
Yonex VCore Pro 97 330
Da fondocampo è estremamente efficace perché, alla precisione elevata, aggiunge una potenza molto sfruttabile anche ai regimi bassi e intermedi. VCore Pro 97 330, infatti, mette a disposizione la sua massa per scagliare via i colpi in maniera massiccia, anche quando si colpisce d’incontro e si sfrutta il rimbalzo, oppure per accompagnare le esecuzioni in scioltezza. In tal senso, il telaio è esuberante e bisogna avere mestiere per gestire una dinamica comunque pesante e una potenza sempre presente, ma si configura come una racchetta che fa prestazione molto rotonda, che sa salire sulla palla con lo spin in maniera rabbiosa oppure controllare un colpo piatto in controbalzo veloce. In mezzo c’è tutta una serie di possibilità di palla complessa e modulazione di potenza e spin, che la elevano a racchetta ad arma duttile e disposta a fare variazione continua di gioco. Ottima nel palleggio di ritmo, strabiliante sulle chiusure, anche da lontano, con tanta riserva di spinta utile, ha stabilità granitica e si apprezza soprattutto quando si cerca la fluidità, a sfruttare la gittata lunga dei colpi e la tanta penetrazioni frontale di cui questa racchetta dispone. Davvero di alto livello la risposta al servizio, che sfrutta stabilità e potenza per restituire colpi solidi anche in appoggio o con poca apertura. Inoltre è confortevole, morbida all’impatto e con una pressoché totale assenza di vibrazioni, cosa che rende il telaio pulitissimo nella restituzione del feedback di impatto.
Il back è teso, facile da far uscire veloce e carico di rotazione. Il pattern grippa tanto e tiene la palla un attimo in più, mentre la massa scaglia via il colpo sempre pieno. Preferisce le esecuzioni decise, più energiche, ma accompagna bene i colpi fino alla fine, consentendo un buon side-spin a sporcare le traiettorie, che interviene solo se sollecitato.
A rete fa sentire il suo peso, ma l’equilibrio dinamico c’è e la testa della racchetta è ben educata a non scappare. La volée piatta scorre veloce e profonda, con precisione. Basta appoggiare il peso del corpo dietro al colpo e si piazza agevolmente la palla in fondo. Anche il taglio è ben supportato, ma frena leggermente le esecuzioni e si lascia preferire sui tocchi di fino, a lavorare la palla. Sullo smash basta la fluidità per piazzare palle potenti, con un ampio margine di manovra in potenza e precisione.
Al servizio VCore Pro 97 330 è una vera furia. Il colpo piatto è velocissimo e non ha sbavature laterali, preciso e potente, con una capacità ottima di modulazione della potenza. Lo slice lascia molto margine tra giro laterale e traiettoria bassa, con anche una velocità lineare elevata che lascia prendere campo e gestire le situazioni in attacco e difesa. Il kick, che già sulla Duel G non era male, diviene più sfruttabile, ma vanno fatti i conti con i 330 grammi e i quasi 330 punti di inerzia. Non è pesantissima in assoluto, ma sfruttare l’ottimo kick serve di cui è capace, richiede allenamento. Con questa soluzione, si trovano angoli molto aperti e la palla sale tanto, prima e dopo il rimbalzo, con una complessità piuttosto soddisfacente.
[themoneytizer id=”15952-28″]
12 commenti
Lascia una risposta
Devi essere connesso per inviare un commento.
Ciao Fabio rispetto alla ProStaff RF97 quali sono le differenze???
La Pro Staff ha sempre una maggiorazione di spin sui colpi, mentre la VCore è più connessa all’azione del braccio. Inoltre, la RF97 è più rigida all’impatto, più secca, mentre la Yonex ha una sensazione più soft. Come potenza, sono molto simili, se la giocano, però c’è vantaggio di contorllo sui colpi piatti con la Yonex, mentre la Wilson raccoglie meglio i colpi in spin appena coperto.
