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Dunlop Srixon CX 200

Dunlop Srixon CX 200 è la racchetta che il marchio giapponese propone per entrare, e restare, nel segmento delle agonistiche da 305 grammi, la grammatura che caratterizza le più gettonate tra le racchette classiche moderne. La serie CX è molto ampia, con ben sette racchette disponibili in diverse varianti di piatto corde, pattern, peso e lunghezza, proprio per soddisfare tutta l’utenza possibile. Dopo aver gustato la classicità, e la severità della versione Top di gamma, CX 200 Tour 18×20, è tempo di respirare aria più fresca, e moderna, con la CX 200 da 305 grammi, che entra sul mercato con dei contenuti assolutamente da apprezzare per chi è in cerca di un attrezzo tecnico, ma giocabile e versatile.

Dunlop Srixon CX 200
Dunlop Srixon CX 200

Headsize 98 inch2
Peso 305 g
Schema corde 16×19
Bilanciamento 315 mm
Swingweight (incordata) 323 kgcmq
Rigidità 65 RA
Profilo 21.5 mm costanti
Lunghezza 68.6 cm

L’estetica della CX 200 è comune a tutta la serie CX, il telaio ha una pulizia estetica notevole, sobria e allo stesso tempo accattivante. Il telaio ha base nera satinata, con una verniciatura che definire piacevole al tatto è poco, interrotta solo dalla finitura laccata asimmetrica, in rosso, ad ore 3 e 9. Da un lato è piuttosto ampia, dall’altro invece è molto ridotta, ma tutto acquista un senso quando si nota questo disegno riprende il logo Dunlop, la freccia, ed è un tocco estetico davvero niente male. Le serigrafie sono ridotte al minimo, un rigo rosso sulla testa, il nome del telaio e il marchio Dunlop sui due steli e praticamente null’altro. Il telaio ha una testa generosa, che si apre immediatamente sopra le spalle e che, ad una prima occhiata appare leggermente più grande dei 98 in circolazione. La sezione è boxed su tutto il telaio, che ha profilo costante da 21.5 millimetri, ma con una sezione non rettangolare, bensì trapezoidale, per via della faccia esterna leggermente più stretta rispetto all’interno. Una scelta che risulta una evoluzione della D-section, adoperata in altri telai. Come per la versione Tour, gli steli sono lunghi, aperti e dritti, con svasi sostenuti alla gola e all’attacco al manico, elementi che creano anche una estetica dinamica e moderna. Al manico, sulla bella forma squadrata e regolare di Dunlop Srixon, è adagiato un microforato, solido e leggermente spesso, che dona una misura piuttosto piena e uno svaso abbastanza pronunciato. Lo sportellino in argento apribile, con logo Dunlop in nero, completa un’estetica ricca, seria e molto apprezzabile.

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93 commenti

  1. Ciao Fabio e come sempre complimenti, ti chiedo un paragone generale tra questa Dunlop e la Donnay pro one 97 Hexa core che hai testato proprio prima. Sembrano quasi quasi simili ed entrambe classiche moderne certo tecniche ma accessibili. Quali le principali differenze? Pro e contro ? Grazie un caro saluto

    • Ciao Enrico, si sono telai dello stesso range con delle differenze sostanziali.
      Donnay ha più feeling, flette di più, dà più rotazioni accentuate ed è più veloce da muovere, adatta a liberare il braccio per la massima velocità
      La dunlop ha un miglior controllo sul colpo piatto, offre rotazioni facili, ma non accentuate, pesa leggermente di più in mano e offre un migliore appoggio sui colpi a rete, per la maggiore massa sul piatto. La dunlop ha un po’ di potenza gratuita in più e si presta meglio anche per un ribattitore, mentre con la Donnay il braccio deve girare sempre più veloce.

    • Ciao Corrado, mi ha dato ottime impressioni con mono a tensione medio-bassa. Il rocket, soprattutto, ma anche armour soft. Andando su corde simili, Poly tour Fire e Balck Widow potrebbero essere delle soluzioni interessanti, da montare a 21 kg, eviterei le sagomate, perché il pattern en risente. Quanto all’ibrido invece, la sagomata ci sta, e la soluzione del test è stata soddisfacente, sempre a tensione medio-bassa. In generale, la corda deve muoversi un poì per lavorare i colpi e va agevolato il pattern non apertissimo. Partirei con la Rcoket, che aggiunge un po’ di potenza gratuita, 21/21 o 22/21.

    • Telai piuttosto simili, non rigidi, ma secchi all’impatto, anche diretti, che non brillano per feeling classico, ma che hanno un connubio molto buono di sensazione/prestazione.
      La differenza tra le due sta soprattutto nella resa dello spin, la VCore ne ha di più accentuato e presente, mentre la Dunlop dà il meglio con colpi poco arrotati o solo coperti. La tolleranza e la maneggevolezza sono sovrapponibili, mentre la Yonex leggermente più solida.

