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Wilson Pro Staff 95 2014 – Test

Prostaff95

Head size 95 inch2
Schema corde 16/19
Peso 313 gr ( non incordata)
Bilanciamento 310 mm
Rigidità 62 RA
Profilo 18 mm costante
Lunghezza standard
Swingweight 307 punti (incordata)
Materiali utilizzati Graphite/Kevlar/Basalto

Il nome Pro Staff evoca ricordi di grandissimo Tennis. Era stampato su racchette di grandissimi campioni, come Edberd e Sampras, ma più recentemente sui telai di Roger Federer, Grigor Dimitrov e Alexander Dolgopolov. Se Federer è passato alla nuovissima generazione di Pro Staff, quella da 97 pollici quadrati, Dimitrov e Dolgopolov restano fedeli alla versione classica, almeno nello stampo del telaio, visto che Grigor ha optato per un pattern 18×17, mentre Dolgo ha optato per una versione 18×16. Entrambe le configurazioni non sono disponibili sul mercato e, noi comuni tennisti mortali, dobbiamo accontentarci delle versioni 16×19 e 16×15 (Pro Staff 95 S). Oggi parliamo della Pro Staff 95 in versione “classica” 16×19, la scelta più equilibrata.

La Pro Staff 95 si presenta come versione facile della mitica 90 pollici, una racchetta che vanta 17 Slam nelle mani dello stesso uomo. Ma se il peso più leggero di 26 grammi può far pensare ad un attrezzo dalla larga fascia di utenza, il comportamento dinamico lascia subito intendere che si tratta di un telaio iper-tecnico. Il vero vantaggio della 95 è nella resa degli effetti e nella manovrabilità eccellente che garantiscono un ottimo collegamento pensiero-azione su tutti i colpi, ma lo sweetspot non è grandissimo e, se si colpisce fuori dal centro, la palla fatica davvero ad andare veloce, anzi subisce proprio una battuta d’arresto. La versione 2013 di questo telaio era, a mio guidizio, davvero poco riuscita, ma la 2014 è stata rinnovata con l’aggiunta del Kevlar, che ha reso la testa della racchetta più veloce nel ritorno durante la flessione. Ciò si traduce in maggiore potenza, la 2013 ne aveva davvero poca, e maggiore feeling. Il risultato finale degli aggiornamenti, al netto delle difficoltà di un attrezzo davvero agonistico, è una racchetta ottima per chi è alla ricerca di feeling con la palla e che necessita di un attrezzo atto a supportare un gioco più moderno, mantenendo movimenti ampi e veloci, ma soprattutto decisi. Per utilizzare al meglio la Pro Staff 95, infatti, bisogna avere una tecnica completamente assimilata dalla meccanica dei movimenti, oltre ad avere velleità offensive allround.

Esteticamente è bellissima, candida, in quel suo bianco/rosso opaco, rifinita in maniera ottima con serigrafie oro, abbastanza delicate però. Un piacere per gli occhi e per il tatto. Unico appunto che muovo a Wilson, è l’assenza di un manico in cuoio. Penso che su un telaio che evoca sensazioni e feeling classico sia d’obbligo.

Le sensazioni di gioco sono semplicemente fantastiche e, insieme alla Prestige MidPlus e alla Prince Graphite Mid, resta l’ultimo baluardo del classic feeling in una racchetta da tennis. I movimenti facili da eseguire, lo schema corde 16X19 e la sensibilibilità del telaio, sono enfatizzati da una rigidità davvero bassa, 62 punti non incordata, che scendono a 59 montando un Monofilo in copoliestere. Sono numeri che non si trovano più facilmente in un telaio nell’attuale mercato. La flessibilità è un valore aggiunto per la Pro Staff 95, che rende confortevole qualsiasi colpo e lascia sentire ogni singolo comportamento della pallina sulle corde. Un impatto pulito e una capacità davvero ottima di generare rotazioni, completano le doti offensive e difensive di un telaio molto riuscito. Ma, come detto, bisogna fare i conti con lo sweetspot da racchetta iper-agonistica, non piccolissimo, ma comunque esigente almeno quanto una Prestige MidPlus, rispetto alla quale ha una maggiore propensione ai tagli e una capacità di anticipo superiore, ma paga in termini di potenza assoluta. La Prostaff ha una dote che altri telai non hanno, quella di far giocare davvero bene a tennis, grazie al ventaglio di possiblità offensive e difensive che offre. Ma, ancora una volta, voglio precisare che è il feeling con la palla che enfatizza il tutto.

Da fondocampo è precisa come un bisturi, morbida e duttile. Giocando piatto, magari incordata con un bel Mulfilamento, si apprezza l’impatto pulito e l’uscita veloce della pallina, mentre, usando una copertura in top, incordata in ibrido o con un Mono morbido, che dà il meglio. Sui colpi veloci la palla prende benissimo il taglio, scavalcando la rete in facilità, con una traiettoria abbastanza alta e profonda. Un comprotamento rassicurante dell’attrezzo, che aiuta a concentrarsi sulle traiettorie da eseguire e non sugli ostacoli. Particolamente efficace è la velocità con la quale il telaio arriva all’impatto, in questa categoria di racchette, solo la T-Fight 315 limited edition fa altrettanto. Giocare un colpo in corsa o una variazione di ritmo è davvero facile, a patto di non esagerare, perchè la manovrabilità estrema si può tradurre in un anticipo azzardato. Inoltre, essendo davvero tanta, la manegevolezza consente di intervenire con un custom, anche piuttosto pesante, senza stravolgere le doti iniziali del telaio. Vi consiglio di farlo, soprattutto polarizzando la Pro Staff e aggiungendo peso ai lati del piatto per stabilizzare, potenziare e allagargare lo sweetspot. Ma già in versione stock dà grosse soddisfazioni e consiglio di ricorrere al custom solo per massimizzare la resa e solo se è strettamente necessario.Per i giocatori che effettuano il rovescio ad una mano, Il telaio è una manna dal cielo. Facile da muovere e piuttosto stabile in relazione al peso, fa faticare poco nei colpi interlocutori e si presta perfettamente alla sbracciata coperta in top. Ciò che si apprezza dal fondo è anche il posizionamento delle masse all’interno del telaio garantisce sempre una risposta prevedibile e bilanciata. Impressiona davvero il comportamento della testa della racchetta, che non tende mai ad uscire troppo presto, ma piuttosto segue il piano del manico. Questa caratteristica dona alla Pro Staff una sensazione di assoluto controllo sulla palla, aiutando a colpire facilmente sia colpi in lungolinea, probabilmente i migliori offerti dal telaio, che incrociati stretti o interlocutori. In fase difensiva è sempre la maneggevolezza che aiuta a trarsi d’impaccio, riuscendo a giocare facilmente colpi di rimessa e giocate improvvisate. Il tutto, al netto di uno sweetspot sempre esigente, ma non impossibile e ampliabile con un po’ di sano custom.

Il back è, insieme al top, su ottimi livelli ma il taglio d’alto è davvero perfido, grazie alla flessibilità del telaio e alla sensibilità generale. Non è difficile ottenere il side-spin, anzi, la Pro Staff invita ad osare col back ed utilizzarlo in maniera anche forzata, con la spalle in avanti alla ricerca della profondità e della palla bassa.

