, che celebra i suoi primi 40 anni di attività Presto vi svelerò le immagini nuove, ma confermo che tecnicamente non vi è alcuna variazione.

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37 commenti

  1. Utilizzo la racchetta in questione da circa un mese.
    Mi ritrovo perfettamente nella descrizione.
    Confermo: racchetta davvero notevole ma davvero impegnativa per il braccio.
    Io arrivavo da una pacific x force 295gr e la differenza di “pesantezza” di palla è davvero notevole.
    Gioco molto meglio ma allo stesso tempo ho problemi alla spalla ed al polso… in particolare se gioco molti match ravvicinati.
    È una grande racchetta ma molto impegnativa..: perlomeno per me che venivo da una racchetta molto più leggera e maneggevole.

    • Avresti una sensazione di testa più leggera, ma l’inerzia è quella e da lì non si schioda. Potresti pensare alla vesione da 300 grammi, perché la più leggera delle 18×19 è proprio questa. Tecnifibre riserva questo pattern per le sue racchette più agonistiche.

  2. Ciao Fabio, prima di tutto volevo farti i complimenti per il blog, molto puntuale e preciso, continua cosi che sei un grande!
    La domanda che volevo farti riguarda il cambio di racchetta.
    Sono un ragazzo di 23 anni e gioco a tennis da 18 anni, classifica 3.1.
    Gioco molto da fondocampo (con colpi abbastanza piatti) e con poche discese a rete.. Essendo alto 1,94 cerco di sfruttare servizio e dritto.
    Ho sempre giocato con la Head Prestige Pro. Ho avuto i modelli dalla Microgel fino alla Graphene XT. Purtroppo allenandomi meno (causa università) mi risulta difficile giocarci essendo una racchetta abbastanza esigente e dal piatto abbastanza piccolo.
    Sono alla ricerca di una racchetta un pò più “facile” che possa aiutarmi nel mio gioco e che possa perdonarmi qualche volta, pur non rinunciando alla potenza e al controllo.
    Volevo sapere se potevi darmi qualche consiglio, io avevo pensato alla Babolat Pure Drive e alla Head graphene 360 speed pro. Per quanto riguarda le corde uso delle Solinco outlast tirate 21,5-22,5.
    Grazie mille Fabio dell’attenzione, continua cosi!

  3. Ciao Fabio, puoi consigliarmi quale tra i telai TF T-fight xtc 295gr. e 300gr. è il più indicato per me che gioco 1-2 volte a settimana, altezza 1,75 x 58kg. preferendo il gioco da fondocampo con discreto spin ma in cerca di spinta “gratuita” dal telaio ?
    Grazie.

    • Ciao Luigi, benvenuto nel Blog.
      TRa le 295 e la 300 non cambiano solo 5 grammi, ma soprattutto un bel po’ di punti di inerzia, circa 10, che fanno la differenza nel bene e nel male, sempre ocnisderando che la 300 è tecnica, ma piuttosto ben disposta ad aiutare anche un braccio non troppo forte o esperto. La scelta sta soprattutto peril livello di gioco: se sei poco più che principiante, orientati sulla 295, se invece giochi già da qualche anno e hai un po’ di tecnica e di impostazione, guarda direttamente la 300.

  4. Ciao Fabio, complimenti per le sempre ottime recensioni!
    Sono a farti alcune domande, la prima è sapere che differenza di caratteristiche c’è tra la T-Fight 305 XTC e la T-Fight 315 XTC (a parte il peso).
    Chiedo questo in quanto leggo che la 305 ha una buona potenza, mentre io ho in test la 315 montata con un ibrido (non ti so dire di preciso però che corde sono…), trovo un ottimo controllo e stabilità, ma l’uscita di palla è diciamo “corta” e sento che non spinge come vorrei… Capire quindi se dipende dalla racchetta molto diversa, oppure è solo un problema di corde (meglio un buon mono).

    Ti ringrazio.

    • Ciao, la differenza tra la 305 e la 315 sta anche nell’inerzia, ovvero nella pienezza del telaio, laddove la 315 ha un’inerzia bassina, intorno ai 318 punti, votata alla giocabilità e al controllo facile dell’attrezzo, mentre la 305 ha ineria oltre i 330 punti, quindi nettamente più prestante e pesante in mano, anche in virtù di un bilanciamento a 32.5. Se ti aggrada a tipologia di racchetta come la 315, ma desideri più spinta e anche più cattiveria sui colpi, valuta la 300, davveor un ottimo telaio.