  2. Ciao Fabio,
    complimenti per il tuo ottimo ed utilissimo lavoro.
    Ho appena acquistato questo telaio e devo decidere per quanto riguarda le corde.
    In prima battuta pensavo a Head Hawk Touch oppure Yonex Poly Tour Fire oppure Strike.
    Cosa ne pensi? Eventualmente in quale diametro 1.20 oppure 1.25?
    In merito alle tensioni starei sui 21/20.
    Se volessi fare, invece, un ibrido come vedresti Head Hawk Touch/Head Velocity a 21/21?
    Grazie per l’infinita pazienza.

    • Ciao e benvenuto nel Blog.
      Le corde che hai adocchiato sono tutte molto adatte al telaio, che vuole anche un diametro non esagerato, già 1.25 è al limite. Se pensi, però, di stare sui 21/20, l’1.25 è la soluzione migliore per avere consistenza, soprattutto con Strike e Hawk Touch, che ti consiglio di provare per prime. La Fire è più potente, ma anche più rigida e il telaio è già leggermente secco, quindi le prime due hanno la precedenza.
      Quanto all’ibrido, direi che è una buona idea e la tensione è adeguata, ma, se scomodi corde di qualità come la Hawk o la Strike, monterei il reflex più he il velocity, alla stessa tensione.

    • Ciao Fabio, potretesti farmi un confronto tra questa Dunlop e la Yonex Vcore pro 97 penultimo modello (ho quella come riferimento) in termini di giocabilità generale? In pratica, vorrei capire se come livello di gioco sono indirizzate alla medesima utenza, oppure se la Yonex risulta più difficile e selettiva.
      Grazie

      • Ciao, la Yonex è assolutamente più selettiva e la versione che possiedi è senza dubbio la più selettiva tra quelle proposte negli ultimi anni. Quindi, passando alla CX 200 avresti più potenza utile, più tolleranza e più sostanza nei colpi in appoggio, che poi è il punto debole delle 310/315 grammi con bilanciamento arretrato. Nell’ultima versione, quella appena recensita, Yonex ha ggiornato proprio questo aspetto, ma sale l’inerzia e non di poco. Senza dubbio, parliamo di telai con estrazione diversa e, per un appassionato o un agonista non allenatissimo, la Dunlop ha un plus di facilità, al pari di Vcore 98, che è la vera concorrente di CX 200.

    • Ciao, in effetti è lo stesso telaio, ma con meno massa e inerzia più bassa di 8-10 punti, ma con bilanciamento a 32.5 per compensare. Non ho mai fatto una prova diretta, ma credo che sia un telaio interessante per un livello da appassionato e non solo.

  3. Fabio, grazie mille per la risposta.
    Quindi in full mono consiglieresti Yonex Strike oppure Head Hawk Touch calibro 1.25 a 21/20.
    Mi è sembrato di capire che sarebbe però meglio scendere ad 1.20 (probabilmente perché il pattern è un 16/19 un po’ compatto al centro?) ed in questo caso, sempre con le stesse corde, di quanto saliresti con la tensione? Un kg è sufficiente?
    Grazie ancora per la tua competenza e cortesia.

    • Si, come tipologia di corda adatta a completare il telaio siamo lì, a meno di necessità particolari. Il calibro 1,20 aiuta a ravvivare il pattern alc entor, esattamente, e come tensione, al massimo farei 21/21 o 22/21, ma iniziando da quella più bassa.

    • Ciao Corrado, La VS è più veloce da muovere ed ha più spin e potenza gratuita, ma sempre entro i limiti di una classica, non di una profilata. La CX 200 è più flessibile, ha un feeling meno secco, una spint afrontale molto apprezabile e uno spin buono, ma non eccezionale. Sono telai alternativi, per quanto il feeling è tanto diverso tra le due.

    • La DUnlop è più tollerante, meno massiccia, con una maggiore facilità di swing e una minore propensione allo spin pesante, ma indubbiamente più facile da sfruttare e lasciare rendere al meglio anche a regimi intermedi. La TF richiede più braccio, è più brutale nel rilascio della potenza, ma ti sfianca, al pari di una Blade, rispetto alla quale ha anche più inerzia. Per chi vuole facilità di impatto, sostegno sui colpi e potenza utile, la Dunlop è una racchetta davvero ottima, che non ha punti deboli e che si presta veramente a tutto con pienezza e un equilibrio notevole. La Tfight, invece, va vista in chiave davvero agonistica o per chi scende dai pesi big e desidera una telaio molto pieno, tutto da gestire.

    • Buongiorno Fabio.
      Sai dirmi se la Solinco tour bite potrebbe andare bene per questo telaio?
      Potresti farmi un breve paragone con la Prestige Tour?
      Grazie per il tuo lavoro.

      • La Tour Bite potrebbe andarci, ma solo nei calibri sotto 1.20, per la spinta e per il fatto che le orizzontali sono piuttosto ravvicinate e non amano troppo le corde sagomate, ma, come detto, puoi recuperare con il calibro inferiore. Tuttavia, sempre su calibri 1.20/1.23 al massimo, sarebbe meglio pensare a corde lisce, che su questo telaio funzionano meglioe durano di più.
        Rispetto alla Prestige Tour, la CX 200 ha più potenza gratuita, tolleranza, maneggevolezza e comfort, con un livello di controllo molto simile. Onestamente, tra le due, la Dunlop ha qualcosa in più anche in termini di feeling.

