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Head i.Prestige Intelligence Midsize – Classic Test

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Scheda Tecnica:

Head size 93 inch(600 cm2)
Peso 330 grammi
Bilanciamento 315 mm
Schema corde 18×20
Rigidità 60 RA
Profilo 19 mm
Lunghezza 68.5 cm

La Prestige MIdsize è stata la racchetta di tanti campioni, ma personalmente l’associazione che mi viene in mente è con Goran Ivanisevic, colui che l’ha portata sul tetto di Wimbledon e che ne ha fatte fuori un bel po’ sugli stessi campi. Ad ogni modo, quando si parla di questo telaio, bisogna togliersi il cappello e probabilmente chiedersi se esista qualcosa di più connesso e performante sul mercato odierno. È questo il motivo per cui dedico il primo Classic Test alla i.Prestige Mid!

Esteticamente è un gioiello di rara fattura, nonostante gli anni e, la i.Prestige è la pace dei sensi sia al tatto che alla vista. Il nero satinato degli steli, molto hi-tech, insieme al grigio metallizzato del piatto corde, creano una racchetta piuttosto bella e snob. All’epoca rappresentò una grossa rottura abbandonare il bordeaux per questa nuova colorazione. Tra tutte le Prestige, insieme alla 600 Classic, è sempre stata la più bella. La forma del telaio è sempre affusolata con piatto piccolo e piuttosto regolare, steli lunghi e concavi, profilo 19 mm, cap lungo. Pochi telai al mondo possono reggere il confronto, probabilmente solo la Prostaff 85.

Prova sul campo. Visti i numeri di questa signorina, si capisce subito che si tratta di una attaccante nata, pensata per aggredire e piegare le mani all’avversario ed è inutile rivolgersi a lei se le intenzioni di chi la usa sono rivolte alla regolarità assoluta. Ha uno swingweight elevato, ma fa di tutto per nasconderlo e presenta sempre una buona manovrabilità e un discreto accesso alle rotazioni a patto di non strappare il movimento, perché ricorda subito che richiede attenzione. Il telaio offre uno sweetspot piuttosto generoso e di forma omogenea che consente vari stili di gioco. Offre anche una sensazione di discreto confort, nonostante sia più rigida di altre versioni della Prestige Mid, per quanto una rigidità di 60 punti RA indichi un’ottima flessibilità del telaio. La sensazione è che il punto di flessione sia un po’ più alto che nelle altre versioni.

Da fondocampo pretende ritmo, ma ha un comportamento esemplare e si può optare per un gioco pulito e anticipato, magari montando un ibrido, oppure caricando e spingendo frontalmente. Proprio la spinta frontale costituisce la sua maggiore dote. Fa molto male quando si sale sopra la palla e si carica il colpo. Riesce a trasferire tanta energia cinetica e l’avversario riceve colpi molto pesanti, degni di una mazza ferrata. Impressiona anche per potenza espressa, il vincente è sempre a portata di mano. La precisione è sui massimi livelli, non ci sono sbavature nelle traiettorie, semplicemente va lì dove si mira. Mi ha molto sorpreso per quanto riesca a prendere rotazione, infatti catapulta la palla di là piuttosto carica di effetto, grazie ad uno schema 18×20, seppur fitto, regolare nella spaziatura delle corde, tipico di Head. Non che sia una racchetta da arrotini, ma piuttosto, per essere un mid, non è così scorbutico come si potrebbe pensare. Il bilanciamento a 315 mm aiuta molto a spingere e a trovare soluzioni allo scambio direttamente dal fondo. Queste caratteristiche la pongono in diretta concorrenza con molti telai odierni, di pari peso e caratteristiche simili, rispetto ai quali ritengo sia ancora superiore e difficilmente migliorabile. Inoltre, ha una stabilità assolutamente confortante: si fa partire il braccio, con una apertura ampia, e impatta con una feeling che consente una padronanza assoluta del colpo. Un giocatore completo nella tecnica, con un gioco semi-moderno, può ancora tirare fuori il meglio da questo telaio. Il back è perfetto, pesante e preciso come serve, non va via velocissimo, ma la palla resta bassa e profonda con poco sforzo.

A rete rappresenta, insieme alla Wilson Prostaff 85, il riferimento di sempre. Precisissima, colpi veloci e profondi, discreta maneggevolezza e facilità di taglio ne fanno un’alleata perfetta. Di solito tendo ad utilizzare un po’ di taglio sul colpo, ma la i.Prestige fa benissimo il suo lavoro anche impattando totalmente piatto, infatti, per tutto il test, a rete ho sempre utilizzato movimenti puliti.

