
Toalson S-Mach Pro 97 295

Da fondocampo c’è una buona soddisfazione soprattutto quando si gioca di pressione. S-Mach Pro 97 295 ama essere condotta in maniera allegra e veloce ed è proprio in questo modo che rende al meglio ed offre quella potenza utile a stare di sostanza nello scambio, per poi accelerare e chiudere. Non è stancante da mantenere a lungo nel palleggio, ma invita proprio a far andare il braccio, a variare intensità e a godere del suo controllo e dello spin davvero facile. Il campo si disegna con sicurezza ed estro, la traiettoria è abbastanza lunga, soprattutto sui colpi piatti, dove si apprezza il rigore direzionale e la velocità di uscita dal piatto. Col colpo piatto la spinta è davvero gratificante e non è richiesto troppo impegno al braccio per effettuare una chiusura consistente, piuttosto è con lo spin che la cosa si fa più faticosa, non tanto per le variazioni, piuttosto naturali, quanto per le rotazioni accentuate, che richiedono un’azione del braccio abbastanza energica. In generale, dal fondo, si mostra adatta alla lotta, senza troppe pretese di fisico, ma la sua vera vocazione è il gioco di pressione, dove svetta per la precisione e la stabilità sui colpi spinti.
Il back, complice anche il bilanciamento, è un colpo piuttosto teso ed offensivo, si modula bene, ma non ama per nulla le esecuzioni indecise. Il telaio va lanciato in swing almeno medio-ampio, altrimenti diventa poco efficace. Sul back il braccio deve essere protagonista e deciso, in questo modo si ha una risposta viva, ma il colpo timido non è ammesso, meglio osare che sperare. Non male il side-spin.
A rete si presenta con un contrasto piuttosto buono alla palla, che consente una volée di istinto soddisfacente, ma con una buona resa anche sui colpi con leggero taglio, con i quali si riesce ad addomesticare bene anche il tocco. La sensibilità è buona e il feedback consente un gioco anche di fino, a patto che il tocco sia un po’ più vivo ed energico. Ottimo lo smash, molto preciso e piuttosto filante.
Al servizio, il colpo piatto è davvero di alto livello, potente e ben gestibile per ritmo ed intensità. Non occorre forzare per avere una palla piena e veloce, quindi risulta anche non troppo faticosa alla lunga. Lo slice è notevole, la curva è contenuta, ma la velocità si fa molto apprezzare. Il kick, poi, è veramente una sorpresa gradita. Con le sue dimensioni, facili da muovere velocemente, S-Mach pro 97 garantisce una bella capacità di strappo e accelerazione, che sul Kick significa tutto. Non che sia alla portata di tutti, ma, comparata ad altri telai di peso simile, è più efficace e meno stressante da sfruttare.
10 commenti
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Mmmm voti abbastanza alti vedo e, rispetto alla mia wilson prostaff 97L bianconera noto un confort piu elevato. Che tipo di impatto hai con questa? Secco o morbido? Altre differenze in meglio?
Telai notevolissimo, davvero.L’ho testata insieme alla versione 310 grammi e nello stesso periodo di SX 300 tour e VCore Pro 97 330, per cui la sentivo inizialmente leggera, ma avevo un dubbio e ho protratto il test proprio per questo motivo. Il tempo le ha dato ragione e devo dire che è davvero completa e si lascia usare quasi come una profilata.
L’impatto è secco, ma non rigido, non molto distante da quello di una Ezone, ma meno rigido sulla testa. Non è certoun impatto morbido, ma non sipercepisce per nulla la rigidità e la secchezza delle profilate. Rispetto alla Pro Staff 97 è un telaio più “vero”, gioca da peso superiore ed ha un controllo di rilievo, non solo per la categoria, ma la completezza generale a colpire. OK. non spinge come una profilata pura, ma c’è tanto spazio per il braccio, anche se non forte. Il bilanciamento non si sente e devo ammettere che, quando vidi i dati del telaio, pensavo fosse vuoto e sbilanciato, ma la testa è ben contrasta dal manico e si percepisce anche per il fatto che vibra poco, molto poco anzi. La Pro staff 97 L ha altre doti, tra cui lo spin più facile, più carico e un po’ di maneggevolezza in più, la considererei per una categoria meno tecnica rispetto alla S-mach Pro 97, che è più consistente. Ripeto, è un telaio che non stupisce nell’immediato, ma che viene fuori col tempo e con la continuità e la varietà.
