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Confronto Racchette Profilate Over 300 grammi

Dopo aver confronto le racchette profilate da 300 grammi, le Classiche da 305 e le Classiche da 290 a 300 grammi, è tempo di salire col peso. Andiamo a mettere a confronto le racchette Profilate Over 300 grammi, una categoria che parte dai 305 grammi e finisce ai 325, con tante soluzioni diverse, ma tutto estremamente redditizie in campo. Qualcuna punta al feeling, qualche altra al controllo e altre ancora alla cattiveria pura sui colpi, dimostrando che, anche se apparentemente ci sono delle similitudini, l’anima e la vocazione più essere molto differente. Non è una categoria di racchette molto popolata a dire il vero, ma alcuni dei modelli presi in esame sono dei veri e propri baluardi, divenuti dei must, ai quali le aziende sono molto legati e, anche se il mercato va sempre più verso i 300 grammi, continuano a proporre in nuove versioni.

Andiamo a scoprire che sapore hanno le Profilate Over 300 e perché vale la pena affidarsi ad una racchetta con queste proporzioni, ma soprattutto cosa offra l’una più dell’alta.

Pacific BXT X Fast Pro

Pacific propone da diversi anni quest’ottimo telaio, che rappresenta il massimo della sua esperienza in fatto di racchette profilate. È una racchetta molto completa ed è anche quella che offre l’impatto più flessibile di tutte le concorrenti, al di là dei dati di rigidità. Flessibile, potente e capace di rotazioni molto immediate, X Fast Pro è un telaio che sa offrire una spinta di alto livello, grazie alla lunghezza maggiorata di un cm, che la porta ad avere una gittata sempre lunga e obbliga a far girare sempre bene il braccio, perché accetta pochissime indecisione e la sua verve va governata con esperienza e sfruttata per generare palla pesante. È molto precisa, anche sui colpi più piatti, ma mette sempre un po’ di giro in maniera naturale. È anche la più sottile tra le concorrenti, mostrando un certo feeling classico all’impatto.

Cosa offre in più rispetto alla concorrenza?

Sa spingere forte e creare una palla molto pesante, dando sempre un aiuto nel generare spin. È morbida all’impatto, simula bene il comportamento di un telaio classico e ben più flessibile. Ha un grosso vantaggio nella restituzione di energia a regime medio-alto, per via della lunghezza XL

Cosa offre in meno?

È impegnativa e poco maneggevole, la maggiore lunghezza la rende tanto efficace quanto esigente nella richiesta di swing e non permette distrazioni, nonostante sia anche tollerante. Il feeling è morbido, ma la sensibilità è più anestetizzata rispetto alla concorrenza, per via del punto di impatto più distante dal manico.

Qui la recensione

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12 commenti

  1. Bell’articolo, come al solito, sulla tipologia di racchette che prediligo. Attualmente gioco con Volkl V-Sense 8 da 315gr di cui apprezzo molto la maneggevolezza. Nel caso tu l’abbia mai provata mi sapresti indicare le principali differenze con la Mantis 315 PS che mi attira molto non essendo io un grande patito dello spin??
    Grazie, Tullio

    • Ciao e bevenuto nel Blog. Purtroppo la V-sense 8 non l’ho mai testata, ma, guardando le caratteristiche, oltre ad una sostanza simile, anche il piatto ha una forma non troppo diversa, con una sagoma a goccia. Quello che posso dirti, senza un confronto diretto in campo, è che la Mantis sui colpi piatti è perfettamente a suo agio, con controllo e sensazione quasi da classica, ma soprattutto tanta spinta.

