
Wilson Burn FST 99
In campo si rivela facile, contrariamente a quanto l’estetica cattiva e il peso possano raccontare. Si manovra bene, sembra più leggera di ciò che riveli la bilancia, ma allo stesso tempo è molto stabile, grazie al Cushion Foam che riempie gli steli del telaio. Dal punto di vista della mobilità in aria, nulla da obiettare, è veloce, consente correzioni e aiuta ad arrivare molto rapidamente all’impatto, consentendo sempre un buon ritmo e una reattività da telaio più semplice. Il feeling è molto diretto, la palla si sente bene e si controlla altrettanto bene, c’è chiaramente un Wilson feeling in questa Burn FST, che ricorda decisamente più una Blade, che non una Burn 100, rispetto alla quale si mostra più precisa e meno stancante per il braccio, ma anche meno potente, configurandosi come un telaio maggiormente classico e votato al controllo di palla. L’impatto che il telaio offre è diretto e roccioso, ma non duro, nonostante il valore di rigidità sia abbastanza elevato, infatti, il telaio flette bene ed è molto reattivo alle sollecitazioni. Ciò impone decisione nell’azione del braccio, per non perdere l’efficacia dei colpi, che escono molto velocemente dal piatto-corde e impongono fluidità di braccio per rendere in maniera elevata. La potenza non è esorbitante, ma il telaio è molto facile da muovere e si può generare tanta velocità della testa della racchetta, massimizzando quello che il braccio sa dare. Rispetto ad una Blade è più tollerante e meno esigente, configurandosi come l’anello di congiunzione tra le due linee, con uno sweetspot che pare anche più grande di entrambe. La FST 99, infatti, restituisce una risposta omogena su buona parte del piatto, senza mostrare mai un carattere severo e, piuttosto, aiuta con la grande stabilità e la leggerezza in movimento. L’inerzia, 318 punti incordata con monofilo, non si avverte e mantiene un comportamento controllato in tutte le zone del campo, sia in difesa che in attacco, facilitando e esecuzioni e premiando i colpi veloci e decisi. Si può spingere senza problemi e senza che la palla scappi via, perché le 18 corde verticali fanno un gran lavoro di controllo e di grip sulla palla. Il pattern è vivace, un 18×19 che presenta una spaziatura ampia tra le orizzontali e le verticali non troppo fitte, che offre una facile presa di spin, ma non un spin-potential elevatissimo, per quello c’è la sorella FST 99S.
73 commenti
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Ciao Fabio, che corde avevi montato e con che schema e tensione?
Ciao Marius, ho testato diverse corde, Polyfibre Tour Player, Dyreex Darkwave, String kong orango e Yeti 1.17, Revolve e Luxilon 4G, più XR1, w
ciao Fabio, ottima rece, tutte le sensazioni uguali da quelle da me avvertite..
un tuo confronto personale ta la Burn 99 e la Ultra 97?
Ciao Mattia, la differenza sostanziale è che la Burn 99 FST gioca come una racchetta classica, con leggero spin e impone di dare ritmo, mentre la Ultra 97 lascia creare più gioco, anche d’istinto e improvvisato. Se hai un gioco classico, in anticipo o appena coperto, meglio la 99 FST, mentre se adoperi più spin, la Ultra 97 resta, secondo me, la racchetta più completa della gamma Wilson, ma richiede davvero un gioco vario per essere sfruttata.
Grazie mille Fabio, ora so su cosa indirizzarmi
Ciao Fabio come vedi le alu power rough su questo telaio? E a che tensione?
Ciao Ale, le Alu Power Rough te le consiglio in irbido, insieme alle Wilson NXT, ma in full, su questo schema, si “bloccherebbero”. Molto meglio la vesione Soft, che prende spin in maniera migliore della standard e ha un ritorno più elastico. Credo che la Alu Soft sia una delle corde più adatte alla Burn FST 99.
Grazie mille, e volendo fare ibrido le rough sulle verticali e le nxt sulle orizzontali o viceversa?
