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Pro Kennex Black Ace Pro

pro kennex black ace pro

In campo, ci sono molte cose da raccontare rispetto a Black Ace, ma la prima è che indubbiamente siamo di fronte ad un telaio che ha carattere ed è convincente su molti fronti, ma ci sono anche dei punti sui quali si sarebbe potuto fare meglio. Iniziamo dai punti di forza, dicendo che Black Ace Pro ha un bel feeling, da racchetta pura e piazzata quale è, perché la palla si sente bene e quei 57 punti di rigidità sono una rarità nel panorama delle racchette odierne. Non è però sensibilissima, ci sono telai che trasferiscono l’impatto in maniera più sincera, ma qui c’è un effetto burro un po’ ovattato, che non è male, ma che nasconde qualcosina dell’impatto. C’è un piccolo filtro, ecco. È pastosa, si sente che flette sotto ai colpi più spinti e che fa un buon lavoro in combinazione con il livello di inerzia abbastanza elevato (ma Kennex ha spesso una inerzia più alta del solito, un po’ per via del Kinetic e un po’ perché la massa protegge sempre di più il vostro gomito, ma sempre entro i limiti di ciascuno). Un altro punto a favore è indubbiamente il controllo, perché il telaio lavora molto bene quando gli viene richiesto di portare colpi piatti, a diversi regimi, e non mostra segni di cedimento, non presta il fianco anche quando si alza il ritmo o si spinge di più. Il controllo è senza dubbio di alto livello, ma è anche accompagnato da una spinta a medio-regime non indifferente. È un tratto comune con la sorellastra Q+5 Pro, che ha sempre mostrato molta coppia a medio regime, per via della sua maggiore rigidità che lascia partire la palla con vigore, ma anche Black Ace Pro ha questo tratto e, onestamente, non si capisce da cosa derivi, vista la rigidità decisamente più bassa. Tuttavia, lo fa, spinge abbastanza gratuitamente a regime intermedio e interlocutorio, permettendo una buona fase di costruzione del punto, anche abbastanza rilassata e spesso ci si dimentica anche che si tratti di un 97 pollici, perché anche la tolleranza ha il suo perché e Black Ace Pro fa tutto il possibile per metterti a tuo agio nel gioco, senza nemmeno richiederti troppo fisicamente, ma tecnicamente si, perché, neanche a dirlo, il colpo deve essere sciolto e fluido, così lei mette la massa e il controllo a fare il resto. Fin qui, tutto rose e fiori, ma ci sono due punti fondamentali su cui riflettere. Il primo è legato alla potenza massima, infatti, se a regime intermedio Black Ace Pro ha una bella coppia, non si può che abbia altrettanto allungo e qualcosa di perde in termini di potenza massima, laddove si sente la mancanza di un po’ di spinta definitiva, probabilmente per la flessibilità elevata che possiede. Tuttavia, non è una racchetta con un livello di potenza basso, semplicemente, al buon medio-regime non corrisponde una risposta troppo più elevata quando si pesta la palla. O si ha davvero tanta forza per indurre il telaio a spingere o è meglio sfruttare le sue buone doti di spinta a regi medio e medio-alto, dove fa molto bene ed anzi è piuttosto rassicurante ed efficace. Il secondo punto a sfavore di Black Ace Pro è il top spin, perché il comportamento del telaio è molto classico e tende a raddrizzare sempre un po’ la traiettoria. Il top spin di controllo e variazione c’è e funziona, ma il toppone o la forzatura proprio non le appartengono e c’è necessità di colpi piatti o poco coperti. Tra l’altro, sul top spin, non si avverte un ammanco di potenza, ma è proprio la traiettoria che ha un’uscita più frontale e spara la palla più distesa.

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6 commenti

  1. Ciao Fabio,
    la BA pro, così come la 100, trovo che sia davvero bella. Un po’ sbarazzina ma comunque elegante. Io possiedo la 100 e la sto sostituendo con la Vcore Pro 21. Un giorno, però, vorrei tornare a quel feeling ma con un pelino di cattiveria in più. Questa è decisamente fuori portata per me, essendo un modestissimo NC. Attendo con ansia che tu recensisca la Q+ tour sperando che sia facile come (o quasi) la BA 100/300.

    • Di Q+ Tour, al momento, recensirò solo la versione Pro, ma credo tu possa basarti anche sulle versioni precedenti che ho testato, perché non vedo grosse differenze tecniche con l’ultima versione.
      Quanto alla Black Ace Pro, senza impegno, penso tu possa provarla, almeno per renderti conto di come spinge facilmente a regime intermedio, cosa che spesso manca in tanti telai. Peccato la potenza massima, ma sappiamo che i telai perfetti non esistono.

  2. ciao fabio,
    ho usato questo telaio per un pò, volevo chiederti un confronto con la phantom 100x (a quale potrebbe essere paragonata la 290 o la 305 ? )
    in particolare volevo chiederti se anche la phantom 100x avendo RA 59 restituisce all’impatto quella sensazione di flessione che nella black ace 97 si avverte in modo nettissimo

    • Ciao, la Kennex si mostra più flessibile, probabilmente per un flexpoint più basso. Phantom 100X è sempre flessibile, ma ha un profilo flat che la rende un po’ meno morbida in assoluto. Andrebbe paragonata ovviamente alla 305, senza dubbio.

  3. Ciao Fabio

    ancora complimenti per il tuo blog e per le recensioni che fai, le seguo veramente con piacere!

    In riferimento a questo telaio della PK, la black ace pro, vorrei chiederti che difficoltà oggettive ci sono per un tennista di livello 4.1/3.5,
    con stile classico: back, volée, palle corte, poco spin, ad utilizzarlo come telaio principale. Incordato con RPM Power, 21/20.

    L’ho preso per sfizio, perché anni fa sono stato un felice utilizzatore delle vecchie black ace e mi è venuta la voglia di provarlo senza pensarci troppo. Tra poco lo porterò ad incordare con le corde sopra citate, e vorrei capire rispetto per esempio alla nuova Pure Strike VS che sto usando adesso cosa avrò in più e in meno, sempre in riferimento al mio livello

    Grazie mille

    • Ciao, la differenza è sostanzialmente uno sweeetspot più piccolo e una sensazione di impatto molto più morbida. Per questo motivo, più che le RPM POwer, che vanno meglio su telai rigidi, avrei messo una corda più reattiva a tensione leggermente più bassa, magari un 20/20. Ritengo che il telaio giochi meglio con corde più rigide e dia maggiore feeling. Tuttavia, con le RPM Power hai una spinta facile, ma è da valutare quanto effetto fionda hai e quanto lo ritieni faticoso.

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