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Tecnifibre T-fight 300 RS

Tencnifibre t-fight 300 rs

In campo, T-fight 300 RS arriva con un comportamento un po’ diverso dalla sua progenitrice T-fight 300 XTC, che aveva portato il concetto di T-fight 300 su un livello diverso rispetto ai modelli precedenti. La nuova versione RS ha alcuni punti in più e altri in meno, con una prestazione non del tutto convincente, nel confronto con il modello precedente, ma in generale non va male, anzi. Si poteva osare di più, soprattutto dal punto di vista della spinta e dell’aggressività del telaio, perché T-fight 300 RS perde un po’ di spinta gratuita e un po’ di massa, in favore di una migliore sensazione di impatto e di una maggiore maneggevolezza. L’inerzia più bassa di 5 punti e il telaio, seppur conservi una discreta spinta facile, va spinto di più e va assecondato di più con il braccio, ma si percepisce una minore efficacia generale nella spinta. Ora, infatti, in fase interlocutoria, T-fight 300 RS offre un po’ meno appoggio facile sui colpi avversari ed è richiesto uno swing un po’ più ampio per compensare il funzionamento dell’attrezzo. Tuttavia, il telaio è più maneggevole e presenta un impatto meno rigido con la palla, anzi meno secco e, sebbene non si possa parlare di un telaio davvero sensibile, T-fight 300 RS offre una buona connessione con la palla, più vicina al mondo dei telai profilati che non a quello delle classiche. La parentela con l’ottima 305 RS è alla lontana e l’estetica può trarre in inganno, perché qui la prestazione è più facile, ma molto meno efficace e se anche l’impatto è più comunicativo che in passato, anche lo spin non è aggressivo come nella versione XTC. Ci sono, però dei miglioramenti in altri sensi, e, detto della maneggevolezza e della sensazione, va aggiunto che anche il controllo è migliorato, anche in virtù di un impatto meno rigido e meno reattivo, che spara meno forte e diventa più intellegibile e facile da capire nella sua totalità. Pertanto, se da un lato si è persa un po’ di potenza per strada, si è trovato un miglior modo per conferire una sensazione un po’ più connessa e soprattutto un telaio più capace di controllare i colpi meno arrotati. Infatti, il vantaggio di T-fight 300 RS rispetto ad XTC è proprio quello di essere più adatta ad un gioco vario e di non necessitare sempre di spin per offrire controllo.

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19 commenti

  1. Buongiorno complimenti come sempre per la recensione…io ho provato sia la XTC 300 che la 305…la 305 è più impegnativa…volevo chiedere a livello di giocabilità e maneggevolezza… è meglio la XTC 305 oppure una yonex ezone tour ?? Grazie

  2. Ciao Fabio, complimenti innanzitutto per il lavoro che fai la professionalita’ e la passione che ci metti…
    Ho acquistato da 2 settimane la T fight 300RS e mi ritrovo in buona parte della tua recensione, ho giocato una decina di ore
    con incordatura in ibrido ICE CODE 22kg V. e RIP control 23 kg O.
    Unico aspetto in cui non mi trovo in sintonia e’ la MANEGGIEVOLEZZA….probabilmente dovuto anche dal fatto
    che provengo da un telaio come la INSTICT MP che fa della maneggevolezza la sua caratteristica principe
    quindi non e’ certo facile rimanere su quei livelli di maneggevolezza e aumentare il controllo e la spinta…
    Ho migliorato leggermente con il grip in cuoio della FAIRWAY come da tuo consiglio …pero’ ancora non ho
    quella facilita’ di movimento della racchetta che vorrei….Nel cambio del GRIP ho aumentato di 10 gr esatti(pesati) quindi non
    poco….ti vorrei chiedere visto che questi 10 gr in piu sono distribuiti intutto il manico forse hanno un’abbassamento dell’inerzia
    inferiore che se fossero (molti meno di 10gr) ma distribuiti nel tacco….giusto?
    Quindi ti chiedo appunto per raggiungere quella maneggievolezza maggiore che cerco la troverei andando ad aumentare
    sul tappo di circa 6gr e tornando cmq al grip originale chiaramente (altrimenti arriverei ad un peso eccessivo….
    Nel caso sia giusto il ragionamento e mi consigli di farlo ti chiedo gia adesso il grip sottile in commercio perche’
    con l’originale tecnifibre era troppo grosso (forse anche questo mi ostacolava il raggiungimento di una buona maneggevolezza)e “spugnoso”.
    Mi scuso per essermi dilungato un po’ troppo…e ti ringrazio gia’ ora per i tuoi consigli e disponibilita’.