Invecee a alu soft a 22 kg che ne dici come tensione?
L’ibrido può andare, ma meglio il classico del reverse, massimo 22/23. Per la tensione delle soft, direi che ci siamo, ma puoi anche scendere un kg sulle orizzontali.
Ciao Fabio, leggevo tempo fa che la linea Burn FST andrebbe a colmare il vuoto lasciato dalla non rinnovata ultima serie(2014) della Six.One(per intenderci, quella con il paintjob bianco e rosso che ricorda vagamente il packaging di una nota multinazionale del tabacco…) Come sai, dal 2015, esce di scena la Six.One e viene portata avanti solo la Pro Staff(con l’ultimo paintjob rosso e nero). Mi piacerebbe sapere il tuo parere su alcune aspetti che mi incuriosiscono. Non trovi sia fuorviante il nome Burn FST, dato che queste ultime hanno ben poco in comune con le Burn che già conosciamo? Un dato tecnico molto interessante è la bassa frequenza vibrante della 99 FST(126 Hz),che, per un telaio così rigido(72 RA), è davvero un risultato notevole…merito forse delle Carbon Fibers, del Cushion Foam e della distribuzione delle masse(più che del peso complessivo). La geometria degli steli e l’attacco al manico mi ricordano un po’ le ultime Head Radical, mentre il sistema X2 Ergo… lo Smart Grip di Babolat. A parte queste mie elucubrazioni, credo che Wilson abbia davvero introdotto qualcosa di innovativo e sostanziale nel mercato retail(e non solo marketing…come ci hanno abituato le major).
Caro Mauro, la tua osservazione non fa una piega e, anzi, trovi in me un orfano delle Six One 332g 16×18, che nell’ultima versione trovo fosse diventata davvero più giocabile e facile. Penso che la linea FST può colmare il vuoto delle Six One, in quanto la 95 è potente e cattiva, con bella inerzia, la 99 utile a chi cerca una sorta di SixOne 18×20 Japan Version, mentre la 99S ricorda molto la Six One L. Detto ciò, io rivorrei assolutamente la Six One 95 16X18, magari 310 grammi, 31 bilanciamento, per aprire al pubblico più vasto. Tornando alla qualità e alla costruzione delle Burn FST, se l’andazzo è questo, Wilson sta tornando a fare telai ” pieni”, solidi e molto stabili, soprattutto in relazione al peso. Le soluzioni tecniche? Vero, non sono i primi a “riempire” i telai, ma è bene che lo facciano, perchè i risultati pagano, non solo su Burn, ma soprattutto su Ultra, racchette profilate dal feeling ottimo e pieno. Il cuore della FST somiglia a varie “colleghe”, la prima ad avere quel disegno degli steli è stata la X-dual di Donnay, poi anche Head e adesso Wilson. Il grip, giusto, somiglia allo smart grip, ma è meno bombato e va bene. Se un’azienda sa riprendere concetti e soluzioni innovative che altri non hanno saputo valorizzare, ben venga, purchè siano realmente utili. Wilson, e lo dico da quando mi arrivarono le Ultra 97, sta facendo un bel lavoro, ma vorrei tanto riavere le Six One 16×18 in catalogo;)
Buongiorno Fabio, rispetto alla Ultra 97 la fst 99 ha più corde, maggiore rigidità e profilo più sottile, tutto ciò comporta minore potenza, minore peso di palla, minore spin spontaneo e anche possibili problemi al braccio per la rigidità o no?
