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Head Graphene XT Radical Pro

In definitiva, Head, dopo la cura Graphene XT, restituisce una vera “Pro” alla serie Radical. Un telaio concreto, potente, solido e molto efficace sia al servizio che dal fondo. Non brilla per sensibilità, ma non fa rimpiangere altre scelte con la sua pesantezza di palla e la sua esuberanza sui fondamentali. Proprio perché è una “Pro” non è un telaio adatto a tutti, piuttosto gratifica il giocatore agonista in cerca di una racchetta con cui fare il gioco pesante, alla ricerca dei vincenti e della risoluzione dello scambio.

Ringrazio tennisworld.it per avermi fornito il materiale in prova.

 

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19 commenti

    • Ciao Fabrizio, Head non rientra più nei miei Test, in quanto non hanno mostrato interesse nei miei test e nelle mie capacità. La loro scelta è sacrosanta, ma lungi da me acquistare racchette per svolgere test di una casa che non si mostra collaborativa 😉

        • Ti ringrazio, è importante che il lavoro che svolgo sia utile agli appassionati e, solo in seconda battuta, ai marchi. Non posso pretendere che tutte le case mi mandino materiale per i test e vivo questa cosa in maniera molto serena, lavorando solo su ciò che ho a disposizione. Come vedi, i test non mi mancano, tra brand affermati ed emergenti ho un bel po’ da fare 😉

    • Grazie sempre per le puntuali e attente recensioni che ci aiutano a scegliere in un mercato così vasto.
      Due domande…come vedi la radical pro e la prestige pro (graphene) rispetto alla Blade 98 16×19? Gioco con la Blade mi trovo abbastanza bene, mi manca un po’ di stabilità a rete e al servizio oltre a qualche grammo in più. Mi piacciono i telai 98, con peso superiore ai 300 (diciamo tra 310 e 320 max). Gioco con rovescio 1 mano, in top non esasperato, prima piatta , seconda kick, scendo a rete per chiudere. Livello 4.1-3-5 discreto. Utilizzo come corde monofilo morbido a basse tensioni e non ho problemi articolari per ora. Ho 35 anni corporatura media. Mi hanno intrigato anche le tue recensioni sulla Mantis 315, Yonex V core Duel G. So che usciranno la nuova pure strike, la yonex sv, le nuove graphene touch. Scusami se ho messo tanta carne al fuoco 🙈🙈

      • Ciao Vincenzo, della Prestige Graphene non posso parlare perchè ho testato fino alla versione 2014 e l’ultima non miè mai pervenuta. La radical, invece, l’ho provata, riscontrando tanta potenza e palla pesante, ma anche una secchezza generale all’impatto. Se la forza del talaio è consistente, il feeling è un po’ ammutolito dall’insieme delle caratteristiche generali. La racchetta va molto bene dal fondo, per spingere sia piatto che in spin, anticipa bene e controlla anche molto bene, ma trasferisce pochino al braccio quanto a sensibilità. Un buon tealio di sostanza, ma avrebbe bisogno di un trattamento di sensibilità. Per le altre racchette di cui chiedi, Mantis 315 e Duel G sono telai che, anche personalmente, mi hanno coinvolto molto, ma esigono gioco e fisico. Per quanto riguarda, invece, la V Core SV, a breve riceverò le demo per il test e ti saprò dire. Aspetto con ansia soprattutto la 95 e la 98.

    • Beh, non si può dire che vadano male le XT, ma va anche precisato che il feeling scarseggia e i telai fanno giocare molto meccanicamente. La Pro è potente, ma rigida e secca, meglio la Mp, che è leggermennte più sensibile, ma spinge molto meno rispetto alla Pro. Molti appassionati, infatti, vanno sulla versione Mp e la customizzano per avere più spinta.

  1. Ciao, attualmente utilizzo questo telaio, ho letto con interesse tua recensione. Trovo questo telaio molto buono se usato a dovere, in attacco spingendo e cercando di chiudere il colpo. Nella gestione delle palle lente, specie ricevute a metà campo invece a volte mi trovo in difficoltà, la palla non esce dalle corde come mi aspetto e spesso me la trovo in rete se non eseguo movimento ampio. Per questo volevo chiederti un commento ulteriore sulla tua frase “Si spinge bene quando c’è ritmo, sulle palle più lente viene fuori l’inerzia alta a fa tribolare un po’ i meno esperti.” Perché più inerzia dà problemi sulle palle lente? Grazie mille!! Ciao

    • Ciao Giuliano, la gestione dell’inerzia sulle palle lente è legata al fatto che, se hai tempo e spazio per aprire, magari su una palla robusta, lanci il braccio nel movimento e senti meno il peso della racchetta. Nelle palle lente, invece, dovendo controllare di più il movimento, senti il peso in movimento dell’attrezzo. Ecco perchè di solito le 300 grammi sono le più gettonate tra gli amatori proprio per la gestione dinamica che offrono e non solo per la potenza gratuita.

