
Mantis Pro 295 III
Da fondocampo si riesce a variare stile e intensità con padronanza dell’attrezzo, che non impegna mai troppo fisicamente e lascia margine per sbracciare e ricercare anche i regimi molto alti. Offre una gittata lunga e gestibile, con una sensazione di controllo sulla palla e sulle situazioni di gioco. Il telaio è potente, sempre in relazione al peso, e si tratta di una potenza buona a medio regime, che viene in aiuto nelle fasi di difficoltà nello scambio oppure per appoggiarsi ai colpi avversari, ma che consente anche un naturale cambio di velocità, mentre, per la chiusura decisa, occorre agire il braccio e ricercare la velocità di esecuzione. Non è faticosa dal fondo, perché necessita di un movimento, non forte, basta darle sicurezza con il braccio per avere un comportamento sempre pieno. Con le rotazioni si manovra alla grande, si creano traiettoria più o meno curve in modo molto diretto e si trovano angoli molto interessanti, con una facilità di spin degna assolutamente di nota. Bene anche in anticipo, la testa piena assiste in stabilità e risulta sempre energica in rilascio, per un colpo piatto preciso e pulito nella sua corsa, che risulta sempre molto veloce.
Il back è preciso, carico e si può giocare sia strappato che accompagnato, perché il pattern grippa tantissimo e lascia controllare la palla fino alla fine. Sul back, la forza del braccio comanda esattamente l’intensità del colpo e, in tal senso, va giocato anche osando per apprezzarne l’efficacia effettiva. Il side-spin viene fuori solo quando si cerca il taglio laterale in maniera energica, ma consente di sporcare le traiettorie, sempre agendo di forza con il braccio.
A rete si muove molto agevolmente e, con la tolleranza del piatto e la testa carica, basta un po’ di decisione per mettere a segno volée piatte profonde ed efficaci. Bene anche la Volée di taglio, che si fa preferire quando occorre toccare di fino o ricercare maggiore controllo, sempre sfruttando la presa di spin diretta. È un telaio comunque tecnico e si nota come l’efficacia salga enormemente quanto più si metta peso. Sullo smash tutto facile, sia in fluidità che in soluzione di forza.
Al servizio offre una soluzione piatta corposa, che viaggia precisa e consente molto ritmo perché raggiunge alte velocità di esecuzione senza troppo sforzo. Lo slice è davvero curvo, cattivo e basso, senza dubbio la soluzione che riesce a fare più male e quella che consente di creare più movimento nel rettangolo di battuta. Bene anche il kick, che salta alto, ma non è velocissimo e risente un po’ della poca massa del telaio. Il kick, infatti, richiede tanto fisico per compensare il peso leggero con la forza fisica, soprattutto delle gambe. Tuttavia esce e si lascia apprezzare per fluidità di esecuzione.
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12 commenti
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Ciao Fabio,
premesso che gioco con Mantis Pro 295 II, con grip in cuoi Head (quindi peso e bilanciamento sono modificati rispetto all’origine), quanto ha senso passare dalla versione II a questa nuova versione?
Ciao Francesco, ha senso nel momento in cui devi cambiare telaio e vuori restare sullo stesso genere, ma migliorato sotto alcuni aspetti. La racchetta va effettivsamente meglio e quel pizzico di inerzia in più la rende più efficace. Parliamo di miglioramenti, non di stravolgimenti. La versione II va già molto bene, con la III, adoperando un custom come il tuo, saresti avvantaggiato dalla testa più piena.
Hi Fabio, Darek here again. I wrote with you commenting on the previous version of 295 Pro. I am writing because I just got III for tests with freshly drawn MSV HEX 1.23 to 23kg. I played only once so it’s hard for me to say my questions if you can :). I am used to the Princa Textreme Warriora 100 and it was difficult for me to give my rotation at first. I played very flat, if not I … later it was a little better but I still think that it’s necessary to work hard here, especially sometimes playing the wrist alone. But it’s still a lot more difficult frame compared to my Warrior. Much more focused on control what suits me very much. But the most important question, I am asking you to compare 295 Pro III to Ezona 100 and Pacifica BXT X Fast LT. Especially when it comes to impact control, maneuverability (SW level). I have not tested Ezona 100 even though I read your description, and I had Pacifica X Fast LT and I was impressed with the rocket. A little bit easier than Mantis, it’s also easier to pull out the low balls by playing just the wrist. And despite a much thicker frame gives a lot of control, it may be due to the lower RA. You can write me some of your comments regarding these 3 frames. Thank you very much and best regards
Welcome back, Darius.