  4. Fabio mi stuzzica parecchio la Prince Textreme 2 Tour Pro 100 P che indicavi come possibile alternativa a questa dunlop…p.s vengo da un infortunio di conseguenza cerco un telaio morbido ma che al tempo stesso mi aiuti a spingere con facilità e che abbia un’elevata giocabilità… Ovviamente sono aperto ad eventuali tue proposte alternative!p. s gioco prevalentemente di incontro con una non eccessiva copertura in topspin, rovescio spesso in back e appena posso mi piace prendere la rete e giocare di tocco… Ti ringrazio in anticipo

    • Se hai un livello di tennis buono, e movenze complete, anche se non un braccio forte, sia la Prince che Dunlop sono ottime soluzioni. Se invece cerchi qualcosa di più veloce swing, considera Pro One 97 Hexa, T-fight 300 XTC o la stessa dunlop CX 200, ma in versione LS, da 290 grammi, che con un manico in cuoio diventa una abbordabile agonistica da 300 grammi.

  5. Ok se dovessi scegliere la Prince che corda abbineresti? P. S l’ultima usata la alu power ma non ho problemi a provare altro quindi puoi propormi tutto quello che reputi idoneo

    • Alu Power va benissimo, meglio ancora in versione Soft, che offre più potenza e più spin. Le alternative possono essere tante, ma valuta soprattutto le 1.20 agonistiche, come Keen, Poly Tour Strike, Hawk Touch, tutte corde che mirano a controllo e feeling, ma con più allungo rispetto alle 1.25 della stessa tipologia, come Alu Power.

    • Il vantaggio con la CX 200 è la consistenza di palla, in generale, con più controllo e spinta ad alto regime. La Pro Staff è assolutamente più facile, in spin e in maneggevolezza. Direi che, essendo lo stesso telaio con bilanciamento diverso, la CX LS da 290 grammi potrebbe essere la scelta più azzeccata.

      • Ciao domanda: di solito gioco con pro staff black 315gg e attualmente nn riesco a trovare una racca alternativa a questa come controllo e tocco. Questa dunlop potrebbe andare? Oppure data l’inerzia maggiore della dunlop potrebbe rallentare il mio swing e quindi sarebbe meglio la versione ls? Oppure? Grazie e complimenti per le recensioni bellissime e molto tecniche

        • Ciao e benvenuto nel Blog.
          La CX 200 è un telaio che offre una bella spinta e che non si discosta troppo dalla gestione di una Pro Staff. Soprattutto rispetto al modello all-black, il vantaggio di spinta è assolutamente percepibile, come anche la stabilità, mentre la sensazione di impatto è simile, per via della rigidità e della struttura sottile e quasi boxed. Tuttavia, la CX 200 fa più il verso alla Blade, in maniera più umana e giocabile, piuttosto che alla Pro Staff. L’inerzia non è così alta da rallentare lo swing di chi adopera una Pro Staff, con la quale la spinta va data quasi interamente con il braccio, mentre le racchette da 305, con bilanciamento leggermente più avanti, offrono un miglior supporto in tal senso.
          Le alternative, poi, se cerchi un bilanciamento più arretrato e un’inerzia più bassa, sono Yonex Vcore 98 e Donnay Pro One 97 Hexa, quest’ultima simile alla Pro Staff, ma con maggiore spin e facilità di gestione.

          • Grazie gentilissimo. La pro one l’avevo notata dalla tua recensione e deve essere una gran racchetta.

          • Lo è, è tecnica, ma si muove con disinvoltura e lascia arrivare all’impatta con tanta concretezza e velocità.

