
Yonex V Core Tour F 310g
Da fondocampo si presenta come un telaio da ritmo alto e spinta frontale. Sui medi regimi prende spin e controlla la traiettoria senza svabature, rassicurando anche dal punto di vista della profondità. Proprio questo aspetto varia molto quando lo spin utilizzato è tanto, la traiettoria tende a stare bassa e schiacciata, offrendo poco margine sul palleggio e scarsa resa delle rotazioni sui colpi più forti, costringendo le gambe agli straordinari. La mancanza di spin si avverte soprattutto quando si sta con i piedi nel campo e si cerca l’angolo con la rotazione, perchè, come detto, c’è poco margine sopra la rete e la palla tende ad andare dritta. In generale, lo spin migliora con un ibrido, ad adolcire le 21 corde orizzontali che fermano molto le verticali, ma non è un telaio da spin, va adoperato solo se strettamente necessario. Mentre, se l’intenzione è di spingere piatto, anche forte, la musica cambia e non c’è la minima perdita o dissipazione di potenza, né di precisione. Sul colpo piatto, o appena coperto di spin, infatti, non c’è calo di profondità e, anzi, la V core Tour F si presta perfettamente a giocare di pressione con la palla tesa. Il piatto-corde è reattivo, la palla affonda poco e l’uscita dal piatto è veloce, il tutto è condito anche dalla rapidità con la quale il telaio si riesce a muovere. Si arriva all’impatto con il braccio sempre veloce e si traduce in spinta propria, con la palla che va via precisa, su traiettorie in linea retta. Il telaio è particolarmente redditizio sui fondi veloci, dove si sfrutta l’energia dei colpi avversari, mentre sulla terra si fatica un po’ ed è meglio affidarsi all’anticipo. Questo è un aspetto fondamentale della Tour F, l’anticipo di palla, una condizione naturale per il telaio, che non tradisce mai e ripaga con una sensazione di assoluto controllo delle palle più rapide. Abbreviando il tempo di impatto, infatti, le doti di maneggevolezza e di stabilità vengono fuori e siddisfano in pieno. Si comporta, quindi, come un telaio classico, ma non porta dietro di sé un peso importante e, per questo, è un telaio che non stanca e, grazie allo schema “complicato” permette di osare sulla forza impressa. La parola d’ordine è infatti controllo, non manca mai e trasmette molta fiducia dal fondo, lasciando solo la scelta dell’intesità dei colpi. La Tour F, poi, ha una naturale predilezione per l’avanzamento e la ricerca della rete, sia con il back, sia con i colpi di controbalzo, che, come detto, sono particolarmente efficaci.
Il back è il migliore aspetto di questa Yonex. Basso, veloce, filante e controllatissimo. Si manvora alla grande e si riesce a modulare altezza e giro della palla. In fase di attacco, sfruttando il peso del corpo, si ottengono soluzioni davvero complicate per gli avversari, che si trovano una palla a pochissimi centimetri da terra.
A rete è decisamente stabile e precisa, ammette sia volée “toccate” che spinte, sempre in totale controllo. La maneggevolezza fa una grande parte del lavoro, mentre lo schema, con le 16 verticali, aiuta a sentire la palla e a piazzarla, anche con soluzioni di taglio. Sullo smash occorre prendere la mano, perchè la palla tende a schiacciarsi, per via dell’uscita veloce dal piatto-corde. Il telaio è veloce e sulle prime esecuzioni alte può trarre in inganno, ma basta un po’ di pratica e si gestisce al meglio anche la dinamica dei colpi sopra la spalla.
Al servizio la parola d’ordine è Slice. Una resa elevatissima, per controllo e velocità d’uscita, accompagnata dalla sensazione di impatto bella piena. Lo slice riesce a fare ottima presa sulle corde ed a sfilare via particolarmente basso. Allo stesso modo l’esecuzione piatta gode di potenza e precisione in abbondnza, facendosi preferire al Kick, che invece è una soluzione faticosa e che rallenta molto la palla, pur non saltando dopo l’impatto con il terreno. Come dal fondocampo, anche al servizio predigilige le esecuzioni piatte/slice, limita un po’ nelle scelte di gioco, ma non fa rimpiagere altre scelte per via della resa elevata.