  5. Ciao Fabio! Quale modello di T Fight xtc consigli per un giocatore di livello amatoriale? Sono tentato dalla 305 per provare qualcosa di diverso, ma temo sia troppo impegnativa per la partita della domenica. Alternative sarebbero la 300 e la 315 che ho visto è uscita anche in versione Ltd (profilo più sottile, più morbida e con più inerzia rispetto alla 315 xtc classica, quindi immagino più potente e sensibile). Sono alla ricerca di una racchetta facile e con un po’ di potenza gratuita. Grazie mille!

    • Ciao, la 305 è assolutamente escluso, è un telaio di razza e si fa sentire anche in mano ad un utente esperto. Sarebbe più semplice la 300, che invce scorre velocemente ed ha anche un buon principio di potenza gratuita e gestione facile delle rotazioni. Andrei sulla 300, sapendo sempre che parliamo di un telaio, per quanto non impegnativo, sempre tecnicamente agonistico.

  6. Ciao e complimenti per le tue recensioni. Premesso che gioco con soddisfazione con una tflash 315 atp da 5 anni, la 305 xct potrebbe essere una valida alternativa..sono un 3 categoria che gioca abbastanza classico.

    • Ciao e benvenuto nel Blog.
      Sarebbe un passaggio non indifferente. da un telaio con tanta potenza e tolleranza ad uno che pretende parecchio di più in precisione di impatto e forza del braccio. Se vuoi un telaio con maggiore precisione, e che sia più veloce da maneggiare rispetto alla tua T-flash, dovresti pensare o alla T-fight 300 o alla 315, ma non alla 305, che ha parecchia inerzia in più ed è un telaio decisamente più faticoso.

    • Non è esattaente un telaio semplice, spinge anche piuttosto bene, ma il piattino da 95 pollici fa tanta differenza in tolleranza e facilità di uscita di palla, facendosi molto pregare in tante situazioni per spingere a dovere. Si tratta di un telaio che nasconde molte insidie nell’utilizzo normale e andrebbe valutata direttamente in campo per capire l’effettivo beneficio e le effettive perdite di giocabilità.

    • Hai ragione, hai scritto Tour, ma ho pensato alla Pro. La Tour non è affatto male, ma va considerata come versione maggiorata, e alleggerita, della MP, della quale,però, non ha il feeling. La Tour è un telaio a metà strada tra una agonistica come la MP e una leggera da 300, molto adatta a gioco classico di chi non vuole rishciare col piatto 95 della MP e vuole più controllo rispetto alla S. Ecco, la S è un telaio davvero ben fatto, più potente e vivo in quasi tutto, tranne che tolleranza, ma si muove talmente bene che all’impatto ci si arriva con precisione.
      Per quanto riguarda la TFight, la versione 305, ormai, è praticamente la più agonistica della gamma, indifferentemente dal peso, mentre la 315 ha molta più meneggevolezza e velocità di esecuzione.

  7. Ciao, Fabio, rieccomi a scriverti. Ho preso queste T-Fight XTC 305, bellissime racchette, ma mi trovo molto meglio con le 305 vecchia serie DCS3, molto più facili, meno stancanti, la potenza é la stessa, in quanto le DCS3, che hanno la testa un filo meno scarica, si riescono a muovere più velocemente. Queste XTC ho provato a cambiarle un po’, montando un grip in cuoio, ma mi pare lavorino peggio, così, e l’inerzia diventa davvero proibitiva; sono racchette che nascono per essere usate stock, un po’come le prime Wilson PS97S, altra racchetta con cui mi trovavo benissimo e che però non ammetteva modifiche di bilanciamento perché perdeva molta della sua straordinaria efficacia. Credo che tornei alle DCS3, quindi, con queste mi sono trovato a meraviglia fin dai primi colpi, senza mai un problema, senza che potessi mai dare la minima colpa alla racchetta, che, anzi, mi dà la massima fiducia nel mio gioco. La XTC, questa fiducia, non riesce a darmela.

    • Penso che abbiamo superato il limite di inerzia che riesci a tollerare e sfruttare, mi dispiace che la prova non sia andata bene, però, prima di mollarle, prova con una corda più potente e accomodante.

