
Yonex Astrel 105
Da fondocampo la Astrel 105 diverte molto, offrendo un apporto di spinta facile e di controllo sui colpi, grazie anche alla sensazione morbida di impatto con la palla. Pastosa, leggera, sicuramente non comune, consente di sbracciare in facilità dal fondo, senza la paura di finire lunghi con le traiettorie. Inoltre lo spin è molto abbondante e consente di addomesticare il telaio quando si forza il ritmo oppure di alzare la traiettoria e fare gioco carico. Il peso palla c’è, anchela velocità di uscita, tutto sta a non andare oltre i limiti della fisica, imposti dai suoi 270 grammi, ben sfruttati e sempre pronti a velocizzare le esecuzioni. Sia chiaro, non è una racchetta da principiante e nemmeno da agonista puro, ma vuole essere una soluzione leggera per liberare il braccio pensando solo al match, perché, con questa tolleranza e questa facilità di uscita di palla, insieme allo spin abbondante, non c’è decentrato che tenga e si rimanda di tutto dall’altra parte del campo. Lascia giocare in maniera fluida, decontratta, accompagnando la palla e rilasciandola con dolcezza. Molto bene sul gioco sostenuto, meno su quello strappato, nonostante lo spin abbondante, la Astrel consente anche bei tocchi, sempre con una risposta viva del piatto e mai troppo esuberante, anzi, proprio sui tocchi bisogna incentivare la palla a lasciare il piatto, ma è questione di abitudine e dopo un po’ diventa molto facile gestire i vari tagli ed anche il polso. La potenza che offre è buona, non esorbitante, ma concreta e i 68 punti di rigidità aiutano ad avere una flessione piuttosto comunicativa anche sulla gestione della spinta oltre che del controllo stesso, creando un ambiente di gioco comodo, ma anche sfruttabile in molte situazioni, sia difensive che offensive. Il controllo sui colpi piatti è direttamente proporzionale alla forza impressa e più si spinge, più c’è necessità di spin, cosa da tenere a mente sulle chiusure, specie in avanzamento, mentre da più lontano il colpo piatto è sicuramente più gestibile e controllato. In difesa, poi, la Astrel apre nuovi orizzonti. Basta mandare il braccio avanti per recuperare in modo consistente, lo sweetspot è davvero grande e il telaio risponde pieno anche sui recuperi.
Il back è di quelli morbidi, da accompagnare fino in fondo, ma core via preciso e basso, consentendo di manovrare bene il gioco. Forzandolo tende ad allungare molto la gittata, perché c’è sempre un bel po’ di snap-back con tutte le tipologie di corde. In generale, anche sulle esecuzioni tronche c’è una risposta molto buona, ma meglio sfruttare la tencica e la sensibilità. C’è anche molto side-spin e si controlla anche la rotazione laterale con delicatezza.
A rete è facile facile, non affatica e si comporta bene sia sulle Volée piatte che tagliate. Meglio il colpo piatto, che si accompagna bene grazie all’affondo delle corde e restituisce una traiettoria piuttosto schiacciata. Con il taglio, invece, si recupera molto bene anche sulle esecuzioni basse. Bene lo smash, sul quale è meglio controllare che tirare a tutta, è pur sempre un 105.
Al servizio conserva una bella presa di spin, che risulta molto utile nel controllo dello slice, anche spinto, e del kick, sul quale, però, è meglio colpire con decisione, ma non con furia, per non mandare a vuoto i 270 grammi. In generale, in fase offensiva meglio lo slice, in quella difensiva il kick, che salta su e regala tempo per riposizionarsi. Il colpo piatto è soddisfacente, veloce e abbastanza preciso, anche se, nella spinta frontale il telaio mostra un leggero ingombro nell’aria. Nulla di particolare, ma lo slice è superiore e si fa preferire.
15 commenti
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Ciao. Recensione molto interessante. Quale racchetta consiglieresti ad un amico (di medio livello tennistico) che cercasse molto comfort in campo (a discapito di altre prestazioni) e fosse attratto sia dalla Astrel 105 e la Wilson Ultra 103 S? Grazie
Ciao Diego, consiglieri la Atrel 105, perché la resa è elevata e lascia giocare, anche con poco spin, con una facilità disarmante e un equilibrio molto apprezzabile. Inoltre, contrariamente a quanto accade con i telaio leggeri, la testa non è eccesivamente puntata e il telaio dimostra una cilindrata superiore rispetto a quanto dicano i numeri.
Grazie. Prezioso consiglio.
Ciao Fabio, intanto complimenti, sempre belle le tue recensioni
Sono un quarta categoria di ormai 45 anni e dopo un bel po’ di tempo, anche la mia amata propen 100 comincia ad essere impegnativa dal punto di vista fisico (considera che sono un tennista tascabile 1,70 per 61 kg), quindi penso che a breve dovrò optare per un telaio del tipo astrel
Hai mai provato la prokennex q15? Se si, potresti fare un confronto con questa yonex?
Grazie
Un saluto
Ciao Mario, grazie per i complimenti e benvenuto nel Blog!
Ho testato la Q 15, ma ancora non ho prodotto al recensione. Penso che come resa e stabilità, insieme alla Astrel, siamo al top del mercato in questo segmento. Sia Kennex che Yonex sono riusciti a dare un taglio anche agonistico a telai leggeri, ma stabili e anche precisi.
Ciao Fabio,sto riprendendo a giocare dopo un lungo infortunio(livello 4,2).Rispetto a una classica profilata 300/100 si perde molto in controllo con la astrel?volendo un alternativa più maneggevole e comoda di una sv100(considerando che sono esile,165cm per60kg)opteresti per questa o per una versione light della Dr100?