27 commenti
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Ciao! Grazie per la recensione! Dunque, gioco da quasi un anno con la tour f 310 e sono molto soddisfatto… cmq ti chiedo un consiglio sulle corde: uso le Alu Power a 18 kg e il maestro mi ha fatto notare che una tensione così bassa fa lavorare poco il telaio, forse sarebbe meglio una racchetta più “morbida” (tecnifibre Ltd 315? ) e risalire un po di tensione… o provare un armeggio ibrido (se si, quale?) Tu che pensi? Il mio livello è 4.3 (circa!)… grazie e complimenti per le recensioni, scritte bene e superprofessionali! 🙂
Buonasera Franz, l’osservazione che ha fatto il tuo maestro è corretta, non c’è che dire. Diciamo anche che le corde della V Core Tour F sono tante e gantiscono poco affondo della palla. Questo problema lo possiamo risolvere con un mono molto morbido, del tipo Vortex Turbo 6 oppure con una Wilson Revolve , ancora, con una Dyreex Darkwave o Polyfibre Black Venom. Tutte corde elastiche e potenti, che possono farti alzare la tensione almeno a 21 kg, cosa che ti risolverebbe tanti problemi di controllo e sinergia con il telaio. L’ibrido può andare bene sulla F, ma se il mono deve essere rettivo, l scelta del Multi sulle orizzontali è obbligata con un calibro massimo di 1.25, per garantire un po’ di movimento alle corde. Nel caso volessi optare per l’ibrido, il mono preferibilmente sagomato, del tipo Hyper G Solinco, Diadem Solstice Power o Polyfibre tour Player Rough, con tensione 20/21 o 21/22, laddove il multi deve essere tirato un kg più del mono.
Grazie per la risposta veloce e precisa! 🙂 …leggendo la tua recensione sulla tecnifibre ltd 315 ero tentato, ma forse è meglio rimanere con questi pochi guai! Per le corde invece ti chiedo se le 4g soft le consideri abbastanza morbide come alternativa a quelle che hai consigliato. Per l’ibrido… devo preparare la proposta! 🙂 grazie ancora, gentilissimo e a presto!
Beh, la 4g soft è poco soft. È una corda molto agonistica e non fa nulla per nasconderlo. È particolarmente indicata per telaio a pattern largo o per gli ibridi.
Ciao Fabio!Prima di tutto sinceri complimenti per il sito che leggo con una certa continuità e che secondo me potrebbe diventare un riferimento per i malati di racchette come me.Venendo al punto, ti vorrei chiedere se mi potresti dare una lista di corde(fino a 10) da provare su questo telaio.Sto cercando delle corde di riferimento e, venendo da syngut e multifilamento per me il mondo dei mono è abbastanza nuovo.Ho letto che il Poly Tour Fire di Yonex è stato creato questa racchetta, ma vorrei fare un bell’acquistone e cambiarne uno al mese per test.La mia tensione di riferimento con il syngut era di 23kg ma posso scendere(o salire).Spero che la richiesta non sia troppo composita.
Ciao e ancora complimenti!!
Ciao Mirko, grazie per i complimenti, cerco di realizzare uno spazio chiaro per la sceltadi materiali e la cosa sta piacendo a tanti, orami siamo 13.000 utenti ogni mese. Veniamo alla tua richiesta. Per risponderti al meglio, dovrei conoscere tipo di gioco e livello, mi sarebbe molto utile per non darti informazioni sbagliate. Oltretutto, mi servirebbe capire cosa vorresti incentivare del telaio che adoperi.
