
Head MXG 3
Le innovazioni nel tennis, soprattutto in fatto di racchete, suscitano sempre grande interesse ed Head è un’azienda che nella ricerca di materiali e sviluppo di nuove tecnologie ha sempre creduto e continua a credere. Basti pensare a qualche anno fa, quando le Titanium spopolavano, racchette che hanno avuto un enorme successo, dalla amatorialissima TiS6 alla più agonistica TiRadical. Ma anche le Flexpoint, le Liquidmetal, le Intelligence, insomma, Head non è mai stata ferma dal punto di vista dello sviluppo e oggi propone la tecnologia MXG, ovvero l’applicazione del Magnesio per la costruzione del ponte, innestandolo nel Graphene Touch. Al momento sono proposti solo due telai con questa tecnologia, MXG 5 e MXG 3, entrambi con un peso al di sotto dei 300 grammi. Oggi ci occupiamo di esaminare la MXG 3, che ha le proporzioni più interessanti.
Scheda tecnica:
Headsize 100 inch2
Peso 295 g
Schema corde 16×18
Bilanciamento 325 mm
Swingweight (incordata) 312 kgcmq
Rigidità 72 RA
Profilo 22- 26-24 mm
Lunghezza 68.6 cm
L’estetica della MXG 3 è molto piacevole, con elementi che indubbiamente hanno una impronta Hi-tech e futuristica. Il nero satinato è dominante su tutta la struttura, con serigrafie in diverse tonalità di grigio e il verde acido a contrasto per il “3” che identifica il modello di racchetta. Inutile dire che il ponte in magnesio è l’elemento caratterizzante del telaio, a dominare l’estetica con il suo grigio chiaro e le forme particolari, che donano un aspetto più cattivo al telaio. La pressofuzione dell’elemtno in magnesio è assolutamente ben rifinita e non vi è alcun rilievo nel passaggio tra grafite e magnesio, a formare un pezzo unico, senza interruzioni né alla vista né al tatto. Sicuramente meglio dal vivo che in foto, la MX3 è anche bella e trasuda qualità. A completare un aspetto ricco, c’è un grip molto interessante, lo Head Ultimate, nero e dalla superficie che richiama il cuoio, poco cedevole e piuttosto sensibile, un prodotto che ancora non è disponibile in aftermarket, ma che mi piacerebbe presto vedere nei negozi.
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30 commenti
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Ciao e, al solito, grandi complimenti per la recensione.
La prima domanda è: dato il peso ‘leggero’ è previsto l’arrivo di una versione ‘heavy’? La seconda è: so che Head la consiglia con un suo nuovo ibrido. Che ne pensi? Come l’hai provata tu?
Grazie come sempre.
Ciao Andrea, il peso è leggero, ma rientra di fatto tra le 300 grammi. Il fatto è che, per mantenere controllo su un telaio con le corde lunghe, biosgna limitare l’inerzia, per forza, altrimenti diventa troppo esigente in controllo. Trovo una scelta giusta quella di dare una struttura potente e un livello di inerzia sempre gestibile. Arriveranno sicuramente le versioni più agonistiche, Head ha investito tanto in questo progetto, troppo per presentare solo due modelli sotto i 300 grammi. Inoltre, già sono state avvistate delle simil-prestige con il ponte in maegnesio nelle mani di Klizan e di Nadal già nella off-season. L’ibirdo che viene proposto dalla Head non l’ho ancora provato, io ho avuto modo di testare i telai solo con il mono, Hawk touch e l’ultima versione della Lynx. Penso che il mono sia la scelta ideale per mantenere il miglior controllo, perché il pattern è largo e offre tanto snap-back.
Grazie Fabio, sempre preciso e gentile. Un esempio.
Ciao.
figurati, è u piacere 😉
Buon giorno Fabio.
Nella recensione dici: “la scheda tecnica parla di 72 punti RA, ma il comfort e il flex fanno pensare a valori decisamente inferiori…”. A occhio e croce quale potrebbe essere il RA “effettivo”, secondo te? Ciao
Buongiorno a te, dalla rilevazione in laboratorio, in realtà, il telaio ha fatto registrare un 74 RA nuda, mentre il 72 è il dato a racchetta incordata. Tuttavia, non è comparabile al dato di altri telai di catgoria simile, perché la rigidità alta serve per contrastare la maggiore lunghezza delle verticali e per rendere la struttura potente a fronte di una inerzia bassa. Per rispondere alla tua domanda sulla rigidità percepita, a braccio, ricorda quella di una wilson Pro Open, secca ma non dura, oltretutto è davvero difficile andare fuori centro e il telaio sembra sempre flessibile. Dopo il test, infatti, avrei detto 66-67, poi ho letto i test di laboratorio e quel 74 non me lo aspettavo proprio.
Buongiorno Fabio, mi associo ai complimenti per la sempre ottima recensione che lasci. E, con piacere, noto che finalmente hai iniziato a parlare anche dei telai Head 😉
Ti ringrazio, non posso esimermi dal testare anche Head. Spero che in futuro ci sia una collaborazione da parte dell’azienda, per ora le cose più interessanti le testerò con le mie forze e le mie disponibilità.
