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Tecnifibre T-fight 305 RS

Tecnifibre t-fight 305 rs

Da fondocampo, T-fight 305 RS è pienamente a suo agio, con la spinta forte e decisa, oltre che con la solidità all’impatto che si trova su pochi telai di questa categoria. Non è una via di mezzo, è una racchetta massiccia che fa valere la sua stazza ogni volta che incontra la palla e consente un gioco di pressione notevole, basato sia su colpi piatti, piuttosto precisi, che su colpi arrotati, pesanti e sicuramente profondi, con una certa lunghezza della traiettoria, che rassicura tanto e fa sentire padroni dell’azione. Dal fondo, infatti, T-fight 305 RS fa tutto benissimo e si pone al vertice della categoria per la prestazione e l’affidabilità del suo comportamento, oltre che per la sua spinta che non si fa troppo pregare per venire fuori, anzi ha un plus nel gioco interlocutorio, che regala un gran ritmo nello scambio e offre un buon margine di gestione dei colpi, dall’appoggiarsi alla palla avversaria fino allo spingere a tutta. Ecco, quando la si spinge è capace di veri traccianti, con un cambio di velocità fulmineo. Si pone come un telaio interessantissimo e soprattutto efficace dalla riga del fondo, ma anche da più dietro permette sbracciate cariche di spin, a patto di fare i conti con la sua massa, ma c’è tanta potenza a disposizione e permette di piazzare anche colpi da lontano senza perdere troppa efficacia. Un aspetto, però, da tenere presente, è che l’impatto è reattivo e il telaio si adatta meglio a chi impatta a braccio veloce piuttosto che a chi cerca il gesto classico e, in ciò, dimostra una certa modernità, come la sorella da 300 grammi, ma con un feeling più pieno e una massa ben differente sul piatto. Inoltre, il tocco non è male, ma, sulle piccole sollecitazioni, T-fight 305 RS è un po’ meno generosa e preferisce un taglio deciso alla carezza di fino.

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24 commenti

  1. Ciao Fabio, l’ho voluta provare subito e ti confesso di averla riconsegnata a malincuore. Rispetto alle Babolat Pure Aero Vs 2020 con cui gioco da mesi, l’ho trovata più leggera in mano (nonostante pesino entrambe 305) e più facile ed efficace sul rovescio a una mano (sia piatto sia in spin). Decisamente più potente, soprattutto sui colpi piatti che oltre a essere potenti venivano anche molto precisi. Ovviamente meno spin, ma cmq abbastanza per un gioco da quarta alta. Sul servizio le ho sentite equivalenti. Meno solida però sulla risposta. Vabbè alla fine mi ha intrigato molto, soprattutto perché l’ho sentita in qualche modo più facile della babolat, che d’altro canto mi dà sicurezza in altre situazioni di gioco (tipo in risposta) e per i colpi carichi di spin. Come mai non l’hai provata con corde tecnifibre? Io l’ho provata con delle Lynx Tour che avevo a disposizione, ma non credo fossero la morte sua… Tu come la vedi come alternativa alla Babolat PA VS 2020? (In attesa di farmi ingolosire dalla prossima evoluzione della Radical…)

    • In realtà, le specifiche e i vari test restituiscono dati e sensazioni di un telaio abbastanza più pesante rispetto a Pure Aero VS, non vorrei che fosse fallata la dinamica del telaio che hai provato.
      In generale, Pure Aero VS è già un ottimo telaio e fa molto bene sia per un gioco aggressivo che più conservativo. Tuttavia, Lynx Tour probabilmente non restituisce quello che deve, soprattutto in spin, su un telaio del genere. Farei altre prove con le corde, soprattutto mono più reattivi a bassa tensione, non più di 22/21, perché la configurazione della racchetta, con il nuovo comfort, permette di sfruttare anche una corda più aggressiva, senza eccedere con la tensione, e far lavorare il telaio per quello che è, reattivo e leggermente nervoso.

      • boh, non saprei, posso solo dirti di aver avuto una sensazione di maggiore leggerezza e di una maggiore facilità nel colpire con il rovescio a una mano. (Rovescio che tendenzialmente faccio più piatto che in top spin, e non so se in questo aiutava il bilanciamento più in testa rispetto alla PA). E ho avuto un buon feedback sul dritto di piatto e a sventaglio, che avevano più potenza gratuita senza perdere in precisione. Per il resto la PA VS rimaneva sempre leggermente superiore, in special modo col dritto in top spin. Corde, quindi, quali consiglieresti: le Ice Code? Tra corde Babolat Blast e Gamma Moto Soft, per quali opteresti?

        • Moto soft, penso siano le più adatte allo scopo. Tuttavia, un giro con una corda liscia non è da sottovalutare, soprattutto se lo spin che ti serve non è eccessivo, ma comunque buono. Allo scopo, sia Poly tour Fire che Armour Soft fanno un ottimo lavoro, così come Razor Code.

          • alla fine l’ho presa, incordata con Ice Code a 21-20. Ho trovato quella potenza che cercavo, una gran velocità di palla senza dover lavorare troppo di braccio. Ho letto che Tecnifibre considera le Ice simili alle Razor, ma con un filo di potenza in più a discapito del controllo (che si avrebbe di più con le Razor). Ti ritrovi? Consideri cmq valida l’opzione Ice Code rispetto alle Razor?

          • Ice Code è più elastica e potente di Razor, e neanche di poco, ma trovo comunque giusta la scelta, se cerchi potenza, comfort e un po’ di sano spin.

