In campo Elevate è un telaio veramente godibile e ricco di spunti interessanti. Il primo che va messo in luce è la scorrevolezza dello swing, infatti, con un bilanciamento a 32 che fa ben sentire la testa del telaio, si abbina una inerzia contenuta a 315 punti. La racchetta va in aria piuttosto velocemente e lascia swingare con una facilità superiore rispetto alla media delle racchette classiche da 305 grammi, tra le quali sicuramente la Elevate si mostra come una delle più sfruttabili ed umane dal punto di vista fisico. Dal punto di vista tecnico, invece, parliamo di una racchetta comunque tecnica, che richiede un tennis educato e comunque una base di allenamento, perché, anche se il telaio, sulle prime, è generoso nel rilascio della potenza, è il braccio che deve essere il complemento per renderla efficace. Diadem Elevate è una racchetta che lascia molto spazio al braccio, con due elementi di spicco: il controllo e l’impatto deciso. Il controllo è molto buono, sicuramente più vivo quando si adopera spin che sul colpo piattissimo, anche in virtù di un pattern 16×20 piuttosto aperto, che concede tanto grip sulla palla e che ha un angolo di uscita comodamente alto. Per i colpi più piatti la Elevate Tour, ad esempio è più indicata, ma ciò non toglie che anche la Elevate da 305 grammi offra un buon controllo anche sui colpi con poco spin. In questo senso, il telaio è abbastanza sensibile al tipo di corda montata e, tra le corde adoperate per il test, la Elite XT alza tantissimo l’angolo di uscita della palla, mentre la Flash aiuta con i colpi più piatti. Tuttavia, la preferenza della Elevate va verso la gestione facile dello spin e lo fa notare. Il feeling è deciso, l’impatto è secco e comunicativo, il telaio non vibra e trasmette molto bene la sensazione di impatto, cosa che aiuta non solo in controllo, ma soprattutto sui tocchi, dove la sensazione è piacevole e bisogna solo ricordarsi di spingere un po’, perché Elevate non vuole troppa forza, ma vuole decisione sui colpi.