
Wilson Six One 95 S – Test
Wilson Six One 95 S
Scheda tecnica:
Head Size 95 inch
Peso 309 grammi
Bilanciamento 31.5 cm
Lunghezza standard
Schema corde 18×16
Profilo costante 21.6 mm
Da alcuni anni si sentiva l’esigenza di un telaio più fresco e moderno nella famiglia delle Six One, le Wilson con carattere più severo in assoluto. Un po’ di novità erano state già introdotte con l’aggiunta del Basalto nelle fibre di carbonio, rendendo le racchette un po’ più potenti, mentre nel 2012 è stato introdotto il sistema Amplifeel, fibre di basalto anche nella costruzione del manico, che ha cambiato la sensazione dura di diversi modelli.
Oggi Wilson ha fatto una vera rivoluzione della Racchetta, introducendo la Six One 95 S, una agonistica vecchio stampo con uno schema corde 18×16, ben più leggera e maneggevole delle sorelle da 332 grammi e più performante della versione team da 289 grammi. Il risultato è un telaio agonistico più facile, col quale poter generare spin superiore a molte racchette “classiche”.
In mano è leggera, ma non leggerissima, il giusto direi. Lo schema corde è strano da vedere, soprattutto se si è abituati alle altre Six One, ma c’è da dire che è il telaio Spin Effect col pattern più chiuso in assoluto e lo si nota dalla vicinanza delle corde verticali tra di loro.
L’estetica è davvero notevole, con un mix di rosso e bianco satinato e lucido. Molto più bella dal vivo che in foto, soprattutto buttando l’occhio al piatto corde, dove, a ore 3 e 9, troviamo la scala graduata per la customizzazione. Più avanti capirete perché è utile questa scelta.
Prova sul campo.
Già dai primi colpi si capisce che è una vera Six One, non una riedizione posticcia. Impatta bene la palla, sweetspot generoso per un 95 pollici quadrati, si muove bene e restituisce buona potenza, a patto di colpire nella parte medio-bassa del piatto, nella pancia del telaio. Impattando in questa zona è piuttosto potente come telaio, con una tolleranza notevole per i colpi decentrati verso i lati, ai massimi punteggi della categoria. Diverso è per i “colpitori alti” perché, andando più su con l’impatto, il telaio ci ricorda di avere 67 punti RA e perde la spinta mostrata in precedenza, mostrando anche un punto di flessione del telaio piuttosto alto.
La Six One 95 S vuole un gioco pulito, non è un telaio da emuli di Nadal. Non ama il gioco strappato e vuole movimenti fluidi e veloci. Giocando in questa maniera è l’alleata perfetta, soprattutto se chi la mantiene ricerca un gioco in avanzamento e impatta avanti. Una goduria per il braccio e per le orecchie, infatti, il suono è di quelli sordi, pieni e corposi. Bello! Ci si gioca proprio bene se si cerca il colpo coperto di rotazione, piatto o in back. La rete sembra più bassa, perché la traiettoria si alza leggermente e l’uscita di palla è più veloce rispetto alle versioni 18×20 e 16×18. La fluidità e la solidità sono le parole chiave di questo telaio che ripaga con angoli e traiettorie più faticose da eseguire con altri telai di pari livello.
Mentre nelle altre racchette Wilson della famiglia Spin Effect le rotazioni sono estremamente superiori ad ogni altro telaio con schema di incordatura tradizionale, nella 95 S il sistema funziona diversamente. Infatti, è più facile dare spin, molto più facile, ma non ho riscontrato un incremento dello spin potential in assoluto. D’altronde non esistono grandi “arrotini” che usano le Six One (io ne conosco uno, un caro amico, ma penso sia l’unico al mondo) perché esiste un limite meccanico che i telai più tradizionali mostrano quando si vuole strafare nei movimenti. Questo non significa che con la Six One non si possa remare dal fondo e fare lavoro sporco, lo si può anche fare, ma bisogna fare i conti con un attrezzo votato al controllo e all’impatto frontale. All’occorrenza si fa il lavoro sporco, ma per goderne appieno bisogna mettere i piedi dentro al campo.