          • ops temo di non aver capito del tutto… quando dici “se cerchi potenza, comfort e un po’ di sano spin” ti riferisci sempre alle Ice Code? E’ il “sano spin” che mi trae in inganno (credevo che le Razor fossero più indicate rispetto alle Ice per lo spin). A ogni modo ho visto su stringingpedia che le Razor, a parità di calibro 1.25, hanno un rigidità statica media ben più alta delle Ice (1,28 kg/mm le Razor contro gli 0,9 kg/mm delle Ice). Superano in rigidità anche le RPM Blast che con la PAVS ultimamente avevo cominciato a soffrire (problemi al gomito).
            Anche per questo mi ero orientato su un mono più morbido come le Ice. Non so se dunque fermarmi e puntare tutto sulle Ice (e relativo acquisto di matassa) o fare altri giri di prova con altre matassine da 12 mt.

          • Si, appunto, la Ice code è più delicata, e non di poco, rispetto a Razor. Nella sua maggiore elasticità offre anche uno spin più facile e più potenza.

  2. ne approfitto anche per chiederti: il manico L3 della TF mi è sembrato molto più piccolo del manico L3 della Babolat PA VS… Nel caso è possibile che si debba prendere la TF con manico L4 per avere le stesse dimensioni del manico L3 della Babolat?

    • La differenza tra T-fight 305 e 315 sta nel fatto che la 305 è 18×19 ed ha un’inerzia di circa 15 punti superiore rispetto alla 315. Paradossalmente, la 315 è nettamente più maneggevole, ma anche meno performante se si cerca la pesantezza e la potenza.
      Per quanto riguarda le TF 40, invece, la cosa dipende molto dal bilanciamento diverso, che mette la 305 su un piano di maggiore modernità, rispetto alla 315 che va gestita più di braccio e consente meno appoggio sui colpi avversari.

  3. Cosa ne pensi delle T-FIGHT RS 300 a confronto con la Blade V7 16×19? Io sto giocando con la Donnay Allwood Unibody 2020, quindi ho un gioco classico e rovescio a una mano, ma vorrei avere avere una racchetta con un po’ più di “pepe” e un poco più maneggevole, pensi che la T-FIGHT RS 300 potrebbe essere buona come soluzione oppressare la Blade citata qui sopra? Grazie mille e complementi per il sito

    • Blade è indubbiamente meno maneggevole e più tecnica da usare, più pesante e massiccia, anche più da spinger di braccio, mentre T-fight 300 RS è sì leggermente più maneggevole, anche un po’ più facilmente potente, ma è reattiva ed ha un feeling inferiore. Se sei abituato ad Allwood, qui siamo su un genere molto diverso. Se, poi, pensi a questi due telai, perché non pensare a Donnay Pro One 97 Unibody, che di pepe ne ha tanto e che mantiene l’ottimo feeling della Allwood in un contesto più tecnico, ma non proibitivo?

    • Blade Pro ha un altro livello di feeling e di spin, ma richiede qualche attenzione in più dal fisico. In generale, TFight RS è un telaio che va molto bene e non si discosta troppo da Blade Pro, ma ha un comportamento diverso in termini di impatto e risulta meno sopraffina nel feeling e un po’ meno straripante di potenza.

        • Pesa abbastanza in più, l’inerzia è abbastanza più alta, ma la dinamica non è aggressiva. Se senti di avere ancora un po’ di margine nella gestione di un telaio più massiccio, non dovrebbero esserci problemi, ma se senti che con Blade16x19 v7 sei al limite, desisti.

  4. Ciao Fabio, ti scrivo per un consiglio.
    Utilizzo T-Fight 300 XTC da qualche anno con Rocket 21×21, gioco principalmente da fondocampo cercando molto lo spin, sia di dritto che di rovescio a una mano, senza disdegnare qualche discesa a rete per chiudere il punto.
    Mi sono sempre trovato bene con T-Fight 300 XTC soprattutto per la spinta e lo spin che riesce a dare da fondocampo, sono passato a questa dalla T-Fight DCS3 riscontrando un miglioramento di controllo, solidità e precisione nei colpi.
    Ora il mio livello di gioco è salito e mi trovo a fronteggiare palle più potenti e aggressive e mi rendo conto di iniziare a fare un pò fatica con la T-Fight 300 XTC a livello di solidità. Ho provato Yonex Vcore 98, nella quale ho notato un miglioramento di stabilità, ma ho sentito la mancanza della spinta gratuita (soprattutto nei recuperi) della T-Fight 300 XTC.
    Vista la situazione, credi che la TFight 305 RS (sempre con rocket o con armour soft) possa essere una soluzione che mi permetta di non abbandonare i pregi della T-Fight 300 XTC (spinta, spin e facilità di gioco), ma acquisendo maggiore stabilità?
    Se no, hai un’idea alternativa?
    Grazie in anticipo

    • Ciao e benvenuto nel Blog.
      Non credo che tu risolva molto con T-fight 305, perché pesa decisamente di più e la sua gestione è piuttosto diversa rispetto alla 300 grammi, che invece è molto più sbarazzina e facile.
      Vcore 98 2021 sarebbe stato il mio consiglio, ma visto che non ti ha soddisfatto, andrei direttamente a provare la nuova Blade v8 16×19, che mantiene una bella spinta, nonostante sia sempre più maneggevole e meno inerte nelle sue ultime versioni. Mantenendo la Rocket, massimo a 22/21, potresti trovare un buon abbinamento.

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