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Double AR Shark Twice – Test Corde

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Controllo: 7
Elasticità:7
Potenza: 7
Durata fisica : 7
Durata dinamica: 8
Spin : 7.5
Progressività : 8
Rapporto prezzo/prestazioni : 8

Double Ar è un marchio Italiano che produce corde da tennis e squash, rigorosamente Made in Italy.

Le corde prodotte sono tante, tutte atte a incontrare le esigenze dei vari tennisti e meritano una prova perché uniscono ad un carattere agonistico un’ottima elasticità e un comportamento molto dinamico.

La prova di oggi è relativa alle Shark twice, un monofilo in co-polimeri calibro 1.25. La stessa corda è disponibile anche in versione Star (si riconosce dalla stella gialla sulla confezione) che ha un carattere ancora più agonistico e che testeremo appena possibile.

Fin dai primi palleggi si apprezza la progressività della corda, che consente di giocare in scioltezza e di sfruttare l’affondo elastico, sempre ben controllato. Ad ogni modo, servono circa 20 minuti perché la corda si “attivi” del tutto, la si può quindi ritenere una “ready to play”, cosa da non sottovalutare perché le corde più tecnologiche spesso richiedono un resting time (tempo di riposo) per dare il meglio.

Da fondocampo trovare profondità e potenza è piuttosto facile, aiuta molto sia in fase offensiva che difensiva e permette di picchiare con una certa disinvoltura, ma non bisogna prendere le misure con la sua elasticità. Caricando a tutto braccio, escono delle botte notevoli, accompagnate da un bellissimo suono sordo, e piuttosto cariche di effetto. Si può spingere anche piatto, ma la corda offre un grip notevole sulla palla e il meglio lo dà con la copertura del colpo. Si ha sempre a disposizione una gran riserva di potenza e lo si nota nei colpi decentrati e sui recuperi, dove sorprende per quanto aiuti nell’amplificare lo sweetspot del telaio.

La Shark Twice offre una uscita di palla molto carica, anche giocando in back che fila via veloce e pesante. Si può osare tanto con questo colpo, soprattutto in fase offensiva. Durante il test ci siamo lasciati spesso andare giocando il back con rotazione a uscire, perché la presa sulla palla è veramente superba.

La sensibilità non è elevata e bisogna prendere le misure sui tocchi, perché l’elasticità si avverte quando si imprime forza, ma non quando si cerca la soluzione di fino, da eseguire sempre con taglio per sentire bene la palla.

Se dovessimo utilizzare un aggettivo per descrivere questa corda, sarebbe senz’altro solida. Offre sempre quella sensazione di prevedibilità da parte di chi la usa e fa sentire sempre padroni del colpo. La migliore dote di questa corda è la durata dinamica, infatti resta sempre elastica fino alla rottura. Una caratteristica molto importante che garantisce di avere una corda sempre viva e che consente di fare meno tappe dall’incordatore.

In definitiva, è una corda molto duttile, che unisce elasticità e solidità alla classica sensazione del monofilo, con un gran grip sulla palla, con una vita utile notevole. Bisogna solo trovare la tensione giusta, vista l’elasticità, per apprezzarne le doti.
Esteticamente può piacere o no, ma facciamo una nota al produttore per la colorazione bicolore, molto bella appena montata, ma dopo qualche ora crea un effetto disordinato. Sarebbe stato meglio un monocolore, ma de gustibus…

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2 commenti

  1. Ciao Fabio,
    nel caso ti fosse capitato di provarle entrambi mi diresti le differenze sostanziali tra twice shark e diablo 19 ? A parte il fatto che una è sagomata e l’altra no mi piacerebbe molto il confronto in termini di comfort, tenuta di tensione e potenza.
    Grazie

    • Ciao Fabrizio, purtroppo le diablo 19 sono riuscito a provarle su un solo telaio e non ho potuto averne una idea chiara, tale da poter fare un confornto con le Shark. L’unica cosa che ho potuto notare è che sono meno elastiche delle Shark e hanno un dwelltime meno lungo, maggiormente adatto alle racchette profilate, per un controllo più “fermo” sulla palla, insieme ad una buona presa dello spin, piuttosto naturale. Devo dire che anche le shark fanno un ottimo lavoro sullo spin e non hanno buchi di prestazione, ma sono una corda abbastanza facile e protettiva per il braccio.

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