Al servizio capisci perché Goran la utilizzava. Piatto e slice sono le soluzioni che vengono meglio, palla pesante e molto veloce, discreta rotazione e sensazione di impatto sempre pulito sono i risultati che si possono ottenere se il braccio e le gambe sono ben messe. Il kick non è il suo colpo naturale, ma viene comunque bene, a patto di non pretendere troppo da questo colpo, perché i limiti del piatto 93 si avvertono su tutti i colpi più strappati.

In definitiva è un telaio dalle potenzialità altissime, ma richiede fisico e tanto tennis nel braccio. Non ama giocare piano, vuole ritmo e vuole essere spinta in avanti, sempre con chiusura dei movimenti. Apre un mondo di tennis di ottimo livello perché fa giocare molto bene e molto pesante, ma fa capire che immediatamente bisogna cominciare a fare sul serio, perché appena si fa un pizzico di braccino, la palla perde totalmente peso e profondità. Consente un gioco completo, ma non bisogna mai tirarsi indietro, pretende molte poche incertezze in campo, infatti è destinata a chi attacca e non ci pensa due volte ad avanzare. Ripaga sempre con colpi precisi e potenti, con una connessione alla palla pressoché perfetta e un feeling pulito su ogni colpo. Insomma, non delude le aspettative, ma non vuole neanche essere delusa da chi la impugna.

La qualità percepita è veramente altissima, assemblaggio perfetto dei materiali, paintjob ben eseguito con tanti particolari di lusso. La qualità costruttiva è su ottimi livelli, visto che su 4 telai disponibili, tutti erano in perfetta specifica, uno solo differiva di un misero grammo. C’è da chiedersi come mai, con tecnologie costruttive più vecchie di oltre 10 anni, si riuscivano ad ottenere risultati ben superiori rispetto a quelli di oggi.

Dopo il test, abituato a vedere il piatto 93, ho ripreso le mie Blade 98S e per un attimo ho avuto il dubbio che il mio incordatore mi avesse dato delle Blade 104, al posto delle mie! Visivamente la differenza tra 98 e 93 è davvero enorme, poco dopo l’impressione della differenza visiva è stata supportata anche dalla facilità di gioco. Mi era anche balenata l’idea di prenderne altre tre o quattro e usarle come telaio ufficiale, ma al massimo ne terrò una da cacciare dal borsone nei giorni in cui mi sentirò più Goran Ivanisevic del solito!

La i.Prestige Midsize ai voti:

Potenza: 7
Controllo: 9
Maneggevolezza: 7
Comfort: 7
TopSpin: 7.5
BackSpin: 8
Servizio: 8.5
A rete: 8.5
Qualità percepita: 8.5

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21 commenti

  1. Questa racchetta è una vera opera d’arte. Vengo da una pro-stock della Prince con peso simile ma caratteristiche diverse (xl e piatto 100, profilo sottile di 20mm) e sto pensando seriamente di utilizzare questo gioiello austriaco come mio telaio definitivo. Aggiungo alla recensione (per altro assolutamente azzeccata, secondo il mio punto di vista) che il peso della racchetta non si avverte assolutamente.

  2. Racchetta fantastica, ne ho ancora una e mi pento sempre di aver dato via la coppia. Richiede tanto fisico ma le soddisfazioni sono enormi. La grande differenza che hai notato con la blade 98 è perché in realtà i piatti head sono più piccoli del dichiarato, i mp sono 95 e in questo caso il 93 in realtà è un 89.5,quindo come la ex pro staff di roger.

  3. Ho giocato con questa racchetta dal 2003 al 2008: ricordo che il primo punto in partita fu un ace! Un gioiello di racchetta, con materiali la cui rigidezza variava in base alla deformazione. Sei sicuro che il bilanciamento fosse a 315 e non a 310? Dopo i.prestige sono passato alla prestige microgel 600, con cui ho giocato fino ad agosto 2015: mi sono trovato un po’ meglio con la microgel, è più pastosa e facile. Poi, putroppo, ho comprato le wilson pro staff 97….che penso cambierò nelle prossime settimane. Tu sapresti spiegarmi perché con le ps97 (tensione corde 22kg mono) non riesco tirare forte con il dritto e fare vincenti da fondo?