A rete è semplicemente perfetta, riprende tutte le caratteristiche della Pro Staff 90, enfatizzandole con la enorme maneggevolezza e sensibilità di cui dispone. Non ci sono altri telai così precisi, poche chiacchiere e tanta sostanza, ma il braccio deve compiere gesti completi, non sono ammesse incertezze.

Al servizio manca un po’ di spinta, soprattutto se si tende a forzare, ma offre tutte le soluzioni su altissimi liveli di precisione. Per sue caratteristiche, conviene più cercare il piazzamento sostenuto, piuttosto che la botta potente. Ottima, anche in questo frangente, la resa degli effetti, sia slice che kick. Operando con leggero custom si dona maggiore potenza anche a questo colpo.

In definitiva, è un telaio completo e complesso per i principianti, adatto a giocatori di livello almeno 4.5 ITR, che sappiano giocare tutti i colpi e che cercano un attrezzo con feeling estremo e resa degli effetti adeguata. Ha pochissime concorrenti dirette sul mercato, tra le quali segnalo la T-Fight 315 limited edition in versione 16×19, oltre alla Prestige Midplus Graphene. Quest’ultima, rispetto alle altre due, ha il vantaggio di nascere già polarizzata, ma Pro Staff e T-fight, con un adeguato custom, possono raggiungere livelli superiori di resa generale. Ho provato varie configurazioni e, già con soli 2,5 grammi di piombo ad ore 12 del piatto, si ottiene una risposta davvero molto potente, senza intaccare la manovrabilità e il feeling. Mi sono spinto anche oltre, ma il consiglio è di non superare i 330 punti di inerzia e di polarizzare semplicemente l’attrezzo con un grip in cuoio, che aggiunge circa 8 grammi al manico e massimizza la sensazione di presa,  3 grammi in punta e altri 3 ad ore 3 e 9. Scosiglio questo ultimo custom ai deboli di cuore…e di braccio.

La Pro Staff 95 ai voti:
Potenza: 7
Controllo: 8.5
Maneggevolezza: 9
Comfort: 8.5
TopSpin: 8
BackSpin: 9
Servizio: 8
A rete: 9
Qualità percepita: 8

La prova è stata effettuata con i seguenti telai e con le relative incordature:

Wilson Prostaff 95 2014 inc. Genesis Black Magic 1.23 kg 23/22

Wilson Prostaff 95 2014 inc. Genesis Typhoon 1.26 kg 22/21
Wilson Prostaff 95 2014 inc. Genesis Explosion 1.30 kg 24/23 4 nodi
Wilson Prostaff 95 2014 inc. Genesis Xplosion 1.25 kg 25/24 4 nodi
Wilson Prostaff 95 2014 inc. Genesis True Grit 1.23 kg 23/22
Wilson Prostaff 95 2014 inc. Genesis Xplosion 1.30/Typhoon 1.26 kg 24/23
Wilson Prostaff 95 2014 inc. Genesis Typhoon 1.26/Xplosion 1.25

Wilson Prostaff 95 2014 inc. Genesis Typhoon 1.26 kg 22/21

 

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106 commenti

  1. Ciao, ho acquistato la coppia da un amico e trovo la tua recensione corretta. Chiedo consiglio sulle corde dato che sento di avere poca velocità di palla. Ho aggiunto ad ore 2 e 10 , 2+2 grammi (il custum che ho preferito) ed ho 10 grammi di silicone nel manico messi dal precedente proprietario. Meglio quindi un multi od un mono. Ed in caso, per avere potenza e spin con una durata accettabile delle corde hai qualche suggerimento?
    Grazie e saluti.

    • Ciao, il custom è corretto, ma puoi osare qualche grammo più in testa ancora, alla ricerca di potenza. Per ciò che riguarda le corde, ho provato le genesis sia mono che multi, ma anche in ibrido. La mia soluzione preferita è librido classico con Genesis Typhoon sulle verticali e Genesis Xplosion 1.25 sulle orizzontali. Diversamente un mono reattivo e in calibro sottile, 1.20-1.23, sarebbe un’ottima soluzione. Tendenzialmente eviterei il multi e le corde eccessivamente morbide per via del flex accentuato del telaio, che risulterebbe oltremodo burroso.

  2. Ciao,sono un giocatore amatoriale che predilige il gioco piatto e poco attendista,utilizzo una Wilson six one 95 da 309 gr del 2012 con cui mi trovo bene(occorrerebbe solo un po’ più di potenza).per l’acquisto di una seconda racchetta sono tentato dalla pro staff 95 ma ho il dubbio che sia troppo tecnica e con caratteristiche lontane dalla mia. Gradirei un tuo parere e un suggerimento su quale modello attualmente in casa wilson si avvicina alla racchetta che sto utilizzando. Ti ringrazio.

    • Ciao Mario, poni una questione difficile, perché utilizzare un secondo telaio diverso dal primo, per quanto simile, è sempre una pratica poco redditizia e che spesso insinua troppi dubbi nella mente dell’appassionato. In ogni caso la Pro staff 95 ha una risposta molto diversa dalla Six One 95 309, che ha poca potenza, ma sicuramente superiore rispetto alla sorella più sottile. Probabilmente, in casa Wilson, la più simile per resa, ma non per sensazione, è la Pro Staff 97, che è anche più potente e facile. Uscendo dal marchio Wilson, invece, puoi provare le Tecnifibre T-fight 315 e 300 Dynacore, che hanno un feeling simile alle Six One. Il tutto sta nel punto di flessione, che la Six One ha più in alto rispetto a Blade, Prestige e altri telai agonistici, altrimenti la scelta sarebbe più ampia. Penso che Wilson abbia fatto una scelta azzardata ad eliminare la linea Six One, molti appassionati ne sono ancora attratti.

  3. Ciao, eccezionali le tue recensioni e i tuoi consigli nei commenti! Riesci a mettere a confronto la Wilson Pro Staff 95 2014 con la Wilson Six One 95 18×20 da 332gr (che mi pare maneggevolissima e con grandissimo tocco) ?

    • Ciao Marco, innanzitutto grazie per i complimenti, fanno sempre piacere e invoglianoa fare sempre meglio. La Pro Staff 95 e la Six One 95 hanno rappresentato il meglio in casa Wilson, insieme alla 90, ma sono telai profondamente diversi. Innanzitutto c’è da dire che la Six One 332 grammi è un portento di spinta e di pesantezza di palla, cosa che manca nella Pro Staff 95, anche se rispetto alla versione 2012 qualcosa era migliorato con l’ultimo aggironamento. Se poi consideriamo la sensibilità, beh, sicuramente la Pro Staff non è seconda a nessuno, ma la Six One si difende molto bene anche sul tocco. La differenza sostanziale, a parte la spinta, sta nei diversi punti di flessione, perchè la Six One flette verso il cuore el telaio, offrendo un piatto corde più rigido e stabile come una roccia. La Pro Staff 95 presenta un punto di flessione più basso, non come una Prestige, diciamo una via di mezzo tra quest’ultima e la Six One. La geometria del cuore, abbinata al profilo sottile e al flex molto marcato, ne fa un telaio molto sensibile e votato al feeling con la palla, ma occorrerebbe molto più peso per arrivare alle prestazioni e alla cattiveria che ti può offrire una Six One 95. Tieni però presente che le varie versioni di Six One, nel tempo, hanno portato diverse novità e variato feeling della rachetta ad ogni aggiunta di materiali e tecnologie. Ci sono appassionati che adorano el versioni Blx, altri che le detestano e preferiscono giocare con le vecchie Ncode, K factor o, addirittura le 6.1 Classic.

