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Donnay Pro One Gt 97 2016

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In gioco si avverte subito la pienezza della racchetta, che, grazie alla tecnologia Quad-Core di Xenecore, prevede l’iniezione di Poliuretano all’interno dei canali interni del telaio. Questa soluzione porta risultati notevoli in stabilità, eliminazione delle vibrazioni e aumento della velocità di palla, senza precludere la flessibilità. La sensazione di impatto è pulitissima, non ci sono sbavature o imperfezioni e il feeling è da vera classica. Il telaio è molto flessibile e confortevole, ma anche decisamente potente. Parliamo di una potenza progressiva, che viene fuori man mano che il braccio aumenta l’intensità e che viene accompagnata da una bella frustata della testa del telaio. Il piatto-corde è morbido e flessibile, ma sempre stabile e preciso nella risposta e ciò consente sia di pestare dal fondo come se non ci fosse un domani, sia di colpire beatamente in anticipo, sfruttando il feeling e la stabilità del cuore del telaio. Se da un lato la Pro One 97 riporta al passato, con il feeling pulito e l’impatto morbido, dall’altro si aggiunge una capacità di spinta notevole, grazie ai 328 punti di inerzia, oltre che di Spin. Il vero plus rispetto a tanti telai classici è proprio l’apertura alle rotazioni e la capacità, molto naturale, di caricare i colpi. Non uno spin da arrotino, piuttosto rotazioni accentuate alla ricerca di angoli e variazioni senza limiti strutturali. Il risultato è un telaio estremamente completo ed efficace, che si inserisce al vertice nella classifica dei migliori telai del mercato. Di contro, la Pro One non è adatta ai neofiti (ai quali, sempre in casa donnay consiglio di provare la Formula 100 Gt che recensirò a breve) perché c’è inerzia e, anche se il telaio è bilanciato in maniera quasi neutra, ci vuole braccio forte e veloce per sfruttarne al meglio le doti tecniche. Inutile dire che ogni singolo sforzo è ripagato con il feeling e la resa da telaio da telaio professionistico. La dimensione del piatto-corde e lo schema 16×19, aperto e piuttosto regolare nella spaziatura delle corde, creano uno sweetspot grande e tollerante, centrale, offrendo una risposta molto regolare di tutta la sweet-zone. Allo stesso tempo anche la presa sulla palla è omogenea nelle diverse zone di impatto. Per notare un effetto on-off bisogna commettere errori tecnici o decentrare in maniera accentuata, perchè, come si vede dal grafico di seguito, lo sweetspot è davvero enorme per una racchetta agonistica ed è accompagnato da una flessione continua del telaio.

2016-09-15-1

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57 commenti

  1. Ciao, ottima recensione! Questa Donnay mi intriga per il suo flex basso e per le sue caratteristiche da racchetta classica. La tua descrizione mi ha ricordato le doti della Angell TC95 16×19,che ha un RA63 non incordata. Puoi fare un paragone con quest’ultima? (ovviamente se l’hai provata). Che tipo di corde consigli su un telaio così morbido? Solitamente utilizzo Xone biphase 1.30,ma ho paura possa non essere adatto. Ultima domanda…. Esistono altri telai così morbidi tra le retail? Queste racchette sono ormai rare! Ti ringrazio moltissimo.

    • Ciao Francesco, purtroppo non ho mai avuto modo di testare le Angell e non posso farti un paragone. Sulla Pro One GT 97 puoi optare per varie soluzioni di corda. Comincia con un multi, esattamente come fai adesso, per poi tentare un ibrido, sempre con le Xone sulle orizzontali e un mono sensibile sulle verticali. Ce ne sono molti, Alu Power soft, Dyreex Pulse, dyreex Darwave e ancora altri. Puoi anche optare per un ibrido Diadem, importato da Hmasport, composto con Solstice Power sulle verticali e Impulse sulle orizzontali, ad una tensione medio-bassa, 20-21 o 21-22. Esistono, certamente altri telai così morbidi e, dopo la disfatta di Prince, che ha eliminato la Exo Tour 100 dal catalogo, restano soprattutto le Donnay X-dual Silver e Gold, da 300 e 310 grammi, rispettivamente 55 e 56,5 di flex. Leggi le recensioni qui sul blog e se hai altre domande, sono qui.

