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Head Graphene 360 Extreme Pro

Head Graphene 360 Extreme Pro

Da fondocampo concede tanto margine, per la tolleranza e per la potenza di cui dispone. C’è un ampio range di colpi da sfruttare, ma ciò che più si apprezza è la possibilità di variare tra colpi appena coperti o carichi, con  una facile modulazione generale dell’intensità. Senza dubbio è il miglior pregio della Extreme Pro, che scorre bene in aria, permette anche di sfruttare la spinta da molto lontano e resta sempre efficace, ma fa anche sentire il suo peso e la sua inerzia, a chi non può gestire inerzie da telaio vero, come 333 punti impongono. Parliamo di un telaio da braccio allenato e sapiente, che offre tanto, ma che richiede sostanza e controllo e il tennista che la usa la deve completare proprio in tal senso, soprattutto dal fondo del campo, dove va domata, contenuta e addomesticata nella suo mix di pesantezza ed esuberanza. Per quanto tira forte, non si può sparare alla rinfusa, il colpo va gestito. Dalla riga si comporta meglio e reagisce potente anche a piccole sollecitazioni, si muove bene in fluidità ed ha una risposta massiccia e potente anche in risposta al servizio, dove concede le esecuzioni bloccate o in leggero swing, con efficacia notevole. Grippa forte sulla palla, lo fa anche con poco sforzo, e trasferisce sicurezza sui colpi, offrendo concretezza di impatto e facilità di uscita di palla senza dover strafare. Il cambio di ritmo è gustoso, perché la riserva di potenza è tanta ed utile e la palla viaggia tanto, piena e pesante, con anche una precisione adeguata per il livello di racchetta, ma con una preferenza per le rotazioni, anche non accentuate, rispetto al colpo piatto, che vuole spazio per atterrare quando è spinto. Rispetto alla versione Mp, il colpo piatto è meglio tollerato, ma, anche per la Pro, la parola d’ordine è spin. Tuttavia, dal fondo si apprezza soprattutto la corposità del regime medio e medio-alto, al quale Extreme Pro offre una moltiplicazione efficace della potenza e dello spin e, se la MP è una racchetta con la quale dare tanto spin, la Pro offre più spin gratuito e permette più penetrazione frontale.

Il back segue la scia generale delle rotazioni offerte dalla Extreme Pro. Poche parole, è facilissimo e molto modulabile, accetta l’esecuzione più strappata ed è, senza dubbio, il colpo più sensibile. C’è anche il side-spin, la palla è molto complessa e si smista bene sia in attacco che in difesa.

A rete, nonostante la sensibilità non elevata, ha un comportamento molto interessante. Colpisce decisa, porta via la palla con poco sforzo ed offre già una volée piatta notevolmente profonda, alla quale va aggiunta una soluzione con il taglio che amplia la scelta degli angoli e apre a soluzioni di fino. Non occorre affondare o forzare i colpi, Extreme Pro mette già tanta sostanza sugli impatti soft. Con lo smash va gestito il peso e l’ingombro del telaio, ma controlla bene e consente margine per caricare forte.

Al servizio, la maneggevolezza non brilla, ma la sostanza si e permette un colpo piatto preciso e potente già a regime medio, mentre, salendo con l’intensità, diventa più difficile gestire l’impatto piatto e il peso del telaio. Virando, invece, sullo slice, si può contare su un range di potenza e complessità di palla molto elevate, con più controllo e sensazione di impatto. Lo slice ha un’altra marcia e lo dimostra con il rimbalzo energico e curvo, ma soprattutto modulabile e pronto nelle variazioni. Andando, poi, sul Kick, e tenendo sempre presente il livello di inerzia del telaio, c’è una risposta concreta ed efficace, seppur faticosa. Il Kick richiede gamba, ma Extreme Pro aggiunge altezza di uscita e tanto giro. La palla è carica, pesante, anche con uno strappo leggero, ma bisogna saper far andare quei 333 punti di swingweight alla velocità giusta. Sul kick, però, non occorre strafare con il braccio e già una esecuzione energica ottiene una moltiplicazione dello spin soddisfacente.

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45 commenti

    • Premesso che la Aero resta il riferimento per lo spin, la Extreme Pro ha più potenza gratuita, la palla esce più facilmente e gira abbastanza gratuitamente, mentre la Pure Aero vuole il movimento full. In pratica, la Extreme è un telaio da gestire col braccio, sfruttare per la gratuità della potenza e dello spin facile, mentre la Aero ha più controllo e feeling, richiedendo più swing. Sono due concetti diversi del modo di dare rotazione alla palla.