  4. Ciao (e vorrei mettere il tuo nome, ma “non c’è” e secondo me questa scelta ti penalizza), grazie per la tua risposta rapidissima ed esaustiva, ribadisco il tuo esser eccezionale! (E spero che molti altri tennisnauti se ne accorgano!)
    Circa l’incordatura, e parlo della Wilson Six One 95 332grammi ultima versione, fine 2013, cosa consiglieresti? Wilson indica range 21-26kg, è pensabile un multifilo nel range più basso o un monofilo anche inferiore ai 21kg?
    E poi: sbaglio a ritenerla parente prossima della Wilson RF 97 Autograph e vera erede della mitica Wilson Pro Staff 85?

    • Ciao Marco, mi chiamo Fabio, ho sctitto una mia presentazione come primo articolo del blog, ma, hai ragione, è finito da qualche parte e non la vedo più. Ti ringrazio per i complimenti, mi fa piacere che qualcuno trovi utile il mio blog e la mia passione per i materiali del tennis, sono i nostri giocattoli e vanno curati bene.
      Tornando alla Sixone 332 18×20, devo dire che l’ibrido è la soluzione migliore per i giocatori classici, conserva potenza e controllo, addolcendo un po’ la sensazione dura del piatto corde. Personalmente preferisco i mono morbidi, calibro max 1.25 e non sagomati, insomma una corda sincera che lavori bene anche in spin, ma ch non tenda ad indurire la struttura granitica della Six One. con il full Mulfifilo, onestamente il telaio diviene troppo classico e alcuni spin non vanno, è preferibile sempre l’ibrido che dà sensazione classica di impatto e modernità di rendimento. per le tensioni, la cosa è molto soggettiva, ma il range utile è davvero piccolo per la sixone 18×20. Non bisogna salire sopra i 24 kg, a meno di montare un budello o un ottimo multi, e non biosgna scendere troppo in caso di monofilo, perchè, essendo il telaio medio-rigido, la corda deve mostrare una consistenza all’impatto, diversamente si giocherebbe solo con la corda e il telaio non fletterebbe. L’ibrido va montato ad una tensione intermedia, tirando il multi un kg più del mono, se in ibrido classico, oppure 2kg in più se reverse. tendenzialmente un 21-22 funziona bene, ma la tensione è un dato altamente soggettivo e occorre un aggiustamento personale sul settaggio. Sulla questione “erede di..” La sixone attuale è degna erede delle 6.1 Classic, mentre La Pro Staff 85 di Sampras è inarrivabile, ma ormai datata e inutilizzabile.

  5. Grazie Fabio! E il tuo dire dei giocattoli mi fa venir in mente il proverbio inglese: “The only difference between men and boys is the price of their toys”.

    Hai mai pensato di metter in una ‘griglia’ sintetica le tue competenti votazioni sulle racchette? Certo rimarrebbero valutazioni personali, ma mi risuona quello che Rino Tommasi diceva: ‘Nel mio personalissimo cartellino…’; insomma potrebbe diventare un prezioso benchmark (anche ad esempio il tuo far sempre preciso riferimento al punto di torsione).
    Oppure fornire una guida per scegliere a seconda del tipo di gioco una selezione dei modelli più indicati?
    Secondo me attireresti un bel traffico web amante dei ..giocattoli!

  6. In realtà ho pensato al bollino “Tennis Tasted Approved” .. Lo tengo pronto, ma ancora non l’ho ritenuto opportuno. La racchetta che lo avrebbe meritato é uscita di produzione nel 2014, la sixone 95 332 16×18, non ho fatto in tempo. Non escludo, però, di inserire la recensione per dovere di informazione.

  7. Buongiorno Fabio, dopo avere letto le tue ottime recensioni sarei interessato ad acquistare una ps95 2014 oppure una sic one 95 s. Considerando che gioco abbastanza piatto, che ho una certa propensione per il gioco d’attacco e che non sono un picchiatore a tuo giudizio quale delle due potrebbe essere più adatta? Uso delle blasé 18×20 alle quali rimprovero solo di essere poco maneggevoli. Grazie e complimenti

    • Ciao Moreno, se ne fai una questione di maneggevolezza e di propensione al gioco piatto, direi proprio la Six One. é un telaio che nasce per rendere più facile la presa degli effetti e non è di certo una Spin-machine come altre 16×15 di wilson. Lo schema 18×16 offre tanto controllo e una bella sensazione di impatto, sia che si usi spin o che si giochi piatto. Non è però un telaio assoluto e difetta un po’ in potenza, che è direttamente proporzionale a quella che il braccio dà. In compenso, il controllo consente di tirare veramente forte. Potresti trarre giovamento dalla Six One S, perchè potresti aggiungere spin al tuo gioco, in maniera facile e naturale, che poi è il motivo reale per cui è stato realizzato questo modello.

  8. É un telaio simile alla pro staff, ma più leggero, più facile da muovere, abbastanza morbido e con uno schema corde molto aperto. Non é stata apprezzatissima, ma avrebbe meritato qualcosina in più in termini di spinta, che, obbiettivamente, non è eccelsa.

    • Ciao Donato, la differenza tra il modello 2012 e il modello 2014 sta soprattutto nella spinta leggermente superiore del modello più recente. Hanno migliorato la stabilità e aumentato un po’ l’inerzia, tutto a favore di un po’ più di cattiveria. Come feeling sono molto simili, ma la 2014 è un filo più pesante da manovrare, ma è anche più corposa sui colpi. Entrambe hanno una sensibilità davvero alta e sono ottima base un custom.

  9. Grazie. Perché vedendo la differenza dinpeso tra il grip sintetico e quello in cuoio che si aggira sui 10grammi pensavo si dovesse compensare di più in testa. Meglio cosi vado tranquillo con quello in cuoio.

  10. ciao fabio, un consiglio e una tua opinioni…ho letto con interesse/attenzione la recensione e le soluzioni per sopperire alla scarsa potenza del telaio – per aver provato brevemente la versione precedente concordo nel grande feeling, sensibilità e morbidezza …abbastanza uniche…e ogni tanto penso di prenderne una…
    più che la bassa inerzia mi lascia perplesso il discorso sweetspot…ma il piatto 95 è davvero così limitante/severo? 2 pollici di differenza con il 97- per es. della tfight- sono nettamente avvertibili per quanto riguarda lo sweetspot?
    c’è posibilità per la ps95 di allargarlo un pochino e renderlo un pò + permissivo?
    secondo te ha ancora senso questo tipo di telaio o è superato dalle pro staff 97 e in generale dalla “moda” del piatto 97 che wilson e altri hanno lanciato sul mercato

    grazie

    • Il 95 Wilson non è veramente così piccolo e non è limitante. È problematica, invece, la questione potenza, che può essere migliorata, come lo sweetspot, con un buon custom, 2+2 ad ore 3 e 9, fermo restando che la dote del telaio è il feeling accompagnato dal controllo. Non si ottiene un telaio che “sfonda” piuttosto un telaio che fa sentire padroni del colpo, con una gittata più lunga.