  2. telaio comprato dagli amici di HMASPORT e provato già da 3/4 volte e devo dare atto all’esperto fabio che è un telaio difficile nel senso che devi avere un braccio allenato veloce e tecnico per gustarti le innumerevoli potenzialità ed io comune mortale ex classificato ma attualmente amatoriale allo stato puro giocando al max 3/4 ore alla settimana alternando singoli a doppi e proprio nel doppio dove il gioco è piu veloce e il braccio deve essere reattivo che ho notato le difficoltà del telaio credo difficolta’ nate specialmente dal bilanciamento verso la testa e il piatto corde da 97 che il telaio ha anche se devo dire che quando sono stato pronto reattivo e concentrato sui movimenti sia del braccio che con la spinta delle gambe il telaio non mi ha deluso anzi ne ha esaltato in modo magnifico i colpi…è vero il buon fabio me l’aveva sconsigliato dandomi una valida alternativa con la xdual gold 99 consiglio comunque ascoltato visto che ho preso anche la gold per poi decidere con quale telaio fare la coppia ma io avevo urgente bisogno di risolvere il problema alla spalla problema felicemente risolto con questo telaio che sembra quasi sia terapeutico non avendo non solo piu il dolore alla spalla nelle ore successive al gioco ma almeno sembra meno fastidio nella giornata…miracolo dei tecnici della xenecore e gli faccio un grosso plauso…comunque ripeto mi associo al buon fabio che il telaio pro one gt 16×19 non per tutti sicuramente non per il tennisita della domenica e comunque telaio che deve essere guidato da un buon braccio e da una buona tecnica…appena mi arriva a giorni la xdual gold 99 ne verificherò la differenza con questo telaio postando poi il mio modesto parere sperando comunque ripeto che sia anche la gold un telaio che non stressi la spalla e il braccio elementi essenziali chi come me viaggiando ormai sui 58 anni la prima cosa che deve fare è salvaguardare le articolazioni ormai non piu elastiche come ai bei tempi della gioventu’

    • Capisco che la curiosità fosse tanta, ma la Pro One 97 GT è un telaio da agonista puro e te lo ha dimostrato. Con la Gold non avrai la stessa difficoltà, nonostante il peso identico. Inoltre, la Gold, come la Silver, è ancora più gentile e morbida della Pro One.

    • Ciao, il budello può andar bene per un gioco molto classico, che sfrutti la massa e la stabilità del telaio. L’ibrido è la soluzione che consiglio di più sulla GT, perchè il mono sulle verticali aiuta a creare spin facile e a mettere il piatto in sospensione. Come tensioni, col budello stai sui 23 kg, mentre in ibrido 20/21 o 21/23, considerando la tensione mono/multi o mono/budello.

  3. Ciao complimenti pei il sito.
    Sono un tennista di livello 3.4/5 che spinge parecchio da fondo campo arrotando poco la palla, sono molto combattuto tra quale scegliere tra questi telai ed ero orientato tra la pro one gt da 310gr.Oppure la gold.
    Ultimamente gioco con una radical pro vecchio modello ( arancione ) che non mi soddisfa particolarmente
    Grazie mille

    • Ciao e benvenuto nel Blog!
      Per come ti descrivi, e considerando anche il livello di gioco, vanno bene sia la Gold che la Pro One Gt. Come avrai letto nelle recensioni, parliamo di telai morbidi, ma anche potenti. Tuttavia, se cerchi esplosività è sulla GT che devi andare, mentre, se vuoi ancora più feeling, vai sulla Gold.

    • Le due racchette hanno una struttura troppo differente per essere “pareggiata” con il custom. La Pro One è la Pro One e gioca così proprio per l’insieme di struttura, peso, polarizzazione e rigidità molto differente dalla Silver.