      • Ciao Fabio, ho fatto ulteriori prove sulla XTC 305 e ora va molto bene. Intanto sostituito il grip con il nastro Noene più overgrip, cosa che mi ha fatto ridurre l’impugnatura di mezza misura (adesso è un 2,5), senza cambiare peso e bilanciamento. Inoltre incordate con Gamma Io Soft 1,23 a 21,5-20 Kg, e sono diventate più umane. Adesso sono fermo per infortunio, riprenderò in primavera, quindi dopo una specie di reset delle sensazioni. Gran racchetta!!!!

  8. Ciao Fabio
    Incuriosito e invogliato dalla tua recensione ho acquistato (usata) questa racchetta circa 5 mesi fa.
    Mi è arrivata con delle Luxilon Alu Power montate a 24/24 ed ho avuto la sensazione di giocare con una tavola di legno per quanto dura e impegnativa e stancante fosse.
    Le ho quindi quasi subito sostituite con delle Yonex Multi Sensa da 1.30 montate a 21/21 e la situazione è già notevolmente migliorata.
    Ora l’ho provata con delle Tecnifibre X-One Biphase da 1.24 sempre montate a 21/21 e devo dire che la racchetta è diventata incredibile : potente, precisa, con un’ottima sensibilità, una bellissima racchetta insomma e senza aver neanche troppi problemi per la fatica e ripercussioni sul gomito
    Veniamo alla domanda che ti volevo fare.
    Io gioco 2 a volte 3 volte a settimana (2-4 ore) e la Tecnifibre mi è durata 4/5 settimane. Visto che costa molto, c’è una corda che mi potresti consigliare al suo posto ? Le X-One da 1.30 mi darebbero lo stesso risultato ? Poi, nel caso decidessi di comprarne una matassa vorrei sapere se le corde hanno una scadenza o un tempo limite dopo di cui iniziano a perdere le loro caratteristiche.
    Nel salutarti auguro a te e a tutti gli altri tennisti un bel 2020.
    Ciao

    • Ciao Valter, nel passaggio a 1.30, avresti una maggiore durata e una maggiore sensazione di impatto, ma il grosso del cambiamento riguarderebbe la durata. Considerando che parliamo di uno dei migliori, se non del migliore, multifilo in circolazione, e che una incordatura ti dura 4/5 settimane, il risultato è ottimo, per cui non vedo la necessità di passare ad 1.30, se non per la preferenza verso un impatto leggermente più pieno. Acquistare la matassa, che comprenderebbe 17 incordature circa, siggnificherebbe tenere a terra la corda per quasi 75 settimane, un anno e mezzo, periodo in cui si seccherebbe non poco. Non penso ti convenga, ma è una valutazione che devi fare tu, tenendo presente che le misure di conservazione devono essere rigorose.

  9. Ciao Fabio, domanda un pò insolita tra questa tecnifibre xtc da 305 gr e la yonex 97 hd c è molta differenza di facilità di gioco e maneggevolezza.
    Grazie per il tuo impegno anche nelle dirette, ti seguo spesso.
    antonio

    • Ciao, sostanziamente la T-fight è più potente a medio regime, ma anche più impegnativa da muovere e meno maneggevole. Vcore Pro HD ha dalla sua un bilanciamento al manico che la fa muovere con minore stress dell’avambraccio e, se da un lato ti costringe a tirare forte, dall’altro è esemplare per equilibrio. Diciamo che la tecninifibre è più bestiale nella gestione, mentre la Yonex molto più educata.

  10. I demoed most of tecnifibre racquets.

    Sometimes i don’t understand TW reviews. I didn’t found anything in common between 300 TFight and 315 version. I agree with them for the better plow on 300 version but it’s a total different racquet in terms of feel and playability. 300 is more of a tweener stick like tflash 300 which is a baboblast…. on the other hand 315 is amazing. A players frame that almost any level of player can play with it due to its HL distribution. Plush and plenty of pocketing on SS that rewards with great/direct feel on contact sth you won’t found on modern muted sticks. It has the weight to punch/flatten/lift with heavy TopSpin/slice/volley and do all the special shots with EASE coupled with the feel/sensation of a players racquet. I only missed my 1HB cause i am more used to HH sticks but i believe it’s a matter of time to found timing and confidence to hit it as i want. On of the best all around frames out there and of course under the radar as well…….

