
Solinco Pro 10 – Test
Da fondocampo si apprezza la versatilità della Pro 10. La spinta, la flessibilità, la reattività e lo spin sono su ottimi livelli e non precludono quasi nulla. La resa è davvero ottima, con i colpi che viaggiano tanto e fanno molto male agli avversari. Finché si comanda il gioco non ci sono limiti, ma, in difesa e negli scambi prolungati, si comincia a sentire l’inerzia del telaio, nel bene e nel male. È faticosa per un gioco di rimessa dal fondo ed è controproducente adoperarla solo per giocare colpi interlocutori, ma la stessa inerzia e la potenza consentono di venir fuori dagli scambi con un vincente dalla riga di fondo, accompagnato dal rigore direzionale e dalla stabilità assoluti. Colpi piatti o con spin sono entrambi supportati in naturalezza, aprendo una vasta possibilità di creare gioco e variare a piacimento. Sa fare tutto, è una “prima della classe” ma è veramente letale quando si cerca l’avanzamento. Quando si sfrutta per la spinta frontale, non ci sono telai che tengano, con il piatto corde che esplode pesantemente la palla in avanti, precisa, veloce e, se si desidera, anche carica. Ok e cosa si paga per avere tutto questo? Si paga con la fatica generale, perché è innegabile che alla lunga il telaio si faccia sentire, ma due ore piene di tennis si possono tranquillamente giocare ad un buon livello di energia. In difesa corre in aiuto il piatto corde molto generoso, ma restano i limiti di una manovrabilità da 340 punti di inerzia. Puoi cavartela con il vincente da lontano oppure con la stecca, dipende da te.
Il back è molto pesante, basso, carico, ma non velocissimo. La palla tende a schiacciarsi verso il terreno, ma è gestibile nella traiettoria per l’ottima intuitività del telaio. Il side-spin, ben controllato, risulta utile per sporcare le traiettorie e far fluttuare la palla.
A rete è precisissima, stabile e con una risposta potente alle volèe piatte. La palla fila profonda e veloce, accompagnata sempre dalla sensazione pulita di impatto e da una buona pastosità che regala un feeling classico.
Al servizio fa fuoco e fiamme, tra una esecuzione piatta e uno slice, si ha una precisione assoluta e una velocità di palla molto elevata. Sullo slice lo spin è molto marcato e si può osare una traiettoria più arcuata. Difficile, invece, realizzare un kick offensivo, perché strappare il colpo con i numeri della Pro 10 è davvero arduo. Tuttavia, la soluzione slice si ottiene sempre in maniera facile e non fa rimpiangere troppo il kick. Occorre sempre una esecuzione naturale e ampia, ma il resto lo fa lei.
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Bellissima recensione Fabio.
Che voglia di provare questa solinco!!!!!
Ciao Alberto, è un telaio da provare per chi ama i telai classici, ma con contenuti e reattività davvero moderni.
Ciao Fabio, ho provato per un’ora questo telaio e mi è davvero piaciuto molto.
Stabile, preciso, impatto senza vibrazioni, controllo e spinta molto buoni.
Vorrei un consiglio. io amo i grip in cuoio: volendo però sostituire il grip originale, ovviamente andrei a modificare il bilanciamento della racchetta, verosimilmente arretrandolo..
Secondo te con un grip in cuoio il telaio perderebbe in spinta o comunque ci sarebbero conseguenze negative in tal senso??
Grazie
vai tranquillo, il telaio ha talmente tanta massa sul piatto corde che il cambio di Grip arrecherebbe spostamenti ininfluenti sul comportamento generale. Il cuoio penso ci stia bene per massimizzare il feeling con l’attrezzo, è una scelta davvero giusta.
Saluti, hai avuto modo di provare anche la Tour 10 ?
Se sì, quali differenze sostanziali hai riscontrato?
Saluti, Ale
Ciao Alessandro, la Tour 10 non ho avuto modo di testarla. Tuttavia, posso dirti che il telaio è identico, cambiando solo lo schema corde e, quindi, dovrebbe avere le stesse doti di sfondamento, ma consentire più spin e più potenza.