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Donnay PRO ONE 97 OctaCore

donnay pro one 97 octa core

Feeling

Siamo di fronte ad una delle racchette più sensibili nell’ambito delle 305 e non solo. Molto piacevole, molto diretta, ha un feedback pulito e sincero all’impatto, trasferendo bene la sensazione e le informazioni al braccio. Inoltre, sebbene la rigidità sia salita, è sempre un telaio tendente al flessibile e fedele alla sua storia in termini di feeling.

Comfort

Anche qui non si scherza. Donnay è una sicurezza dal punto di vista del comfort e le scelte tecniche premiano ancora i telai dell’azienda, ponendoli tra le più confortevoli ed anche le più indicate per chi cerca qualcosa che abbia anche a cuore le sorti del braccio.

Maneggevolezza

Un po’ meno maneggevole rispetto al passato, si allinea alle più vendute 305 del mercato, per inerzia e sostanza. Probabilmente diventa anche più familiare e un po’ meno sfuggente in mano, ma è sostanziosa e va detto. Per fortuna è tutta sostanziosa e il bilanciamento è a 31.5, quindi non fa accusare la massa sull’ovale. Ma c’è.

Sweetspot

Niente male. Ancora una volta Pro One 97 si conferma al top per il suo sweetspot ampio e regolare, ben oltre le possibilità di un 97 pollici, che in realtà è praticamente 98. Ha dalla sua lo Xenecore che stabilizza e apre ad una zona di impatto ideale generosa e rassicurante.

Giocabilità

Pro One 97 è un telaio tecnico, che vuole un braccio concreto e capace di gestirlo con sicurezza e decisione. Considerando, però, che lo sweetspot è generoso e la massa non esagerata, non è difficile in assoluto. È serio, ecco.

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16 commenti

    • Spinge più facilmente, ha più spin e si muove un po’ meglio, mentre Blade 18×20 ha più controllo e una maggiore solidità. Il feeling è più soft in Pro One e un po’ più reattivo in Blade, ma sempre molto molto piacevole.

    • Ciao, no, nessun problema, ho inserito solo un sistema più restringente per la sicurezza del blog, che qualche volta è fin troppo restringente. Per il resto, nessun problema.

  1. Finalmente la nuova Pro one…….bella recensione Fabio, come al solito….l’unica cosa è che i tuoi commenti lasciano intendere un po’ di eccessiva reattivita’ con ovvia perdita di controllo.
    Se si tratta di controllare la maggiore spinta, allora non vuol dire aver perso controllo, perchè se a parita’ di spinta, faccio un metro in piu’, ovvio che questa distanza, va recuperata lavorando un po’ piu’ il coplo. Diverso è il discorso, se la perdita di controllo, ‘scade’ in una maggiore difficolta’ a mettere la palla definitiva dove si vuole, con la precisione massima, che ci si aspetterebbe da un telaio Boxed dal piatto relaivamente piccolo e profilo sottile…insomma, da una Pro one 97.
    Comunque, sapresti indicarmi una corda meno reattiva rispetto alla Armour soft, che sappia addomesticare questo ‘nervo’ che presenta l’Octa? Ovviamente senza essere assolutamente rigida e che magari, vista anche la meggior rigidita’ del nuovo telaio, riesca a dare quella sensazione (direi un po’ persa sulla Octa rispetto alla Hexa per via dei 64 punti rilevati) di trattenere un po’ la palla sul piatto corde……Grazie mille e buon tennis !

    • Ciao, non si tatta di perdita di controllo, ma con i miei 21 kg di tensione sentivo che fosse necessario salite. Nella recensione caricata su Youtube, puoi vedere che stessi giocando sciolto e la palla camminava sempre. Ero con Armour Soft a 21 costanti. Tuttavia, trovo che una corda come la Keen sia maggiormente indicata per il nuovo modello, perché permette un attimo in più di gestione del colpo. Come era immaginabile, con la maggiore reattività del fusto, la corda reattiva rende il tutto troppo veloce in risposta e quindi la Keen riesce a fare, ora , meglio della Armour, anche con un impatto più dolce.

  2. dimenticavo……non per forza String Project……io solitamente uso per esempio anche Xcite di Pacific, Fire di Yonex, Black fire di Isospeed, Hawk Touch di Head e simili…

  3. Io ho una CX200 2021 customizzata, co 5 grammi nel manico, e 1,5+1,5 a ore 3-9, e va che e un piacere, ed e anche stabile e potente, con un ottimo controllo. anzi eccellente. e spinna pure, nei limiti di un telaio classico. incordata con NT ,AX plus a 22/21.

    Adesso che ho scoperto la FF20, mi viene dura, durissima sciegliere con cosa giocare, diciamo che le alterno e mi diverto…..un sacco
    Senza custom, la CX 200 gli manca onestamente un po di mordente…….ma gran bel telaio, niente da dire.
    Le donnay, dopo la Borg Pro (che mi sono dato una volta in testa…..ahiiiii che male, una vera clava), non ne ho piu provata una, e sarei curioso, solo che non e facile trovarne in prova dove sono io. Sarei curiosissimo di provare una profilata, che e da mo che ne cerco na che mi piaccia, ma non deviamo dall’argomento del blog, la 97 e senz’altro una racchetta per palati fini…buon tennis

  4. Ciao Fabio!
    Grande recensione come al solito!
    Premesso che io mi trovo molto bene con le hyper g sulla exa core.
    Ho acquistato una pro one octa e ho provato le string project hexa pro 22/21 e devo dirti che non mi sono affatto trovato.
    Secondo te meglio andare direttamente di hyper g anche su questo telaio?

    Grazie mille

    • Ciao, non si può dire meglio o peggio, perché conta molto il feeling di impatto, quindi sta a te capire quale preferisci, essendo corde che fanno un lavoro molto simile, per quanto Hexa è meno estrema di Hyper G.

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