Ciao Enzo, ciò che dici è giusto solo in parte, perchè la FST 99 spinge molto bene in maniera frontale e la palla è veloce. Chiaramente la Ultra 97, che ritengo la migliore tra le Wilson 2016, ha una serie di caratteristiche più rotonde e più complete, ma è anche vero che il telaio richiede tecnica e uso sapiente delle rotazioni, sia in back che in top. Sulla questione rigidità, sono sincero, la FST ha un bel feeling e l’impatto sembra tutt’altro che rigido, grazie alla composizione 100% grafite, che fa un altro lavoro di flessione rispetto al basalto e Kevlar. L’impatto sul braccio, se incordi bene e con corde adeguate al tuo livello e alla tua tecnica, non può essere negativo, ma è chiaro che se monti un mono molto rigido, il piatto corde non riuscirebbe a darti la giusta protezione e il giusto comfort. Per un uso amatoriale, sulla BUrn 99 FST, consiglio un ibrido classico, ma ho trovato molta soddisfazione anche con full mono non troppo rigidi, senza accusare eccessiva rigidità o perdita di spinta frontale.
Buongiorno Fabio vorrei un tuo confronto tra la 99fst e 6..1 95s che uso attualmente. Mi fa bene comodo anche un tuo consiglio sulle corde(tipo e tensione) per le 95s.
Ho visto anche ottimi feedback sulla pro Open. E’ ancora attuale se confrontata con i nuovi modelli, es Wilson ultra, babolat pure strike, ecc
Ciao Moreno, i due teali si somigliano abbastanza nella gestione dinamica, ma il feeling della Burn 99 FST è più solido e fermo, più diretto rispetto alla 95S, che ritengo comunqune un bel telaio, con qualche limite in flessione della struttura. La Burn è più veloce da muovere, con un migliore spunto sulle accelerazioni piatte, mentre la 95S ha uno sweetspot migliore e concede più spin in assoluto, sempre restando in termini di racchette da 18 corde verticali. Come corda, sulla 95S, per dare un po’ di vitalità, ti consiglio le Revolve 1.25, le Dyreex darwave e la Gamma moto soft 17. POtresti montare anche un ibrido, con 4g o Tour Player polyfibre sulle verticali e un multi tipo xr1 1.30 tecnifibre sulle orizzontali. Per quanto riguarda, invece, la Pro Open, la Ultra 100 riprende gli stessi contenuti, ma li migliora con più potenza e più feeling di gioco. La Strike, ormai, sta cedendo il passo e verrà sostituita con un telaio a metà strada tra la stessa Strike e la Pure control. Non è male, ma il pubblico non l’ha gradita troppo per un comportamento troppo rotondo e poco caratterizzato.
Ciao Fabio, sto giocando da un po’ con la prestige pro e devo dire che mi trovo abbastanza bene nonostante avessi preferito un telaio più leggero in testa….monto ibrido wilson champion choice alla Federer tensione budello 23 e lux alu power rough 21.5.
Pensi sia una tensione giusta?
Su questo telaio cosa pensi se volessi provare a montare in full il luxilon adrenaline?
Grazie mille!
Saluti
Ciao, l’ibrido è sempre una biona scelta, se fatto con corde di qualità, come nel tuo caso. La tensione, tenendo conto delle peculiarità delle due corde, è giusta, ma occorre capire le tue necessità in merito. Considera che non ho testato le Presige 2016, poichè Head non ha manifestato interesse verso i miei test, pertanto non ho un riferimento diretto, ma, ragionando sulle specifiche, un mono più “vivo” sarebbe meglio. Ti consiglio di provare Black Venom di Polyfibre, dyreex black busrt e String Kong Gorill-One, tutte a 22/22 kg.
Grazie Fabio!
Ciao Fabio un piccolo consiglio su quali corde usare con questo telaio. Ho una semi western di diritto con una discreta spinta e spin , rovescio a due mani quasi solo di copertura e quando posso scendo a rete perché non ho nelle caratteristiche un lungo palleggio da fondo. Aggiungo che ho qualche dolorino ogni tanto al braccio per questo non supero mai i 22 kg. Cosa mi consigli di usare? Un saluto ciao
Ciao Daniele, sulla Burn FST 99 la scelta delle corde non è una cosa banale. Il mio consiglio pincipale è quello di valutare un ibrido con 4g soft (o alu power soft) e budello/wilson nxt, ma è una scelta molto costosa, me ne rendo conto. Per tirare fuori un po’ di spin più marcato, occorrono corde come Diadem solstice power 1.20 o Solinco hyper G 1.20, magari anche queste ibridate con un multi solido, Tecnifibre xr1, Diadem Impulse o Gamma Spin professional. Una soluzione per il full mono poteebbe essere la solita Revolve 1.25, ma l’ibrido rende di più e offre più movimento delle corde verticali.