  6. ciao Fabio, sono al primo commento nel blog che seguo con molto interesse perché sei veramente esaustivo e piacevole da leggere. sono un 42enne che da 3 anni gioca a tennis (6-7 ore a settimana) livello 4.3 per adesso, mi piace spingere da fondo campo con un buon dritto con leggero top e rovescio a una mano di difesa (che è un punto debole) e poco back purtroppo. insomma tecnica da migliorare ma il problema più grosso è che sono un eterno indeciso con le racchette.
    nel senso che seppur per le mie qualità di quarta categoria ogni racchetta che provo mi piace per un qualcosa e non so mai fare la scelta definitiva perché ne terrei più di una.
    da un anno e mezzo ho nella borsa una pure drive 300 2018 gr e una pure aereo 2019 che alterno a seconda dell umore.
    ho venduto appena provata la pure aereo una ezone 100 che era a metà tra le due babolat per spinta e spin e stavo per ricomprarla in questi gg e farne la coppia (anche perché mi dava meno fastidio al gomito delle due mazze da baseball di casa babolat ) quando per curiosità ho in prova questa racchetta dunlop cx200 da una settimana: sono rimasto colpito da un nuovo feeling e mi ritrovo punto a capo.
    mi piace troppo questa racchetta, quando fai un movimento giusto ha una pulizia e precisione che è molto più appagante delle altre e della pure drive soprattutto e mi pare un altro pianeta in termini di sensibilità. dopo un’ora di gioco non mi stanca neanche come la pure aereo che se la uso per una settimana di fila mi crea troppi dolori (nomostante corde mono cambiate regolari)
    insomma per il feeling le due babolat la yonex e questa cx sono due mondi opposti e adesso non so in che direzione andare.
    per vincere qualche partita in più la pure drive mi aiuterebbe perché con mezzo movimento rimandi di la la palla e nell’economia del match mi pare di avere sempre un aiuto a 360°, ma ho la sensazione che per salire di livello tecnico nel quale sono fermo da un annetto la tipologia di racchette di cui ho bisogno è questa.
    insomma tutto questo dilungarmi dincui mi scuso se eccessivo è per chiederti se c è una via di mezzo tra queste due, una racchetta con la facilità per una tecnica da 4.3 di una pure drive ma un feeling e una sensibilità di questa dunlop. un piatto 100 con le sensazioni di questa dunlop.
    domani provo per una settimana una speed mp, può esserlo lei?

    • Ciao Filippo, benvenuto nel blog.
      Le soluzioni ci sono, a parte la Speed MP, che avrei incluso nelle possibilità, ma che ha meno personalità rispetto alla CX ed è destinata soprattutto all’utilizzo di spin, ti consiglio la nuova Pure Strike 10p, di cui trovi la recensione nel Blog e la Donnay Allwood 102. La prima è più rigida e reattiva, con un feeling più diretto e senza filtri, quasi come una profilata ed anche potente, molto. La seconda è una classica dal feeling puro, morbido, più lontano dal concetto di pure Drive e più nella direzione di CX 200, ma, come Drive, spinge facilmente ed ha uno sweetspot molto ampio. Dai un’occhiata alle recensioni e vedi se ti possono essere utili.

  7. grazie mille ho letto le prove e proverò la allwood 102 nei prossimi giorni visto che un negozio vicino a me la ha disponibile in prova.
    ritieni troppo tecnico come linea generale un piatto 98 per un 4.3 che gioca a tennis da 3 anni o la differenza con un 100 è nell utilizzo pratico una questione comunque minima?
    perché cmq questa dunlop mi ha convinto e forse dovrei accontentarmi degli aspetti positivi e concentrarmi su altro.
    comunque provo adesso la allwood, addirittura 102 cosi magari estremizzo le differenze di piatto per capire se ho la sensibilità per avvertire differenze, oltretutto mi incuriosisce anche per come ne descrivi il back, su cui voglio migliorare in questo periodo, e su cui la dunlop non mi pare mi aiuti neanche rispetto alla pure drive.
    la pure strike non mi entusiasma perché vorrei scendere di rigidità per qualche doloretto di troppo. grazie dei consigli.

    • La differenza la noti nel momento in cui ti devi muovere in campo e non riesci ad avere la stessa precisione di impatto che avrebbe un tennista esperto ed allenato. Tuttavia, non è impossibile giocare con una CX 200, anzi è una delle 98 più giocabili e solide in circolazione, insieme a VCore 98 e Donnay Pro One Hexa 97.
      Visto che hai la Allwood a portat di mano, portala in campo e valuta la maggiore facilità di gioco e di potenza facile, ma soprattutto la personalità di questo telaio e mettila a confronto con l’esperienza che hai avuto con Dunlop. Entrambi sono ottimi telai, ma da un lato hai feeling morbido, spin e facilità. la Allwood, dall’altro hai un telaio più “nudo e crudo” come la CX 200, appagante per altri versi, a cominciare dal controllo.

  8. Buonasera Fabio,
    innanzitutto come sempre complimenti per le recensioni sempre chiare, complete ed esaustive.
    In questo momento sono fermo per una epitrocleite appena manifestatasi, ma sono comunque sempre alla ricerca del telaio più adatto al mio livello. Sto giocando da un paio d’anni molto bene con una prestige xt rev pro, che, grazie ai tuoi suggerimenti, ho customizzato al meglio. Ma resta sempre il tarlo che il piatto da 93 sia decisamente piccolo (se poi consideriamo che la head, fino alla serie prima della graphene touch, misurava i telai, anche se non tutti, dall’esterno e non dall’interno, in realtà allora è anche qualcosa in meno di 93). Sono convinto che un 97/98 mi aiuterebbe molto di più, soprattutto nei colpi in recupero e sia comunque più adatto al mio livello (ho una tecnica discreta, ma supero a malapena il secondo turno del sociale di un circolo locale).
    La cx 200 ha attirato la mia attenzione per dati tecnici, recensione e voti (potenza, controllo, sensibilità, comfort, colpi in recupero, colpo piatto e servizio). Ho letto il confronto con la donnay pro one hexa, che pure ritenevo interessante. Ma potrebbe essere, la dunlop, anche se generalizzando, una rev pro con un piatto più grande? Puoi farmi un confronto?
    Grazie come sempre per la disponibilità.
    Buonanotte e buon lavoro.

