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Polyfibre Tour Player 1.25

Polyfibre è un marchio tedesco, presente ormai da molti anni sul mercato, che propone non solo corde, ma anche molti altri materiali di qualità, dai grip in cuoio naturale alle macchine incordatrici professionali. L’esperienza del marchio, iniziata nel 1993 nel campo delle corde, si traduce in una gamma di oltre 30 armeggi diversi, sia multifilo che monofilo, dalla TCS, alla Black Venom, passando per Rapid, Cobra e tante altre ancora, che hanno avuto un bel successo nel mercato italiano, incontrando i favori degli appassionati. Oggi analizziamo una delle corde top di gamma, non solo per qualità, ma anche per il suo carattere puramente agonistico, la Tour Player.

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Tour Player è una famiglia di 3 corde, standard, Rough e Green Touch. Hanno tutte un carattere votato alla massima prestazione ed rispondono ad esigenze diverse, dalla completezza della Tour Player “liscia”, alla presa dello spin del modello Rough, al tocco più sensibile della Green Touch. In questa recensione ci occupiamo della capostipite, Tour Player 1.25.

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53 commenti

  1. Gran bella recensione Fabio. Le ho montate su donnay Silver 99 e mi ci sto trovando bene.
    Quanto alla versione rough sarà oggetto di test a parte perché profondamente diverse dalla tour v liscia o sostanzialmente differisce solo x spin ?
    quanto alla tensione delle corde le sto usando a 22/22 kg. Ora considerando il calo di tensione mi consigli di salire a 23/23 ?

    • La Rough è unu po’ diversa e sarà oggetto di un test approfondito per capire le differenze. Per quanto riguarda la tensione, non salirei oltre i 22/22, anzi, al massimo scenderei a 21 kg e adotterei un prestretch del 5%. Se sali troppo di tensione, snaturi la corda e ottieni solo un indurimento precoce della struttura.

  2. Ciao Fabio, come la paragoneresti alla Alu power che io uso nella versione ruvida ( 23/21 kg.) ed alla Venon sempre Polyfibre ? Infine, come la vedi su Donnay pro one gt 97?

    • Ciao Enrico, la Tour Player somiglia più alla 4g Soft, ma è leggermente più elastica e restituisce più potenza ai medi regimi. Rispetto alla Alu è più corposa all’impatto e dà più spin. Come potenza sia sugli stessi livelli, ma la tour player è più reattiva. La Black Venom, invece, è più facile e potente, essendo una corda destinata ad una fascia d’utenza più ampia, anzi nettamente più ampia della Tour Player. Entrambe sono confortevoli, nonostante la rigidità, ma la Venom è più facile in spinta e in spin, mentre la Tour Player è una corda da braccio allenato. Personalmente, uso spesso la Tour Player sui miei telai ed è una corda che tira fuori il meglio delle racchette classiche a pattern aperto.

  3. Ciao Fabio , sembrerebbe una corda ideale per la mia Prince Classic 100 , 16X18 ( racchetta con basso livello di potenza ) . Attualmente uso 4g 24/23 , dovrei scendere di un kg.?

    • Ciao, effetivamente, condiderando la corda, è troppo alta e dovresti scendere di almeno un kg oppure di 2/3 e lavorare di prestretch. Per ciò che riguarda la Tour Player, siamo nella stessa fascia di utenza della 4G e puoi montarla alla stessa tensione che ti consiglio. Spinge più della 4G ed ha un controllo molto simile. La 4G offre uno spin potential più elevato, ma la presa di spin naturale è già molto buona nella tour player. Parliamo di corde che dannoil meglio in fatto di controllo, sensibilità e stabilità, ma sono anche molto agonistiche e non adatte a tutti.

  4. Salve Fabio, volendo provare un ibrido con la xplode quanto potrebbe durare indicativamente diciamo dalle 6 alle 10 ore? oppure meno, ho il timore che potrebbe durare troppo poco, da montare su di una xdual gold con spin abbastanza accentuato… Grazie e complimenti per le recensioni! PS tempo fa provai un ibrido micronite/firestorm e mi è durato 45 minuti…

    • Ciao Gianluca, l’ibrido è sempre una soluzione che bisogna affinare con le prove e affidandosi ad un incordatore esperto, per non compromettere la durata e la prestazione. Il connubio Tour Player/ Xplode può andare piuttosto bene per telai a bassa rigidità, quindi anche per Gold, ma va considerato che le racchette della Linea X-Dual di Donnay fanno lavorare molto le corde e le consumano presto. Penso che 6 ore siano fattibili, la Tour Player ne fa molte di più, e tutto dipende dal consumo della Xplode, che non è così marcato. Montale a 21/22 Mono/multi.

