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Pacific BXT X Fast LT

Da fondocampo c’è sostanza, quella che ci si aspetta da una profilata dal peso medio. La X Fast LT è solida, con sensazione di adeguato contrasto alla palla, sia quando si pesta, sia quando si scambia. Potente, cattiva anche nell’uscita di palla, se spinta, consente tante variazioni, con una buona resa effettiva che gratifica diversi tipi di gioco. C’è un controllo adeguato al gioco piatto, come la propensione alla creazione di topponi alti e, nel mezzo, la possibilità di piacchiare forte dal fondo, senza l’ingombro di una testa eccessivamente pesante o di eccessivo peso, ma soprattutto c’è una resa proporzionale, seppure amplificata, di ciò che si dà con gambe e braccia, configurando la X Fast come una profilata da controllo e rotazioni. Come detto, è difficile trovare un frangente in cui manchi peso al telaio e solo ai regimi altissimi si sente la mancanza di più contrasto alla palla. Tuttavia, le proporzioni che il telaio possiede, possono assecondare tennisti anche piuttosto allenati ed esigenti. Una caratteristica fondamentale del gioco della X fast LT è che, anche quando si imprime poco spin, si nota che il telaio ne mette di più in maniera autonoma e la traiettoria è sempre un po’ arcuata, cosa che tende più a far pesare la palla, piuttosto che a farla scorrere velocissima. Quando si aumenta il regime di spin, poi, la palla schizza davvero su e si riescono a tessere ragnatele importanti da fondo, gestendo il tutto senza troppo impegno fisico. Se la versione Pro è un telaio da sfondamento, la LT, invece, è un telaio con più margine di invenzione di gioco. Non male anche i tocchi, sui quali, però va presa la mano e va impressa un po’ più di consitenza rispetto ai classici telai da 300 pollici.

Il Back esce facile, non è velocissimo, ma la palla gira tanto e si lascia smistare con controllo e delicatezza. La flessione del fusto accompagna la palla e lascia ben sentire il taglio. In generale, la traiettoria del back tende ad essere alta, mentre la profondità è fortemente legata alla gestione del peso del corpo, come avviene per tutti i telai leggeri.

A rete c’è buona leva sulle volée e una bella manovrabilità. Raccoglie davvero di tutto, non diventa mai impegnativa, ma va spinta un po’ per risultare definitiva, sia di piatto che con il taglio. Sullo smash, nessun problema di gestione, si riceve potenza e precisione per piazzare. Sui colpi più alti, la testa non eccessivamente carica regala molta fiducia e perdona qualche avventatezza.

Al servizio, propone una prima palla piatta abbastanza precisa, potente, ma non troppo esuberante. Molto meglio lo slice, sul quale si ha più tempo per far flettere la lunga struttura e caricare la palla, sia con potenza che con rotazione laterale. Lo slice è curvo, non esageratamente basso, ma gira davvero tanto sul lato, anche a 3/4 di potenza, anche correndo via veloce. Il kick, poi, è molto duttile, sia in attacco che in difesa. Strappando, salta molto e tende a scappare via veloce dopo il rimbalzo, mentre, giocato in controllo, resta più dentro al campo, ma sempre con altezza ragguardevole.

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14 commenti

    • Ciao, hanno una struttura simile, ma la Ultra è meno tubolare, più flat nel profilo. Chiaramente parliamo di due racchette con 20 grammi di differenza, che condividono, però, l’impostazione del bilanciamento al manico, infatti, la Fast LT compensa il minore peso con la maggiore lunghezza e spinge molto bene. In ogni caso, se la Ultra è più un telaio da colpitore completo, più esigente e meno tollerante, la Fast si configura come una racchetta tuttofare, più incline a sbracciare e a dare aiuto, con un paitto 100 e una flessione avvertibile, anche in visrtù della maggiore leva, che aumenta anche il dwelltime all’impatto. La Ultra 97 si sente di più in mano, è più lenta da muovere, ma più sostaziosa quando si colpisce forte, mentre la LT offre un notevole supporto anche ai ribattitori. Detto ciò, fanno parte di due categorie diverse, che richiedono un livello di gioco chiaramente diverso.

    • Qui siamo su telai simili, ma impostati in maniera diversa. La Donnay, come sempre, ha dalla sua quel dweeltime lungo per colpire la palla in maniera classica, mentre la X Fast sfrutta, non solo il ra medio, ma anche la maggiore lunghezza per flettere di più e restituire più leva e più dwelltime. Come potenza, la GT ha qualcosa in più, ma la gittata della Pacific è lunga e si lascia maltrattare di più. L’unico difetto che posso trovare alla Pacific è di essere leggerina quando si pesta forte, ma bisogna avere davvero un bel tennis pieno per trovarla mancante. Sotto i 300 penso sia la più interessante, per facilità, completezza e anche per feeling diretto. Ecco, è morbida, ma la palla, per via del basalto, si sente in maniera più crida rispetto alla donnay, che ammortizza di più l’impatto.