  2. Venduta una Radical Pro e acquistata un mese fa una ezone 100 (settata come da te consigliato con Poly AIR a 23/23) non mi trovo bene…manca spinta..e in maniera clamorosa..secondo te risolvo con la ezone 98 o mi conviene guardare altrove (in casa Wilson ad es.)?
    Grazie

    • Ciao Gianpaolo, la tensione è assolutamente alta e la Air, per quanto offra discreta spinta facile, è una corda che ama le tensioni più basse. Inoltre, solitamente le Yonex vogliono un kg in meno del normale, quindi dovresti provare a giocare con, al massimo, 21/21 e magari rpovare una corda più cattiva, come Poly Tour Strike o Fire, prima di bocciare il telaio. Tieni anche presente che la Ezone 100 è sicuramente più potente della 98, quindi procedi con la corda diversa a tensione più bassa.

  3. Ciao Fabio, seguo sempre le tue recensioni che trovo molto utili nell’identificare quale telaio potrebbe fare al caso mio anche se il tuo livello è ben altra cosa rispetto al mio. Detto questo, visto che posseggo una Solinco Protocol 325, come la vedi in questa classifica anche se ha qualche anno alle spalle?

    • Beh, ero indeciso se inserirla nel confronto, ma si tratta di una fuori-categoria, perchéi 325 grammi, su un telaio profilato, non si vedono mai. La protocol ha molte affinità con i modelli babolat di alcuni anni fa, soprattutto per la rigidità di 66 punti. Gran telaio, molto massiccio, ma non troppo esplosivo, perché limita molto con l’ingombro in aria e con l’inerzia. Inoltre, il fatto che sia anche più morbida, la rende meno reattiva di quasi tutta la concorrezza e la fa diventare un telaio da spingere come una racchetta classica, sfruttando la tanta massa, ma senza possibilità di strappo con lo spin. Quindi, può essere una soluzione per chi gioca morbido, classico, lasciando fare tutto al telaio, ma non per un gioco moderno.

  4. Ciao, ti vorrei chiedere un chiarimento. Non ho capito quale è realmente la differenza tra la Head touch radical (MP/PRO) e la XT radical (MP/PRO). Nel senso, la Touch è una xt “rinnovata” o è realmente un’altra racchetta?

    • Ciao Francesco e benvenuto nel Blog.
      Con l’aggiornamento al Graphene Touch, Radical MP e Radical Pro hanno mantenuto lo stesso stampo, ma sono cambiate alcune specifiche rilevanti per il comportamento in campo.
      Per quanto riguarda la Radical MP, la versione XT aveva una rigidità di 62 punti, quindi non troppo reattiva, che penalizzava l’aspetto della potenza e della risposta immediata. La Radical MP Graphene Touch ha un ra di 66 punti, che la rende, appunto, più potente, stabile e ne migliora anche il feeling, che è sostanzialmente meno asettico e più presente. Inoltre, è aumentato anche il livello di inerzia e, più in generale, il telaio è nettamente più solido.
      Per quanto rigiuarda la Radical Pro, la rigidità è salita di un punto, da 65 a 66, ma è scesa l’inerzia, che, dai 330 e più punti della versione XT è è scesa a 325 circa, nella versione Graphene touch, ampliando la giocabilità generale e dimunuendo la richiesta di fisico necessaria. In sostanza, la Radical Pro tirava già molto forte, ma Head ha deciso di renderla più veloce da muovere, in modo da poter essere meglio gestita da un pubblico più vasto, ma soprattutto che potesse accelerare meglio e dare più spin naturale sui colpi.
      Spero che ora sia più chiaro il senso del cambiamento delle due racchette.

  5. Grazie per la risposta.
    Effettivamente è l’unica profilata che ho provato o avuto con cui posso colpire a tutto braccio e con poco overnet senza la paura di finire sui teloni. Pensavo però che come spin potential si avvicinasse alla Pure Aero Tour o almeno alla Pure Drive Tour.

    • No, affatto, lo spin potential della Pure Aero è difficilmente arrivabile per molte delle concorrenti, ancor di più per la protocol, che ha schema più denso, rigidità inferiore e inerzia maggiore, che la rallenta nello swing. La Protocol, come detto, sostituisce una classica, ma con un piattone tollerante e benevolo.

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