  11. ancora una richiesta..puoi fare un confronto tra questa ps 95 e la versione 95s in 16×15 della stessa serie? lo schema corde + aperto potrebbe essere una buona soluzione per dare al telaio più potenza/uscita di palla? tra le due quale è da preferire?
    (la versione 95s è lo stesso telaio con un aggiornamento del paintjob?)
    grazie

    • La differenza sta proprio nell’uscita di palla e la versione S, oltre ad uno spin notevole, aggiunge una spinta che la 95 ha solo con custom abbondante. Di contro, le corde cedono molto presto e l’affondo è molto marcato e può un po’ destabilizzare. Per il resto, l’attuale versione della 95S è identica alla precedente.

  12. per chiudere non credi, dalla tua esperienza che forse su questi telai low power, a profilo stretto, da controllo, con bassa potenza, piatto 95 forse questi pattern aperti tipo il 16×15 possano avere + senso che su una profilata con piatto 100 che già spinge di suo? – su queste aggiungono altra potenza quasi a farle divenire incontrollabili, dei cannoncini sparapalle..sui 95 potrebbero migliorare spinta e uscita di palla che la natura del telaio non ha senza perdere il controllo e mantenendo il feeling
    mi confermi che la ps95 e ps95s, al di là delle schede, sono uguali per quanto riguarda la rigidità del telaio, bilanciamento, peso? in effetti dovrebbe essere lo stesso telaio solo con lo schema corde diverso?
    grazie per le tue risposte

    • Per quanto rigurda il 100 pollici con lo Spin effect, non mi trovi d’accordo. Ritengo che sia una scelta che ammorbidisce il piatto e che regala maggiore affondo nelle corde, non necessariamente, però, parliamo di più potenza. Se prendi in esame le Steam 99 e 99S, la più potente era senza dubbio la 99, perchè la palla era maggiormente contrastata dal piatto, che risultava più rigido. Dipende molto anche da come vengono settati i telai e non è un caso che Wilson consigli la Revolve, ex Rip Spin, sulle Spin, proprio perchè una corda con più elasticità riesce a trattenere meglio la palla, senza far diventare la racchetta incontrollabile. Sulle 95 ha senso se il telaio è sufficientemente largo, vedi 97S, che funziona alla Grande, mentre funziona meno sui telai più stretti, come la Sixone, dove lo spin diviene più facile da generare, ma di sicuro non parliamo di una spin monster. Per quanto riguarda le 95 e 95 S ci sono delle differenza, di rigidità, 62 la 95 e 64 la 95S, per il resto stock sono identiche, ma il minore numero di corde della S implica un’inerzia leggermente inferiore a parità di specs.

      • chiarissimo, come sempre
        per le corde quindi ottime le revolve, a che tensione consigli?
        e tra aquapower -orangepow- fluo evo – vortex t6 c’è quacosa che si può adattare bene al telaio? possibili o sconsigliati anche i multi 8 TECNOACE, NXT, rip control)

        • sicuramente le Aqua, ma anche le FluoEvo a tensione leggermente più bassa, 21Kg. I multi sulle Spin Effect, hanno davvero molto poco senso, perchè non riescono a dare grip sufficiente. Al massimo un ibrido, ma bisogna osservare una buona differenziazione di kg tra verticali ed orizzontali, mettendo il multi ad un kg in più.

      • Ciao Fabio, nn so se è il posto giusto dove chiedere ma avrei bisogno di un consiglio vista la tua grande competenza,vorrei cambiare racchetta ma nn saprei su cosa orientarmi dato che ho sempre avuto una coppia di vecchie maxima Evolution grafite 570 con cui mi sono sempre trovato alla grande ,ma da quando ho rotto una racchetta mi e presa questa idea di “aggiornarmi” per così dire ,dovuta anche dal fatto di nn riuscire a reperirne una altra facilmente.mi potresti consigliare qualche modello che possa avere delle caratteristiche simili alla maxima che avevo all’incirca.mi piace molto giocare la palla a tutto campo ho una buona tecnica e soprattutto molta forza…scusa e grazie in anticipo

        • Ciao Sandro, benvenuto nel Blog.
          Ammetto di conoscere davvero poco la tua Maxima, ma sicuramente avrai bisogno di un telaio classico e solido, ma nemmeno troppo leggero, per questo motivo, tra le alternative che ho in mente, ti consiglio Wilson Pro Staff 97 315 (nero-bianca) se desideri un impatto molto diretto, con il telaio reattivo e più rigido, altrimenti Clash 98 se desideri un impatto più morbido e un piatto più generoso, ma sempre da spingere. Come racchette ultraclassiche, poi, ci sono anche Yonex Vcore Pro 97 310 e 330, con una rigidità media, mentre Donnay Pro One 97 Hexa 315 offre il flex più basso della categoria, per un impatto molto old Style. Sono, secondo me, le migliori alternative per approdare, con gusto e soddisfazione, ai telai classici-moderni.

  13. Ciao Fabio, dopo più di un anno, tra pro staff 97 e Burn FST 99, ho deciso di riprendere questa racchetta che mi ha dato belle soddisfazioni, specie per il mio rovescio a una mano, non ho mai trovato in nessun’ altra racchetta, le sensazioni provate con questa e, nonostante il mio basso livello di classifica (4.5) , il gioco che avevo trovato con la Pro Staff. Ti chiedo dunque un consiglio su un armeggio degno di questo attrezzo. Io pensavo a un ibrido classico con Wilson Control 1.30 e Luxilon 4g 23/22.. o qualcosa per aumentarne di poco la spinta.
    Grazie.

  14. Ciao Fabio,sono sempre io Luigi,mi devi perdonare se sono un pò assillante,oggi ho fatto allenamento e parlando di racchette, il mio istruttore mi ha fatto provare la Wilson Pro Staff 95/2014,l’ho provata per un’ora, da subito ho provato sensazioni bellissime la sensazione più bella è stata quando spingevo palla abbastanza pesante di dritto,mi dava una sensazione come se la mia Pro Staff RF97-2017, come d’incanto si fosse addolcita,più giocavo più avevo fiducia senza mai sbaglire,ho sbagliato qualche volta ma per mia pura distrazione,di rovescio veramente una favola,come dici tu manna dal cielo(Verissimo)ho letto la tua recensione,hai dato voto finale 8,ti chiedo,meglio la Pro staff 97/2017 oppure questa Pro tsaff 95/2014 potrebbe andar bene per me,ho visto che come rigidità è inferiore alla 97 cosa che apprezzo molto,cosa ne pensi Fabio, Pro staff 97/2017, o Pro staff 95/2014,sono con il Cuore 50/50 se dovessi incordare con Luxilon Alu Power Soft 1,25 a Kg 23 va bene? Grazie di Cuore..Luigi

    • Ciao Luigi, la Pro Staff 95 va benissimo e offre un feeling pazzesco con la palla, ma la resa effettiva è inferiore rispetto alla Pro staff 97, che fa tutto meglio, con un feeling leggermente meno pieno. Ti pongo una domanda, con la quale potrai capire come e cosa scegliere: “La racchetta ti serve per divertirti e per il piacere di giocare oppure cerchi anche resa effettiva dei colpi, che ti faccia essere più definitivo? nel primo caso, la 95 è perfetta, nel secondo, molto meglio la 97.