Da fondocampo stupisce il rigore direzionale, soprattutto se si lavora bene con le gambe al trasferimento del peso corpo. Esige precisione, concentrazione e fisico. Bisogna stare in palla per usarla a dovere. Non è potentissima, per questo il braccio deve sempre spingere. Tende ad alzare la traiettoria rispetto alle sorelle da 332 grammi e ciò aiuta a stare un po’ più lunghi. La parabola del colpo è differente e spesso si ha la sensazione di andare lunghi oltre le righe, poi la palla scende improvvisamente dentro. Non è una racchetta che ama star ferma a fondocampo a tirare su una palla dopo l’altra, vuole spinta in avanti e, usata così, funziona bene. Un giocatore regolarista, che non tende ad avanzare, è spacciato perché non è facile trovare un vincente dal fondo e dopo un po’ si fatica a stare lunghi. Diverso è se si avanza, qui la fa da padrona, specie se si mette il peso del corpo avanti a cercare un angolo e poi la rete. Il vincente in avanzamento viene bene, ma la palla non è pesantissima, quindi attenzione!
Anche in fase difensiva funziona, per quanto un telaio da 95 pollici possa fare, ma le vie d’uscita da situazioni di svantaggio ci sono. Il back, ad esempio, è un colpo che esce benissimo. Viene quasi voglia di provare i passanti in back. La palla si alza appena, passa la rete e poi va giù veloce verso il punto mirato. Veramente molto buono il back, anche quando lo si utilizza per attaccare, grazie alla velocità che le corde conferiscono alla palla.
A rete è perfetta. Manovrabile, stabile, precisa e intuitiva fin da subito. Le volèe vengono bene già piatte, ma dando taglio si trova una profondità notevole e la palla acquista maggiore velocità.
Il servizio è uno dei colpi migliori, infatti si può giocare in tutte le maniere possibili e immaginabili. La soluzione piatta è veloce, ma il taglio si fa sempre preferire perché le corde caricano molto bene la pallina. Io slice esce molto bene ed è la prima soluzione che adotterei con questa racchetta. Anche sulle seconde palle, se giocate in sicurezza, si va sicuri, basta lasciare andare il braccio e la palla va veloce.
Ho la sensazione che Wilson abbia lasciato un peso inferiore rispetto alle altre Six One proprio per consentire al giocatore di cucirsela addosso. Ecco perché è comparsa la scala graduata sul piatto corde, per l’applicazione del piombo. Dico ciò perché ho fatto un tentativo di custom, con soli tre grammi di piombo ad ore 12 del piatto corde, ho ottenuto una pesantezza di palla nettamente superiore, maggiore profondità da fondocampo e maggiore incisività dei colpi violenti dal fondo, insieme ad un ventaglio maggiore di possibilità offensive. Inutile dire che si perde qualcosa in maneggevolezza, ma non siamo ai livelli delle 332 grammi, quindi vale la pena provare.La qualità percepita è buona. Il paintjob ben eseguito, la doppia vernice bianca e il sublime grip, ne fanno un oggetto anche bello da toccare. Da notare il butt cap (tappo del manico) diverso dalle altre Six One 95 e identico a quello montato sulle Prostaff 90, 95 e 95 S. Personalmente non amo questa scelta, perché impugnando piuttosto in basso si sentono gli spigoli vivi del tappo sulla mano. Ho ovviato rimontando il grip leggermente più sotto, ma continuo a preferire il butt cap delle Six One da 332 grammi.
Per ciò che riguarda il rispetto delle specifiche dichiarate dalla casa, le tre Six One che ho avuto in prova, avevano pesi lievemente differenti, tutti compresi tra 324 e 328 grammi, quindi abbastanza vicini alle specifiche e facilmente pareggiabili con un piccolo custom. Ad ogni modo, in gioco non ho avvertito le differenze, per via di un bilanciamento pressoché identico.
La Six One 95 S ai voti:
Potenza: 7
Controllo: 8.5
Maneggevolezza: 8
Comfort: 7
TopSpin: 7
BackSpin: 8.5
Servizio: 8
A rete: 8
Qualità percepita: 7
46 commenti
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Uso la pro open 2012, ho un gioco a tutto campo, non chiudo da fondo ma cerco di costruirmi il punto giocando d’anticipo rubando tempo e spazio, questa six one 95S potrebbe darmi qualcosa in più rispetto alla pro open?