    Saluti,
    Giorgio

    • Ciao Giorgio, la Prestige Intelligence, e più in generale la prestige, è un telaio che ancora oggi detta le regole per la massima espressione in fatto di racchette agonistiche. Ciò che tu lamenti della Pro staff 97 è una cosa molto normale perchè i telai si sono alleggeriti e, diminuendo la massa e l’inerzia, non abbiamo più la sensazione di pesantezza di palla che le vecchie Prestige e Sixone riuscivano a garantire. Il gioco e i materiali sono cambiati e ci vogliono dei compromessi tra la vecchia pesantezza di palla e feeling e l’attuale velocità del gioco. Se ti aggrada la serie Pro Staff, ritengo che la vera regina della famiglia sia la 97S, che ha un peso di 310 grammi, ma l’inerzia quasi di 340 punti, proprio come le vecchie Prestige Midsize. Anche dal punto di vista del feeling e della pesantezza di palla siamo lì. Se vuoi un telaio iper-tecnico, sai su cosa devi andare, ma se il tuo obiettivo, non conoscendo il tuo livello di gioco, è di vincere le partite, puoi orientarti sulle Donnay Pro One 97 16×19 o 18×20. Ho ultimato il test pochi giorni fa e sono in procinto di pubblicare la recensione completa. Ritengo che sia un telaio molto equilibrato tra feeling, resa in campo e facilità di utilizzo, cosa che manca alla 97S per esempio. Poi, la rigidità di soli 60 punti riporta davvero ad altri tempi e consente un controllo ottimale della palla, che sia in spin o totalmente piatto.

  4. Dopo due anni di riposo x epicondilite e aver ripreso con una serie di babolat, ho rispolverato questo gioiello, che continua a darmi soddisfazioni. Gioco molto d’attacco provo sempre a chiudere il punto in pochi scambi, ma vorrei però qualcosa di piú moderno che però m idia le stesse sensazioni della mitica Prestige. Avrei pensato alla nuova Prestige pro graphene xt, ma ho letto il tuo consiglio a Giorgio circa la pro staff 97s che si avvicina molto alla Prestige che qui hai recensito. Cosa mi consigli? Grazie Sergio

    • Ciao Sergio, sicuramente la 97S offre una sensazione molto simile alla i Prestige. Puoi tranquillamente provarla e trovare una degna sostituta. Altrimenti telai che si avvicinano al genere sono V core Tour 330, Donnay Pro One 18×20 GT ( da customizzare perché nasce 305 grammi ma già carica di inerzia), T fight 315 limited, sempre da customizzare.

  5. Deduco quindi che la nuova Prestige pro graphene xt non abbia le stesse caratteristiche della Prestige intelligence e dovrei orientarmi verso la pro staff 97s? Ho sospeso l’acquisto della nuova Prestige xt graphene in attesa della tua risposta. Grazie Sergio

  6. Ciao, velocemente ringrazio per la qualità e la competenza che questo blog respira. Ti scrivo per avere un consiglio. Ho 38 anni e ho ripreso a giocare dopo un periodo di “lunga” pausa con giocate molto saltuarie, ma il gioco è rimasto lo stesso! Gioco da sempre con grande soddisfazione con una Head Radical Tour Performance (piatto da 630). Vorrei acquistare una racchetta nuova e onestamente vorrei avere in mano qualcosa che non serva solo a vincere una partita con materiali e costruzione magari di dubbia qualità, ma una racchetta che vale la pena di impugnare. Leggendo la recensione di questa bellissima Head iPrestige mid mi chiedo se può fare al caso mio. Chiaramente ho letto molti altri post anche di altre racchette che potrebbero, forse, dimmi tu, rappresentare delle valide alternative. Più volte ho letto che chiedevi di spiegare il tipo di gioco. Difetto o pregio non so, ma data anche la mia statura non eccelsa (167cm) ho sempre cercato il punto da fondo campo cercando di chiudere il prima possibile e per fare questo ho sviluppato un gioco “abbastanza” aggressivo. Sicuramente dovrei cercare più costanza nel gioco, questo è il mio difetto, ma per darti una linea generale del mi gioco per me ogni colpo è come se fosse l’ultimo.
    Detto questo, scusa se non sono stato troppo tecnico ma non sono un professionista del settore, ti chiederei la cortesia darmi un consiglio su queste tre racchette che come dicevo prima credo potrebbero fare al caso mio:
    1. questa head prestige intelligence mid
    2. la wilson pro staff rf97 ma non l’ultimo modello (quella tutta nera), la versione precedente
    3. la wilson pro staff 97s

    Oggi mi fratello, fresco di acquisto pro staff 97 tese a 22kg, me la presta per qualche palleggio: giusto due palline e riprendo la mia, non fa proprio per me. A me serve una racchetta molto simile a quella che ho: profilata, pesante, ma senza farmi venire l’epicondilite (anche se la mia accordata e con grip pesa 350g) e tensione delle corde…alta, quanto non so, poi magari approfittando della tua disponibilità ne parliamo la prossima volta.
    Grazie,
    Simone