Proverò ! Grazie mille!
Ciao Fabio,
provata per diverse ore e debbo dire niente male….confermo in toto la tua corretta recensione.
ti chiedo però un paragone con la sorella 99S…
al di là della differenza principale ovvero all’attitudine allo SPIN della S rispetto alla “normale”, ti chiedo in cos’altro la S potrebbe avere in più (o in meno).
Inoltre, la differenza dei 10gr di peso, che ne riducono probabilmente l’inerzia e di conseguenza peso palla ed incisività (almeno sulla carta) potrebbero esse colmati, in parte, da un 2+2gr ad ore 3 e 9 ??
grazie.
Ciao, la differenza con la S sta nella spinta frontale, maggiore nella 99 standard, e nella pesantezza di palla, un po’ assente nella versione S, che lascia molta responsabilità di spinta al braccio, ma che compensa con una manovrabilità incredibile per un telaio da 300 grammi. Un intervento di custom non è strettamente necessario, perchè il pattern spinge anche discretamente, ma andrebbe irrigidita e appesantita un po’ la testa della rachetta, più che i lati del piatto. Un bilanciamento a 32 sarebbe più adatto ad un telaio del genere, ma non è un problema perchè si ha più possibilità di custom.
Grazie.
In conclusione, ritieni che per un gioco da Fondo mix tra piatto e spin moderato, rovescio ad una mano top e slice, servizio generalmente piatto, le due racchette potrebbero essere una un’alternativa all’altra oppure ve n’è una maggiormente indicata?
Guardando anche un po’ di commenti in rete, noto che è prevalente l’approfondimento sulla S…almeno questa è la mia percezione.
Tuttavia non ne comprendo il motivo del perchè l’utenza (di cui faccio ovviamente parte) strizzi l’occhio a questa versione piuttosto che a quella da te recensita e da me provata.
a parte il fatto che, quella in prova, con il solo overgrip e corde ha un peso complessivo di 338 grammi che tolto corde (17gr) e over (5gr) arriviamo a 316….un tantinello fuori….
certo se paragonassi questa alla versione S di gr. 300…risulterebbero due racchette profondamente diverse e quasi non paragonabili…..
ciao
Le due racchette sono molto diverse e rispondono ad esigenze diverse. Più pura ed agonistica la 99, più adatta ad una utenza meno agonistica la S, per via dell’inerzia e del bilanciamento insolitamente basso, che la rende facilissima da usare, ma anche meno incisiva in potenza e peso di palla. Per un gioco come il tuo, potrebbero andare entrambi i telai, ma la scelta va operata sopratutto per peso e inerzia necessari.
La risposta ai tuoi dubbi è molto semplice: se vuoi una racchetta da customizzare a tuo piacimento, la S è perfetta, ma se vuoi un telaio fatto e finito, sul quale non vuoi mettere le mani, allora dovresti andare sulla 99, rinunciando ad un po’ di spin potential, ma acquisendo maggiore controllo e spinta frontale, come anche stabilità.
Un’ultima cosa….
è in programma una recensione sulla S….?
grazie.
ciao
Ciao Fabio. Vorrei provare questa racchetta. Venendo da una Ultra100 con string kong gorill-1 22×22 e trovandomici molto bene, cosa mi consigli di montare su questo telaio per ottenere uno spin simile a quello che ottenevo sulla ultra?? Sarebbe forse meglio la 99s?? Grazie mille
Ciao Federico, sulla Burn FST 99 penso che l’ibrido sia la migliore soluzione. Per incentivare lo spin, la Orango, in realtà va bene anche in full, insieme alla Gibbon, a 22/22. Altrimenti Gorill-one/Bonobo, un ibrido di sostanza è spin all-black, molto scorrevole. Certo, lo spin non è il punto forte della FST 99, mentre lo è della 99S, che paga, però, in termini di sostanza. Con la S si può recuperare in ibrido, ma, senza custom, la palla pesa veramente poco.