Ciao Massimiliano, è esattamente il gioco che si associa meglio con la 95S. Rispetto alla pro open il vantaggio è sicuramente una maggiore stabilità e un peso palla superiore.
per un colpo di fortuna non ho trovato la six one da provare ed ho provato la Blade 98S. Non me l’aspettavo ma me ne sono innamorato, Mr Wilson ma questa è una racchetta eccezionale, sui voti secondo me ti sei tenuto troppo basso!
Non è la racchetta perfetta, ma è un gran telaio davvero. Sui voti cerchiamo di essere il più obiettivi possibile, soprattutto nel lungo periodo.
Ciao Mr.wilson,
secondo te venendo da una pure drive cortex prima serie (e precedentemente da una wilson hyper hammer 5.2) potrebbe andare bene…
il mio gioco è a tutto campo con propensione ad andare a rete appena l’avversario accorcia, rovescio ad una mano giocato in tutte le varianti con prevalenza di back in partita di torneo e top/piatto in allenamento, dritto arrotato con impugnatura semi-western, entro piatto solo per chiudere dentro al campo su palla più alta…
spesso gioco anche serve & volley con servizio slice da destra e kick da sinistra (ma dipende dall’avversario)…
superficie preferita erba…
con la pd mi trovo bene perché mi dà sempre spinta e tagli soprattutto al servizio (che è molto importante per il mio gioco), ma vorrei qualcosa di più performante soprattutto sul back e in controllo, senza perdere però in maneggevolezza, con la pd il polso è una scheggia…
sono indeciso tra la 95s e la strike 16×19 305gr…
scusami la lunghezza ma era per spiegarti bene cosa cerco…
grazie
Ciao Fil, bravo, più mi dici e più posso restituirti sensazione di gioco. Visto che cerchi potenza, unitamente al controllo e venendo da una racchetta potente, escluderei la 95s che è neutra da questo punto di vista. La Strike offre un più completo e facile gioco, al pari di una blade 16/19, che non escluderei per prestazioni assolute sul mercato.
Perfetto… grazie mille…
ma te hai provato anche la strike 16×19 305 gr. oltre alla tour di cui hai pubblicato la recensione?
Certamente, e penso che, insieme alla Tour, che gioca nettamente più piatta e tesa, sia migliore della 18×20 305g. Il telaio non è morbido, anzi, ma flette piuttosto in basso, restituendo una grossa quantità di energia. Ormai il trend delle 98 pollici/305 grammi è questo, racchette che hanno spinta intrinseca, swingweight alto, quindi comunque impegnative, e alta reattività.
ok grazie… sei molto esaustivo come sempre…
alla prossima
grazie sempre a te, dell’attenzione e della fiducia.
Ciao, che corde/tensione consiglieresti per questa racchetta?
Ciao Alessandro, ho avuto modo di sperimentare diverse soluzioni e la migliore, a mio parere, è un monofilo reattivo sottile o al massimo 1.25. Sicuramente mi sento di consigliare la Luxilon 4g 1.25, le Wilson Ripspin 1.25, ideali per aumentare lo spin potential, oppure, per avere prestazioni più equilibrate tra spin econtrollo, ti consiglio le Genesis Black Magic 1.23. Penso che il telaio non reagisca bene alle corde sagomate, quindi ti ho consigliato tutte corde dalla sezione tradizionale.
Le corde sagomate, mi sento di consigliartele nel caso volessi montare un ibrido. Se vuoi tentare con questa soluzione, ti consiglio di farlo in reverse, con una corda sagomata e di sezione importante sulle orizzontali ( almeno 1.25).
Ciao, grazie mille per la esaustiva e veloce risposta. Che tensione consiglieresti?
bassa, ma non bassissima. Penso che con un buon mono tra i 23 e i 21 kg dia il meglio. Preferibile incordare a 4 nodi e tensione pari, così eviti di perdere tensione utile sulle orizzontali.
bassa, ma non bassissima. Penso che con un buon mono tra i 23 e i 21 kg dia il meglio. Preferibile incordare a 4 nodi e tensione pari, così eviti di perdere tensione utile sulle orizzontali.