    Leodan

    • Ciao e benvenuto nel Blog.
      Il manico in cuoio aiuta a tenere il bilanciamento più basso, ma non quanto farebbe un peso apposto tutto più all’estremità del manico. Diciamo che il cuoio unisce due fattori: il bilanciamento più arretrato e la maggiore sensazione di contatto con l’attrezzo.
      Tuttavia, l’inerzia non diminuisce, ma, cambiando il punto di equilibrio, il telaio si fa sensibilmente più equilibrato.
      Quanto al grip sottile, una delle migliori alternative sul mercato è lo Skin Feel di Babolat (ora si chiama anche Syntec Team) che ha uno spessore di 1.5 millimetri e riduce il manico di quasi mezza misura.
      Visto che percepisci il manico come grande, potrebbe essere solo quello il problema, quindi fai un tentativo solo con il cambio di grip, per vedere se recuperi una sensazione migliore nel gestire il telaio.
      Poi, se ne hai modo, porta il telaio a verificare l’inerzia, perché potrebbe essere un po’ fuori specifica ed essere più pesante del dovuto.

  3. Allora ho aggiunto 3,5 gr sotto il tappo del manico , mantenuto il FAIRWAY che di spessore è 1,46 quindi circa mezza misura in meno dell’originale.
    Peso totale della racchetta è ora di 335gr, poi ho misurato (fai da te) il bilanciamento e sono sceso a 309 mm .
    Nella prova sul campo ho avuto ottime
    sensazioni e direi che la maneggevolezza è praticamente come la voglio forse otterrei qualcosa ancora di più con un grip più sottile ma come mi hai detto anche
    il grip della babolat è praticamente uguale al FAIRWAY ….
    Ora appena riesco faccio fare una verifica al valore dell’inerzia….comunque direi
    di essere ora soddisfatto della maneggevolezza e comunque non ho rilevato una
    perdita di solidità in testa….è sicuramente un gran telaio visto quello che ho aggiunto tra grip in cuoio e 3,5 gr di piombo sul tappo era normale risentirne credo in termini di pesantezza di palla e di vibrazioni all’impatto, cosa che assolutamente
    non ho riscontrato.
    Intanto grazie Fabio per la solita tempestività nel rispondere.

  4. Salve ,
    Vorrei sapere le differenze in termini di flessibilità e potenza soprattutto tra speed 360+ mp, 300 rs, e Prince tour 290gr .
    Tutte e tre comunque sono da considerare permissive sui legamenti ?
    Grazie mille in anticipo

    • Speed MP è la più potente e pesante in mano, anche piuttosto secca, ma non rigida. T-fight 300 RS ha la rigidità nominale più alta, ma è riempita e si mostra più confortevole di quel che si possa pensare. In termini di spinta è quasi come speed, mentre Prince Tour 290 è simile per potenza, ma più tollerante e più delicata all’impatto. In realtà, andrebbe considerata la O3 Tour 100 per una maggiore flessibilità e prestazioni interessanti, senza esagerazioni in potenza. Si tratta soprattutto di un telaio completo ed equilibrato che spinto. Per la potenza pura, meglio Speed e T-fight.

      • Ecco in realtà sto un po’ in crisi da quando mi sono infortunato …giocando con la ultra mi trovavo bene ma è troppo rigida e quindi sto provando un po’ di racchette .
        Con la Prince 290 mi trovo bene la trovo un po’ scarica in pesantezza di palla sopratutto di dritto.
        La head speed la trovo una racchetta ottima ma dopo un po’ calo soprattutto con il dritto dove faccio fatica a causa dello swingweight che si fa sentire .
        Quindi magari vorrei trovare una racchetta simile alla head ma un po’ più maneggevole che mi aiuti un po’ nei recuperi o quando sono in ritardo soprattutto con il dritto che gioco in top ed è il mio colpo dove ho più difficoltà soprattutto mi capita spesso di accorciare sicuramente per dei problemi tecnici o di appoggi .
        In ogni caso sono un 3.3 mancino dritto(semiwestern) e rovescio in top .