..leggevo di un RA di 72 !! siamo a livello delle ” peggiori profilate”
direi un telaio da cui stare alla larga per i deboli di articolazioni o in gioco si comporta diversamente?
È assolutamente più morbida di quanto dica il Ra. A questo proposito, ti invito a leggere ed ascoltare il Video-editoriale sulla rigidità, giusto per capire meglio.
Ciao Fabio, un paragone con la pro staff è azzardato?
Assolutamente, la categoria di attrezzo è la stessa. Ormai ipesi 305 e 315 fanno parte della stessa fascia di racchette, agonistiche non iimpossibili. Condividono molte impostazioni, ma è soprattutto il feeling ad essere differente.
Leggendo qua e là tra le varie impressioni sembrerebbe un po’ più “facile” della pro staff 315……comunque auguri per le prossime feste e grazie sempre per i tuoi utili consigli!
appena più facile, ma maneggevolezza simile e più adatta al gioco piatto, sicuramente. La pro staff richiede qualcosa in più dal braccio, in termini di spinta e di decisione, mentre la Burn FST dà qualcosa anche in maniera più facile in potenza.
Ciao Fabio, ti vorrei chiedere l’utente ideale (e il livello richiesto), a tuo parere, per quanto riguarda la fst99s e la burn 100 cv, che so essere oggetto di prossima recensione. In particolare, come si comporta in manovra e in recupero la burn 100 cv, considerando un livello di 4.2/4.1 Fit con ambizione di alzare il livello ma che gioca a tutto campo, più di contrattacco che di pura spinta?
Molto semplicemente, La Burn 100 CV spinge il triplo ed è molto stabile, sempre con spin abbondante. Un telaio che ne ha di più rispetto ala FST 99s, che pecca di potenza e di stabilità per le scelte molto particolari di bilanciamento, peso e schema corde. Sia chiaro, la fst è interesante, ma se provi la 100Cv sperimenti ben altra spinta, utile in tutte le zone del campo.
Come si comporta in fase di manovra, in progressione e in difesa, giocando con spin non accentuato? Utilizzabile anche da un buon quarta categoria? Grazie
non è la più manobravile delle profilate e delle burn, ma si muove comunqune bene e in difesa offre abbastanza. Con poco spin rende comunque bene. PIù che di categoria, parlerei di braccio sapiente, nel senso che sappia gestire inerzia e massa in un telaio reattivo.
Dimenticavo Fabio… Questa Burn richiede di giocare solo e sempre in spinta o rende anche di ritmo e in appoggio?
Ciao Fabio, la Wilson Fst 99 richiede un braccio allenato ed una buona tecnica per sfruttarla bene (bisogna spingere tanto di braccio)? In confronto alla Head Graphene Prestige Pro come si comporta? Grazie.
Ciao, la Head spinge di più per massa, inerzia e schema corde. La fst va spinta con il braccio per tirare forte, ma controlla bene e si lascia gestire in maniera più semplice e meno faticosa.
e rispetto alla burn fst 95?