    • Ciao e bentornato.
      In realtà, la CX 200 somiglia più ad una Prestige Tour che non ad una Rev Pro, perché la sua impostazione va più nella direzione di una Blade che non di una mid leggera. Ha indubbiamente più potenza e stabilità, ma uno spin meno facile da generare. La Hexa ci si avvicina di più, essendo uno stampo di derivazione Head radical Liquidmetal, ma con schema più aperto, proprio come la Rev Pro ed è inutile dire che anche la Donnay è più solida e potente. Ti consiglierei la CX 200 per un gioco più piatto, mentre andrei sulla Hexa per maggiore spin e uno swing più facile.

  9. Ciao Fabio, cerco un’agonistica facile da swingare ma che mi dia tanto controllo, voglio fare un passo indietro rispetto alla mia Prince Beast che ha un’inerzia un po’ troppo alta per la mia tecnica e velocità di braccio, soprattutto dopo 2 ore di gioco.
    Però cerco un telaio che regali poco, col quale continuare a crescere e perfezionare i movimenti mantenendo controllo nell’attrezzo.
    Sto per provare una pro staff 97L cv (quella tutta nera), ma per i dati e le recensioni mi sembra che la versione LS di questa Srixon Cx possa davvero fare al caso.
    Cosa ne pensi anche se non l’hai provata direttamente?
    Classifica 4.3 fit

    • Ciao, penso che potrebbe essere assolutamente indicata, visto che la struttura è praticamente la stessa della CX 200, ma con un differente posizionamento della masse al manico, infatti l’inerzia non poi così bassa nella LS ed il telaio risulta bello pieno, nonostante la velocità di esecuzione. Se cerchi un telaio maneggevole e ricco di controllo, la CX 200 LS è davvero interessante, al pari della VCore 98 285, altro gran telaio leggero ma molto godibile per un quarta e più.

  10. Ciao Fabio.
    Dovrei finalmente aver finito il mio processo decisionale di cambio racchetta da quando deciso di abbandonare la yoner dr 100 alla ricerca di qualcosa di più classico e con un inerzia al limite delle mie possibilità.
    Ho preso quindi:
    – prima la vcore pro 100, bella in tutto, una piuma in mano MA la potenza sia gratuita e massima….TROPPO POCA… per dare pesantezza alla palla ti dovevi spremere più di un limone;
    – vcore pro 97 andava quasi bene ma aveva una inerzia per me troppo poco gestibile e sentivo di non gestirla per più di mezz’ora;
    – vcore 98 inerzia ok stabilità ok ma quella sensazione che la palla rimaneva appiccicata al piatto corde mi dava poco feeling
    – più altre racchette che ho provato per pochi giorni in test come la prokennex ki 5 320 grammi e qualche prince… abbandonate per vari motivi.

    Giunti alla dunlop che dire…finalmente una classica che sembra poter far male stabilità ottima sotto rete solida come una roccia…. inerzia che sembra dirmi ok Andrea puoi gestirla..infatti ieri due ore di partita torneo andate bene…certo se dovessi rigiocare oggi….ma non è questo il caso….

    tutto ciò per fare una domanda sulle corde in relazione allo Swingweight.
    Volessi cercare di tenere lo Swingweight incordata più basso come mi devo orientare ? Diametro più piccolo ? Tipologia di corde ?

    • Cercare di tenre lo swingheight basso con le corde è abbastanza difficile e, tra corde di calibro differente di 0.05 mm, passa un mezzo punto, un punto al massimo di inerzia. Il calibro priccolo ti aiuta, certo, ma devi sempre considerare che il feeling e la resa vanno ricercati al meglio. Puoi sempre abituarti ad una maggiore faticosità dell’attrezzo, ma non ad un feeling che non ti soddisfa, quindi procedi a scegliere una corda che ti soddisfi in gioco, partendo dalle 1.20. Due corde che ho molto apprezzato sulla CX 200 sono Yonex Strike 1.20 e String Porject Keen 1.18.

  11. un altra domanda, mi è appena arrivata la seconda dopo che avevo provato per un mese la prima comprata usata su fb. Ho notato subito che ha un colore leggermente diverso, la prima era nera satinato liscio al tatto come detto da te mentre questa è di un nero più opaco più poroso al tatto. Hanno anche qualche grammo di differenza ma questo potrebbe essere normale oltre al fatto che hanno due incordature diverse. C’è qualche possibilità di poter controllare il numero di serie o cose di questo genere?

