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Snauwaert Grinta 100

Bumper aerodinamico

Da fondocampo, Grinta 100 mette a disposizione la sua facile potenza e la sua duttilità, nel creare un ambiente di gioco tecnico, ma fisicamente facile e supportato da una buona sensazione di impatto e dalle variazioni di spin e di intensità. Si spinge facilmente, quindi, e si riesce a caricare la palla con una certa facilità, stando lunghi e sfruttando l’angolo di uscita alto, che lascia concentrare sul piazzamento dei colpi, senza troppi pensieri sul margine con cui passare la rete. Il telaio tende a dare sempre qualche “giro” di spin gratuito e ciò crea una traiettoria gestibile e facile da sfruttare. Lo strappo di rotazione è consentito, ma la Grinta 100 perde efficacia quando si tende a strafare, molto meglio lasciarla andare e sfruttarne doti e carattere allegro. Anche sui colpi piatti si riceve un adeguato supporto in rigore direzionale, soprattutto fino ai regimi medio-alti, dopo si sente un affondo piuttosto generoso della palla nelle corde, che chiede spin a gran voce per mantenere una adeguata direzionalità. In compenso, lo sweetspot è davvero ampio, soprattutto in lunghezza, tollerando bene le imprecisioni, ma soprattutto restituendo una omogeneità di impatto per una gran porzione del piatto. Dal fondo offre sicurezza, di spinta, di tolleranza e di stabilità, è completa e si lascia condurre con dolcezza sui colpi piatti o con più cattiveria sullo spin, offrendo anche una discreta pesantezza di palla, ma è la varietà di soluzione supportate il miglior pregio in assoluto.

Il back, come il top-spin, è molto accentuato ed esce con esuberanza. Bisogna educarlo perché, soprattutto nelle esecuzioni lente, tende ad alzarsi, mentre spingendolo si ottiene una traiettoria più penetrante e bassa, sempre carica di spin. Grinta 100 preferisce la decisione del braccio all’esecuzione timida e sul back offre il meglio quando si spinge il colpo, anche senza eccessivo strappo, ma comunque con decisione e ampiezza. C’è anche un certo side-spin, facile da sfruttare per sporcare le traiettorie e, ancora una volta, col back è sempre meglio osare per trarre soluzioni offensive e interessanti.

A rete è stabile e adeguatamente maneggevole, ma preferisce la concretezza al tocco di fino e il leggero spin al colpo piatto, che tende ad uscire veloce e molto frontalmente. Bene, invece, lo smash, che di modula per intensità e profondità con disinvoltura e stabilità di impatto.

Al servizio emerge uno slice di alto profilo, molto gestibile, che lascia variare angolo e altezza, con tanto giro laterale, prima e dopo il rimbalzo. Allo stesso tempo, il kick si lascia sfruttare con altezza notevole ed energia sostenuta. Sul Kick, visto il tanto affondo della palla nelle corde, il meglio lo si ha senza uno strappo eccessivo, lasciando mettere alla Grinta 100 quel plus di rotazione naturale che possiede. Il colpo piatto è potente, molto, ma meno preciso e sfruttabile delle altre due soluzioni.

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11 commenti

    • Certo, arriverà anche la Vitas 100. La programmazione dei test Snauwaert è in via di definizione. Probabilmente la prossima sarà la Grinta 98 Tour, poi le Vitas, a partire dalla 100.

  1. Si, anche io sarei interessato ad avere magari solo una tua prima impressione delle differenze tra la VITAS 100 e la GRINTA (ho ancora due racchette Snauwaetr in legno con la scritta Vitas…). Im particolare, come la vedi rispetto alla nuova Pure Aero?

    • Ciao Mauro e benvenuto nel Blog.
      Per il momento, non conosco la Vitas 100, ma, parlando con l’ingegnere che le ha ideate, ho potuto capire che la Vitas è destinata a dare più potenza facile, più facilità generale e minore impegno per spingere i colpi. In realtà, Anche la Grinta, durante il test, mi ha dato questo genere di impessioni, ma si posizione leggermente più su per controllo e tecnica, essendo un telaio da 305 grammi, più serio, leggermente più agonistico, ma con un approccio dinamico molto gestibile.
      Per quanto riguarda la Aero, è il riferimento della categoria per cattiveria sui colpi e spin, robusta, massiccia ed esigente in spinta, dà il meglio quando il braccio gira, altrimenti non rende. La Grinta, invece, aiuta proprio nelle fasi a basso regime, dove si presenta facile da spingere.

    • Il codice sconto è valido solo per Grinta 100, ma ne ho parlato con il responsabile, contatta Lugi Bortone tramite facebook, alla pagina StringLab, che ti applicherò lo sconto sulla Vitas.

  2. Emozionante rivedere un marchio storico come questo, che, al pari di Donnay, erano il fiore all’occhiello della produzione belga Agli inizi degli anni 80 avevo in borsa due mid-plus in grafite, affettuosamente ribattezzate il martello di Thor e di cui una oggi troneggia nella club house del circolo. Bella recensione, l’ho aspettata con una certa curiosità ti vien subito voglia di provarla, Tuttavia la Vitas con il suo disegno isometrico mi intriga maggiormente essendo un utilizzatore/ estimatore da tempo delle Yonex.

    • Ho testato anche due corde, anzi, avendone solo due matassine, diciamo assaggiate.
      La Black è una corda da controllo, non rigida, con un ritorno in posizione sicuramente non nervoso. Va spinta col braccio, ma si compensa bene con i telai potenti come Grinta e Vitas. la White è una corda molto più facile, che aiuta molto a spingere e spicca per comfort. La trovo adatta a chi vuole mettere ulteriore potenza nel telaio oppure vuole una tensione più alta.
      Tra le String Lab ci sono diverse soluzioni possibili, ma dipende sempre dalla necessità e dal gusto.

  3. Ciao Fabio, volevo chiederti sto testando sia la Grinta 100 che la Vitas 100 , o ha disposizione Prince Tour Xp a che tensione faresti una e l’altra? Siccome una a lo schema 16×18 e l’altra 16×19 per un gioco da club per facilita’ di gioco e spin.

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