Firt of all i have to advice you that 23 kg is too much for thi s kind of stick, that is focused on control and feeling and need to be strung at lower tensione, almost 21 and maybe 20. After that, an hexagonal or not rounded string is not the right choice for the por 295, that has got a regular quite open pattern, but even on a 98 square inch head. So, try this stick in a more correct way until changing it. Ezone 100 is more powerful, even more than the X fast lt, with a higher Swinghweight and a similar sweetspot. Spin is good allowed by the yonex and could be a good choice for you if you are looking for a more powerful and helping racquet, without losing much control and feeling. But you have to restring the pro 295 to appreciate its one caracteristics.
Thank you very much for your answer. However, you must admit that Pro 295 is a more demanding rocket than eg X Fast LT. I am looking for a frame where I will not be afraid to let go of the hand especially on Fh for fear of losing control. Prince Textreme Warrior 100 does not guarantee it. Very often, I have to hold my hand to search for a frame that gives more control and at the same time more maneuverable than Princ. It is better to go in eg Ezona 100 (285) or will X Fast LT be a better choice? I have the opportunity to buy at a ridiculous price of the previous version of BX2, which probably differs only lower SW … Please, help me with something
Yes, because the Pro is a classic frame, as it need more power to play well, but it’s not really underpowered, just a tecnical racquet. The X fast Lt is a lovely stick, exactly becase itgive power and a good level of control. I mean, it’a mesh-up of classical and modern kind of racquets. So, let me say that the yonex Ezone 100 does very well instead, and tha it’s more poweful and spinny than the LT, but need some more tecnic, just a few. It’s up to you to decide what colud be better for you and fof your game, but we are talking about two similar sticks, which are plenty of power, with control ancd manouvrability, so don’t worry and decide by your taste 😉
scusa fabio, ma esattamente quanto è la rigidità della mantis pro 295 II ? perchè sulla tua scheda avevi scritto 64, ora questa versione III scrivi 67 e dici che c’è un solo punto di differenza. si parla di valori a telaio nudo o a racchetta incordata ?
parlo di valori a telaio nudo, 67 per il nuovo modello e 66 per il precedente, che incordato dava 63.5 circa.
Ciao Fabio,
quali sono le differenze sostanziali tra la mantis pro III e la radical mp ultima versione?
Grazie e complimenti per il sito.
La Mantis ha un feeling mlto più marcata, essendo più sottile, più flessibile e con fattezze molto più classiche della Radical, che invece riesce a dare maggiore spinta gratuita e stabilità. La Mantis è più maneggevole, offre più spin e tollera di più, mentre la Head ha un migliore controllo sul colpo piatto e fa faticare di meno per spingere i colpi. La prima è una classica in tutto e per tutto, la seconda è un’interpretazione moderna di racchetta classica che attinge dalle profilate per avere una semplicità di utilizzo maggiore.
Ciao Fabio ho appena acquistato una Mantis 295 III, modificata da Marco (HMA sport) con peso 324 incordata, Bilanciamento 33,2 SW 321,5.
Ho fatto montare Mantis Poly Tour 1,20 a 21 kg. Cosa ne pensi come set up?
Incordature alternative?
Grazie 🙂
Non avendo provato direttamente il telaio per la sensazione che offre così customizzato, non posso darti un consiglio mirato. Posso dirti, però, che la Tour Poly è una corda di sostanza, che non preclude strade e fa un buon lavoro generale di controllo e sensazione, quindi sul genere di telaio, soprattutto a quella tensione, è assolutamente adatta.