
Head Graphene Touch Prestige Mid
In campo, Head Graphene Touch Prestige Mid è un telaio eclettico, regale, che sa offrire delle sensazioni proprie ed esclusive di una Prestige di razza. Va chiarita immediatamente una questione importante, bisogna sapere che si tratta di una racchetta da giocatore vero, da braccio sciolto e sapiente, che sa condurre un telaio che richiede tecnica e fisico, ma che ripaga con una sensazione viva di connessione con la palla. Il piatto è piccolo, i 93 pollici si fanno sentire quando si esagera con i personalismi, molto meglio giocare con fluidità e concretezza di swing, tuttavia, c’è un altro mondo di giocabilità rispetto ai vecchi mid-size dell’azienda austriaca. Head, infatti, ha fatto un lavoro notevole per ridare un mid attuale, che, per quanto sembri una forzatura, è la definizione più azzeccata per la Prestige Mid. Lo stampo è ripreso direttamente dalla Prestige Rev Pro, ma la massa, la polarizzazione, le prestazioni, nella Mid sono due spanne sopra, come anche la sensazione di impatto, molto più comunicativa e presente. ma il telaio non offre solo un feeling intenso e pulito, perché la scelta di dare inerzia, 327 punti, e offrire un pattern aperto 16×19, si rivela azzeccata, da un lato per aprire uno sweetspot non troppo differente dalle versioni da 95 pollici, dall’altro per lasciare affondare di più le corde e spingere in maniera fluida e robusta. Prestige Mid offre una grande penetrazione frontale con i colpi, che pesano, sono veloci e tremendamente precisi, anche con una maneggevolezza buona, che lascia godere della massa del telaio più in termini positivi che negativi. Bene anche le rotazioni, che salgono in maniera naturale nel gioco non forzato, mentre, se il ritmo sale, meglio dare solo lo spin da controllo, altrimenti il rischio stecca è dietro l’angolo. Il gioco di anticipo è il suo punto forte, si nota una grandissima differenza quando si passa dalla terra al sintetico, dove il Mid sfoggia la sua stabilità e la sua capacità di accogliere la palla con morbidezza, lasciarla sentire al braccio e catapultarla fuori precisa, come se corresse su un binario. In fase difensiva un piatto più grande farebbe sicuramente comodo, ma non è troppo difficile da muovere e compensa con la buona presa di spin a basso regime, oltre che con la bella uscita di palla piena, anche dalle zone del campo più lontane, tuttavia il colpettino con il polso non regala gioie e preferisce nettamente attaccare che farsi attaccare. Appagante, molto, ma anche severa, bisogna stare in forma e non ci si può rilassare, se si vuole sfruttare la propulsione frontale della racchetta, che desidera quella spinta minima necessaria per funzionare, quelle aperture, non estreme, ma sicure e ampie, oltre che il finale dei colpi sempre ben presente. Quanto tira forte però! Lascia partire delle mattonate, ma con la disinvoltura di un levriero, sfruttando il suo corpo slanciato, dal quale non ci si aspetterebbe tanta spinta. La cosa sorprendente è che non è nemmeno faticosa, non è un telaio che ti strizza per spingere forte, visto che riesce a dare forza alla palla anche appoggiandosi alla massa e swingandola racchetta in dolcezza, l’unico limite è quello tecnico e Prestige Mid è uno di quei telai che ti misura nel tuo tennis, ti pesa e se ti trova mancante, sei fritto.
[themoneytizer id=”15952-28″]
13 commenti
Lascia una risposta
Devi essere connesso per inviare un commento.
CIAo Fabio e complimenti per la solita precisa e professionale recensione! Ti chiedo una cosa per capire se ho fatto bene: ho fatto contratto head e dovendo scegliere il telaio un po’ al buio non avendone potuto testare prima le nuove prestige touch ho optato per la pro anche se ero indeciso sopratutto con la mp. Secondo te ho fatto la scelta giusta per il mio gioco old style? Dovrebbe essere quella con la maggiore propensione alla spinta e al gioco moderno ma mantenendo impronta classica della prestige o sbaglio? E come corda ho optato per la hawk rough da usare in full o magari ibrido con budello,scelta giusta? Grazie per i consigli che mi darai!
Ciao, diciamo subito che, tra le Prestige, essendo tutte votate al controllo e al feeling, il gioco classico non è un problema. La scelta della Pro, che è solitamente la versione con maggiore inerzia, è giusta per al questione spinta e rotazioni, quindi penso tu abbia fatto bene. Non è morbidissima come le versioni MP e mid, ma è abbastanza più consistente in potenza e pesantezza di palla. Per quanto riguada le corde, avrei scelto una corda liscia, sempre Hawk, ma in versione touch e in calibro 1.20 o 1.25, per lasciare movimento alle corde verticali, visto che, anche se si tratta di un 16×19,non è sicuramente un pattern apertissimo, ma regolare e sospeso per dare potenza. Invece, la Rough si rivelerà ottima nel caso in cui decidessi di adoperarla in ibrido, anche conuna semplice Velocity MLT.