  5. ciao fabio
    scrivo qui anche se non direttamente collegato al test..
    vorrei un tuo parere…ho 2 confezioni di budello klip legend – sigillate ma parcheggiate in armadio da almeno 2 anni ( purtroppo )
    per l’utilizzo leggevo che è consigliabile passare un dell’olio – anche quello johnson – per rivitalizzarle
    confermi? o altri consigli/accorgimenti prima di farle montarle
    grazie
    stefano

    • Certo, sono parcheggiate da tanto, ma se sono sigillate, non dovrebbero esserci particolari problemi. Dovresti rivolgerti al tuo incordatore e fargli presente il trascorso delle matassine che hai. Non ho mai utilizzato l’olio johnson, mi fermo all’olio di vasellina, che dovrebbe essere il più utilizzato. Sicuramente devi lasciare che le corde assorbano l’olio, ma allo stesso tempo non devi fare in modo che si ingottiscano e si ingrossino. Si tratta di un processo molto delicato, che può rivitalizzare o distruggere le corde, a seconda di come viene fatto.

    • Ciao, sicuramente può andare, ma occhio alla tensione, perchè la Tour Player si monta bassa, direi massimo 22 kg sulla Aero e meglio ancora 21. La versione rugosa può aiutarti a massimizzare spin, ma già la liscia ne offre abbastanza e il telaio altrettanto, non forzerei la mano 😉

  6. Ciao Fabio siccome si parla di polyfibre mi permetto di porti una domanda. Come vedi un ibrido Black Venom/Double ar 666 ? Eventuale tensione? 21/23? La racchetta è una Pacific bx2 x-force (295 gr, piatto 98, RA 63, bilanciata 32,5) telaio che non conosci bene se non erro, però puoi farti un idea visti i ‘numeri del telaio’. Vorrei ottenere un piatto corde abbastanza gentile con il braccio, che al contempo possa avere una durata decente (magari arrivare a 14/16 h) senza rotture precoci. Non sarebbe male se le corde non si muovessero troppo. In alternativa alle Black Venom, potrebbero andare anche le Genesis Black Magic ? Ti ringrazio in anticipo.

    • Ciao Mauro, mi chiedo perché andare su un ibrido mono/mono, che è una scelta molto particolare e davvero difficile da settare. Se vuoi provare Black Venom/666, fallo al massimo con un kg di differenza, ma potresti andare su su full Venom, che non è adatto dura. Una tensione di 21/21 potrebbe andare bene, lasciando spazio al comfort.

  7. ciao Fabio..hai avuto modo di provare la versione rough?secondo te la liscia puo’ assomigliare alla signumpro firestorm?
    in ultimo ti volevo chiedere come vedevi la tour player su una pure drive gt del 2009 (quella antecedente alla nera) grazie

    • Ciao Max, sono corde molto diverse e non c’è somiglianza alcuna con la Firestorm, che è meno reattiva. La versione Rough l’ho provata e la consiglio a chi ha una grossa necessità di spin oppure perchè incorda in ibrido, diversamente la versione liscia è già capace di belle rotazioni. Non credo che sulla Pure Drive, in generale, data l’alta rigidità e la secchezza,sia fattibile, perchè il tutto risulterebbe eccessivamente rigido. Sulla Pure Drive, eliminando a priori le RPM, che durano davveor molto poco dinamicamente, ti consiglio di privare, tra le sagomate, la Aauzz di stringlab e le Black venom di polyfibre, tra le lisce, invece, le Gorill-1 di String-Kong.

    • Ceto, il genenere che meglio si presta alle Pure Drive è proprio questo ed in più ti consiglio anche le Tecnifibre 4S, che regalano un po’ più di comfort e di controllo.

  8. Ciao Fabio volevo un tuo consiglio,io ho una pro Staff 315 2017 sul quale ho montato la suddetta corda a 22 21 che dici può andar bene su questo telaio ?oppure meglio la viper?nel.caso a quale tensione?io gioco prevalentemente da fondo campo in spinta,grazie

    • ciao e benvenuto nel Blog. La Tour Player è una corda che si adatta molto al telaio, ma non valorizza lo spin, pur offrendone in maniera sufficiente. Se la tua necessità è anche quella di incentivare le rotazioni, meglio la Viper o la Black Venom, altrimenti continua con la Tour Player che fa un ottimo lavoro di spinta e controllo.

  9. Grazie del benvenuto.e della risposta,inizialmente giocavo con viper a 22 ma non avevo molto controllo ,è una corda che mi piace ma come potrei tirare le corde per avere un buon controllo senza snaturare la corda?come potenza quale ne ha di più tra le.due? Se sono simili con la viper avrei anche più rotazioni,grazie dei tuoi consigli

    • Ciao, direi a non più di 23 kg, meglio ancora se 22 e tensione pari tra verticali e orizzontali. In generale va messa un kg in più rispetto alle Tour player, anche due kg, laddove la player va messa a massimo 22 kg è meglio ancora se 21.