…per esempio usando le Luxilon 4g 1.25 che tensione consigli?
22/22 senza prestretch, oppure 21/21 con. puoi salire fino a 23, oltre non ti consiglio di andare, a meno che tu non abbia un gioco prevalentemente piatto.
Grazie mille, seguirò sicuramente il tuo consiglio e ti farò sapere come è andata :). Ho solo una domanda sui 4 nodi che hai consigliato, perchè leggendo vari forum di tennis mi pare di aver capito che l’incordatura a 4 nodi perde più facilmente tensione mentre quella a 2 nodi è più duratura. Devo dire però che i 4 nodi sono sempre associati a tensioni diverse fra verticali e orizzontali mentre per i 2 nodi si parla sempre di tesione pari. Dato che consigli 4 nodi con tensione pari vorrei chiederti se potevi spiegarmi meglio il perchè di questa scelta (più che altro per cultura personale, non ho dubbi sulla bontà del consiglio 😉 ). Grazie in anticipo e scusa per queste numerose domande.
Il 2 nodi non è affatto più diraturo, in termini di tenuta di tensione, rispetto al 4, anzi. E’ esattamente il contrario perchè il 4 nodi consente di “chiudere” i due spezzoni di corda per verticali e orizzontali, ponendoli in condizione isolata di tensione. La tensione differente, e più bassa, sulle orizzontali consente di ammorbidire l’incordatura e garantire maggiore oscillazione delle verticali, a vantaggio di potenza, confort e spin. Una tensione pari dà maggiore controllo e uscita di palla più repentina. La scelta sta a te, in base alle tue esigenze. Anche la scelta del 4 o 2 nodi è soggettiva: sui pattern 18×20 io utilizzo un 2 nodi ATW, mentre sui reticoli più radi utilizzo un 4 nodi con tensione differente. Sui telai Spin Effect di Wilson, dato il numero esiguo di corde orizzontali, la perdita di tensione e la differenza di tensione si sente tanto, per cui è preferibile partire con tensione pari tra verticali e orizzontali, così da ridurre il gap.
Chiarissimo, grazie ancora. A questo punto sono curioso di sapere la tua opinione sull’incordatura (corde, tensione e nodi) della mia attuale racchetta (Yonex vcore tour 97 (310g)), perchè temo di aver sbagliato tutto il setup :(.
la V Core tour 97 è un telaio isometrico, ci vuole sempre un po’ prima di apprezzarne appieno le doti. Perchè parli di incordatura sbagliata? cosa hai montato e come?
Premesso che di incordatura non so molto, posso dirti che monto un ibrido, monofilo sulle vericali, multifilo Yonex (non ricordo il modello) orizzontali. Tensione 24/23. E’ stata più che altro una scelta “conservativa” per durata, mix di prestazioni monofilo/multifilo e scongiurare eventuali dolori fisici (gomito o polso).
non è una scelta scellerata, va bene e l’importante è che tu la trovi positiva. La tensione differenzata va benissimo, anche perchè le yonex 97 e 95 hanno il piatto abbastanza stretto e un po’ di “gioco” sulle orizzontali aiuta a rendere il telaio meno esigente.
non è una scelta scellerata, va bene e l’importante è che tu la trovi positiva. La tensione differenzata va benissimo, anche perchè le yonex 97 e 95 hanno il piatto abbastanza stretto e un po’ di “gioco” sulle orizzontali aiuta a rendere il telaio meno esigente.
In effetti mi trovo bene con la scelta dell’ibrido, la yonex mi piace molto ma ho sempre un po’ di difficoltà a spingere, la sensazione generale della racchetta è avere tutto nella media, controllo, potenza ecc ma niente di eccezionale. Per questo ho voluto provare la wilson six one 95s, mi è arrivata oggi e già solo impugnadola mi dà una sensazione di una racchetta più professionale, spero mi aiuti un po’ a spingere senza dover imprimere io forza come la yonex (se così non fosse seguirò anche il tuo consiglio di customizzarla con del peso ad ore 12, cosa che ho fatto anche con la Yonex)
rispetto alla Yonex, la Sixone 95 S spinge leggermente in più, ma è sempre un telaio molto agonistico, per cui non mi aspetterei “spinta gratuita”, piuttosto parliamo di attitudine alla spinta. Prova con un mono sottile, evita il 4G che richiede un braccio forte. Magari prova con il Black magic Genesis 1.23 e con corde in copoliestere.