A volte ritornano… diciamo che il piatto 600 non poteva mancare nella “famiglia Prestige”, un classico, diciamo quasi da acquistare anche solo per collezione o per il gusto di provare un feeling diverso old style… Un abbinamento ad hoc potrebbe essere con un budello, un multifilo pastoso o un monofilo ma a tensioni basse, molto basse… in nome dei vecchi tempi…
Sempre complimenti per le tue recensioni sempre precise e puntuali.
Sei diventato un vero e solido riferimento per gli appassionati come per gli agonisti.
Grazie Fabio
Ciao, tra la mid e la donnay pro one 16×19 black edition che differenze mi trovi, tra difficoltà potenza e resistenza fisica.. grazie 🙂
Ciao Fabio, premetto che il tennis per me è divertimento, gioco classico, voleè, magari alla Stefan Edberg, gioco con varie racchette, dalla wilson jack kramer in legno alla pro staff 85, alla Rf97, Donnay 97 e Yonez 97 HD. Proprio per questi motivi mi hanno consigliato di provare la Head Graphene Touch Prestig Mid da 93.
Sono subito venuto a vedere la tua recensione ma per la prima volta non trovo una correlazione tra i voti e la descrizione che fai dell’attrezzo, che sì è difficile, penso come la wilson 85, ma dalla descrizione sembra una gran racchetta, stile tennis di un tempo, con un enorme potenziale, ma i valori numerici non corrispondono e sono molto bassi.
Poichè si può comprare ormai con 90 euro, sono curioso di sapere se effettivamente è solo da collezione o qualcosa si può ottenere da questa racchetta.
Insomma, giocare con la pro staff 85 e mettere in difficoltà giocatori con la babolat pure drive è divertimento puro!
la risposta è molto semplice, è bellissimo giocarci, ma non sfonda in potenza, ti sfianca alla lunga, ma ha un bel feeling con la palla, pur non essendo pulito come le vere Old-style, perché le mancano 20 grammi qua e là rispetto ai telai che citi. Qui la bilancia si ferma a 320 grammi, con una testa non pienissima, per cui diventa un oggetto più da divertimento/collezione che un telaio da giocarci. Probabilmente a 330 grammi avrebbe avuto più senso tecnico, ma oggi qualsiasi telaio da 98 pollici offre controllo, spinge di più e si presta bene a fare lo stesso gioco. Pensa ad una Blade 98 18×20 V7, le fa il c… a strisce per la prestazione che offre ed è anche molto sensibile. Se la vai a paragonare alla RF97 manca parecchia roba tra stabilità e potenza. Insomma, è bella, ma farla ballare è dispendioso e comunque avresti minore prestazione rispetto ad altri telai. Vuoi una 95, abbastanza flessibile, che gioca meglio? Vcore 95 e non hai nemmeno il problema dell’inerzia.
Grazie per la risposta, in effetti è un telaio complesso, sono alla ricerca di qualcosa che mi faccia entusiasmare quando gioco, come con la Wilson pro staff 85 ma che sia un po’ meno faticosa e un po’ più tollerante anche se per essere un 85 non è male.
La Rf 97 è bella ma anch’essa faticosa alla lunga, mi piacerebbe trovare un telaio serve and volley, con un ottimo back di rovescio e colpo piatto, solida e un con un buon compromesso tra tolleranza e precisione. Per farti un esempio basterebbe che la yonex Vcore 97 HD avesse la tolleranza almeno della RF 97 e viceversa che la rf97 non fosse così faticosa o che la wilson 85 non avesse il piatto così piccolo.
Ecco la mia racchetta ottimale! Per ora non riesco a trovare la quadra sempre discutendo di un tennis non professionistico ma che possa regalare quelle sensazioni old style senza esaurirti di energie o pretendere tecniche avanzate da agonista.
Ma prima o poi ci riuscirò! Stefan Edberg con le sue volee è il tennis che vorrei praticare anche se naturalmente non con la stessa tecnica e classe.
Premesso che VCore 97 HD è una delle migliori che abbia mai provato e che lo sweetspot non è niente male, ti faccio alcuni nomi di telai che potrebbero fare al caso tuo: Vcore Pro 97 310, Pro One 97 Unibody, Prince Phantom 97P e Dunlop CX 200 Tour (sia 18×20 che 16×19).
Grazie per i consigli, intanto visto che ho la possibilità riproverò con la Vcore HD provandola con le corde Yonex Poly Tour Strike 1.20 che non sono riuscito a trovare in questo periodo.