La 95 è più precisa e paradossalmente offre più spin. Se la fst 99 è una sorta di Blade più facile, la 95 ricorda le sixone, ma senza il peso eccessivo che si portano dietro. Inutile dire che la sixone offre palla più pesante, ma la Burn fst 95 è una visione più moderna di una telaio old style.
ciao fabio
dalla sola lettura della recensione e dei post mi sono fatto questa idea: la 99 fst è pronta per il campo mentre la 99s può essere una ottima base di partenza per il custom per renderla un pò più prestazionale visto soprattutto il bil. arretrato a 30,5 e una inerzia molto bassa – è corretto?
questa linea fst mi pare però non aver avuto un grosso seguito anche se forse delle buone cose ci sono – “facilità” di utilizzo unite a una buona reattività per telai dal profilo sottile, delle classiche in chiave moderna, una sorta di anello di congiunzione tra blade e pro staff
Ciao, corretta deduzione, anche se la 99S Fst ha un suo perché nella mani di qualcuno che sappia spingere forte e deciso. Dal punto di vista della potenza, è molto simile ad una Pro staff 95. Però, più che un anello di congiunzione tra blade e Pro staff, erano le sostitute delle Sixone. Tuttavia, se la 95 è davvero una bestia, la 99 non ha la stessa consistenza e la 99S è molto, ma molto, particolare.
Ciao, avrei bisogno di una mano… con quale racchetta posso sostituire la Burn 100 del 2015? Mi trovo molto bene con questa ma è difficile trovarne una in giro se non usata.. ti ringrazio.
Ciao, per una questione soprattutto di inerzia, le due che meglio possono sostituirla sono Babolat Pure Aero e Yonex Sv 100. La Burn 100 del 2015 era anche sicuramente più rigida, ma le due che ti propongo hanno il maggiore livello di spinta e spin del segmento.
Grazie mille, le provo subito! Buona giornata
ciao sono luca.Ma può essere che tu non abbia testato la FST95 o addirittura la burn 95, la prima di nishikori ,se non erro ? A giudicare dai dati dovrebbe essere – la prima ma ancor più la seconda…, molto diverse dalla fst 99…ho detto una ovvietà, certo.Ma la fst95 mi piacerebbe provarla, io che uso la tecnifibre 315 dcs3 con cui ,forse, qualche attinenza c’è (con la fst95)….o dico bestialità? può essere! grazie e scusa …periodo di confusione, questo! ciao
La Burn 95 non l’ho testata per la scarsissima richiesta dei miei followers in merito, mentre la FST 95 l’ho testata, ma non recensita. Si tratta di un telaio che tira davvero fortissimo, è massiccia e pesante, rocciosa, rigida, una racchetta da tennisti che hanno livello alto e cecano un tealio che applichi tanta pesantezza di palla su tutti i colpi. Non è maneggevole, ha una inerzia alta e sostituisce, in tutto e per tutto, una Six One 95 16×18, ma con un feeling più secco. La sconsiglio ai deboli di cuore e di braccio, perché ha una dinamica molto simile a quella di una Pro Staff RF97, ma ideata per i grandi colpitori.
Ciao.Sfrutto la tua competenza o la tua capacità di informazione, circa un aspetto un pó trascurato ma che a me interessa molto. IL MATERIALE.So che spesso ne parli anche xché impatta notevolmente su rigidtá, maneggevolezza ecc. Ad es nn so se le fst99 sono x intero di grafite o se in fibra di carbonio e altri polimeri x abbattere i costi. Insomma un aspetto importante che forse richiederebbe una trattazione specifica. Ma forse la cosa non sarebbe di particolare interesse….che dici?. Sai indicarmi dei testi in merito o darmi delle info supplementari sulla fst99? Sempre molto grato alla tua disponibilità e competenza. Ciao.
Innanzitutto diciamo che “grafite” è semplicemente lo stato allotropico del carbonio, ma viene utilizzato come sinonimo, appunto, di carbonio. Per quanto riguarda altri polimeri, anche i telai grafite 100% ne hanno, poiché il carbonio, per ottenere la forma di una racchetta, deve essere pressato e stampato, attraverso un bagno di resine, nelle quali, spesso vengono adoperati anche altri materiali, come il Countervail ad esempio. Altre lavorazioni prevedono, ad esempio, l’inserimento di basalto tra le fibre di carbonio, per irrigidire la struttura. Insomma, ci sono molte conbinazioni possibili. Nel caso della Burn FST 99, Wilson ha adoperato solo fibre di carbonio in bagno di resina, di cui non conosco la composizione perché è argomento adatto più ad un ingegnere che ad un tester, senza il classico inserimento di basalto, proposto su quasi tutti i telai di quella produzione.