Quindi ricapitolando corde Black magic Genesis 1.23 in copoliestere, tensione 22/22, 4 nodi. Unico dubbio è che si spacchino facilmente essendo così sottili.
Ma no, tranquillo, ormai, con le nuove tecnologie sono resistenti e poi parliamo di monofili. Tra un 1.23 e un 1.25 variano due centesimi di millimetro.
Ok, grazie ancora per la tua disponibilità, non vedo l’ora di provare il setup!
Figurati, è un piacere poter essere utile!
Ciao,prima di tutto complimenti per il bel lavoro!
Ho 52 anni,sono quarta categoria,non faccio tornei individuali ma campionati a squadre, singolare e doppio.
Fino al 2000 circa ho giocato con la Wilson Pro Staff 6.0,poi sono stato fermo più di dieci anni e ho ripreso da 4/5 anni sempre con le vecchie racchette poi nel 2014 mi hanno consigliato due Wilson SixOne 95 S d’occasione(usate) e mi sono trovato subito molto meglio.
Vengono incordate con Wilson sensation,tiraggio a scalare tra 21 e 23 kg.
Gioco 2/3 ore di singolare e 2 di doppio alla settimana + eventuali campionati.
Nel mio gioco considero molto importante il back di rovescio,il gioco al volo,la precisione.
Queste racchette mi piacciono ma:
1.Ho l’impressione di dover sempre spingere al limite del mio braccio senza un margine di forza.
2.Mi sembra di prendere qualche palla fuori centro sia dal fondo che al volo, questo è ovvio,non pretendo di giocare come vent’anni fa, ma ho la sensazione che la racchetta non mi perdoni nulla.
3.Faccio veramente tanta fatica a giocare i colpi difensivi compensando con il polso,anche a rete.
4.Oltre l’ora e un quarto,ora e mezza ,avverto un senso di fatica locale o forza inadeguata un po’ in tutti i colpi,soprattutto il servizio.
5.Si rompono spesso le corde.
Tra le cose che avevo pensato c’erano: passare ad una 97/98, forse aumentare leggermente il profilo,rinunciare allo spin effect,cercare un po’ più di maneggevolezza(non ho idea come)ma forse sono tutte scemenze visto che fino ad un mese fa non sapevo neanche il nome delle mie racchette!
Stai tranquillo non ti chiedo un elisir di giovinezza!Ti chiederei un consiglio o delle idee per trovare/provare delle racchette che possano aiutarmi un po’ di più senza stravolgere quello a cui sono abituato e che mi piace abbastanza.
Scusa per la lunghezza e Grazie per la pazienza!
Giovanni
Ciao Giovanni, ti ringrazio per i complimenti, cerco solo di fare del mio meglio e di consigliare solo ciò che provato a fondo. Nel tuo caso, ciò che lamenti della 95S è assolutamente vero, è un telaio che perdona poco, che fa fare fatica nella spinta e che distrugge le corde. Non sono difetti, è solo che la fascia di utenza del telaio è agonistica, forse troppo. Se non vuoi rinunciare alla presa dello spin, al tocco e vuoi più facilità di gioco, orientati sulle Wilson Ultra 97. Si tratta di un telaio che mantiene intatto il wilson feeling, la sensibilità di racchette classiche, ma aggiunge anche un po’ di spinta e tanto tocco. Trovi la recensione sul blog, leggila e sappi che è un telaio, a mio giudizio, tra i più riusciti del Marchio e del mercato. Piace a tanti e soddisfa soprattutto perchè è completo. Se hai altri dubbi sono qui.
Grazie,GRAZIE mille davvero!