  1. Ciao Fabio,
    qual’è secondo te l’utilizzatore ideale per questo telaio visti i voti bassi di maneggevolezza, colpi di recupero e facilità di gioco ?

    E’ gestibile per un 3.4/3.3 con gioco abbastanza classico completo a tutto campo magari non più giovanissimo ?
    Oppure serve un gioco più agonistico e moderno tutto spinta e rotazioni ?

    Grazie per il tuo lavoro,
    Luca

  2. Ciao Fabio,
    mi accodo al commento precedente di Luca per quanto riguarda le abilità che la racchetta richiede e per capire realmente le differenze con la versione precedente Graphene XT Extreme Pro; la differenza principale sta nel leggero aumento dello swingweight e nel leggero spostamento del bilanciamento verso la testa, oltre ad una diminuzione totale del peso di 5g, giusto?
    Grazie mille in anticipo.
    Luca

    • Dal punto di vista della scheda tecnica, si, varia il peso, che scende, il bilanciamento, che sale, ma soprattutto varia l’inerzia, su livelli nettamente più alti rispetto alla Graphene XT. NOn solo, la racchetta è più piena, più massiccia e più grossa nella struttura, soprattutto nella parte superiore, dove il piatto diventa più lungo e spesso, con un pattern più largo, nettamente più largo anzi. Tutto ciò porta la Extreme ad essere più pronta sui colpi di approccio e necessita di minore spinta per essere davvero efficace, ma soprattutto diventa più pesante da gestire. Considerando poi, che la nuova versione ha anche una rigidità decisamente più bassa, aumenta anche il tempo di risposta del telaio, che va gestito con più braccio e mestiere, mentre la “vecchia” Pro, lasciava strafare di più, senza essere troppo pesante. Va detto anche che la testa della nuova racchetta sembra più piena e ciò fa tanta differenza quando tocchi. Tenute da parte le differenze strutturali, molto evidenti, il cambio di rotta è dovuto al fatto che la Extreme Pro 360 è un telaio che offre potenza e rotazioni, in cambio di controllo e fluidità del braccio, mentre la precedente era soprattutto tollerante, ma non aveva un carattere così definito e personale, era più una tuttofare, tra l’altro molto apprezzata, perché non troppo impegnativa per il suo peso.

  3. Ciao Fabio… sono un felice possessore della Graphene XT Extreme Pro… volevo passare alla nuova Graphene 360 Extreme Pro. C’è troppa differenze tra le 2? Ho provato la Graphene 360 Extreme MP e sembra poco maneggevole… La pro dovrebbe essere più simile alla vecchia pro?

    Grazie e complimenti per le recensioni e i video.

    • Ciao Andrea, benvenuto nel Blog. La Extreme XT Pro e l’attuale 360 pro sono piuttosto differenti, cambia tutto, dalla rigidità alla forma del telaio, che non è più tondo, ma netament più ovale, in stile Head, con le verticali più lunghe. La XT rendeva meglio anche su un gioco meno in spin, mentre l’attuale è una racchetta soprattutto da rotazioni, ma ha anche una spinta maggiore e un impatto meno rigido. Difficile dire se l’una sia meglio dell’altra, perché sono piuttosto diverse e rispondo ad esigenze diverse.

    • In linea generale, ci può stare, ma il Velocity può durare davvero molto poco sulla Extreme, con quel pattern così aperto. La tensione è adeguata alla tipologia di racchetta e di corda, almeno per un test iniziale, tuttavia, valuterei un mono, anche il Lynx, tirato a 21/21.

    • Si, ci possono andare, mettendo in bilancio una durata dinamica sicuramente bassa, perché il pattern è abbastanza aperto e la corda si stressa tanto, ma 7-8 ore di buona prestazioni ci sono tutte.

  4. Ciao Fabio, ci sto giocando con Revolve spin 1.25 a 23/22 ed oltre a non aver un buon controllo,rompo ogni 4/5 ore max. La miglior corda da montare su per prestazioni,durata e feeling? Hai suggerimenti?

    • Beh, su quel pattern il mono è praticamente d’obbligo e la durata non può essere elevata, proprio perché le corde si muovono tanto. Il genere più adatto al telaio proprio quello della revolve spin, quindi potresti provare le Lynx di Head, che però sono meno sensibili, oppure qualcosa di un po’ più rigido, come le gamma moto soft, che in fatto di durata tenuta di tensione sono molto buone.