  4. Ciao Fabio, io gioco con la burn 99 FST da un po’ di tempo ormai e mi trovo bene, in particolare sul rovescio a una mano, la racchetta ha una bella rigidità. Mi da un po’ di problemi sulla potenza, non riesco a imprimere alla palla tutta la pesantezza che vorrei. Passando a questa donnay il mio gioco potrebbe giovarne? O le racchette sono troppo dissimili tra di loro e mi servirebbe un periodo di adattamento?
    Grazie

    • Ciao, sicuramente ci sarebbe un periodo di adattamente, perchè capita con tutti i telai, anche i più simili, e biaogna scoprire quali sono i limiti di gioco con l’attrezzo, è naturale. Sicuramente acquisteresti una maggiore pesantezza di palla e un feeling più morbido e confortevole, mantenendo un controllo sui colpi piatti e spinti sempre molto buono, perchè la Gt, pur essendo 16×19, dà il meglio nel gioco classico, con le rotazioni “accarezzate” che complicano i colpi. La FSt è più facile da muovere e meno impegnativa fisicamente, quindi devi mettere in bilancio un po’ più di impegno e di attenzione, ma, per fortuna, lo sweetspot della Pro One è davvero grande ed il telaio è stabilissimo, come pochi altri nella categoria di peso.

  5. Ciao e complimenti per le ottime recensioni…
    Avrei bisogno di un consiglio, purtroppo dopo circa un anno che gioco con la Pro One 97 Dual Core (racchetta con cui mi trovo molto bene) sono costretto a cambiarla dato che ho una piccola crepa nel telaio. Volendo rimanere in casa Donnay, leggendo le recensione sono molto indeciso tra la Pro One GT 2016 o la nuova Pentacore…
    Quale tra le due (o addirittura la tricore) si avvicina di più come caratteristiche e giocabilità al telaio ormai datato con cui giocavo?
    Purtroppo non si trovano negozi che danno in prova questi telai, quindi vanno acquistati a scatola chiusa…
    Grazie mille

    • Ciao e benvenuto nel blog. Come caratteristiche tecniche, le due più simili sono la Pentacore e la Tricore, ma ques’tultima è la più simile, per quanto più viva nella risposta. Ti preciso, poi, che Tricore, QuadCore (GT) e Pentacore non sostituiscono l’una la precedente, ma sono prodotti proposti in catologo in maniera parallela, con specifiche diverse. Insomma, declinazioni diverse di uno stesso telaio.

  6. Ciao a tutti, provata anche la GT, dopo aver preso la tri-core dietro consiglio del buon Fabio.
    Confermo e straconfermo tutto quanto scritto nella recensione, e consiglio questo telaio a tutti gli altri over 40 che sono in cerca di un attrezzo simile a quelli con cui siamo cresciuti ma con dimensioni più umane. Mi sono trovato immediatamente a casa, molto meglio che con la tri-core, non pensavo di riuscire a trovare tutto quello che mi danno i miei “bestioni” in solo 330gr (overgrip compreso), per ottenere lo stesso livello di pesantezza di palla la tri-core l’ho dovuta portare a 350gr, con un bel fairway e 3gr a ore 3 e 9. La GT invece stock è micidiale, non so se lo SW sia effettivamente intorno ai 330, non ho sentito nessun affaticamento eccessivo in due match da due ore disputati recentemente, ma la palla fila via che è un piacere, la precisione è chirurgica, pari alle mie adorate Powerbridge mid 10, il rovescio lungolinea degno di Wawrinka…probabilmente sia ancora la luna di miele, ma sono veramente soddisfatto.
    Al servizio tremendamente efficace, tanto alla ricerca dell’ace come in difesa, con un kick di tutto rispetto, ho la stessa confidenza che con la prostaff 85, non che il servizio sia simile (sono convinto che non esista una racchetta come la PS85, secondo me la regina delle racchette) ma ispira la stessa fiducia…e la reggo per due ore di fila…cosa che con sua maestà mi è ormai impossibile.
    Dirò un’eresia, incordatori più esperti di me diranno la loro, ma mi sembra che queste racchette funzionino meglio full mono a due nodi, usando un “around the world”, montando sul lato corto 6 verticali e la prima orizzontale (in testa) e chiudendo il resto del pattern con due “giri” (io metto 20% di tensione in più durante questi passaggi), anche con un poly “allegro” il dwell time aumenta, rendendo l’armeggio molto confortevole. Mi piacerebbe avere il riscontro di Fabio su questo.