Il mio gioco è prevalentemente piatto ma con una discreta copertura di palla anche se non mi azzarderei a parlare di gioco in top spin.Impugnatura eastern(o giù di lì)rovescio a una mano gioco a tennis con maestro da 1 anno circa ma avevo praticato un pò anche da ragazzo.Posso dire che il mio livello è un 4.0 itr ma non credo molto nell’autovalutazione dopo aver visto persone che a detta loro giocano a tennis da una vita e in campo non sanno tenere la racchetta in mano.Quello che cerco dal binomio telaio-corde è tenere bene il campo senza favorire nessun aspetto tra controllo/potenza/spin ecc ecc, ma un buon compromesso tra tutti questi elementi.Sentiti libero d’indicarmi anche più corde in quanto vorrei fare un test approfondito per poi rimanere su quella corda per un bel pò e concentrarmi sul miglioramento del mio gioco lasciando perdere corde e racchette.Ti ringrazio per la risposta, sei gentilissimo ^_^.
Allora, considerando che adoperi multifilo, direi che un ibrido porebbe darti una buona soddisfazione e darti il controllo e la facilità che cerchi. L’ibrido ti consiglio di comporlo con un mono liscio, per garantire un po’ di movimento alle corde, ma anche con buona presa sulla palla, quindi Poly Tour Pro Yonex, Polyfibre Tour player green touch, Starburn Fluopower, Polyfibre Viper, String kong yeti 1.17, dyreex darkwave, Dyreex pulse, Luxilon Alu Power soft e aggiungo due sagomate che scorrono bene come Solinco hyper g 1.25 e Diadem Solstice Power, che ti consiglio se vuoi incentivare un po’ di spin. Puoi optare anche per un full mono, con Viper, Darkwave, Starburn turbo 6 e Aqua, string kong Gorillone o Orango. Nel caso di ibrido, ti consiglio di optare per una tensione di 21/22 o 21/21, con un multi solido come il tecnifibre Xr1 o il wilson NXT, il primo 1.30 e il secondo 1.25, rispettivamente per controllo e sensibilità. Nel caso di full mono, la tensione tienila tra 21/20 e 20/20 per non snaturare troppo le corde e il telaio. Considera che la tensione è sempre molto personale e il mio consgilio è quello di tiraggio iniziale, per poi valutare il da farsi.
Grazie per le indicazioni, parto con i test!
per qualsiasi cosa sono qui 😉
Fabio sempre Mirko.Ho iniziato il giro d’acquisto corde ma ho visto che i multi che mi hai consigliato per l’ibrido stanno parecchio su di prezzo.Ho in casa un paio di matasse di powerfiber ii della Volkl.Può andar bene?se così non fosse mi potresti proporre un alternativa valida ma possibilmente un pò più economica(non dico 3 euro ma magari nel range 13-8 o da quelle parti insomma :)).Ciao e grazie!
Cia Mirko, purtroppo conosco poco la powerfiber, ma visto che ce l’hai disponibile, sfruttala e tra le prime opzioni. Come Multi non troppo costosi e validi, ti consiglio Xplode polyfibre, Xr1 e XR3 Tecnifibre, mentre, se vuoi tentare un ibrido reverse con un multi particolare, sagomato, puoi optare per lo Spin Professional di Gamma.
ciao Fabio,
potresti fare un paragone con dr98 (mio attuale telaio)?
mi piace molto da fondocampo e quando devo colpire semi-coperto…io non imprimo molto rotazione ai miei colpi, anzi, sono molto piatti, specialmente il rovescio.
i pregi che noto sulla dr sono sicuramente un’ottima manovrabilita’, giocabilita’, mix potenza-controllo…mi sembra tutto facile. non mi trovo benissimo in risposta al servizio e a rete, non la trovo sufficientemente stabile (non quanto la mia precedente donnay silver quantomeno)..poco sensibile e stabile in queste due situazioni. come detto, gioco molto piatto, quando batto cerco di chiudere servizio/dritto, entrambi potenti..quando ricevo, di solito mi giocano sul rovescio che utilizzo in back o due mani…di contenimento…
dopo diversi telai provati, ho capito che per il mio gioco occorre un telaio da controllo, stabilita’, adatto al gioco piatto, buona sensibilità, non troppo morbido, adatto per gioco molto aggressivo.