    305 version was the worst to me. Hated 18×19 pattern. Inferior feedback to 315 and couldn’t hit my targets. No confidence, no feedback so no control and swings slower than the 315 version. Liked it only on ease of serve.

    TF40 is the best current mold of tecnifibre. TOO BAD that there is no 16×19 version. WHY ?????? It’s the weight distribution i like playing with. It has plenty of power for a 18×20 frame but if you can’t hit the ball then no net clearance and balls would land short. Only for advanced players. Loved its muted feel with the low crispness. Reminded me of a boxed frame…. super solid outside SS.

    • T-fight 315 XTC is absolutely interesting for the great ease, a lot of playability fora 315 grams. But, must be said that is not as powerful ad the 305 and has to driven properly with the arm to have some decent power.
      T-fight 305 i very hard to maneuver, but has nice pop if you can swing fast with it in hand.
      I agree with you, TF 40 16×19 would be a better racket, probably the best in TF line.

  11. ciao fabio..dopo le letture..ho preso in prova la xtc305…
    gran telaio…grandi prestazioni..e gran fatica di gestione…esattamente come scrivi nella recensione
    potenza, controllo, solidità, impatto pieno, e un sound cupo, profondo quando spingi…bellissima,ha tutto
    il problema x me nn è il peso quanto il livello di inerzia…per mezzora la reggo bene ma in attività agonistica credo sia tosta – un super telaio ..per gli agonisti di seconda categoria/terza alta
    c’è qualcosa di più gestibile ma che abbia caratteristiche simili, mi riferisco soprattutto alla sensazione di testa piena, impatto solido? forse il modello precedente tfight 305dcs, o altro?

    • No, anche il modello precedente era un badile in termini di inerzia. Per avere qualcosa di simile, con piatto 98 e massa più gestibile, potresti orientarti su CX 200 di Dunlop, che ha un 16×19 più denso e capace di molto controllo, con un dato di rigidità molto simile a quello di TF 305 XTC, ma con inerzia inferiore di 10 punti. Altrimenti, sempre con caratteristiche simili, ma più orientata allo spin, c’è Tolason Forty Love, a breve ci sarà la recensione completa, ma c’è già la video-recensione nel mio canale Youtube.

  12. in riferimento alla domanda del post precedente ti chiedevo della precedente tfight 305 dcs xchè nella tua recensione scrivi di 321 punti di inerzia..mi pare meno badile rispetto ai 330 della xtc – ai livelli della cx200
    e la prestige graphene touch tour?

    grazie

  13. Ciao Fabio, ti ringrazio molto per la puntualità e precisione delle tue risposte che riescono a togliere subito ogni dubbio.
    Sto per cambiare racchetta e sto selezionando quelle da testare, questa è una.
    Volevo chiederti rispetto alla Head Graphene 360+ Speed MP che differenza c’è perchè hanno specifiche di peso, bilanciamento e inerzia molto simili. La 100 pollici 16×19 può avere una marcia in più?
    E poi su questa 305 XTC fra le corde da te testate quale ti è sembrata quella più equilibrata e che riesce ad esaltare maggiormente le specifiche del telaio?
    Grazie mille!

    • Ciao, la differenza fondamentale tra i due telai sta nel controllo e nella maggiore inerzia, non poca, per la T-fight. Dipende molto da ciò che cerchi, ma devo dire che è una lotta abbastanza impari tra le due, soprattutto in termini di controllo e di feeling, laddove la T-fight fa molto meglio, mentre la Speed è più leggera in mano, ha più spin e una maggiore potenza gratuita, ma sulla potenza generale anche T-fight sa fare molto bene.
      Oltretutto, ho appena pubblicato la recensione di T-fight 2020, in versione RS, che è ancora meglio per feelign, potenza e spin, a parità di inerzia e di specifiche generali.
      Tuttavia, come detto, sono telai molto diversi e va valutata la necessità effettiva di una agonistica vera come la Tecnifibre.
      In termini di corde, T-fight 305 XTC preferiva un mono sottile o un ibrido, perché era più flessibile e meno potente dell’attuale, mentre la RS, che è stata schiumata nel fusto, mi è molto piaciuta con la Poly Tour Fire, che sono concettualmente rigide.

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