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Pro Kennex Q+15 Pro

Pro Kennex ha preso gusto nel realizzare telai con impronta agonistica e prestazionale molto marcata. Dopo l’arrivo della Ki 10 305 e Q+ Tour Pro 315 grammi, la cura rinvigorente è toccata alla insospettabile Q+15. Ecco, così, che, a far compagnia alla Q+15 da 285 grammi, già molto arzilla, arriva la Q+15 Pro, telaio decisamente belligerante, massiccio e, neanche a dirlo, molto confortevole.

Headsize 105 inch2
Peso 305 g
Schema corde 16×19
Bilanciamento 320 mm
Swingweight (incordata) 334 kgcmq
Rigidità 72 RA
Profilo 26 mm
Lunghezza 69.9 cm

L’estetica della Q+15 Pro è piuttosto elegante, ripresa dalla serie Q+Tour, ma con una scelta cromatica diversa. Sulla base scura, divisa in lunghezza tra opaco e traslucido, a far vedere la grafite sottostante, viene scelto l’azzurro, insieme al bianco, per le bande centralidi passaggio tra le due finiture. Il colore identificativo della linea è, quindi, l’azzurro fluo, adoperato anche per le serigrafie interne al piatto, insieme all’argento e alla scelta olografica per il nome del telaio all’esterno degli steli e altri particolari all’interno della testa. Lungo tutto il beam esterno, come per la serie Tour, vi è un doppio binario sottile, in azzurro e bianco, che si incontra con la tabella portanumero circolare, in stile retrò, a metà dello stelo satinato. Pochi fronzoli, un po’ di gioco ti colore, tralucido e opaco, per snellire visivamente una struttura piuttosto grossa, con profilo da 26 millimetri costante con sezione boxed, che rende tutto molto diverso da altri telai in circolazione, soprattutto per un ingombro frontale non esagerato e una forma tagliente, spigolosa, solitamente riservata ai telai sottili. Le finiture sono molto ben fatte e i materiali adoperati particolarmente apprezzabili a vista e tatto, come il bumper concavo e aperto nella zona mediana. Al manico, su una misura molto piena, troviamo il solito e ottimo Comfort Plus di Kennex, che punta molto alla comodità con la sua imbottitura ampia e sostenuta, mentre la finitura è fortemente tacky per essere adoperato con soddisfazione anche senza overgrip. La forma del tappo vede uno scalino abbastanza pronunciato, per aderire all’ipotenar, mentre non vi è lo sportellino per accedere agli steli, come di consueto sui telai Kennex, per la presenza del cilindro Kinetic, in blu, al centro del fondello. Infine, va ricordato che, come tutte le Pro Kennex, anche la Q+15 è realizzata con la grafite Spiral Tech, che riduce i vuoi tra uno strato e l’altro di materiale, e che è presente l’immancabile sistema Kinetic, con 15 grammi totali, incastonato nel Quadfocus, con i 4 rigonfiamenti interni al piatto per la stabilizzazione della struttura.

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19 commenti

  1. ciao fabio, praticamente un bazooka…
    ma vista la grande potenza del telaio ( profilo 26 – ra 70 – piatto 105) era proprio necessario farlo anche longbody e 16×19?
    non credi che un 16×20 0 18×19 e una lunghezza standard lo avrebbero reso ancora + interessante e gestibile come controllo?

    • Telai con quelle carattersitiche già ci sono, Kennex ha voluto fare altro, un bazooka, appunto.
      In realtà, la maggiore lunghezza ha una funzione importante nella flessione del telaio, che è grosso, imponendo un lavoro più marcato sul flexpoint, altrimenti sarebbe piuttosto rigida all’impatto.

  2. Ciao Fabio…che differenze ci sono rispetto alla Pk KI 10 305? Soprattutto in termini di maneggevolezza e potenza. Inoltre quale è “piu agonistica”? Grazie in anticipo… Emanuele

    • Sono entrambe agonistiche, ma la Q+15 un po’ di più perché è necessario saperla meglio gestire con braccio e sensibilità per addomesticarla. la ki10 è sicuramente più maneggevole, ma detto così sembrerebbe che sia facile, cosa che non è. Va detto, poi, che la 10 è più sensibile e mobrida all’impatto, si comporta quasi come una classica, mentre la Q+15 ha una moltiplicazione di spin e potenza molto elevata. Se la ki 10 è un telaio con cui giocare a tutto braccio, la Q+15 è una racchetta da sfruttare a braccio sciolto.

  3. Buongiorno Fabio, sono nuova del blog, scoperto da poco, ma ho già capito che ho trovato quello che cercavo! Allora, ho ripreso a giocare a 40 anni, dopo 20 di stop. Ora ne ho 47, sono piccolina, ho un braccio molto educato (ed un’impostazione vecchissimo style!). Ho ripreso anni fa con una ProKennex Ki5 295gr, perché ho sempre avuto problemi col gomito. Mi ci trovo bene, ma ho capito che è davvero “presuntuosa” per me, ho sì un buon braccio, ma gioco poco e sono deboluccia, avrei bisogno di un arnese che mi aiutasse a generare un po’ di forza gratuitamente. Gioco tendenzialmente piatto, anche perché la racchetta che ho lo spin me lo regge poco, rovescio ad una mano, spesso slice ma non solo, con lo stile di una che ha imparato a giocare a metà anni ’80! Volevo provare addirittura la Pure Drive, o la nuova Wilson Clash, ma temo un po’ a lasciare ProKennex per via del gomito. Saresti così gentile da darmi un consiglio? grazie, Livia