  12. Ciao e complimenti per le recensioni e la gestione del sito in generale. Vorrei chiederti un consiglio: gioco con una Blade 98 18×20 da un po’di anni; ora vorrei passare a un pattern 16/19 e sono indeciso tra Dunlop Srixon cx 200, Yonex Vcore 98 e Donnay Pro One 97. Quale consiglieresti ad un cinquantenne ancora in buona forma fisica che ama giocare di anticipo colpi coperti e filanti ma non carichi e andare a chiudere a rete? Diciamo un tennis classico. Ringrazio anticipatamente

    • Ciao Alessandro, benvenuto nel Blog.
      Ti consiglierei di pensare alle versioni leggere dei primi due telai, CX 200 LS e Vcore 98, rispettivamente 290 e 285 grammi, perché, al di là del peso più leggero, favosicono molto lo spin e la facilità di uscita di palla, senza un eccesso di inerzia. La Pro One, invece, nasce già con una inerzia più bassa e, per questo, puoi considerarla in versione 305 grammi, oltre che in 295, che condivide lo stesso Swingweight. Capisco che arrivi da Blade 18×20, ma se cerchi faciilità vera, prendere un’altra 305 di pari impostazione diventa solo una differenza di stile e di tecnica, ma fisicamente comporta, per un motivo o per un altro, quasi lo stesso impegno. Tuttavia, se volessi prendere in coniderazione le 305, la Dunlop ha il migloor controllo sul colpo piatto ed è la più pesante in mano, la VCore è la più equilibrata tra piatto e spin, mentre la Donnay è quella più votata allo spin ed ha il feeling più morbido.
      Domani mattina, però pubblicherò la recensione della Dunlop CX 200 LS e capirai perché ti consiglio la versione leggera.

      • Grazie. In realtà il peso non mi crea problemi, anzi “sento” meglio la racchetta. Ne cerco piuttosto una che concede qualcosa di più ai bassi regimi, perché non sempre sono capace di lasciare andare il braccio se non posso appoggiarmi alla palla dell’avversario, soprattutto sulle palle un po’ alte lato del rovescio

  13. Ciao Fabio…..ho capito che si tratta di un telaio che nonè una macchina da spin, ma secondo te, provenendo da una Vcore tour f 97 310 grammi, che con il suo pattern 16×21, di produrre spin proprio non ne vuole sapere, con questa Dunlop, migliorerei anche sotto questo aspetto? E come spinta? Grazie…

    • Beh, assolutamente si, è piuttosto facile trovare un telaio che dia più spinta e più spin rispetto alla F97. La CX è un telaio che preferisce il colpo coperto, ma ciò non significa che non dia spin anche abbondante se lo ricerchi bene.

    • L’equivalente, in Head, della CX 200 è la coppia Prestige Tour 360+ e Gravity Tour. Tuttavia, se Gravity Tour ha delle proporzioni interessanti, non senza qualche falla di feeling, la Prestige Tour 360+ è assolutamente perdente rispetto alla CX 200, che trovo nettamente più completa, potente e sensibile.

        • Considerando che non brilla per sensibilità, monterei hawk Touch, in full o in abbiinamento alla Velocity in ibrido. Purtroppo, con il piatto stretto biosgna passare un po di tempo a sperimentare tensioni e corde, ma tendenzialmente tensione bassa e un kg (o più) in meno sulle orizzontali.

  14. Ciao Fabio,
    grazie innanzitutto per le recensioni che sono utili e fruibili a tutti noi appassionati.
    Torno su questa racchetta che trovo assai azzeccata.
    Acquistata dopo aver vagliato più modelli, ho trovato piena corrispondenza con la tua descrizione. Mi hanno montato delle Lynx Red a 23 kg. Come le ritieni? Grazie ancora. Luca

    • Ciao Luca, grazie per la fiducia, innanzitutto.
      Le corde sono giuste, aiutano in controllo e spin, pun non essendo molto sensibili. Le monterei ad una tensione più bassa, visto che hai tanta potenza che ti può offrire il telaio e a 23 kg tieni il tutto un po’ frenato. Direi che andare su un 22/21, a prescidere dal livello di gioco, ti può far apprezzare di più sia la corda che il telaio.
      Appena ne avrai la possibilità, alla stessa tensione, prova una Dunlop Explosive Spin, che ha maggiore sensibilità di impatto rispetto alla Lunx.

  15. ciao fabio…come sai combatto ancora cn l epitrocleite,anche se piu gestibile,ed ho inizato ad usare queso telaio…incordato con un niltifilo nero string lab a 20 kg,e devo dire che monostante la bassa tensione per un multifilo ci gioco bene e sopratttutto il braccio nn sembra risentirne,anche meno di quando adoperavo prokennex ki 15 300 grammi…ho notato che sull altro telaio dunlop dove ho montato babolat excell a 22 kg faccio piu fatica..pensi che a livello di attrezo possa continuare con queste racchette,con cui mi trovo sempre meglio sempre per il discoro epitrocleite?che pensi delle corde e le tensoni che sto adoperando???consigli??avevo pensato come alternativa di provare pure 4g soft a 19 kg..ke ne pensi?