  5. Provata oggi! Fantastica per me! Io vengo da PD che mi piace molto ma mi crea gran fastidio al bicipite. La head invece mi è piaciuta molto e non mi ha affaticato per niente. Poi il bilanciamento arretrato mi da modo di manovrare con facilità il gioco. Montava delle Red Code della Tecnifibre che peró non mi hanno soddisfatto. Molto controllo e poca potenza, almeno per come la intendo io. Credo che prenderó la coppia di head quanto prima. La tua recensione è perfetta. Adesso provo il set up corde da te indicato!

    • Bene, cono contento. In effetti le red code non sono proprio la corda ideale per la Speed, vai su quelle consigliate e comincia ad escludere seconto il tuo gusto e le tue sensazioni.

  6. Approfitto della tua competenza e gentilezza; son in vacanza e dopo una rottura di corde mi hanno montato delle head sonic pro a 22(avevano solo queste). Cosa ne pensi? Mi sembrano morbide.

    • Morbidissime, no, anzi hanno una certa secchezza dopo un paio di ore di gioco. Ma tutto sommato non sono male, sono corde di sostanza, votate al controllo, senza infamia e senza lode.

  7. Torno sull’argomento a distanza di un paio di mesi si utilizzo della pro e di set di corde provate. Ho giocato con lynx a 22 che mi danno ottima gestione, spin e mi permettono di liberare il braccio. Poi ho provato le hawk touch che danno molto controllo( che mi aiuta sul rovescio più insicuro) e spin però la lunx la sento di più; mi da maggiore sicurezza nel liberare i colpi. La racchetta è ottima, bilanciamento al manico ottimo e bella spinta. La bassa rigidità(provengo da pure drive) è per ne un valore aggiunto, non più affaticamento al braccio. Sono 3.4 ad una mano he spinge su tutti i colpi ma mi piacciono molto i drop e scendere a rete. Credo che il mio set up giusto sia lynx a 23/22. Le tue recensioni sono un ottimo supporto nella scelta della racchetta.

    • Bene, sono molto contento che tu abbia trovato una soluzione adatta alle tue aspettative. L’unica cosa che ti consiglio è di non tirare troppo le lynx, perché non sono un portento di sensibilità e la tensione sopra i 23 kg le ammazza presto.

    • Ciao, onestamente la rocket non è corda ideale per questo telaio, in quanto è la più potente, ma anche la meno sensibile di SP. La Speed lavora bene con corde potenti, ma non quanto la rocket ed occorre andare sul lato del feeling, cosa per cui il telaio non brilla. Head Hawk la escluderei, andrei sula Touch, con un pensiero alla Rough solo se occorre un aumento di spin costante, cosa che non manca affatto alla Speed.

      • Pensare che con la Rocket non mi trovo per niente male anzi… è un cannone hahaha

        Comunque ho provveduto a montare le hawk Rough 1.25 perchè avevano solo quelle in negozio.
        Domani le provo sul campo.
        Piccolo chiarimento… quando scrivevi SPEED intendevi EXTREME vero?

  8. Buongiorno e complimenti per la recensione che mi ha portato a scegliere questo telaio che uso con soddisfazione con corde armour soft a 21 kg. Nella pagella hai dato un voto 8,7 per la potenza. Ci sono telai simili o no con un voto di potenza più alto?

    • Certo, ci sono Pure Aero Tour, Pure Drive Tour, Ezone 100, Pure Drive, SX 300 Tour. Insomma, non mancano le alternative e alcune spingono anche di più. Considera, poi, che linerzia della Extreme Pro è altissima e spesso questo rallenta il braccio, tanto da annullare parzialmente la potenza effettiva.

  9. Ciao Fabio ,ho appena acquistato 2 head grafene 360 extrene pro ed anche il multifilamento velocity da 1,30 nero.Mi consigli la tensione ottimale per entrambe? Oppure farle accordare con due tensioni diverse per poterle provare e confrontarne le differenze.Grazie.

    • Con Velocity MLT, per un approccio iniziale, fanne incordare una a 24/23 e l’altra a 23/22, ricordandoti che la versione nera di Velocity è leggermente più rigida rispetto a quella di colore naturale.

  10. ciao fabio…x un passaggio a un telaio da 310 gr sono in dubbio tra profilata e telaio + classico –
    quello che cerco è un aiuto in spinta gratuita che sicuramente le profilate “regalano”
    si può fare un confronto tra la extreme pro e la radical graphene touch pro – o prince tour 100 310gr…? o sono pianeti troppo distanti?