  5. Ciao Fabio, ho provato a lungo la precedente XTC 300, e, non so se sei d’accordo, secondo me era una racchetta che se sfruttata a dovere trasferendo il peso del corpo sulla palla, aveva un impatto pieno e faceva sentire il colpo partire simile a una fucilata. Questa nuova, a tuo parere, mantiene la medesima caratteristica di impatto? Se fosse così, e nello stesso tempo garantisse una traiettoria d’uscita più bassa, sarebbe interessante. Sarei felice di sapere cosa ne pensi.
    Grazie

    • Si, è così, la XTC è una bella racchetta e la propongo spesso a chi è in bilico tra classica e profilata. La nuova versione, RS, va sempre bene, ma è un po’ più soft, spara leggermente meno, ma controlla di più e la traiettoria è un filo più bassa.

  6. Grazie per la risposta. Da alcuni passaggi della tua recensione, questa Tecnifibre sembrerebbe avere qualche caratteristica comune con la Dunlop CV 3.0, puoi confermare questa impressione oppure in effetti ci sono differenze marcate tra le due racchette?

    • Ci sono delle similitudini, ma T-fight resta più aggressiva e diretta nel modo di giocare. Per quanto si sia alleggerita, ha sempre un comportamento più vivo e solido.

  7. Ciao Fabio, ho una tecnifibre rs 300. Sono un 3.5 che gioca in top, sia di diritto che di rovescio. Al momento uso luxilon element 1.25.
    Mi trovo molto bene e vorrei continuare con questa. Tuttavia, sto cercando una alternativa con le simili caratteristiche, ma meno costosa.
    Puoi consigliarmi un paio di corde alternative per favore?
    Grazie per il servizio che dai al popolo del tennis con il tuo blog
    Marco

    • Ciao Marco e benvenuto nel Blog.
      Alternative più economiche ad Element non esistono, perché andresti su qualcosa di meno costoso, ma anche di meno performante.
      Per avere qualcosa di simile, puoi considerare RPM Power di Babolat, mentre, volendo provare un Mono elastico, puoi considerare Rocket di String Project, che adopera un mio compagno di gioco (quello che subisce i miei vincenti nei video su Youtube hahaha) e dopo vari tentativi l’ha trovata la più adatta a compensare la leggerezza di T-fight.
      Tuttavia, non voglio scardinare il tuo equilibrio, per cui, se proprio volessi tentare un cambio, lo farei verso RPM Power.

  8. Ciao Fabio, complimenti per le dritte e per il tuo bellissimo blog, è sempre interessante scambiare opinioni su attrezzature da tennis.
    Stavo guardando le tue recensioni per quanto riguarda tutti i modelli del marchio Tecnifibre e volevo chiederti una consulenza..
    Circa un mese fa ho acquistato una T-Fight 300 XTC (usata pochissimo e in splendide condizioni) che monta un’incordatura monofilamento sempre di casa Tecnifibre ICE CODE 17/1.25 con tensione 22/21 Kg e mi ci trovo davvero bene, dal servizio, ai colpi piatti e quelli in top.
    Ora volevo acquistare un secondo esemplare senza cambiare “casa” dato che ci vado a nozze con Tecnifibre, ma sono parecchio indeciso se stare sulla T-Fight 300 RS (con pattern 16×19 come il modello XTC), osare sulla T-Fight 305 RS (quindi con un 18×19) oppure stare su una TF 40 305 (con addirittura un 18×20).
    Premetto che preferisco giocare palle profonde da fondo campo con poche discese a rete (purtroppo)
    Ti ringrazio, a presto.

    • Ciao e benvenuto nel Blog.
      Purtroppo ti sconsiglio di fare il cambio verso le altre TF, perché molto diverse dalla tua 300 XTC, che ha più spin facile e soprattutto una giocabilità che non troveresti nelle altre. Sia chiaro, sono sempre ottimi telai (305 RS e TF 40 18×20, perché la 16×19 non l’ho mai provata) ma richiedono un altro sforzo, la 305, e una maggiore spinta del braccio, la TF 40.
      Trovo che T-Fight 300 sia una racchetta molto riuscita e molto valida in molti casi, anche, nel caso, personalizzabile. Oltretutto, se ti trovi bene, non andrei a rompere un equilibrio con altri telai, che somigliano alla tua racchetta, ma che in realtà funzionano diversamente.
      Paradossalmente, sarebbe meglio al 315, che ha minore inerzia rispetto alla 305 e più vicina ai canoni della 300.

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