pensi che la tour f sia piu’ adatta della dr? grazie
Ciao Lorenzo, parliamo di un telaio più esigente della tua DR, che pretende più spinta con il braccio, ma che offre comunquen potenza, controllo e sensibilità. NOn è la più sensibile delle Yonex, infatti le Duel G ne hanno parecchia in più, ma si difende bene e fa giocare in maniera molto solida e decisa. Un telaio particolare per lo schema, che non gradisce spin e ne prende il giusto per dare direzione e copertura, ma nulla più. Per come descrivi il tuo gioco, potrebbe andare bene e, oggi, si trova ad ottimi prezzi online (vedi tennisworld, credo le abbia a 99 euro). A questi prezzi vale una prova, è sempre una Yonex ed è una racchetta fatta e pensata bene.
grazie Fabio,
avevo provato anche la duel G, per me davvero troppo potente e sicuramente piu’ difficile della DR98, e perdona meno..sicuramente piu’ sensibile e piu’ stabile in risposta e a rete..impatto gradevole, bello rigido..
dalle caratteristiche sembra che la tour F si collochi a meta’ tra la duel g e la dr per tanti aspetti…ho letto pero’ che ha uno sweetspot molto limitato e perdona poco nei recuperi, quindi in difesa..dico bene?
vedi altre valide alternative per il mio tipo di gioco e su questa tipologia di racchetta? sto pensando anche a blade cv 18×20 e prince textreme 100P.
caratteristiche che ricerco: telaio stabile, adatto al gioco piatto, ottimo controllo, sui 305/310gr, rigidità’ media, inerzia dai 320 ai 328, livello intermedio/avanzato
grazie ancora dei tuoi suggerimenti preziosi
Si, la Tour F è soprattutto una racchetta da attaccante, con pochi fronzoli e tanta sostanza. In difesa paga qualcosa per le tante corde e sicuramente la DR, ma anche la Duel G, fa meglio. Alternative, con le caratteristiche che cerchi, sono numerose. Di Wilson penserei più alla Pro Staff che non alla Blade, perchè è più impegnativa. In Tecnifibre ci sarebbe la T-fight 305, con schema 18×19, un telaio interessante di cui parlerò a breve. In donnay c’è la Pro One 16×19, nelle tre versioni di rigidità, e per finire c’è la Mantis Pro 310. Dai un’occhiata alle recensioni, per farti un’idea più concreta.
…vorrei testare questa tour F! .. Ultimo quesito: che corda suggerisci di provare? per darti un parametro , mi sto trovando molto bene sulla dr98 con: razor code (sono alla seconda..fino adesso sono fantastiche in tutto); red code wax (meno brillanti delle razor ma eccellente controllo e buon feeling) ; pt air (buone ma meno controllo e impatto meno pieno delle precedenti) ; pt tough (bene ma impatto un po’ troppo ovattato)..tutte incordate a 22/21.
avrei a disposizione: Yonex polytour tough, pt air, tour bite, genesis true grit, typhoon , twisted razor , volkl v-star, revolve, lynx, black code normali e 4s.
Prova le Revolve,ma procurati le Fire 1,20, che aiutano molto in consistenza.
tutte in calibro 1,25
Puoi tranquillamente usare 1.20, po’ schema lo permette.
Ciao Fabio, prima di tutto complimenti per il tuo tuo sito e soprattutto per il lavoro e la professionalità che ci metti… spero che questo sito diventi un punto di riferimento in Italia e non solo.