    Salutoni a tutti e buon anno.

    • Ciao, beh tutto come da recensione. L’unico dato che è variato è l’inerzia, circa 320 effettiva, il dato di 330 era riportato erroneamente sul sito xenecore. Il telaio è relativamente facile. Fisicamente si regge benissimo, tecnicamente bisogna saper fare le cose, poi fila via potente e agile. Si solito incordo tutto a 4 nodi, ma ho testato quasi tutte le Donnay anche a due nodi AtW e, sicuramente ho trovato un risultato molto buono. Donnay non vieta il due nodi, che quindi è fattibile. Devo dire, però, che con i quattro nodi ho trovato sempre un piatto più regolare nella risposta.

      • Comprata la gt bella ma ho montato dyreex black edge a 22 ma sensazioni molto dure….dove ho sbagliato caro Fabio? La prossima settimana proverò con revolve a 21,5

        • Strano, il telaio è pastoso anche con corde rigide e la Black edge non è così rigida. Prova a scendere con la tensione, di un kg almeno, altrimenti prova con la Revolve, sempre a 21 kg.

  7. Ciao Fabio, comprata la coppia da Marco di hmasport, che è stato gentilissimo: splendido, feeling da classica con un occhio ai telai moderni, morbida ma non troppo bilanciata perfettamente, permissiva ma agonistica, spinta e spinge una meraviglia, insomma gran bella racchetta! Volevo un tuo parere sulle corde: provata con hyper g si irrigidisce un pelo troppo, vorrei provarla con le weiss cannon scorpion 1,22, corda che adoro, che ne pensi? e provare un ibrido scorpion/head velocity 22/23kg?

  8. Dopo aver preso la X-dual Gold, ho trovato questa racchetta usata e mi sono deciso a prenderla. Devo dire che sono tremendamente diverse. Mi aspettavo meno differenza, considerato lo stesso marchio, stesso peso e bilanciamento. È vero che la gold ha un profilo molto più stretto, ma non sembrano nemmeno lontane parenti. Concordo sul fatto che ha un feeling classico e anche sul fatto che spinge parecchio (pure troppo), però d’altro canto mi sembra molto più rigida della Gold. Diciamo che assomiglia molto di più alla Prestige S (ed in effetti , guardandole, sembrano uscite dallo stesso stampo) con cui giocavo fino a poco fa. Se sulla Gold ho dovuto agire con un custom eccessivo per dargli quel po’ di cattiveria che necessitava (non riuscendoci fino in fondo senza snaturare il telaio), qui non so cosa fare, nonostante abbia preso anche il kit custom che pensavo mi sarebbe servito per renderla più cattiva, dove in realtà di cattiveria ce n’è in abbondanza. Consigli per renderla più morbida e comunicativa? 🙂

    • Nel passaggio da Gold a qualsiasi telaio, è normale che senta più durezza, ma, in realtà, anche la Pro One GT è una delle racchette più morbide del mercato. Però, è anche vero che devi fare i conti con un piatto 97, uno sweetspot, per quanto grande, sempre più piccolo rispetto alla Gold, ed in più la struttura è più spessa, quindi flette sicuramente meno rispetto alla Gold, che è esagerata in questo verso. Detto ciò, le corde sono fondamentali sulla Pro One e, se la Gold è meno reattiva al cambio di incordatura, la GT mostra grandi differenza tra un armeggio e l’altro. Tra le corde più redditizie che ho testato sulla GT, sicuramente la Darkwave fa un ottimo lavoro, ma ho anche testato la Donnay Poly Edge e penso che sia la scelta migliore per rendere il telaio più diretto di quanto non sia già. L’unica cosa che ti consiglio, è di prendere prima la mano con il telaio, perché, anche dalla percezione che mi rapporti, ancora non hai “sentito” la racchetta. Scegli un armeggio e procedi con i test per una decina di ore almeno.