    • Ciao Livia, benvenuta nel Blog.
      In effetti, la Ki 5, per quanto leggera è sempre una racchetta agonstica e non va sottovalutata nella gestione generale. Però kennex ha realizzato la serie Q+5 proprio per questo e una soluzione come Q+5 da 290 grammi potrebbe darti il feeling simile alla ki 5, ma con una maggiore potenza gratuita e minore inerzia da gestire.
      Come alternative, vista la tua necesità di avere un telaio poco aggressivo per il gomito, potresti valutare, per motivi diversi, WIlson Clash 295 grammi (che gioca come un telaio più leggero), Donnay Allwood 102 da 285 grammi, telaio morbidissimo, classico e con piatto più abbondante, oppure una profilata leggera, come Yonex Ezone 100 280 grammi, Pure Drive Team, Dunlop CX 400, tutte racchett che hanno nella spinta facile e nella tolleranza i punti di forza.
      Chiaramene, su un gioco classico, il telaio più flessibile aiuta a mantenere il controllo e la sensibilità, tuttavia tu chiedi potenza, che solitamente c’è dove diminuisce il controllo. Quindi, se cerchi più controllo, orientati sulle prime consigliate, se invece la necessità preponderante è l’aiuto sulla spinta e nella facilità di gioco, le seconde hanno qualcosa in più.
      Per quanto riguarda il gomito, premesso che, se incordi con un buon multifilo a tensione giusta, i problemi difficilmente si presentano, tutti i telai odierni hanno dei sistemi efficaci di smorzamento degli impatti e bisogna sbagliare qualcosa, movimenti, scelta del telaio o incordatura, per avere dei fastidi.

  4. Ciao Fabio, ogni tanto vengo a chiedere condsigli, Dopo varie racchette acquistate a segutito di tuoi consigli per problemi al gomito attualmente sto giocando con una Pro Kennex Q tour+ da 300 grammi. Il problema al braccio l’ho risolto non sento più dolore ma mi manca la spinta che mi davano le altre tipo wilson pro staf 97s. Non vorrei cambiare marca e per me che gioco prevalentemente d’attacco con discese a rete e cerco sempre di chiudere il punto potrebbe questa fare al mio caso? Ti ricordo che ho un gioco vecchio stile, rovescio ad una mano in back e top ed il dritto piatto o poco coperto. non vorrei superare i 305 grammi dato che la wilson da 315 mi stancava molto( anche se Tu mi avvevi avvisato in merito, l’attuale per nulla e questa oggetto della recensione potrebbe? Grazie aspetto tue notizie

    • Prima di cambiare telaio, proviamo a dare più vitalità con altre corde, perché la Tour 300 non è certo avara di potenza e con le corde giuste, spara anche forte. Al momento, cosa hai provato in merito all’incordatura?

        • Diciamo che la corda non è il massimo, anzi è una corda economica. Potresti riporvarla alla stessa tensione già con una Velcity o con una Multisense di tecnifibre e avrai già un altro risultato in termini di spinta e feeling con la palla.

  5. La velocity della Head è un multifilamento giusto? Rimanendo in casa Head la corda mono Head Hawk Touch 1.25 che mi consigliasti tempo fa per la pro staff 97s e con la quale mi sono trovato molto bene potrebbe aiutarmi a spingere anche con la pro Kennex q tour+ 300g. o è preferibile le multi che prima mi hai consigliato? Grazie come sempre

    • Se cerchi spinta e vuoi un aiuto vero in tal senso, o vai di multi o di ibrido. Tuttavia, il telaio non è affatto avaro di spinta e un mono sarebbe una scelta adatta per avere più controllo e sensazione di impatto. Quindi, tenendo sempre una tensione bassa, massimo 22/22, la Hawk touch, gran corda, ci sta per il gioco vario, mirando a controllo e feeling.

  6. ciao Fabio, sono nuovo del forum, giocavo a tennis cento anni fa ( quasi) e poi smesso per un lungo periodo, ho provato a piu’ riprese a calcare di nuovo i campi ma ho sviluppato rapidamente un dolorosissimo problema di epitrocleite che sul servizio e smatch dava il peggio di se, ( paradossalmente dritto e rovescio potrei giocarli per ore senza fastidi).
    ho provado dozzine di racchette anche le kennex di qualche edizione fa, ma le ho sempre trovate morbide e carenti di spinta. al momento sto progettando un ulteriore tentativo di ritorno e la q+15 pro mi interessa molto.
    ho sempre trovato un ottimo feeling con monofilamento e tensione a 23-24 con racchette rigide.
    mancino con dritto arrotato e rovescio a una mano. servizio slice e piatto.
    credi che potrebbe andar bene?

    • Ciao Fabiano, benvenuto nel Blog.
      Credo che la Q+15 Pro non sia adatta al tuo tipo di gioco, perché va più per un gioco piatto che arrotato. Detto ciò, credo che la soluzione migliore, al momento sia la Black Ace, se proprio vuoi stare in kennex. Altrimenti, per avere un telaio sempre delicato con le articolazioni, dovresti guardare in Donnay, soprattutto la Allwood, oppure guardare qualcosa come Yonex Ezone, rigida, ma molto ben ammortizzata, e capace di un gioco molto completo.
      Tuttavia, qualunque sia la tua scelta definitiva di telaio, quella tensione con un mono è probabilmente la causa dei fastidi che hai. Tutti i telai citati, con un mono non aggressivo, vanno incordati a massimo 22 kg. Tenendo presente, poi, che la tensione ideale per i mono moderni non supera mai i 23 kg, è davvero necessario ridurla.

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