  10. Ciao Fabio , come le vedi su wilson ultra 100? Attualmente uso tcs a 22kg e mi trovo bene come comodità durata e gioco . Ho visto anche le recensioni delle starburn fluo e aqua power e della solinco hyper g . Come vedi queste ultime sul mio telaio ? Grazie e complimenti. Alessandro

    • Ciao Ale, in linea di massima, tutte le corde che hai citato possono andare sulla Ultra 100, ma per motivi diversi. La Tour Player e la Fluopower le consiglio solo per una utenza agonistica, alla ricerca di controllo e spin. Le Aqua le consiglierei per aumentare l’esplosività del telaio, che però è già buona e non insisterei, Mentre le Hyper G, come per le prime due, sempre per u uso agonistico, alla ricerca di tanto spin, sia inteso come facilità di imprimere rotazioni, sia come spin rate maggiorato, sempre, però, ad una tensione di un kg più bassa rispetto al solito. La TCS è una corda molto elastica, dalla durata dinamica non elavatissima, ma sempre con un discreto allungo, se ti ti trovi bene con questo genere di corda, eviterei di montare armeggi troppo rigidi che cambierebbero totalment eil feeling e l’utilizzo del telaio.

  11. Grazie per la risposta..ma la aquapower è più rigida della tcs ?
    Sarei tentato di provarla per avere qualcosa di più in potenza ma non voglio avere problemi al gomito..ultimamente ho un accenno di epicondilite.

    • No, siamo sulla stessa fiosofia di corde, senza eccessiva rigidità e a premiare la facilità di uscita di palla. Tuttavia, ti invito a provare la nuova Evolution di Polyfibre, che mostra notevoli passi in avanti rispetto alla TCS, dalla quale deriva.

  12. Salve a tutti.
    Sono un 3.5 di corporatura minuta, giocatore a tutto campo, che predilige il tocco e le variazioni alla potenza, ed appena può scende a rete.
    Anni fa, con l’antenata della Pure Control (la Pure Storm) mi ero trovato benissimo con Firestorm 1,20 a 20 kg, e, con multi, Isospeed Professionale Classic a 23,5 kg
    Ora ho una coppia di Babolat Pure Control 98.
    Credi che la Tour Player ci starebbe bene, magari in calibro più basso dell’1,25?
    E quale delle tre versioni?
    Io vorrei provare un ibrido (classico e reverse).
    grazie in anticipo.

    • Devi considerare che la Tour Player, che è un’ottima corda, nella versione standard e rough è un armeggio concorrente di Luxilon 4G, quindi piuttosto rigido e agonistico, che pretende abbastanza in spinta e in tecnica. Già la Pure Control non è un campione di spinta, anzi, quindi, se proprio volessi montare la Tour Player in full, dovresti andare sulla Green Touch, altrimenti laversione Rough potrebbe essere adoperata in ibrido con un multi che possa mitigare la sua rigidità e aiutare in spinta. Hai molte soluzioni, come Babolat EXcel, per facilità di uscita, oppure X-One se desideri un impatto più reattivo. Ma già una Velocity può assicurarti una prestazione piuttosto buona. Come tensione, in full mono 20/20, mentre in ibrido starei sui 21/21.

  13. Grazie Fabio, gentilissimo e chiaro come sempre.

    Quando parli di adoperare la Rough per l’ibrido, hai in mente un ibrido classico, con il mono in verticale?

    Con l’occasione, magari andando un pò OT, visto che, come mi pare di aver capito, la TOUR Player non si addice molto alla Pure Control, ti posso chiedere qualche suggerimento di corde che invece si sposino bene col telaio, sia per full mono che ibrido?
    Grazie in anticipo.

    • Si, ibrido classico, le orizzontali sono toppe e troppo ravvicinate per un reverse.
      Per quanto riguarda altre code utili per la Pure Control, conviene guardare ai mono più sottili e potenti. Ci sono molte soluzioni, dalle reattive, come Volkl V Pro 1.23 alle elastiche, come String Project Keen 1.18, puoi giostreare come vuoi, l’importante è ricerca qualcosa che dia anima al telaio, rispondendo a ciò che cerchi.
      Quanto all’ibrido, opterei per delle sagomate non aggressive, come le RPM Rough in abbinamento alle Babolat Excel, preferendo sempre un calibro medio-piccolo per il mono e più consistente per il multi.

    • Ciao, la PolyFibre Evolution è una corda più simile ad una Hawk Touch, una corda che dà allungo e ritorno non estremo, quindi con controllo e potenza disponibile dietro sollecitazione. Personalmente ritengo sia molto godibile e fatta bene, con anche una buona resa in durata.

    • Tra i pro c’è sicuramente il controllo e il feeling molyo diretto, con una buona capacità di restitire fedelmente i colpi giocati dal braccio. Tra i contro c’è sicuramente la rigidità d’impatto, che può piacere o meno, ma rende l’attrezzo più agonistico e reattivo sui colpi, con minore tempo a disposizione per lavorare la palla. In pratica rihciede più braccio, tra tecnica e fisico.

  14. Ciao Fabio,

    parlando con il rep qua in australia e dicendogli che uso una Blade V8 16×19 lui raccomandava :
    TCS 125
    Viper 120 tirata a 22 o 23kg
    tour player green 125

    tu come le vedi ste corde per la Blade e che differenze ci sono tra di loro?

    Grazie mille

    • TCS è una corda interessante, tipo Revolve, ma smolla subito, quindi direi di no.
      Viper non la conosco, Tour Player Green è una corda solida, molto interessante, verso il genere 4G soft, con le dovute differenza. Ci possono stare, ma occhio alla tensione.

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