Ciao Fabio,
sembra una bomba. Il passaggio da pro staff 97 315CV a questa, con un po’ di tempo a disposizione potrebbe essere fattibile? (livello 3.4)
Grazie.
Al di là del livello di gioco, è un telaio non semplicissimo da gestire nel lungo periodo. Bisogna allenarsi costantemente e tenerla a bada e trarne vantaggio. Sulle prime strega chiunque la usi, ma adottarla come telaio ufficiale è un’altra cosa ela 310 è più adatta alla gran parte dei tennisti in circolazione.
Le Yonex sono sempre state nel mio cuore dai tempi della RD7. Adesso però mi risulterebbe parecchio impegnativa anche se è un telaio che quando impatta bene fa partire comodini e non palline… Impatto pieno, movimento aiutato anche dal peso con la giusta tecnica, come mettere un treno sul binario, usando bene l’arto non dominante. Che dire… Non farò la pazzia ma…. se potessi qualche palleggio incordata bassa col budello lo farei volentieri… ma la tentazione è forte… Comunque Bravo Fabio, ottime recensioni le tue. Continua così.
Ciao Fabio, subito un grazie per tua gentilezza e disponibilità. Ho 40 anni e gioco da almeno 20 con una Head Radical Tour A.Agassi, piatto 18×20 e 330g senza corde. La amo e continuo a giocarci volentieri però il desiderio di provare racchette più moderne è molto forte e da tempo sto monitorando tre delle racchette che più hanno catturato il mio interesse dopo attenta lettura delle tue recensioni: questa Yonex, la Head Prestige MP oppure tornando a casa Radical la Head Radical Pro. Gioco da fondo campo e raramente scendo sotto rete con un approccio “aggressivo”, nel senso che mi piace spingere la palla con intensità e poco spin. Mi è piaciuto molto quello che hai detto in un video dove l’errore più classico nella scelta della racchetta è pensare solo ai punti forti tralasciando quelli deboli: strada migliore per comprare una racchetta che non aiuterà a giocare meglio. Siccome non sono ne un esperto ne un agonista, al di la delle caratteristiche di gioco, mi sembra che il mio punto debole è tirare la palla oltre (a volte di parecchio) la linea di fondo campo avversario (il che conferma che mi piace tirare con energia, ma dove non arriva la tecnica magari può aiutare una racchetta e soprattutto una corda). Concludo. Capisco la difficoltà di dare suggerimenti senza vedere come uno gioca, ma alla luce di quello che ho scritto una di queste tre racchette potrebbe andar bene? Se hai altre opzioni dimmi pure senza problemi, non voglio fissarmi. E come corde?
Grazie 🙂
Ciao Simone, provo a darti dei consigli mirati, ma prima ho bisogno che mi dica alcune cose.
Hai necessità di passare ad un telaio più leggero? Quali sono le cose prediligi nel telaio tra controllo, spinta e spin?
Che livello di gioco hai e che tipologia di impugnature?
Ciao Fabio, ti ringrazio dell’aiuto. Rispondendo alle tue domande: 1) no, non ho bisogno di passare ad un telaio più leggero. 2) direi maggior controllo. 3) prendendo la scala di valutazione ITR direi sono un 3.5. 4) come impugnatura la tipologia semi-western.
Ti avevo selezionato tre racchette, ne aggiungo una che potrebbe entrare nella rosa restando sul piatto 18×20: la Head Speed Pro.
Ti ringrazio e ti auguro una buona giornata 🙂
Simone
Allora, se la ua necessità è quella del maggior controllo, senza una grossa necessità di spin, tra quelle di cui chiedi, direi:
Vcore Pro 97 330, se cerchi la massima pesantezza di palla e la stabilità
La Donnay Pro One 97 Hexa 18×20, se vuoi un telaio che sia realmente flessibile e sensibile, ma da customizzare a tuo piacimento
La SPeed Pro, se cerchi una maggiore facilità di uscita di palla, ma mettendo in bilancio una perdita di feeling rispetto a tutti gli altri telai citati.
Grazie mille 🙂