  1. Ciao Fabio, Ti volevo chiedere qualche consiglio a questa racchetta:

    Siccome ho avuto problemi al gomito di epicondilite con la Donnay Formula Penta usando il mono, poi in questo periodo di transazione sto provando diversi telai, questa racchetta come maneggevolezza e’ superiore alla Donnay?

    Mi potresti dire le vere differenze? E soprattutto se puo darmi dei problemi al gomito visto che sono soggetto a problemi del epicondilite e vorrei una racchetta che non mi disse più problemi che non ho mai avuto ma che mi sono usciti con le Donnay..

    • Fermo restando che la Donnay ha un sistema certificato per la prevenzione dell’epindilite, lo Xenecore, molto dipende dal settaggio o dalle peculiarità del proprio gioco. In fase acuta è molto difficile testare nuove racchette e ci andrei molto piano.
      Detto ciò, la X FAst LT è un telaio simile per carateristiche alla donnay, ma con una differenza sostanziale dovuta al basalto, overo una sensazione di impatto sicuramente più rapida e reattiva, mitigata dalla maggiore lunghezza, che aumenta la flessione del telaio. Siamo, quindi, un livello di reattività simile e un impatto più secco rispetto a donnay. Nella dinamica, sono simili, hanno uno swinghweight simile e si sente il cm in più della Lt solo quando strappi. Però, ripeto, aspetterei prima di avere una condizione del braccio migliore, per non falsare altre prove e, soprattutto, sappi che ogni telaio porta uno shock da impatto diverso, cosa dannosissima nella fase acuta di una tendinopatia.

  2. Grazie Fabio, il problema al braccio e’ passato non usando più le formula Penta, ora vorrei una racchetta facile e cattiva come pesantezza palla…

    E mi ero orientato su questa racchetta, dopo la tua recensione sembra una delle migliori anche se meno conosciute

    Ora ti chiedevo come la incorderesti?

    Ho a disposizione Revolve 1,25, Hawk touch 1,20, Lynx edge 1,25, rpm team 1,25

    Considera che la Donnay era la mia preferita incordata con delle corde reattive tipo magic, questa come la configureresti per avere uno spin facile con un movimento corto e pesantezza palla

    Grazie

    • Ho testato la LT con sole corde Pacific, su sutte monterei la Spin 6, un sagomato non aggressivo, che fa un bel lavoro anche di potenza. Sucessivamente al test, ho avuto di provare anche la gamma String Project proprio sulla LT, trovando un gran beneficio con la Hexa Pro 1.20, per potenza e spin, oppure con la Magic, per un gioco paitto o coperto di spin, senza esagerazione, con una bella spinta. Tendenzialmente starei basso con la tensione, proverei sempre a partire da 20/20 o 21/21, visto anche il tuo trascorso col braccio. Tra quwll che proponi, andrei sulla Hawk Touch 1.20, 21/21.

  3. Ciao Fabio mi sto orientando su telai dal peso inferiore ai 300 gr diciamo tra i 285 e 295 gr anche longbody.
    La mia scelta cadrebbe tra blade 104, pro kennex q15, pacific Btx fast lt, volkl v sense 7 o prince beast 104.
    quale sarebbe più adatta per un gioco da fondo, impostazione abbastanza classica rovescio ad una mano e spesso in back.
    Cerco una racchetta che mi aiuti nelle partite contro giocatori che spingono più di me.
    Grazie

    • Ciao, premesso che Prince e Volkl non le conosco, le altre tre sono tutte alternative, ma con un motivo di preferenza a fovore dell’una o dell’altra a seconda del gusto e della necessità personale. La Blade è la più classica tra tutte, ottimo controllo e tanta tolleranza, con una discreta spinta e spazio per la personalizzazione. La Kennex gioca molto bene in anticipo e sui colpi generalmente poco coperti, con uno swing piuttost veloce e deciso. La Pacific è una via di mezza tra le due, con una maggiore propensione alle rotazioni e alla spinta sui colpi intermedi, ma concede meno potenza gratuita rispetto alla kennex e un po’ in più rispetto alla blade, che è una classica leggera e, in quanto tale, non offre aiuto quanto ci si “aggrappa” alla racchetta.

    • Mantis PS III è di un altro livello, spinge di più, pesa di più ed ha un feeling più pieno e morbido all’impatto. La fast LT è più facile ed offre uno spin più gratuito, ma è anche un telaio che punta ad un pubblico diverso.

    • la CX 200 LS ha più sensibilità, più controllo e un equilibrio dinamico più da classica, mentre la Fast LT ha maggiore spinta gratuita, un maggiore spin e una maggiore tolleranza.

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