Ah dimenticavo…mi spaventa quel bilanciamento a 33,dici che non si avverte la differenza paragonandola alla mia? Grazie Fabio
Ciao Fabio ,
davvero una grandissima recensione.
Provai un pò di tempo fa la yonex ezone 98 305g (gran bel telaio) dove trovavo a disposizione un ottimo servizio piatto , però mi sembrava che le palline andassero un pò corte come se mancassero di spinta.
Ti chiedo un paragone con quella racchetta e potrebbero assomigliare alle prince phantom ?
Grazie e buon lavoro
Tra Toalson Pro 97 ed Ezone 98, la prima è un telaio che scorre molto facilmente in ariamolto connesso all’azione del braccio, con tanto controllo e velocità di esecuzione, mentre la Ezone ha più massa e più potenza a medio regime. Sono molto diverse dalle prince Phantom, almeno sulla carta, perché direttamente ho testato solo la Phantom Pro 100 P e non c’entra davvero nulla con queste, se non per l’aspetto del controllo, che è simile. Ad ogni modo, la Ezone 98 va paragonata alla Toalson 97 310, la 295 è una via di mezzo tra una 305 e una 285.
Ciao Fabio,interessante telaio! Colgo l’occasione per rivolgerti un quesito che mi scuserai forse un po’ fuori argomento. Sono ormai quattro mesi che sono fermo a seguito di un serio problema alla schiena (ernia espulsa l4 s1) che mi ha fatto vedere le stelle ma non ho operato che sto cercando di risolvere con varie tipologie di interventi di recupero. Spero di rientrare presto e la domanda che mi pongo, sobillata anche dalla mia inguaribile racchettite, è la seguente: in questi casi meglio racchetta morbida, leggera, pesante, rigida etc etc. E le scarpe, esistono modelli particolarmente ammortizzati che contribuiscono un minimo a limitare i traumi? Ora uso, usavo, blade 16X19 2015, altezza 1.90 x 74 Kg, livello amatore quarta alto agguerrito! 😉 Grazie se mi risponderai!
Ciao Thomas, in temrini di stress, un telaio dalle proporzioni “medie” rispetto alle proprie capacità tennistiche, può darti sollievo nella misura in cui ti sforzi di meno per eseguire un colpo o per essere più concreto. Certo, una racchetta che ammortizza di più aiuta ad avere meno traumi, ma è soprattutto vero che se il telaio non ti fa irrigidire, allora giochi senza costringere il corpo ad eccessiva rigidezza in esecuzione oltre a doverti adattare meno alla dinamica del telaio.
Un mio caro amico, proprio su questo tema, spesso mi dice “questo telaio lo sento sulla schiena”. Me lo dice spesso su telai classici, che pretendono un certo livello di sforzo, come, appunto, la Blade. Quindi, sicuramente un telaio meno agonisticamente estremo sarebbe un buon primo passo, se non eccessivamente rigido e stressante, ancora meglio.
Quanot alle scarpe, c’è un discorso molto semplice: si, la scarpa ti aiuta a prevenire vibrazioni e compressione della schiena. In tal senso, una calzatura più corposa nell’intersuola ti può garantire un maggiore isolamente della spina o, comunque, impattare meno. Tuttavia, visto che sei alto, ma leggero, non occorre andare a prendere un carrarmato pesantissimo, che ti impaccerebbe nei movimenti e farebbe peggio, ma andrei a cercare le scarpe dal peso medio, con la corsa di ammortizzazione più lunga. MI vengono in mente le Diadora Fly2 (quelle che uso personalmente), le Babolat SFX, molto adoperate per chi è tante ore in campo, oppure le K Swiss HYpercourt express.
Ciao Fabio, ti ringrazio tantissimo per la tua disponibilità. E’ stato molto duro per me interrompere così bruscamente l’attività ed ora riprenderò con la dovuta gradualità. Potresti darmi qualche spunto di racchette che contengano i valori “mediani” che tu suggerisci? In passato ho usato con piacere la duel g 97 310 che peraltro non ho più e forse ancora troppo tecnica rispetto a quanto dici. Forse v core 98,donnay pro one 97 o cos’altro? Grazie ancora e a presto!
Se vuoi mantenere il rapporto 98/305, con maggiore facilità e minore inerzia, le due da prendere in esame, peraltro anche con rigidità rispettivamente bassa e medio-bassa, sono proprio Donnay e Vcore 98. Poi, dai un’occhiata alla Dunlop CX 200 LS, che ti consiglio più rispetto alla CX 200 da 305.
Grazie! Ho letto proprio ora la recensione della Dunlop e mi pare molto interessante.