Buonasera fabio mi sono in formato dal mio negoziante mi a detto che non a una buona impressione sul gioco in top spin .Perché la palla Non esce velocemente DAL piatto corde.dicono che è un tela io agonistico secondo lui è un telaio amatoriale che ne pensi perché io la volevo acquistare lui mi a scoraggiato voglio un tuo parere grazie
Ciao Gianni, la mia impressione sul telaio è esattamente quella che puoi legere dalla recensione, ovvero di un telaio che può andare bene per l’amatore come anche per un buon agonista, che, spingendola, ne sfrutta lo spin e la stabilità generale. Il telalio va bene, è particolare, ma soddisfa e lascia giocare in maniera molto facile.
Ok grazie
ciao Fabio , attualmente gioco con la Ultra 100 , vorrei sapere se come controllo la Head si avvicina alla Ultra. Avendo in casa la Tour Bite 1.25 e la Original Rough , quale delle due corde mi consiglieresti per la MxG3 , e a quale tensione per un gioco semi piatto ?
tre volte grazie – Alberto
Ciao Alberto, come tipologia di attrezzo ci siamo, è del livello Ultra/Pure Drive, tutavia è un telaio tende ad offrire più spin e una traiettoria più arcuata. In generale, il controllo è buono, ma sempre se si tende a coprire la palla, perché la gittata è lunga e lo spin amplificato. Puoi addomesticarla con un mono, io ho avuto modo di provare solo Hawk touch e Lynx, preferendo il primo per un gioco in top non esasperato. La tensione va un po’ anzata rispetto al tuo solito, parti da un kg in più rispetto a quanto fai con la Ultra.
grazie Fabio , forse un mono liscio sarebbe preferibile, proverò. Sulla Ultra ho dovuto mettere 5 grammi tra ore 10-2 ( piu 3 grammi tappo e overgrip) perche la sentivo leggera in testa , con la MxG3 potrei sentire la stessa mancanza ?
Si, potresti sentire il bisogno, almeno dal punto di vista dinamico, ma la resa c’è e con una corda adatta, non serve custom.
Buonasera e complimenti per la recensione.
Faccio una premessa. Sto abbandonando anche un poco a malincuore l’ultima versione della Radical Pro, attrezzo con cui riesco bene a spingere ed a concludere a rete ma che richiede un braccio che io non ho, ed alla lunga mi stanca troppo.
Anche guidato dalle tue recensioni sono arrivato al bivio finale: Head MXG 3 e Babolat Pure Strike 100.
Devo dire che con la Babolat trovo più peso nei colpi (eccezionale lo slice) e più stabilità sotto rete, con la Head una maneggevolezza che consente di tovare sempre la profondità ed una eccezionale facilità nei cambi di gioco, unita ad una grandissima precisione, – anche sotto rete, dove la precisione a compensa la mancanza di cattiveria nei colpi-. Premetto che la Head l’ho provata incordata per bene, con le Primal che sulla MXG £ ci stanno alla grande, mentre sulla Babolat non so neanche che corde stavano :(.
Detto ciò per il mio gioco (aggressivo, non sono uno che sta dietro a remare, soo amante del gioco a rete ma con un braccio che tende a stancarsi) cosa pensi sia meglio fra le due?
Ciao e benvenuto nel Blog!
La decisione non è facile, perché sono due bei telai, di cui uno molto innovativo. La Head ti ha convinto di più per la profondità e questo è il dato interessante, insieme al feeling, che è più pastoso rispetto alla Babolat. Tenderei sempre a scegliere il telaio con maggiore feeling, quando si è indecisi. Essendo, poi, anche performante, penserei alla Head e sperimentarei anche altre incordature per scoprire le ulteriori doti.
Ciao Fabio è il mio primo post ed ho il piacere di complimentarmi con te per le tue gradevolissime e illuminanti recensioni. Grazie davvero.
Relativamente alla MXG 3 che sto testando da qualche giorno inizialmente attratto dalla novità.
Confermo le tue impressioni ed ho sperimentato le “due anime” di questo attrezzo.
Telaio solido, versatile, preciso quanto basta potente quanto basta ed incredibilmente maneggevole comodo quasi “defaticante” per il braccio.
Pratico il tennis amatoriale anche se con intensità; ho 50 anni, fisicamente integro, non sono dotato di tecnica eccelsa ed ho una preparazione atletica modesta ma ho percepito chiaramente che questo telaio mi consente di giocare più a lungo con continuità e con l”efficacia dei primi minuti e per me è un risultato entusiasmante. Pertanto sto per procedere all’acquisto con qualche incertezza sulla corretta incordatura.
Posso chiederti consiglio sulla tensione ideale considerando che la sensazione di confort elevata mi spingerebbe ad aumentare la mia solita tensione 23/22 fino a 25/24 a favore di una maggiore precisione? Potresti indicarmi il nome di un mono adatto e facilmente reperibile? Grazie in anticipo.