    • Ciao Guido, come detto altre volte, per l’epitrocleite serve pazienza, recupero ed oculatezza nella scelta del telaio, oltre che del setup. Non ha senso passare da un multifilo ad una 4G, seppure a tensione bassa. Le cose vanno fanno gradualmente, provando almeno con un mono dolce all’impatto, come Magic di String Project oppure, ancora più elastico, Cream di Isospeed, che però personalmente non amo proprio perché davvero tanto elastico. In ogni caso, ritengo la scelta del telaio giusta, perché è una racchetta completa, con comfort, controllo e un buon equilibrio tra maneggevolezza e solidità di impatto. Abbi pazienza con l’epitrocleite, un passo falso significherebbe tornare indietro di mesi e il consiglio principale è di attendere la piena guarigione.

      • Perfetto Fabio, e grazie mille per la risposta!!! Penso in effetti che continuerò a giocare per un bel po con il multifilo,… Ora credo che a breve comincerò nuovi trattamenti di fisioterapia, sperando che guarisca definitivamente… A proposito visto che anche tu ne hai sofferto, quali ritieni siano le cure migliori per questa maledetta epitrocleite?? Ovviamente ti chiedo un opinione su quella che è stata la tua esperienza personale, non volendo assolutamente sostituirmi a medici e personale qualificato, ci mancherebbe!

        • Nel mio caso si era cronicizzata ed aveva intaccato anche il nervo ulnare, per cui sono state necessarie le onde d’urto per eliminare tutte le calcificazioni. Ma soprattutto dovetti convincermi a stare fermo con il tennis per più di due mesi, durante i trattamenti.

          • un altra cosa fabio..come ci vedi come corda sotto la cx 200 la dunlop explosive red??se la vedi bene a che tensione??consideriamo sempre ovviamente anche l aspetto epitrocleite…

          • La explosive red è una corda piuttosto rigida, eviterei in questo momento un setup del genere.

  16. Capito Fabio… Io ad intermittenza sono stato fermo da febbraio ad aprile 2019 con onde d’urto radiali fatte più infiltrazione di cortisone… Ripreso a metà aprile grazie al cortisone, a fine giugno di nuovo fermo fino a settembre facendo osteopatia… Gioco venti giorni e fermo 7 mesi consecutivi da ottobre 2019 fino a maggio di questa anno,.. Fatto laser tecar ozono terapia, ma solo il cortisone mi ha mascherato il dolore… Ora c è di nuovo dolore anche se meno rispetto al passato… Gioco due volte a settimana, e spero che con l aiuto di altra fisioterapia sparisca una per sempre… Non se ne esce mai…

  17. A proposito Fabio, io sto giocando con multifilo a 20 kg della string lab… L altra racchetta l ho incirdata con Babolat Excell…quale mi consigli tra queste due corde e soprattutto ritieni troppo bassa la tensione con multi a 20 kg? Io uso multi per essere più protetto possibile sul gomito…

  18. un ultimo cosa …io come sai ho anche una coppia di prokennex ki 15 300 grammi penultimo modello,da te consigliatemi sempre in chiave epitrocleite…notavo tra le caratteristiche che hanno un inerzia sui 326 /327 punti,è una profilata,e pure puntata in testa…non sembrano caratteristiche propriamente adatte a chi soffre di epitrocleite…come mai invece me l hai indicata come possibile racchetta da utilizzare???è solo una mio dubbio fabio,non assolutamente un mttere in discussione un tuo consiglio..grazie ancora per lap azienza e le risposte

    • Perché è una racchetta molto stabile, con un sistema di ammortizzazione veramente funzionante, non solo per le vibrazioni, ma anche per l’impatto. Nonostante sia abbastanza piena, è una racchetta che permette un gioco fluido e una risposta molto gratuita a basso e medio regime, l’ideale per non sforzare il braccio.

  19. Capito Fabio e ti ringrazio ancora…. Effettivamente ho visto che gioco meglio e senza sforzarmi tanto…ci sto montando un mono high string che si chiama hipower.. Mi consigli un bel mono elastico sulla ki 15 300 grammi.. Ci ho giocato per un paio di mesi col multifilo, ma ho visto che spegne troppo le caratteristiche del telaio… Poi penso che giocando con una prokennex, e che il mio gomito sta meglio, un mono elastico ci stia decisamente meglio.. Avevo pensato polytour pro della Yonex.. Che ne pensi? Va bene come tensione 23 kg?

  20. Ciao Fabio,
    sono qui a chiederti un nuovo consiglio, ancora nell’infinita ricerca della racchetta che esprima al massimo il mio potenziale.

    Sono uno che ama fare gioco, più di fioretto che di spada, più che sfondare da fondo, preferisco lavorare al fianchi per aprirmi il campo, non sono potentissimo fisicamente (come te, con i tuoi allenamenti squat, ecc, scherzo..) ma comunque discreto, dal gesto tecnico completo e progressivo e pulito con molte variazioni dal back al top alle discese a rete (livello fit per dare un’idea 3.4 giocando veramente poco, diciamo reale più verso al 3.2 che al 3.5 per intenderci) dallo stile classico ma non all’estremo.

    Sto giocando con una Wilson blade 104 v6 (già leggermente fuori misura e con 3 g al cuore) finita con swingweight di 324 per intenderci.