    • Il confronto si può anche fare, ma tenendo presente che solitamente le profilate da 310-15 hanno un comportamento dinamico molto simile a quello di telai classici più pesanti, per via del maggiore ingombro e delle masse sospese. La Extreme Pro è un telaio adatta soprattutto a chi cerca lo spin e la spinta gratuita, ma poco si adatta al gioco piatto ed è la maggiore pecca del telaio, che per il resto gioca molto bene e si mostra, inerzia a parte, facile da gestire. Quanto a radical Pro Touch e O3 Tour 100, sono telai simili, con bel controllo e solidità, anche bella spinta, ma Prince ha un vanaggio di feeling, di spin e di tolleranza, mentre la potenza è piuttosto simile.

  11. Ciao, volevo sapere tra le diverse corde string project quale potrebbe essere la miglior soluzione. Ho provato le lynx 22/22 ma la palla mi va lunga molto. La Rocket penso potrebbe peggiorare la situazione su questo telaio.. la armour soft? La magic?
    Grazie tamte

    • Proverei o con le Armour soft, per avere un impatto diretto e una uscita repentina dal piatto, oppure con la Armour, per maggiore controllo e gestione del colpo. Tuttavia, se è una questione di controllo e gittata dei colpi, la Armour si comporta meglio.

  12. Ciao Fabio, dopo oltre un anno di gioco con la extreme ho deciso di custodi are leggermente io telaio aggiungendo 6 grammi in testa ad ore 12. La sensazione è di miglior pesantezza dei colpi, con un’inerzia che maggiore che mi aiuta a far filare il telaio soprattutto in chiusura nel rovescio. É chiaro che adesso andò in un negozio specializzato per farmi personalizzare i telai, anche perchè vorrei mantenere il balance al manico; ma ti chiedo un parere ed un consiglio su questa mia iniziativa. Il braccio regge un Paio d’ore con questa configurazione. Ti ringrazio. Gran bella racchetta la extreme pro!

    • Il custom che hai adoperato è molto spinto e poco equilibrato. Chiaro che se metti più massa in testa la palla cammina di più, ma così tanta è davvero troppa e puoi incappare in problemi seri con il braccio e non solo. Fai verificare il telaio al diagnostic per vedere quali siano i dati reali del telaio e cerca di adoperare un custom più equilibrato per poterlo adoperare alla lunga.

    • Le profilate over 300 grammi non sono mai maneggevoli, per cui è necessario andare sulle 300. Extreme MP, ad esempio, con le sue diversità, può essere una soluzione, così come Extreme Tour, che è estremamente più maneggevole di entrambe le 100 pollici e compensa bene quel piatto più piccolo. IN ogni caso, non c’è una 315 profilata davvero maneggevole, sono tutte bei mattoncini e la soluzione sono le 300, tra le quali, per sensazione, c’è VCore 100 che potrebbe darti abbastanza, visto che si tratta di una delle più flessibili.

      • Grazie. ho provato la MP, esce bene, lo spin è soddisfacente; la TOUR non mi è piaciuta, poco connessa, poca sostanza. quella sensazione che regala la PRO è irrinunciabile! mi toccherà allenare meglio il mio fisico.

          • Quale telaio, di quelli attualmente in commercio, è simile alla Pro? Anche di over 300 gr.

          • L’ultima versione di Extreme Pro è davvero tanto simile alla G360, ma con un pattern più denso verso il centro, quindi con minore spin e maggiore controllo.
            Se, invece, volessi uscire da Head e trovare qualcosa con pattern sempre aperto, c’è SX 300 Tour di Dunlop, ma pesa non poco in mano!

  13. Scusami se son sempre qui a romperti, ma le tue valutazioni son sempre molto utili. Posto che la extreme è un telaio amabilissimo per me, ho bisogno di un parere tecnico. Mento, ultimamente, delle lynx 1.30 al 23-22, che rispetto alle 1.25, sempre a 23-22, mi sembrano dare maggior controllo e maggior potenza rispetto alle 1.25, oltre a tenere meglio la tensione. È una mia sensazione o sono in errore? La differenza tra la 1.30 e 1.25, su questo telaio, quale è? Grazie

    • Il maggiore controllo è sicuramente dovuto al fatto che la sezione più grossa fa muvoere meno le corde. Quanto alla tenuta di tensione, credo che tu senta meno il calare della corda perché parte più rigida per il calibro, ma non c’è una grossa differenza in tal senso. Sicuramente, con una corda come Lynx, un po’ spugnosa all’impatto, il calibro 1.30 ti dà una sensazione più solida. Penso che questo ragionamento sia soprattutto in funzione della corda che monti, perché, andando su qualcosa di diverso, probabilmente avrai necessità della 1.25.

  14. Ho portato le mie racchette ad incordare e mi sono fatto ingolosire; ho preso in prova un blade 98 V8 16×19! Lo so che è diversa, ma da ragazzo giocavo con pro staff Classic! Questa settimana la provo e sono molto curioso!

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