grazie mille, sempre prezioso il tuo contributo.
ciao fabio. ho comprato una burn fst99 seminuova con corde nere indecifrabili con ancora tracce del logo W di Wilson (forse sono le corde che monta di serie la Wilson, che non so quali siano….). Sono entusiasta: un binomio racchetta-corde dal controllo eccezionale, un telaio di una rigidità ideale (non si sente…), maneggevolissima anche se la spinta non è il massimo (devi darci dentro di braccio – corpo) e il top spin non è il massimo ma a me va bene coprire un pò il colpo e ogni tanto usare il top (gioco più di piatto). Ottimo il back, il drop shot (!), lo slice, il feeling e la sensibilità (è la prima volta che ho una wilson così “mia” e con una “buona rigidità,piena, “di sostanza”, non fastidiosa come la pure drive…). Ora ho addirittura “paura” a cambiar corde! tensioni basse ,di solito 22kg, ….yeti 1,17 che dici? con la gorill-1 io non riesco a spingere, appena montate, boh (ce l’ho su tecnifibre ltd 315 16×19 che mi funziona benissimo con la yeti !!!);che dici della Starburn Aqua Power 1.25 (che mi dicono potentissima….)? Cosa monta di solito Wilson quando vende già incordata ? Sull’ibrido sono indeciso; tempo di perdere la “magia”, non lo so. …scusa il casino, aiuto!!ciao.
La LTD non fa testo, è un telaio morbido, mentre la Burn FST è piuttosto rigida e va assecondata con delle corde che diano maggiore spinta e soprattutto naturalezza di spin. Quindi, bene le Gorill-1 e le Aqua Power, mentre ci andrei piano con le Yeti, che seccherebbero il feeling del telaio. Le yeti le monterei a tensione davvero bassa, massimo 21/21, se proprio le vuoi provare.
si, allora se metto la GORILL-1 che ho…DA 1,20 o 1,24? Devono incordare 2 nodi o 4 nodi….(differenza sostanziale qual è???). Tensione bassa ,immagino…
Wilson pretende il 4 nodi e io lo consiglio sempre per la maggiore attitudine alla omogeneità del piatto. Se vuoi potenza facile, vai sulla 1.20, altrimenti, se vuoi spingere di più col braccio, la 1.24. Come tensione, monta sempre a 21/21, così sfrutti la spinta della corda.
Senti, non inorridire…
ma mi sono avanzate da un acquisto “per provare” le seguenti corde:
Babolat M7 1,30 e un multi Head Reflex 1,30 ;
poi dei mono babolat pro hurricane tour 1,25; della head sonic pro edge 1,25 e hawk 1,25. STOP.
TELAI?
l’attuale WILSON BURN fst99 e ,da tempo…, la TECNIFIBRE TFIGHT 315 LTD, oltre alla TFIGHT 315 DCS3 ATP 2017.
In “soffitta” le HEAD graphene Instinct MP 1a versione e la graphene SPEED MP e graphene RADICAL MP ( tutte sui 300 grammi, di cui ho un ricordo di molta maneggevolezza, per carità; ma ‘leggerine’, non stabilissime, che però ho usato per un discreto tempo…). Grazie mille!
Beh, il materiale tennistico non ti manca. Le M7 non sono affatto male, come anche il Reflex, hai delle belle corde che puoi sfruttare tranquillamente sia in ibrido che in full.
La M7 è più solida, essendo un intreccio di 7 filamenti, quindi da considerare quasi come un multi-mono e da montare in full. La Reflex è più morbida, è il multifilo di qualità della Head, ottimo sia in full, per sensibilità e spinta, sia in ibrido, per lasciare affondo e snaback al mono sulle verticali.