Ciao Fabio, benvenuto nel Blog. Hai scelto un telaio non banale, che aiuta molto nel gioco, ma che sa anche dare soddisfazioni in piena spinta e in anticipo. Sulla questione della tensione, è normale, le verticali sono lunghe e un kg in più rispetto al solito va dato, al contrario delle verticali che hanno una lunghezza standard e non necessitano di maggiore tiraggio. Tra i mono che ho testato direttamente sul telaio, sicuremnete hawk touch è quello che mi dato la maggiore sensazione di solidità e di spinta, sempre con un ottimo comfort. La tensione del mio test era tra i 23 e i 25, ma il meglio l’ho registrato intorno ai 24/23, proprio con la Hawk touch. Ho testato anche la Lynx, che va anche bene, ma aumenta la facilità e il controllo dell’attrezzo, togliendo qulcosa in potenza rispetto alla Hawk touch. Direi che quest’ultima è senza dubbio più adatta al telaio.
Ciao Fabio, ho appena effettuato la registrazione nel blog perche’ piacevolmente sorpreso dalla tua competenza tecnica.
Sono un over 60, ovviamente appassionatissimo di questo sport, buona tecnica di gioco, più o meno classica , buon doppista.
La prova tecnica su Supertennis della nuova Head MxG3 mi ha colpito molto.
È’ da tempo che cerco una racchetta che , senza stancare troppo il braccio, spinga abbastanza e sia anche precisa nel gioco al volo, per me passione pura.
Avrei intenzione di provare anche la corda Primal ibrida e farò presto questa prova , anche se tu non l’hai ancora testata.
Passo a chiederti : hai mai testato il mono filamento Xtennis Twister Phantom 1,27 pentagonale ?
Pensi che possa essere una buona accoppiata per aumentare il feeling con questa Head ?
E se si, a quale tensione che garantisca spinta e controllo ?
Ti ringrazio anticipatamente per le risposte che mi fornirai.
Saluti.
Massimo
Ciao Massimo, benvenuto nel Blog!
La Head MXG3 è un gran telaio, che ha la capacità di darti la sensazione di giocare con un telaio più importante dei suoi 300 grammi. Molto solida, compatta sui colpi, potente e tanto stabile, lascia giocare sia in maniera rabbiosa che rilassata ed offre controllo soprattutto nella fase di spinta. Per il gioco di volo è davvero facile, perché raccoglie la palla e lascia gestire bene la volée.
Per quanto riguarda la Phantom, non ho mai avuto modo di provarla, mentre il Primal è stato uno degli armeggi che ho sfruttato per il test. Penso che sia molto idicato per “classicizzare” la MXG3 e renderla più sensibile. In ogni caso, dato il movimento accentuato delle verticali, in caso di ibrido opterei sempre per un mono sagomato. Come tensione, sempre per la maggiore lunghezza delle verticali, occorre tirare un kg in più rispetto al solito.
Ciao Fabio, che differenze ci sono con la MXG5?
Ciao, non ho avuto modo di testare la MxG5 e non l’ho nemmeno usata per poco. Mi dispiace non poterti essere utile.
grazie lo stesso!
Ciao Fabio, ho trovato in rete una MXG3 denominata “VYPER” con un particolarissimo ponte di colore GIALLO (bellissima).
Tu hai notizie in merito?
No, non ho nessuna notizia in merito, ancor più perché il Progetto MXG sembra abbandonato a sé stesso. Oserei dire Peccato!
Già! L’ho intuito dalle varie promozioni in rete e l’assenza del prodotto negli scaffali dei retail.
Io ho apprezzato il telaio e il concetto tecnologico alla base del progetto nonché il design che però, oggettivamente, non può essere l’elemento fondamentale per decretarne il successo.
Da quanto ho appreso “in giro” sono stati commessi errori di marketing, relativamente al posizionamento prezzo (troppo elevato Inizialmente) e alla distribuzione sulla rete vendita.
Credo che la genesi del progetto (2017) comune un po’ a tutti gli altri produttori, é stata la ricerca di offrire agli utenti (soprattutto alla massa) un telaio che sintetizzasse il concetto del miglior rapporto tra potenza e controllo senza sacrificare l’uno o l’altro.
Da lì, se non erro, sono nate molte racchette con soluzioni diverse ma che inneggiavano alla soluzione ideale; tra tutte HEAD é stata, con l’ MXG con il suo set corde Primal, l’antesignana.
Forse il risultato ottenuto non é stato così eclatante da giustificarne il prezzo di vendita unito al fatto che nonostante i test effettuati questa soluzione tecnologica non é ovviamente stata adottata da nessun giocatore di fama a promuoverne la diffusione e anche questo particolare non é trascurabile.
La messa in commercio di questa edizione speciale “Vyper” potrebbe essere un tentativo di rilancio o semplicemente l’ultimo canto del cigno; fatto sta che é talmente BELLA che … l’ho comprata! 🙂
A me piace molto la MXG1 e l’avrei molto apprezzata con un peso maggiore, magari una versione Tour. Tuttavia, sembra essere fuori dai piani di Head e le versioni che trovi, probabilmente sono realizzazioni ad hoc per le grandi catene di distribuzione online.