  2. Altra questione: ho provato la Head Speed MP Graphene XT, per vedere se una racchetta meno agonistica potesse fare al caso mio. L’ho trovata equilibrata e più permissiva, ma meno “cattiva”. Secondo te può essere un’alternativa alla Radical Pro da usare come seconda racchetta per avere più facilità di gioco? Ciao

    • La versione MP è sicuramente più semplice, ma non posso rispondere nel merito perchè non ho testato nulla di Head, se non le Radical Mp e Pro. Non trovo equilibrata, però, la scelta di adoperare due telai diversi. Una soluzione del genere, oltre che minare l’efficacia del gioco, aumenta la possibilità di infortuni al braccio, cambiando totalmente le dinamiche di impatto e consistenza dei telai.

  3. Ciao Fabio,
    dopo un girovagare di telai mi sto trovando bene con questo (a parte il rovescio in back). Questa Radical Pro ha il giusto mix di potenza e controllo che cercavo con il giusto peso da gestire. Ancor di più, mi trovo bene incordando in ibrido reverse (multi-mono) 23-21. Il problema è che il multi mi dura vermente poco, 5-6 ore di gioco poi si spezza (uno addirittura mi è durato appena 2,5 ore). Con una spesa che non superi i 15 euro per incordatura, quale multi e mono posso combinare che abbia una durata decente per un amatore? Non dico un anno, ma giocando 2-3 volte a settimana, una incordatura non dovrebbe durare, al mio livello (amatore/scarso), almeno un paio di mesi? o no?
    Ancora, ho visto che per il modello precedente esiste un passacorde (arancione) più lungo di quello di serie (tipo quello della prestige mp), che essendo anche più pesante, la rende ancora più cattiva. Esiste anche per questa, magari nero?
    Ti ringrazio per l’attenzione e per il lavoro che fai, rinnovandoti i complimenti per questo favoloso blog.
    Ciao, Silvio.

    • Ciao Silvio, l’ibrido non ha mai una durata elevata, ancor di più se reverse, dove il multi è stressato. Puoi provare a vedere delle combinazioni di String Kong e di stringlab, ma non mi hai dato riferimento delle corde che utilizzi al momento. È importante per consigliarti qualcosa di simile.

  4. Ciao Fabio,
    ho montato (più per disponibilità dell’incordatore che per mia scelta) pro’s pro cyber power 1,25 con gutex ultra 1,30. E la durata è stata quella che ho descritto prima. Non sono quindi legato ad una marca piuttosto che ad un’altra.
    Ora al cyber power ho provato ad associare una duramix hd 1,30 ed ho superato indenne la 5^ ora di gioco 😀
    L’ideale sarebbe un multi potente ed un mono che dia controllo, ma, ovvio, le due cose vanno poi a cozzare con la durata… sono quindi alla ricerca del giusto mix…
    Ciao e grazie

    • Non è un problema trovare mono da spinta e multi da controllo. String kong Gorill-1 e Bonobo è un ibrido che consiglio spesso, proprio per le caratteristiche su descritte.

  5. Ciao Fabio, con la Radical Pro XT rispetto alla Yonex VCore Duel G 310 e Donnay X-Gold 2016 (tutte 310 stock), telai che hai recensito magnificamente con grande dovizia di particolari, pensi che si perda solo in feeling rispetto al guadagno in termini di potenza. Ho avuto modo di testare i 3 telai (tutte con monofilo 22 costanti) ed il maggiore spessore (rispetto alla Gold poi) sembra attutire un po il feeling, ma il bilanciamento generale mi e’ sembrato molto buono. Nonostante l’inerzia superiore, alle citate, l’impressione è di poter giocare con estrema facilità anche a lungo. Mi è sembrata molto maneggevole, ed escludendo la Donnay con cui è facile tutto, la risposta al servizio è un colpo su cui punterei come spot della racchetta. Grazie (tu le recensisci troppo bene, vien voglia di provarle tutte ;))

    • Sostanzialmente, si, la differenza sta nel feeling e nella presa di spin, sempre da accompagnare. La radical Pro XT non è immeidatissima sulle rotazioni e si lascia apprezzare soprattutto quando si punta alla spinta continua e ai cambi di velocità, mentre lascia un po’ di incertezza quando si cerca la “genialata” di fino o la variazione di stile. Però tira davvero forte e se hai un tennis di pesantezza di palla, è un telaio che fa davvero bene.

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