Le puoi montare tranquillamente su tutti i telai citati, in base alle tue preferenze. Osserva solo una tensione più bassa per M7, considera come se fosse un mono morbido.
ciao,
della linea di corde string project e yonex quali sarebbero quelle che completano meglio questo telaio (BURN FST99)?
grazie
Ciao, benvenuto nel Blog.
Per ravvivare il telaio, in yonex prenderei la Strike 1.20, per un impatto più soft e una potenza dolce, mentre in String project guarderei la Rocket per potenza e spin accentuati o la Keen, per sensibilità, controllo e facilità di uscia di palla.
Altrea alternativa in yonex puà essere la Fire 1.20, per potenza e controllo.
grazie! 1.20 perchè si adatta meglio a questo telaio rispetto ad un classico 1.25?
tensione e nodi?
La 1.20 garantisce un po’ di vitalità in più ad un pattern comunque pieno di corde ed anche più sensibilità all’impatto. Come tensione, 21/21 per iniziare, massimo 22/21.
ho usato anche la nuova VCore 98 ma stavo pensando di tornare alla FST99 che non avevo mai dato via perchè mi sembra che la Vcore 98 sia più esigente tecnicamente-fisicamente se non sono proprio preciso sulla palla…mettendole a confronto quali sono pro e contro?
Volendo riassumere in poche parole, se la Vcore è potente e capace di più spin, la FST 99 è più meneggevole, meno capace di spinta, ma con un controllo notevole sul colpo piatto e in anticipo.
grazie mille dei consigli. ultima cosa: la tecnifibre ice code 1.20 a 21Kg potrebbe andare?
Si, certo, è una soluzione adatta al controllo, ma a 21 consente ancora spinta.
giusto come update “statistico”: ci ho provato sia le Ice Code 1.20 a 21k che le StringProject Keen 1,18 a 21k…molto bene con entrambe ma mi sono assestato con le Keen, sento bene la palla ma riesco comunque a spingere abbastanza quando voglio che è quello che volevo ottenere perchè con questa racchetta mi trovo proprio bene
come “step” evolutivo si potrebbe stare una prova della Blade v7 18×20 o della Yonex Vcore pro 97 HD (sempre con le Keen magari) o sono troppo esigenti rispetto a questa FST99? La serie CLASH come si posiziona rispetto a queste?
Le prime due sono troppo più ostiche, però avresti la Clash 98 che può sostituire la FST, con uno spin indubbiamente maggiore e una sensazione di impatto più soft. Anche qui le keen fanno sentire bene la palla, che poi è il pregio principale dell’armeggio, insieme alla reattività.
ciao fabio, una domanda su una cosa che mi è successa: è possibile che recuperando una ULTRA 97 Wilson (non so con che corde…) l’abbia sentita PIU’ RIGIDA della Burn FST99 ? io in quest’ultima “non sento” i 70 RA (x me è morbida!) mentre ho sentito rigido il telaio della Ultra che al tempo (2016) non avevo mai provato (e vista la tua recensione non mi aspettavo!) …..ciò ha a che fare con il fatto che uso racchette classiche e non profilate? che le corde (sconosciute…sia x fst che per ultra!!) abbiano determinato un “risultato falso” o “falsato”? Eh si che ,come suggerivi tu, ho giocato senza tentennamenti, indecisioni, movimenti ampi e decisi ….mah. una estate “pazza”!….
Le corde possono essere piuttosto determinanti, ma anche la tensione gioca un ruolo fondamentale. Oltretutto, Ultra 97 ha sì un dato di rigidità basso, ma è sempre una ibrida, quindi con un fusto quasi profilato e rispetto ad una classica, anche più rigida, può risultare secco all’impatto, anche se non rigido. Ad ogni modo, cambia corde e con mono non andare oltre i 21 kg.
hai ragione! l’impatto è più “secco” che rigido …verissimo,grazie. Proverò a cambiare corde e a riprovare “il confronto”.Poi ti dirò. Grazie ancora, sei proprio in gamba! buon ferragosto. ehiman-luca