Ciao Riccardo, la Astrel è stata una bella sorpresa, perchè gioca molto compatta per essere un 105 pollici, con spine e controllo davvero niente male, soprattutto se scegli un armeggio più agonistico. Il vantaggio del piatto 105 sta nel fatto che la tolleranza è davvero molto alta e ti dimentichi di cosa sia una stecca o un decentrato, con la palla che va sempre bene. Tuttavia, anche l’idea di una 285 grammi non è affatto male, soprattutto se desideri un telaio con cui sbracciare di più. La scelta va operata in questa direzione: massimo aiuto con la Astrel, più libertà di forzare con la DR 100 285. Ti avviso, però, che è in uscita la nuova versione delle DR 100 e forse è il caso di aspettare, se dovessi optare per questo telaio. Inoltre, considera anche la versione leggera della sv 100, che offre più prestazione rispetto alla DR 100 L.
Ciao Fabio, sono nuovo del blog, ho letto le tue recensioni che trovo molto interessanti.
Ti scrivo perché dopo una settimana intensiva ad agosto di lezioni private con un maestro in vacanza, a 38 anni ho deciso di riprendere a giocare dopo oltre 20 anni (da ragazzino feci almeno un paio d’anni di lezioni con un maestro, senza fare tornei).
Premesso che essendo passati oltre 20 anni non ricordo che misura di ovale fosse la mia Prince dell’epoca, sarei orientato a ricominciare a giocare con un racchetta del tipo della yonex astrel 105 che da quanto leggo ha un telaio tollerante, ma allo stesso tempo capace di dare feeling e di generare una discreta potenza.
Ti chiedo: questa racchetta può essere adatta ad un principiante,altezza 1.75, fisico ben piazzato e con rovescio monomane piatto? Se sì, che tipo di corde suggeriresti ed incordate con quale tensione per cominciare?
In alternativa profilate 300×100 come la EZONE 100 in casa yonex o la wilson ULTRA 100 sarebbero troppo complicate da maneggiare per il mio livello attuale? Il maestro in vacanza per il mio braccio mi suggeriva infatti una racchetta di 300 gr per generare più potenza nei colpi.
Grazie in anticipo per un eventuale aiuto
Maurilio
Ciao Maurilio, benvenuto nel blog e bentornato al tennis!
Scegliere la racchetta con cui riprendere a giocare non è mai cosa facile, soprattutto per chi ha giocato in epoca di tennis classico.
La Astrel sarebbe un’ottima opzione per i primissimi periodi, ma, con movenze molto classiche, potresti trovare una mancanza di massa, una volta ripresa l’attività in maniera costante. Se pensi, quindi, di intensificare un po’ con gli allenamenti, ti consiglio di pensare più ad una DR 100, magari l’ultimo modello, di cui parlerò lunedì nella recensione, altrimenti, se pensi di giochicchiare, senza troppe pretese, la Astrel 105 va più che bene e mostra la sua solidità e facilità nelle varie situazioni di gioco.
Ciao Fabio, sull’ASTREL 105 per ricominciare a giocare che corde in multifilamento consigli? A quale tensione?
Grazie in anticipo
Maurilio
L’ho provata con le ATG 850, che vanno meglio, però, su una classica, e con le Dynawire, che ti consiglio caldamente, perché più solide all’imapto, cosa necessaria per un piatto così grande in schema 16×18. Mettile sui 24 kg. Inoltre, Se desideri anche un po’ di spin utile, pensa alle REXIS 1.30, sempre alla stessa tensione.
ok, grazie! La multisensa 130 sempre della yonex l’hai mai provata invece?
No, mi manca, ma porvvederò quanto prima. Anche se, ritengo che in Yonex le due piùinteressanti siano Rexis e Dynawire, tenendo ATG 850 come multi di qualità, per i puristi.
OK,ti ringrazio.Allora attendiamo la tua recensione della nuova DR100
Ciao Fabio, dalla recensione si evince quindi che questa è una di quelle racchette che in campo aiuta tanto soprattutto per chi è non è tecnicamente eccelso e a discapito di spinta e potenza vuole più controllo, solidità e sicurezza sui colpi.
Secondo te esiste sul mercato un attrezzo che aiuti ancor di più in campo rispetto alla Astrel 105?
Quali potrebbero essere le rivali di questa racchetta?
Ciao Francesco e benvenuto nel Blog.
In realtà la racchetta ha un enorme grado di facilità, che singifica controllo adeguato e potenza molto facile, insieme a rotazioni generose, disponibili ad un regime di gioco già basso. Chiaramente, con le sue proporzioni, riesce a dare prestazione utile e consistente fino ad un certo livello di gioco, che direi circa fino ad un buon quarta categoria. Quello che manca è la pesantezza dei colpi, un aspetto troppo sopravvalutato per i giocatori amatoriali. Detto ciò, le concorrenti sono Kennex Q+15 285 grammi, Prince Tour 107 T e la nuova Beast OS, anche se hanno inerzia più alta e riescono a soddisfare un pubblico più esigente e li livello leggermente più alto. Andando, invece, su un piatto più contenuto, ci sono soluzioni molto interessanti, e sicuramente più tecnicamente educative, come Radical MP lite 98 Graphene Touch, Speed MP lite 360, mantis 285, Pure Drive Lite e simili, che possono rappresentare attrezzi più performanti, a patto che il piatto 98-100 sia a portata di braccio.