Ho letto la recensione e mi torna perfettamente, oltretutto c’ho trovato delle precisazioni ad hoc sul servizio e ho capito che a rete è più adatta per me, ora cercherò di provarla se ci riesco perché mi sa che l’investimento economico non sia leggerissimo (ne vorrei due).Tecnicamente sono convinto che sia l’attrezzo a misura per me.
Per ora non ho altri dubbi ma nel caso tornerò a disturbarti senza pietà…..
Saluti
Giovanni
Sarai sempre il benvenuto, è un piacere poter parlare di racchette e loè ancor di più poter essere utile 😉
Trovi che questo telaio e la recensione possano possa avere una significativa familiarità con la ncode six.one 16×18?
Fra i telai di oggi quali pensi siano da provare nella ricerca delle sensazioni della ncode? Volkl VSense 8 315? La Organix che hai provato? Cos’altro? Naturlmente queste sono più semplici e meno impegnative. Sei Forte! Continua così! Grazie! Ciao Ciao
È molto difficile trovare una racchetta simile alla ncode, perché la massa, il flexpoint, la Rigidità e le proporzioni di questo genere le ha solo la sixone, riprese, poi, dalla RF, ma con flessione totalmente diversa. La Six One 95S è più secca e meno portentosa della Ncode, non mi sento di consigliartela, perché so che resteresti deluso. L’unica che ti consiglio davvero per ritrovare quel feeling è proprio la Six One 95 Blx3, l’ultima prodotta, che riprende il principio più flessibile della Ncode. È anche meno pesante in movimento, con una inerzia di 325 punti, quindi più manovrabile e leggermente più facile. Sulle volkl V sense non posso esprimermi, perché non le ho provate e, anzi, non le conosco minimamente. Nell’attuale mercato, poi, c’è anche la Yonex Sv 95 che ha lo stesso concetto della Sixone, ma con 310 grammi di peso e un equilibrio dinamico molto interessante e classico.
…nostalgia del mid 95 “dal peso umano”…
forse mi direi che sono superati dai vari midplus 97/98 ma giocando da una vita per me sono un riferimento
ho avuto una coppia di 95S, ottimi telai, qualche anno fa e poi stupidamente li ho venduti…come tanti per passare a un piatto corde + permissivo
ne ho comunque un ricordo di campo molto positivo e stavo pensando di riprenderle…
della wilson come sai c’è anche la versione precedente sixone ltd 309 gr. in schema 16×18 ( quella col fusto rosso e testa bianca per intenderci) del 2013 se non erro –
hai avuto modo di provarla? quali differenze a parte lo schema corde invertito con la 95S – le specifiche sono praticamente le stesse
a proposito della 95S che inerzia hai riscontrato nei test ( nella scheda non è riportato)
per ultimo qualche consiglio per un 95 dal peso umano?
grazie
La 95 S ha una inerzia bassa, circa 315 punti, mentre la 95 limited edition è addirittura sotto i 310. Il fatto è che la Limited edition è una racchetta sostanzialmete diversa dalle Six One, che hanno solitamente rigidità 66-65, su un peso maggiore di oltre 330 grammi. La 309 grammi nellal versione bianca e rossa aveva una spinta esigua, quasi inconsistente e questo la rendeva molto duttile nello swing, ma molto faticosa da trarci potenza e resa effettiva. Penso che fosse un’ottima base per il custom, che partiva da un Ra 63, quindi meno rigida della versione ufficiale e della stessa 95S. Come 95 giocabili, andrei solo su Yonex SV 95, bella sostanziosa, in feeling e spinta.
yonex sv95 sicuramente ottimo telaio…a parte il prezzo!
ti chiedevo un consiglio anche rispetto a qualche modello di qualche anno fa che si trova a prezzi da saldi..
oltre alla 95S, tecnifibre 305 dynacore, dunlop M 2.0, mantis 305 tour…o simili
Andando indietro nel tempo, ci sono tanti telaio, insieme a quelli da te citati, che possono dare ancora molte soddisfazioni. Uno tra tutti, se riesci a trovarlo, è Prince Diablo Tour, un tempo disponibile su Tenniswarehouse, oggi credo non più. UNa racchetta fantastica, sottilissima, sia in piatto 100 che 95. Diversamente, conisderando le tue preferenza in fatto di racchette, mi cercherei le 95S o le T-fight 305, ma sapendo che le nuove versioni offrono veramente di più. Un altro telaio che ti consiglio, proprio per la tua esperienza con Wilson, è la Ultra 97 appena uscita di produzione, che attualmente trovi tra 80 e 100 euro nuova. Ne vale la pena, è un mix tra una Six One e una profilata, con bel feeling, controllo e presa di spin.