  15. Ciao Fabio,come sempre la tua competenza, risolve, ogni nostra incertezza,come nel mio caso. Mi sono posto la domanda, è ho già scelto,prenderò la Pro Staff 97/2017,per un semplice motivo, che mi hai fatto capire,con la tua domanda,a me, piace giocare, e divertirmi,ma cerco anche la resa effettiva, dei colpi, e che mi faccia,anche, essere, più definitivo.Fabio,Grazie di Cuore,non mi stancherò, mai, di farti i Complimenti, per la tua COMPETENZA e PROFESSIONALITà,un Grazie, per l’Amore,Passione e sacrificio, che ci metti, per tutti noi Tennisti,per farci sentire sempre più Tennisti.Ciao Luigi.

    • Caro Luigi, grazie a te per i complimenti. Vero, c’è tanto sacrificio, ma ti assicuro che c’è tanta soddisfazione in quello che faccio, grazie anche ad appassionati come te!

  16. ciao! grazie per la fantastica recensione, posso farti qualche domanda.. allora io uso la vecchia 97s con 10gr nel manico, e la 95 con leather grip, amo la 95 quando la uso, sento solo che ha poco swingweight e che il grip in cuoio l ha fatta troppo headlight, io vorrei tenerla sui 338/340 di peso totale. che costum mi consigli per renderla più potente e di conseguenza con uno swing weight un po più alto magari 325/330 e un balance point su i 32.5. pensavo forse di rimettere il il grip con cui viene fuori x guadagnare dei grammi da ridistribuire a 3&9 e magari a 12.? grazie!!! Filippo

    • Ciao Filippo, Benvenuto nel Blog. Potresti lavorare in due maniere, ma, in entrambi i casi, bisgnorebbe verificare l’inerzia ad un diagnostic. La prima maniera è quella di lasciare il cuoio e mettere due grammi totali, a bassa densità tra ore 2 e 10. La seconda opzione è quella di rimuovere il grip in cuoio, per montare un grip più leggero, anche uno skin feel babolat, che mantiene molto bene la sensibilità delle facce del manico, aggiungendo, poi, 1+1+1 grammi rispettivamente ad ore 3, 12 e 9, così da irrobustire il piatto corde, la stabilità torsionale e aumentare l’attitudine alla spinta.

      • eccomi! grazie a te! allora ho provato l opzione uno e due solo tenendo il cuoio x la seconda ( non ho avuto ancora occasione di comprarne uno sintetico). ti dirò ottimi entrambi.. forse sai il secondo e un po più pesante pero e quello che mi ha dato più feedback positivo, e leggermente più potente e stabile solo che e più pesante. l opzione una buona pero avvolte l ho sentita mancare di più x il basso swingweight. quanto vorrei che la rimettessero in commercio nel nuovo colore con un bilanciamento più basso e con cuoio di serie sarebbe top!! o anche la vera racchetta di dimitrov pero in versione 95 invece che 93. cmq tra le nuove secondo te quale che si avvicina di più cosa pensi della nuova 97s e della 97 ? ho provato x poco la 97s nuova e mi sembra meno incisiva della vecchia ed un po più incostante. grazie in anticipo x il tuo tempo !!

        • Continua con i test, devi verificare il tutto nel lungo periodo, dagli almeno una decina di ore per veridicare tutte le situazioni di gioco e cerca di prediligere una impostazione più semplice di racchetta, senza ricercare troppa pesantezza a discapito della giocabilità altrimenti dovresti rivolgerti ad altri telai. Le nuove 97 e e 97S sono ottime racchette, molto diverse, ma anche molto giocabili. Personalmente preferisco la 97, più agile e facile in campo, potente quanto basta e molto efficace sullo spin. La 97S è una racchetta più tecnica, più sensibile e anche più potente della 97, che richiede molto braccio ancora e che limita se non si ha una preparazione efficace e un gioco fluido. Quello che senti mancare, probabilmente, è la difficoltà tecnica del telaio, che ti limita nella resa, ma resta una telaio efficacissimo e molto godibile, indirizzato all’agonista puro.

          • Grazie!! si la sto provando ogni giorno.. per la 97s dicevo che al momento uso la 97s vecchia quindi un po più difficile rispetto alla nuova, e dicevo che la nuova in confronto alla vecchia S la trovo più inconsistente no? cioè sento più stabile e tosta la vecchia forse meno maneggevole e leggermente troppo head heavy.

          • Assolutamente, il modello 2015 era un randello, tosto, difficile da muovere, ma con una palla tra le più pesanti in circolazione. La cosa è un po’ venuta meno nel nuovo modello, che, però, apre a più tennisti e c’è la possibilità di customizzare a piacere se non dovesse bastare la massa a disposizione.

  17. scusa mi sono dimenticato una cosa quando dici questo nell articolo “3 grammi in punta e altri 3 ad ore 3 e 9. Scosiglio questo ultimo custom ai deboli di cuore” intendi 3+3+3 o 3+1,5+1,5, grazie!

  18. Eccomi di nuovo! Scusa se ti rompo ancora!:) la 95 mi trovo bene un po leggera avvolte pero bene. Ora ho due 97s nuove quasi uguali in specs anzi identiche, ma le sento mancanti in testa cioe e piu sesibile ed ho piu toco rispetto alla 97s vecchia con cui mi trovavo bene, wuesta perde un po nella faccia, do dovrei mettere un po di peso a 12 sotto il grommet o a 10 & 2 cosa dici? X dargli un po piu di spinta e sentirla meno ‘morta’. Grazie!!!

    • Sulla 95, potresti intervenire con due grami ad ore 12 a bassa densità, oppure creare una versione 95 in stile pro staff 90, con un grip in cuoio e 3-4 grammi in testa.

    • Aspetta, sembrava che me lo chiedessi per la 95. Per la 97S non interverrei in maniera pesante sulla testa, già è molto avanzato il bilanciamento e l’inerza aumenta in maniera spaventosa. Se proprio vuoi provare, procedi con un grammo ad ore 12 e verifica il tutto, altrimenti potresti procedere anche con il cuoio, ma il peso salirebbe veritiginosamente. Potresti arretrae il bilanciamento e appesantire comunque un po’ la testa per il feeling, ma mantenere il bilanciamento a 32.2 oppure oltre, sarebbe una follia con un peso così elevato.

  19. Ciao Fabio, ti ho scoperto e non ti ho più abbandonato, sei unico.
    Ho 57anni, gioco a tennis da 24 mesi, tornei da 6.Al momento sono 4.3. Grazie ai tuoi preziosi consigli ho intrapreso un percorso di prova di alcune racchette, in quanto non mi trovavo a mio agio con le racchette definite “facili” e con piatti da 100″. Ho trovato la mia racchetta nella Wilson Blade 16×19, che uso nei tornei, e nella Wilson PS 95 che uso per puro piacere con gli amici. Proprio con quest’ultima ho fatto diverse prove con i piombi, trovando la migliore combinazione con manico in cuoio e 2 gr./h12. Ho provato diverse soluzioni a ore 3 e 9 o a 2 e 10, ma alla fine ho tolto tutto. L’impressione era che perdesse completamente la capacità di spin (anche se capisco che non è il telaio più adatto a questo tipo di gioco) oltre ad altro che pero non riesco a trovare le parole corrette da descrivere. Volevo chiederti se questo è possibile, oppure sono solo mie sensazioni. Del resto fino a ieri facevo il pilota di rally, la sensibilità ce l’ho da un’altra parte che tengo coperta. Ciao e grazie

    • Ciao Furio, grazie per i complimenti e benvenuto nel Blog. Anche io mi sono dilettato a guidare un po’, tra moto e auto, ma semprea livelo molto basso e per puro piacere di sentire le curve, quindi hai la mia stima.
      Tornando alla Pro Staff 95, il telaio offre spin, sia Back che top, in maniera molto naturale, ma sicuramente non è uno spin alla Nadal, piuttosto è quello, stile Federer, per creare colpi e cercare angoli. Il pregio principale della Pro staff 95 è proprio la giocabilità generale, l’immediatezza, cosa che perderesti con qualsiasi custom pesante sul telaio. Se proprio vuoi uno spin esagerato, adottando lo stesso telaio, dovresti rivolgerti alla Pro Staff 95S, la versione con schema 16×15, che è più spugnosa all’impatto, ma che davvero offre ottime rotazioni anche cercando il top pesante.