  9. ma per un full multi, magari un multi composito tipo i vari isospeed, come ce lo vedi? Se posso dare un consiglio al “collega donnay” walteritz, io sono passato con yonex fire a 22/21 4 nodi e devo dire che vanno molto bene, anche se dopo 3-4 partite consecutive accuso un piccolo indolenzimento che non posso che ricondurre al telaio che è sì morbido ma ha un punto di flessione alto, quindi fa giocare la raccheta più rigida di quanto in realtà è. Come dice Fabio le corde sono fondamentali, e se non ricordo male lui suggeriva come migliore setup un ibrido classico, e comincio a pensare che abbia ragione al 100%! comunque un full multi reattivo vorrei provarlo comunque!

    • Come full multi, hai dedotto bene, meglio andare su un composito, per tenere l’impatto più secco e avere una buona rigidità del piatto. Bene gli isospeed, ma pensa anche a HDX Tour, Velocity, Dynawire, sono queste le corde in “multi” che rendono bene sulla GT. L’ibrido classico, invece, è la soluzione ottimale, ti prendi il soft di un multi di qualità e il controllo di un mono agonistico, anche sagomato.

  10. Ok, proverò con il cambio corde. Ora c’è montata una Tecnifibre black code, ma posso provare l’ibrido black edge/velocity. Però, come dice aloiacon, forse il punto di flessione è un po’ più alto rispetto alla mia vecchia Prestige S Youtek, che comunque risulta un po’ più morbida, a parità di bilanciamento. Questo perché ho l’abitudine di giocare con racchette bilanciate un po’ più avanti (diciamo 32,5-32,8 incordate) e quindi ho usato il Kit Donnay con le tre strisce in testa. Immagino sia normale che la racchetta si irrigidisca, o sbaglio?
    In questo momento tra le opzioni di corde che ho in mano ho la Donnay X-poly 17, la Dyreex Black Edge, e un Head Primal Hybrid.
    L’altra cosa che ho pensato è se un compromesso (tra morbidezza e spinta) tra X-dual Gold e Pro One GT 16×19 possa essere la Pro One GT 18×20 oppure la Pro one 102 (eviterei la formula 100, visto che già questa GT 16×19 mi sembra troppo rigida), tenendo presente che sicuramente devo mettere mano al bilanciamento ed alla polarizzazione, perché mi trovo bene con racchette che hanno una potenza modulabile, che deriva più dallo swingweight che non dalla rigidità, la quale mi fa perdere quel contatto con la palla di cui ho bisogno.

    • Giusto, se metti peso sul piatto, irrigidisci la struttura, motivo per cui i telai molto polarizzati risultano diretti. Per una via di mezzo, in fatto di flessibilità, dovresti pensare o alla 18×20 Pentacore o alla 16×19 Pentacore, entrambe molto flessibili. Come corde, quelle che hai si prestano tutte alle caratteristiche Delle Donnay citate. Solo sulla 18×20 penserei ad una 1.18-1.20, per dare movimento al pattern.

  11. Ciao Fabio, avrei una domanda: in cosa differisce questo modello da una Pro Kennex q+tour 300? Dalle recensioni mi sembrano più o meno sovrapponibili, non afferro la differenza.
    Hai mai provato la textreme tour 95? Sarebbe stato bello avere un paragone anche con questa..