    • Ciao Simone, benvenuto sul blog e grazie molte per i complimenti.
      Leggendo ciò che scrivi, vorresti un telaio molto solido e comunicativo, d’altronde provieni da una Radical Tour, telaio tutt’altro che banale.
      Non solo, vorresti anche un telaio pregiato, che ti ricordi la fattura della tua radical. Sicuramente la RF 97, anche in versione 2015, dà grossissime soddisfazioni, un telaio completissimo, ma anche molto pesante, che fa registrare circa 360 grammi con corde e overgrip, quindi che ti manderebbe un po’ fuori range. La Pro staff 97S, invece, ricorda molto la i-prestige, ma aggiungo un tocco di modernità con il pattern 18×17 che non preclude la via dello spin. Se te la senti di reggere un telaio con bilanciamento avanzato, molto solido, che richiede tennis e fisico, allora puoi pensare a questa. Però, sempre per un discorso di qualità e resa combinate, ti suggerirei di valutare anche le Yonex V Core Duel G 97, più la 310 grammi che la 330, che rappresenta il massimo in fatto di feeling e precisione per l’azienda giapponese. Racchette precise, molto duttili, ma la rcihiesta di fisico varia molto tra 310 e 330 grammi, per cui ti direi di considerare soprattutto la 310 grammi, perché il livello di inerzia della 330 è stellare, come i colpi che ne escono, ma ci si stanca e il telaio deve girare sempre consistente sui colpi. A queste, aggiungo la Pro One 97 GT 16×19 di Donnay, che è la più morbida e classica del lotto, che ha un feeling molto presente e una filosofia che riprende la qualità e l’impostazione classica dei telai, con l’aggiunta dello Xenecore, che ravviva stabilità e potenza. Purtroppo, invece, per quanto riguarda la i-prestige, parliamo di un telaio fuori produzione, che puoi trovare solo usato e comunque molto vecchio, per cui ti sconsiglio di valutarne l’acquisto, anche perché le soluzioni moderne ci sono e come!

  7. Ciao scusami, volevo solo precisare un paio di cose. Ho segnato quelle tre racchette ma a parte la prima che dal test risulta essere la lamborghini delle racchette, le altre due le ho messe leggendo un po’ quello che scrivevi nei vari post. Non sono un amante del “made in china” anche se so essere la zona di produzione attuale di moltissimi produttori e le due wilson che ti ho segnato magari vengono fatte proprio li… Ci sarebbero le yonex che leggendo il test della vcore duel g 97 mi sembra davvero una gran bella racchetta adatta (forse) al mio gioco e a quello che cerco anche per la qualità dei materiali usati.
    Grazie,
    Simone

  8. Grazie mille Fabio, sei stato gentilissimo! Scusami, ti chiedo, corde e tensione? Volevo provare le String-Kong che consigli magari con l’ibrido yeti-gibbon. Tensione? Ho letto che consigli 22kg massimo giusto?
    Grazie ancora,
    Simone

    • Certo, un ibrido molto solido, che puoi montare tranquillamente anche a 21/22, perché la yeti impone spinta ed è meglio tenerla bassa come tensione, anche in ibrido.

  9. Ciao Fabio, a casa custodisco gelosamente 2 di queste racchette : una montata con multifilo Wilson Sensation tirato a 20kg e l’altra con Black Code sempre a 20 kg. Mamma mia che impatto con la palla ! Stesso discorso per la terza racchetta che custodisco la Prestige Classic 600. Ammetto che ogni tanto le uso e quel suono mi esalta. Vero che dopo 1 ora ho il braccio affaticato pur essendo fisicamente non proprio piccolino….1.90 per 87 kg.
    Quando le uso mi viene sempre in mente la frase “non son degno di te” 🙂

    • Purtroppo è esattamente così, sono racchette dal piatto striminzito, che è bene tirare fuori ogni tanto per raddrizzare il proprio tennis e che ti misurano in ogni colpo. Il feeling è di quelli perfetti, come se colpissi con la mano, ma il resto è utopistico per un tennis attuale.

      • Ciao, ma seconde te, visto che è un telaio che fornisce una grande precisione,per quali corde vanno utilizzate per avere una grande potenza senza dover fare tantissimo lavoro con il braccio ? Ed eventualmente a quanti kg ? Grazie in anticipo per la risposta

    • Il mono, sulla I-prestige, fa fare tanta fatica. Puoi anche pensarci, ma devi andare su corde molto sottili che lascino lavorare il pattern così denso. Magari con un mono 1.15-1.18 al massimo, ad una tensione di 19/18, puoi ottenere un risultato buono, ma il multi aiuta sicuramente di più in spinta e comfort.

  10. Ciao , uso ancora oggi la i-prestige mid , la recensione di Fabio è perfetta , un telaio incredibile che “obbliga” a giocar bene con soddisfazioni uniche sui colpi . Confermo anche la questione corde , calibri piccoli e tensione sui 21/22 Kg con multifilo e si va alla grande. Per gli amanti del tennis classico se avete la fortuna di avere questo telaio nell’armadio riprendetelo ed usatelo. Valgono gli stessi commenti anche per la Prestige Classic 600 , versione precedente alla I-Prestige, sulla quale il feeling è più pastoso , anche questo telaio è ancora oggi un riferimento.

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