  20. ciao Fabio, sto ancora cercando il famoso compromesso fra “resa effettiva” (come la chiami tu), che traduco in “vittorie nei tornei” (sono un 4.3), e
    “piacere di gioco”. La PD 2015 non mi convince in tal senso.
    Ieri ho ripreso in mano la mia ps95 (vers 2013) con 2 g in testa e ho giocato molto bene (non in torneo), con diritto chirurgico e varietà di colpi che mi ero scordato con la PD.
    Ovviamente serve una presenza fisica costante poiché la PS95 spinge poco, in torneo ci vorrebbe una racca che aiutasse di pià e allora ti chiedo come intervenire per aumentare la potenza “gratuita” in modo apprezzabile (specie su rovescio ad una mano) senza perdere il feeling e la precisione:
    1) piombatura/corda migliore (attualmente signum pro 1.25 23/22): es starburn vortex 6 1.20 o wilson revolve o.. (con black magic 23/22 non mi ero trovato bene)
    2) acquisto PS 95 vers 2014
    3) ottimizzazione corde/piombatura su tfight 315 ltd 16×19 (che definisci simile a PS 95 e che invece con lo stessa piombatura e corda klip power 23/22 mi dà meno soddisfazioni di PS95)/tfight 315 DC (che definisci più facile di ltd ma che mi dà ancora meno soddisfazioni in termini di feeling e precisione)
    4) telai alternativi (PS 97, PURE STRIKE PROJECT 8,..)
    Grazie per l’attenzione, hai capito che ti seguo con molto interesse!
    Fabio

    • Ciao Fabius, la PS95 è un telaio che fa giocare benissimo, offre un ottimo feeling, ma ha una resa di potenza solo sufficiente. In palleggio e in partite prive di vera tensione agonistica, è molto divertente, ma in momenti di agonismo vero, si presenta come una zavorra senza un vero aiuto in spinta. Piombarla serve fino ad un certo punto, perchè il telaio ha testa abbastanza vuota ed è abbastanza inerte al custom. Puoi ottenere piccoli miglioramenti, ma non un vero cambio di marcia, a meno che tu non voglia davvero stravlgerla e andare su pesi abnormi. Detto ciò, una corda come la Poly tour Fire può darti un vero aiuto in spinta, ma anche la String project Magic 1.25 o comunque un mono con alfa-olefine e buon affondo. Allo stesso modo, le stesse corde potresti sfruttarle per un ibrido e ottenre un po’più di potenza facile nei colpi interlocutori. Tuttavia, mi sembra di capire che di tentativi ne hai già fatti. A questo punto, per andare su un telaio con lo stesso livello di faticosità, ma con più resa, ti consiglio di valutare La Kennex Q+ Tour 300, Yonex V core duel G 97 310, la Pacific Pro N.1 e la donnay Pro One Pentacore, tutti telai flessibili come la Ps 95, ma con un livello di spinta superiore, senza inerzia eccessiva, proprio per mantenere giocabilità e resa su livelli buoni.

  21. Ciao Fabio, grazie per la pronta ed ampia risposta!
    Aggiungo solo che posseggo anche la Babolat Pure Control Tour 98, anche essa mi piace molto come feeling però mi sembra meno maneggevole della PS95 usando stessa corda Firestorm (mi ero dimenticato di indicarla) e stessa tensione.
    Ti chiedo allora per finire:
    1) quali mono con alfaolefine intendevi? Firestom è uno di essi?
    2) la PCT può essere inclusa fra le alternativa più facili alla PS95, con opportuna scelta di corda/tensione?
    3) quale fra i telai che mi hai suggerito consideri migliore?
    Grazie ancora
    Ciao

    • Ciao, la Control Tour è un telaio più cattivo rispetto alla PS95, ma richiede anche più braccio e più fisico. Tuttavia offre pesantezza di palla e potenza superiore, ma non considerarla un’alternativa facile, assolutamente.
      Per quanto riguarda la Firestorm, c’è olefine, ma parliamo di una prima generazione di corde di questo genere di armeggio. Non vanno affatto male, ma cedono molto presto. Le alternative di seconda e terza generazione sono tantissime, da String Kong a Tecnifibre, da Luxilon a Solinco, in tutti i cataloghi ci sono ormai corde di ultmissima generazione, ma dipende da cosa cerchi, perché non offrono tutte la stess resa e lo stesso feeling.
      Tra i telai che ti ho suggerito, non ce n’è uno migliore o uno peggiore, offrono tutti giocabilità e sensazione molto elevata, con una prestazione sicuramente superiore alla PS95 senza alcun dubbio. Sono, secondo me, anche i telai più interessanti delle rispettive aziende, in chiave di agonismo non proibitivo.

  22. Ciao fabio, sto provando la ps 97 (315) in attesa di provare la duel (attualmente non disponibile in negozio), mi pare che consideri la ps 97 una alternativa alla duel stessa (per gioco più coperto).. non mi sembra maneggevole come la mia PS95 piombata (2 g h 12) e non spinge molto di più, è forse colpa delle corde (luxilon credo alu power)? confido nella Duel (difficile riuscire a provare gli altri telai che mi consigli ed ho già una collezione troppo ampia di racchette!), altrimenti è il caso di cercare un telaio meno faticoso (sempre con un buon feeling “classiccheggiante”). Cosa mi consigli in tal senso? Ho già una tfight 315 DC che potrebbe andare bene ma ci ho messo corde non molto soddisfacenti (yonex poly tour e weisscannon silverstring 23/22), che corde consigli? In casa ho vortex 6 1.25-1.20 , black magic 1.25, head hawk 1.25, diamond rough 1.25, hoems alu star tt 1.25, ytex pro tour 1,25: quali meritano una prova su tfight e su ps 95?
    Ti ringrazio, ti sarai reso conto che la tua competenza è anche sfidante! 🙂

    • Ciao, strano che la Pro Staff ti risulti poco maneggevole, soprattutto rispetto alla tua Pro Staff 95 customizzata. Usala ancora qualche ora per farla entrare nella tua dinamica tennistica e vedrai che spinge molto di più. Come corde, le Alu power vanno bene, ma considerache cedono molto presto e una corda più fresca, anche la stessa, magari in versione soft, potrebbe darti giovamento. Tra quelle che hai in casa, potresti montare la hawk a 21 kg o al massimo a 22. Per quanto riguarda la DuelG, si è una alternativa reale alla pro staff 997, ma con un gioco più disteso e cattivo. La T-fight, invece, pur essendo dello stesso segmento, è più facile, per via del piatto con gli angoli e la struttura tubolare flat. Anche su questa monterei le hawk o le vortex 6 1.25, direi a 22 kg per cominciare. Sulla Pro staff 95, invece, non monterei quelle da e proposte, ma andrea considerare un ibrido solido, con un multi composito, come Dunawire o HDX Tour, ma anche il Bonobo di String Kong, insieme ad una sagomata non estrema o, comunque, un mono solido e capace di spin.