    • Ciao, in effetti si, sono racchette della stessa categoria, visto che donnay ha voluto abbassare il peso da 310 a 305, e Kennex penso lo alzerà a 305, prima o poi. Detto ciò, la Pro One è più classica e flessibile, meno secca all’impatto, ma la Kennex rientra comunque tra le racchette pastose. Diciamo che sono entrambi ottimi telai, con la Kennex che offre uscita di palla più rapida, mentre la Pro One lascia affondare di più il fusto nella piega, dando una spinta più morbida e da attivare. Come spin, ottime entrambe, che sono anche molto protettive per il braccio, mentre come sweetspot la spunta la Donnay, con uno dei più grandi della categoria 97-98. Se sei avvezzo al custom, poi, la Pro One è davvero ottima base per una personalizzazione.

      • Ciao Fabio tra poco faranno una promozione sulle corde da tennis wharehouse.
        Pensavo di prendere almeno una matassa.
        Finora ho sempre usato string Kong (le uniche da me provate sua perché durano abbastanza, per morbidezza e prezzo).
        Su cosa potrei orientarmi? Prediligo per yeti 1.26 per il momento (se possibile preferirei ancora più morbidezza e controllo)

        • Beh, se il tuo obiettivo è quello di sostituire le Yeti 1.26, dovresti orientarti su Luxilon 4G o Tecnifibre Razor Code. Tra quelle commerciali sono le più indicate. Puoi pensare anche alla 4G Soft, che poi di soft non ha nulla.

  12. Salve, le ho già scritto in merito alla Yonex Enzone 100 dove chiedevo la differenza e la preferenza tra questa e la 98 e mi aveva risposto che era meglio la prima. Nel frattempo ho provato anche Yonex sv 100, Head radical ultimo e penultimo modello, Head Prestige 18×20, Wilson blande cv, Völkl Organix v1 Pro e altro ma nessuna di queste mi soddisfa(attualmente gioco con una head Speed mp del 2013 però non è la mia racchetta comunque la meno peggio rispetto a tutte le altre elencate). L’altro giorno ho provato una Donnay Pentacore Pro One 97 black Edition di un amico e l’ho trovata come l’ha descritta nel suo articolo, l’unica cosa che vorrei un step superiore per avere una palla più penetrante e lunga e credo che la Donnay Pro One gt 97 2016 16×19 sia ciò che sto cercando ovvero una racchetta tipo Head Prestige 600(quella di Muster /Ivanisevic) ma con uno sweetspot piu ampio che a 40 non guasta. Sono andato come da lei consigliato sul sito hmasport ma non è in listino, hanno solo la gt 18×20. Le chiedo ma non la fanno più?esiste un modello nuovo?secondo lei è la racchetta che sto cercando?grazie per la risposta.

    • Ciao Simone, Bentornato. Diamoci del Tu, così è tutto più diretto.
      Le Versioni GT sono le Quad-Core, mentre attualmente le Donnay sono giunte alla vesione Pentacore, quindi dovresti rifletere sulla Penta 97, che è possibile anche far customizzare a proprio piacimento da HMA Sport.Potresti Optare per un telaio dal peso leggermente superiore, 310 o 315, con bilanciamento a 31, per avere ciò che cerchi. Potresti anche replicare i dati della GT, 310/31, sulla base della Penta 97 Black Edition, che è leggermente più potente. Altri telai simili alla Donnay, nel mercato attuale, non ce ne sono, poiché sono tutti o più rigidi o diversi nella struttura.

  13. Ciao grazie per la risposta e va benissimo il “tu”. Oggi ho provato la Penta 97 Black edition standard di un amico e sinceramente a livello di sensazione che trasmette era ciò che stavo cercando ma manca un po’ sulla spinta cosa normale secondo te?ci si può lavorare con le corde?HO sempre usato telai rigidi con incordature sui 19/20 kg. Per customizzarla devo chiedere alla HMA Sport?La Xpenta e la Xdual Gold sono molto diverse dalla Penta 97?se si in cosa?grazie