Mi sono imbattuto nella racchetta oggetto di questa tua recensione(Tour F 310) questa estate per caso, ero in viaggio e non ho portato con me la mia Wikson k six.one 95 (la mia racchetta da oramai 7 anni, ho un gioco all’antica fatta tendenzialmente di colpi di piatto o comunque appena coperti) ma nel posto dove sono andato c’erano inaspettatamente tanti campi da tennis e soprattutto tanta gente con cui giocare.
Allora ho avuto modo di provare tante racchette (le aveva in prova il circolo) tra cui quasi tutte profilate con il quale non mi sono mai trovato bene (non sentivo mai bene il colpo, le ho trovate per il mio gioco poco “sensibili”) alla fine però mi sono trovato in mano questa Yonex… c’è stato subito feeling, sentivo la racchetta come un prolungamento dal mio braccio… grande controllo!
(l’ho fatta subito reincordare a 22kg con corde mono rpm blast 1.25 -avevano subito disponibili quelle) l’unico difettuccio che ho trovato è la poca spinta, soprattutto in fase difensiva. Ora, visto che alla fine me la sono fatta vendere sono a chiederti qualche consiglio:
– per dare più spinta, ma senza rinunciare al controllo e al feeling, dovrei usare settaggio diverso(corde e kg)?
– inoltre sono andato in crisi se riprendere la mia vecchia six.one95, usare definitivamente la Yonex che ho preso usata oppure addirittura comprarne una nuova sempre Yonex (ovviamente più recente)…. c’è per caso una racchetta nel nuovo listino Yonex che assomigli alla Tour F?
Grazie ancora per la tua disponibilità.
Ciao Andrea, benvenuto nel blog.
La Tour F è una racchetta molto particolare, con feelinge e controllo molto presenti e na spinta sicuramente non cattivisima, ma anche presente.
Visto che la tua Six-One ha una bella età, penso sia il caso di sostituirla con una degna erede e la Tour F può fare al caso tuo, per replicare la compattezza sui colpi e la solidità di impatto. Il vantaggio sarebbe anche quello di trovare le F nuove a prezzo da saldo, visto che non sono piaciuto troppo e se ne trovano facilmente.
Detto ciò, nel listino attuale Yonex, non c’è nessun telaio con 21 corde orizzontali e la Tour F si pone a metà srada tra le Duel G e le SV, ma con una propensione maggiore per il gioco piatto, pur non disdegnando un certo spin. Come alternative, potresti guardare alla Duel G 97 310 grammi o alla V core Sv 95, sempre da 310 grammi, che sono le racchete più classiche del marchio e quelle con il maggiore feeling e controllo. Della Duel G 97 ne esiste una versione da 330 grammi, che poi sarebbe “l’originale”, ma risulterebbe una sostituzione della Six.One, senza migliorare la facilità di gioco.
Ciao Fabio, dalla tua recensione questa racchetta sembra ottima per le mie caratteristiche (back, volee, anticipo, colpo piatto) ma, essendo un 4.6 un po’ anziano, opterei per la versione 290 grammi. Mi sai dire qualcosa, magari in confronto con la Pro Staff Ls 290 18/16 counterveil che ho usato un po’ e con cui mi sono trovato molto bene. Grazie!
Ciao, si, dato il livello di gioco, escluderei la versione 310 grammi e andrei direttamente sulla 290, che perde qualcosa in solidità di impatto, ma ne guadagna in termini di maneggevolezza e velocità. Rispetto alla Pro staff Ls, cìè assolutamente più controllo e penetrazione frontale, con anche una maggiore potenza, mentre la LS va forte sull spin e sulla facilità di uscita di palla. Anche in solidità la Yonex offre di più.
Buonasera Fabio, come vedresti su questo telaoo la strig project magic 1.25 a 19 o 29 kg?
Piuttosto bene, perché è adatta a movimentare le tante corde orizzonali, soprattutto in spinta, ma anche per per dare vitalità allo spin naturale. opera però una tensione differenziata, perché le orizzontali sono davvero tante e fanno muro. 21/20 o 20/19, per cominciare.
…19 0 20 kg???