  23. ciao Fabio, grazie per la rapida e completa risposta! Sab ho messo le hawk 22 kg sulla TF315 e la prova in campo (partita di 2 h) è andata molto bene! sia come feeling che come risultato! Domenica invece ho provato la yonex duel (corde fire molto vissute) ed è andata ancora meglio, feeling e resa ancora più goduriosi (immagino con corde fresche)! Quali corde consigli per questo telaio e quali tensioni? Grazie ancora

    • Ciao, sulla Duel, la Fire resta la prima scelta per potenza e comfort, mentre, potresti fare un pensiero anche alle Spin G, se desideri più controllo e spin, oppure un ibrido mono/mono tra le due, con Spin G sulle verticali e fire sulle orizzontali. Solitamente non consiglio l’ibrido mono/mono, la Fire e la Spin hanno la stessa base, anche se la finitura le rende molto diverse. Altre soluzioni, per la Duel, potrebbero essere la Air per spinta e sensazione migliore di impatto rispetto alla Fire, che risulta morbida e leggermente anestetizzata, oppure la Poly Tour Pro, per un comportamento molto rotondo.

  24. Grazie Fabio, 2 ultimissime domande:
    1) cosa intendi per comportamento molto rotondo delle PTP (che ho usato e molto apprezzato su certi telai)?
    2) perchè non mi hai consigliato di provare anche la PURE STRIKE 98 (assieme a PS 97 315 e a DUEL 97 310)? Non appartiene alla stessa categoria?

    • Il comportamento rotondo della Poly Tour Pro è collegato al fare tutto piuttosto bene, senza cali o buchi di rendimento. Ad esempio, la Fire spinge di più, ma offre meno spin, la Air offre più spinta gratuita e più comfort, ma è più burrosa, mentre la PTP è un mono agonistico pronto su più fronti.
      Non ti ho consigliato la Pure Strike 98, perché è in controtendenza rispetto alle altre, con i bilanciamento avanzato e la polarizzazione forte, che la fanno sentire più “randello” e più adatta al grande colpitore che al tennista classico con colpi coperti.

  25. Ciao Fabio, sono molto disorientato.. Con la PTP 22/21 mancavo di controllo e non avevo gran feeling, ho messo fire 1.25 22/20 (2 kg differenza consigliati da incordatore per via telaio isometrico: è corretto?) e vado ancora lungo giocando piatto (feeling un po’ migliore ma non troppo).. Prima di tirare a 23 (che è la mia tensione usuale) voglio provare a mettere 2 g in testa, cosa ne pensi? Magari devo solo abituarmi a questo telaio (ho solo fatto 4 partite).. O forse è un telaio troppo difficile o inadatto al mio gioco? Oggi ho giocato meglio usando la racca come un fioretto ma a me piace spingere, avevo capito che questa racca fosse adatta ad un gioco completo (di spinta e di fioretto)pinge! Forse non ho ancora trovato la racca giusta.. 🙁 grazie anticipatamente

    • Ciao, ma perché differenziare di 2 Kg, l’isometria aumenta la lunghezza delle corde orizzontali e, semmai, dovrebbe operare una tensione pari tra verticali e orizzontali. Prima di qualsiasi altro tentativo, riprova la Fire a tensione 22/22.
      Per quanto riguarda il custom, non serve, andrebbe addirittura a toglierti controllo ed è ancora davvero presto per toccare un telaio così fresco e sconosciuto per te.

    • Dipende, esistono multi e multi. Potresti pensare a qualcosa di solido, come HDX Tour, Rexs, Dynawire, Bonobo, tutte corde capaci di impatto sincero e senza troppa elasticità tipica dei multi mordibi. Di sicuro devi farci la mano e rodare i colpi, ma il multi offre molta facilità di uscita di palla, togliendo la possibilità dello “strappo” sullo spin. La parola d’ordine è fluidità. Tra quelle consigliate, puoi scegliere quella che desderi, sono corde alternative, da montare, almeno inizialmente, a 23/23.

  26. Ciao fabio, grazie per consiglio di un multi “solido”, non ci pensavo.. Che corda è la Rexs?
    Per precisarti meglio l’identikit di un corda alternativa alla Fire (che si sta comportando meglio dopo 7-8 h di gioco, forse è solo che mi sto abituando alla nuova racca..) ti dico che vorrei 1) sentire di più la palla all’impatto (= maggior dwell time della corda, giusto?) e 2) avere maggiore velocità di palla/esplosività in uscita (= maggiore reattività della corda, giusto?). Penso che 1) e 2) risolverebbero in particolare una certa difficoltà con il mio rovescio ad una mano, che non riesco a spingere bene come il dritto. Possono andare bene in tal senso anche dei multi più elastici? Cosa pensi di Addiction che ho usato in passato? Grazie mille

    • L’Addiction è piuttosto morbido, una corda dapotenza facile e comfort, che sicuramente è molto diversa dalla Fire, che ha già un dwelltime lungo. Inalternativa al fire, puoi provare la Magic, come detto, oppure la stessa Airdi Yonex, meno reattiva della Fire, ma sempre potente.
      L’impatto dipende da tanti fattori, ma sicuramente il dweeltime incide sulla sensazione, esattamente come la rigidità della corda, che lascia sentire l’impatto in maniera piùdirettae concreta, da qui il controllo delle corde agonistiche. Giusto per quanto dici della reattività, invece. La Rexis, infine, è un multi “riempito” negli avvolgimenti, cosache conferisce una maggiore solidità di impatto, non quanto un mono, ma quasi, con il vantaggio, chiaramente, del multifilo di base. Non è un multimono, nè una corda ibrida, ma un multi tecnologico.

  27. Grazie Fabio, che corda è la Magic (io ho una matassina di Black magic 1.23) ? Al di là della sensazione all’impatto, dopo aver giocato ancora qualche ora (senza aver cambiato le corde) confermo una certa fatica nel rovescio ad una mano, secondo te è più importante intervenire sulle corde (tipo e/o tensione) o sullo SWW (qualche g in testa)? Oppure è solo un pb di tecnica (timing/punto di impatto sul piatto corde), nel senso che questo telaio non dovrebbe creare particolari difficoltà? A tal proposito secondo te ci sono delle caratteristiche di telaio/corde che favoriscono l’esecuzione del rovescio ad una mano? Mi puoi anche indicare dei telai? Grazie mille in anticipo

    • Per il momento intervieni sulle corde, lasciando stare la questione dello SW. Chiaramente ci può stare ancheun problema di tecnica, che richiede sempre un aggiustamento nel passaggio tra racchette e corde diverse.
      Come regola generale, non c’è una racchetta che premia particolarmente il rovescio ad una o due mani, ma chiaramente incidono i fattori come l’inerzia, il peso, il bilanciamento e la propensione alle rotazioni, che ogni singolo tennista tollera in maniera diversa. Ciascuno ha bisogno di proporzioni diverse nella racchetta per rendere al meglio, alcuni giocano un gran rovescio con un profilata leggera, altri con una classica pesante. Tutto molto personale.