    • Parliamo di una racchetta che nasce 305 grammi e con rigidità bassa, di sicuro non può essere votata alla spinta pura. Si risolve con il custom, che puoi chiedere direttamente ad HMA Sport, che offre un apposito servizio di customizzazione. Conuna massa maggiore, il telaio aumenta notevolmente l’attitudine alla spinta ed è molto reattivo anche ai piccoli interventi di custom. La Gold è ancora più morbida, offreuna giocabilità assoluta e una capacità di spin e di tolleranza elevatissime, accompagnate da un feeling praticamente diretto con la palla. Spingono bene, ma anche qui la specialità è il feeling e la giocabilità, nonostante i telai siano stati rinvigoriti. Il concetto di Donnay è proprio quello per cui le racchette devono avere margine di custom, nascono leggere per questo motivo, per permettere una customizzazione adeguata, ma sono utilizzabili e apprezzabili anche da stock, dipende da cosa cerchi.

  14. Scusa dimenticavo la Penta 97 non genera, almeno questa era la mia sensazione, molto top-spin non che io abusi ma sono una via di mezzo tra il piatto e l’arrotino. grazie e scusa se sono petulante e prolisso.

    • Le rotazioni non scarseggiano, anzi, ma dipende molto da come la incordi, è un telaio string-sensitive, cambia caattere a seconda dell’incordatura. Una prova cheti consiglierei è quella con le string Project Keen 1.18 o con le Hexa Pro 1.20, entrambi molto potenti e capaci di rotazioni immediate, la keen, e pesanti, la Hexa. Incorda basso, 21 kg e vedrai che vanno forte le penta 97.

  15. Grazie ancora. Ho chiesto loro se era possibile avere in prova la Formula Pentacore 100 così mi levo l’ultimo dubbio. Proverò anche la Yonex Enone 98 dopo che ho provato la 100 la quale mi ha dato una gran bella sensazione. Poi deciderò quale prendere. Come corde attualmente uso le Head rip control 1.25, ritieni che possano andre bene per queste racchette?ho il difetto di romperle abbastanza spessoarrivo a 3 ore, 5 quando va bene) quindi cercavo un multifilo che durasse un po’ di più, consiglio?Grazie.

    • Sul genere delle Rip control, puoi provare le Gold di String Project, le velocity MLT di Head, XR1 di Tecnifibre e simili. Hai ampia scelta, ma le rip control vanno bene su questo genere di telai, proprio perché hanno una buona solidità e una elasticità “giusta”.

    • esatto, è più bassa di quanto dichiarato sul sito Donnay, ma non pochino, giusto per il combinato peso/bilanciamento. Tuttavia, il riempimento riese a dare una sensazione di peso maggiore all’impatto, perché la massa interna è maggiore sul piatto rispetto al normale.

    • Più feeling, la donnay in questo è quasi imbattibile. Oltre al feeling però hai comfort, precisione e spin interessanti. La Pro One va più per la completezza, come strumento tecnico, piuttosto che per un particolare aspetto, esattamente come la Pro Staff, dalla quale si differenzia per la rigidità molto bassa.

    • Pro One è più flessibile, più dolce di impatto e abbastanza piena e solida. Zus è comunque più reattiva, più pesante, ma non più tollerante, perché Donnay riesce ad avere uno sweetspot esagerato anche con la sua 97 pollici.

  16. Scusa, dimenticavo… quali le differenze anche con la tFight 315 ATP ltd. 16/19 che uso attualmente (leggero custom, ho sostituito il grip in cuoio con uno sintetico perciò ora è più simile alle specifiche della Gt)
    Grazie in anticipo

    • La Donnay spinge di più, è più flessibile, ma è un po’ meno maneggevole rispetto alla LTD. La differenza tra le due è che la Donnay, che parte già più piena, risponde meglio al custom, mentre la LtD è più “pigra” e va sempre spinta di più. Mi preme precisare, però, che se la Donnay non la trovi nuova o seminuova, non ne vale la pena e il nuovo modello Unibody ha fatto segnare diversi passi in avanti.

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