Ciao, complimenti ancora per le preziose informazioni che continui a fornirci. Continua la mia (a questo punto insana) passione per la racchettomania alla ricerca del telaio perfetto. Ho letto con piacere il tuo post “ridatemi le racchette” e son già a caccia Della Six one, Youtek prestige pro e T-fight 315 Limited ed. Ho già trovato alcune occasioni a prezzi davvero bassi. Il primo target è la Wilson six one 95 e la vera domanda è la seguente: la Wilson propone una versione in catalogo riedizione sempre da 332gr 18/20, si tratta di telai paragonabili alla versione del 2014 che citi tu? il prezzo della six one attuale è molto buono (nuova) per cui non è facile per poche decine di euro decidere se andare su un usato del 2014 o quella attuale. Inoltre il pattern 18/20 mi spaventa un po’ e non ho visto in catalogo versioni 16/18: pensi si possano trovare passacorde per trasformarla in 16/18? La versione che recensisci qui da 309gr, customizzata con altri 10/15 gr può’ arrivare alle prestazioni della 332gr? Consiglieresti un multi filo tipo X One Biphase per questo gioiellino? E ancora: come sono le versioni six one 95 precedenti al 2014? Ne ho visto altre rosse e nere in vendita ma non vorrei prendere un bidone 🙂 Grazie
Ciao Marcello, la Sixone alla quale mi riferisco è la versione 16×18 che ha tanta giocabiltà e potenza in più rispetto al modello 18×20 attualmente in catalogo, che, invece, ha un pattern davvero fitto, che potrebbe ben funzionare con il multifilo XOne, ma solo per un gioco davvero piatto, old style e con tanta fluidità di braccio.
Diversamente, se riesci a trovare la Sixone 95 16×18 BLX Amplifeel 2, bianca e rossa, puoi fruttare meglio il telaio, perché questo usciva con un’inerzia leggermente più bassa, intorno ai 325 punti. Sostenuta, sia chiaro, ma non impossibile. Per quanto sia diversa, se cerchi un’inerzia più alta, nell’attuale panorama di racchette c’è la RF che ben sostituisce i “vecchi” badili, con un tocco di modernità e un feeling marcatamente wilson.
La Six One 95 S, invece, è un telaio molto simile alla Sixone 95, però è come provare la versione base, dopo aver provato la versione turbo (332 grammi).
ciao Fabio, quali corde consigli sulla Six One 332 16×18 blx 2 e a che tensione?
Dipende dal tipo di gioco. Una corda, però, che ritengo vada provata per avere un’ottima resa, in ambito agonistico, è la 4G soft, senza dubbio la mia preferita su questa racchetta.
immaginavo fosse la tua prima scelta ma volevo conferma 😉
ho usato la Alu power soft sulla 18×20 (edizione 2017) e ci sta molto bene; vorrei provare le differenze con la 16×18 (più rotazioni e spinta da fondo, meno inerzia) e volevo abbinarci la corda giusta. come tensione 22kg andrebbe bene? poi volevo chiederti cosa ne pensi delle ultime versioni prodotte, quelle con il parallel drilling? grazie
22 non è poco, ci starebbe meglio un 21/21 con corde agonistiche, soprattutto per valorizzare spinta e spin.
Onestamente, a me le ultime versioni piacciono, soprattutto la BLX2, bianca e rossa, perché l’inerzia è solitamente sui 325 punti, quindi un po’ più gestibile rispetto ai soliti 332-333 circa delle versioni immediatamente precedenti. Tuttavia, sulle six-one, conta molto la tua preferenza nel tipo di impatto e sai bene che si sono progressivamente ammorbidite nel tempo, partendo dai 70 ra della classic e finendo ai 64-63 della BLX2.