    Su quale tipologia di telaio (hai qualche suggerimento ? Io pensavo di salire di peso da 305g a 315g tipo da Dunlop cx200 a Head Extreme 360+ Pro) dovrei orientarmi per avere un po’ più di spinta e concretezza ad alto regime quando si spinge o si vuole chiudere, ma mantenendo un impatto non troppo reattivo (non come Strike 100 per intenderci) in modo da sentire comunque la palla ?

    Diciamo una racchetta che sia un po’ meno difensiva e permetta un po più anticipo forse.

    Penso che la scelta dell’attrezzo sia l’eterno dilemma dei tennisti, da una parte si guadagna qualche cosa e dall’altra se ne perdono altre, io apprezzo molto il tuo modo di fare analisi e motivare le varie scelte indirizzando il ragionamento sugli aspetti che contano nelle scelte, ma non avendo visione e la possibilità di provare tutti i telai per noi tennisti diventa davvero difficile .

    Grazie per l’aiuto,
    Luca

    • Penso che la tua richiesta vada verso la classica più che la profilata. Guarderei telai come Vcore Pro 100, VCore 98, Pro One Unibody, CX 200, Phantom 100X e chiaramente Blade, escludendo Pure Strike per la tipologia di impatto più reattivo. Queste potrebbero essere tutte scelte molto valide, però, se cerchi proprio feeling, Pro One, Phantom 100X e Blade su tutte. Inoltre, se vuoi provare un telaio molto valido e più pesante, ma con inerzia gestibile, la nuova Pro Staff 97 è veramente un bel fioretto con cui fare ricami, anche se avrei preferito più top.

  21. Ciao Fabio!
    Ero indeciso con il modello nuovo ma adesso ho deciso di optare per questa racchetta.
    Mi servirebbe una mano per l’incordatura.

    Sono un NC che gioca da 4 anni, gioco il dritto in piatto, cercando più la precisione che la potenza e con uno swing non molto ampio, il rovescio è il mio colpo migliore e lo gioco piatto bimane o a una mano in back o in avanzamento, volée così così e tanta potenza nei colpi sopra la testa (smash e servizio).
    Vorrei una corda che aumentasse un po’ la spinta dei miei colpi piatti senza sacrificare il controllo. Cosa consiglieresti per questo stile di gioco? E a che diametro e tensione?

    Mi hanno consigliato le sue Explosive Red 1.25 a 21/21, ma sono aperto ad ogni tuo consiglio.
    Considera anche che non mi interessa generare rotazioni (o almeno non in top spin) e che cambio le corde meno spesso di quanto si dovrebbe, tipo dopo 40 ore di gioco… (in questo caso forse sarebbe meglio utilizzare un multifilo che possa portare a rottura?)

    Grazie ancora e un caro saluto!

    • Come tipo di corda, e vai verso il multifilo, oltre le 10-12 ore è inutile andare, perché la palla va la metà e il braccio deve fare il doppio.
      La Explosive ha una discreta spinta per essere un mono, ma non dura molto e 7-8 ore di buon livello le concede, per poi cedere. Se desideri una corda che sia più capace di spinta, dovresti guardare mono come Rocket 1.25, Ice Code, RPM Team, Magic 1.26, che ti offrono anche maggiore comfort di impatto.
      Tuttavia, inizia con le Red, per avere un feedback concreto su cui lavorare. Stai basso con la tensione, per un gioco piatto massimo 22/21.

    • In termini di feeling, il cuoio è sempre una gran cosa. Tuttavia, il telaio già non brilla per spin, con maggiore massa al manico e un bilanciamento più arretrato, potrebbe diventare ancora meno efficace per il top-spin. Se questo aspetto non è rilevante per te, allora puoi procedere. Diversamente, se hai già deciso per il cuoio, valuta di posizionare un paio di grammi ad ore 2 e 10.

    • Eh, il problema è quello.. ribilanciando viene fuori un bel mattoncino e con quel peso percepito ci sono telai più validi. Dico solo di valutare bene la perdita di spin e di prestazione.

  22. Ciao, sempre ottime le tue recensioni, volevo un paragone con la beast 98 , racchetta con cui mi sono trovato bene provandola per caso è più giocandoci ripetutamente sempre incordata con lynx da 1.25 a 22-21. La mia racchetta di provenienza e con la
    quale gioco tutt’ora è la
    Ki5 312, racchetta che presi per non ricadere nell’epotrocleite e con la
    quale gioco bene anche se lamento mancanza di spin. La beast non riesco a trovarla mentre la
    Dunlop si , da qui la richiesta di un confronto tra le due sia relativo alla
    Giocabilita’ sia al confort che con la
    Beast ho trovato ottimo.

    • Ciao, purtroppo non ho provato Beast 98 e non posso farti un paragone. Mi dispiace.
      Ma posso dirti che, se cerchi spin nella CX 200, non resterà contento della scelta, perché gioca molto bene con i colpi piatti e coperti, ma, tra le concorrenti 305 grammi in 16×19, è quella con minore propensione allo spin.

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