  28. ciao Fabio, sab scorso non sono riuscito a cambiare le corde sulla Duel e allora ho rispolverato la mia dunlop aerogel 300 tour visto che montava un multifilo addiction 1.25 tirato 2726 più di 3 anni fa.. dopo una fase di adattamento mi sono trovato benissimo, “sentivo” la palla ed essa usciva facile anche di rovescio (finché si è rotta, essendo molto vecchia).. mi confermi che la dunlop non è così diversa dalla duel e che quindi la prox prova sulla duel deve essere un multi, a tensione non eccessiva (la dunlop ormai sarà stata 24 kg..). Aldilà dei multi tecnologici che mi hai consigliato, mi consiglieresti anche dei multi “tradizionali” con buona resistenza meccanica? Quali diametri? Come vedi ad es TGV nero? Grazie anticipatamente e Buon Natale!

    • Ciao, la corda che hai adoperato sulla Dunlop, dopo 3 anni, avrà avuto un livello di plastificazione tale da essere assimilabile ad un mono. Detto ciò, il test di un multi ci sta tutto e può semplificarti moltissimo la vita in campo. Oltre a quelle già citate, per un controllo e una prestazione vera, la X-One è abbastanza imbattibile tr ai multi di qualità e te la consiglio vivamente. Oltre a questa, ci starebbe anche il TGV, che, però, è parecchio più morbido e meno reattivo, ma sempre piuttosto elastico. Mentre, in Yonex, c’è la ATG 850, che è un signor multi, ben fatto e con un feeling notevole. Come calibri, da utilizzare in full e su una telaio pesante, sempre meglio almeno 1.30, visto che in tensione si riduce il calibro per via dell’allungamento.

  29. la corda usata sulla Dunlop aveva poche ore ed era bella elastica, i multi del resto li rompevo dopo 15-20 ore e credo non facciano in tempo a plasticizzare (almeno nel mio caso si rompono prima).
    Mi confermi una somiglianza fra dunlop e yonex?
    Una incordatura ibrida potrebbe essere il miglior compromesso prestazioni/durata/prezzo? Quale consigli e che tensioni?
    Grazie mille

    • Le corde si plasticizzano anche se stanno ferme per molto tempo, indipendentemente dall’uso che ne hai fatto prima.
      Per quanto rigaurda la somiglianza delle Dunlop alle Yonex, no, sono corde con identità diversa.
      Probabilmente un ibrido potrebbe darti una sensazione già adeguata in gioco, ma un tentativo a tornare al full multi lo farei.

  30. Ciao Fabio,
    purtroppo la Duel 310 g che mi avevi consigliato come “evoluzione” della PS95 (incordata fire 2322 o 2221 kg) non riesce a soddisfarmi, mi risulta vuota in testa e questo comporta poco aiuto in spinta e soprattutto poco feeling. Alla fine sto “riscoprendo” il feeling della mia prestige MP graphene (incordata vortex 6 2322 kg) e allora vorrei provare un telaio simile ad essa come feeling ma meno impegnativa, soprattutto in ottica torneo. Cosa mi consigli (gioco aggressivo da fondo, piuttosto piatto)? Grazie

    • Se non vuoi cedere alla tentazione di telai diversi dalla Prestige, puoi pensare alla Prestige Tour, che è in tutto una versione più facile della MP, che spinge più facilmente, tollera di più ed offre anche rotazioni più interessanti. Tuttavia, scendi con la tensione, perché 23/22 sulla MP sono davero tanti, anche con una corda morbida come la Vortex. Stando sui 21/20 o 22/21 al massimo potrestigià trovare un beneficio tale, in spinta e tolleranza, da non farti cambiare telaio.

    • Dipende molto dal tipo di gioco. Sulle Prestige Mp trovo davvero indicati ibridi classici, così da far muovere di più le verticali, oppure mono sottili, sotto 1.20. Stando sotto questo calibro puoi giostare molto bene tra corde lisce o sagomate e mantenere anche un livello accettabile di spin.

  31. ciao Fabio io in passato ho usato per anni questa racchetta e mi trovavo molto bene…pero ormai e troppo usata e vorrei trovare una valida alternativa viso che non si trova più in commercio …mi sai dare qualche consiglio….Grazie mille

    • Ciao e bentornato!
      Per sostitire la Pro Staff 95, puoi pensare a Donnay Pro One Pentacore, Pro staff 97 in versione Black e, se vuoi un aiuto in spinta maggiore, Yonex Vcore 98. Tra tutte, sono le più simili per impostazione e livello tecnico.

  32. grazie…io avevo messo nella cerchia dellepossibilita anche yonex vcore pro 97..prokennex Q+tour pro da 315 g…..tecnifibre t-fight da 315 g….prince extreme tour 95—e dunlopr3.0 revolution nt…cosa ne pensi?…tieni presente che l ultima racchetta che ho usata per un anno e la yonex sv 98…ma sento che vorrei più feeling e stabilità.

    • Potrebbero andare tutte, dal putno di vista dinamico, ma se devi sostituire, anche nel feeling, la Pro Staff, oltre a quelle già indicate, tieni in considerazione la Prince, la Kennex e in terzo luogo la yonex, che è meno morbida di quanto dica il dato ra.

    • Ciao, La pro staff ha più spin e sensazione morbida di impatto, ma decisamente meno potenza rispetto alla VCore 95, che è più piena ed ha una concretezza maggiore nell’uscita di palla, a parità di forza impressa. La YOnex richiede più fisico per sorreggerla, neanche tanto, mentre la Pro Staff ti fa faticare per far uscire potenza dai colpi. La VCore offre nettamente di più a regime intermedio e sui colpi interlocutori. Quanto alla Prince, ahimé, mai testata.

      • Ciao innanzitutto grazie per la risposta ,la maxima Evolution è 88″ circa di piatto profilo 18 mm costante 16×19 di pattern è io l’ho sempre incordata con un ibrido ,fatta di fibra di vetro e grafite e secondo la mia bilancia di cucina pesa 380gr finita…..le uniche racchette che ho provato negli ultimi anni sono state una Wilson SIX One 98 e una head “enorme” (nn ricordo il modello,in confronto alla maxima mi son sembrate molto meno maneggevoli anche se molto leggere sembravan delle piume ,e dovevo stare molto attento perché mi partiva delle fucilate che finivo sempre lungo….. sicuramente per il fatto che le ho usate poco . In settimana mi fanno provare una prince pro tour 95″ e la prostaff 97″ che le ha un amico vediamo che ne viene fuori grazie

        • Le proporzioni della maxima mi erano abbastanza chiare, ma non avendola mai provata, non posso avere un feedback reale sul telaio.
          Confermo quanto consigliato in precedenza, soprattutto riferendomi ai telai più rigidi, come Pro Staff 97.
          Considera che comunque un periodo di adattamente è necessario, per passare da un Tir ad un Suv, in termini di peso.

  33. ciao, vorrei una tua valutazione sulla pro staff 95 blx 313 grammi. per facilità di spinta e spin conviene la versione 2012 con la scritta sixone o quella del 2014 con i pollici ovale scritti a lettere ? grazie

    • Premesso che sono entrambi telai abbastanza avari di potenza, la seconda versione era leggermente più pronta in spinta, ma poco di più e molto meno rispetto a tanti telai attuali. Ma, lo so, quel feeling è veramente coinvolgente.

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