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Confronto Racchette Profilate Over 300 grammi

Babolat Pure Aero Tour

È la regina indiscussa delle racchette da rotazioni, portando con sé tutta l’esperienza e la cattiveria del modello da 300 grammi. Offre tanto, ma tanto spin, e ne pretende anche per dare controllo adeguato. Giocarci piatto non è affatto facile e bisogna contenere il braccio, mentre in spin si può spingere davvero forte, godendo della potenza molto elevata e del grip fortissimo che le corde esercitano sulla palla. Si creano tante traiettorie interessanti, si fa gioco di palla pensante e carica, ma c’è tanta inerzia e bisogna fare i conti con una certa faticosità. Tuttavia, ha un suo equilibrio dinamico, con una testa piena, ma molto ben controbilanciata dal manico. Esce neutra dai colpi e si lascia comandare, pur pretendendo forza e tecnica.

Cosa offre in più rispetto alla concorrenza?

Lo spin, neanche a dirlo, che, insieme alla potenza elevata, permette un gioco di palla pesante e arcuata come nessune nelle concorrenti. Tollera anche molto bene e permette di difendersi con dei tagli interessanti, creando spesso traiettorie molto particolari. È molto solida, al vertice della categoria, ed ha carattere.

Cosa offre in meno?

Il controllo sui colpi piatti non è il massimo, va contenuta quando si gioca con poco spin e permette il piazzamento, ma non il carico pesante. È faticosa e abbastanza ingombrante, nonostante la compostezza.

Qui la recensione

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12 commenti

  1. Bell’articolo, come al solito, sulla tipologia di racchette che prediligo. Attualmente gioco con Volkl V-Sense 8 da 315gr di cui apprezzo molto la maneggevolezza. Nel caso tu l’abbia mai provata mi sapresti indicare le principali differenze con la Mantis 315 PS che mi attira molto non essendo io un grande patito dello spin??
    Grazie, Tullio

    • Ciao e bevenuto nel Blog. Purtroppo la V-sense 8 non l’ho mai testata, ma, guardando le caratteristiche, oltre ad una sostanza simile, anche il piatto ha una forma non troppo diversa, con una sagoma a goccia. Quello che posso dirti, senza un confronto diretto in campo, è che la Mantis sui colpi piatti è perfettamente a suo agio, con controllo e sensazione quasi da classica, ma soprattutto tanta spinta.

  2. Venduta una Radical Pro e acquistata un mese fa una ezone 100 (settata come da te consigliato con Poly AIR a 23/23) non mi trovo bene…manca spinta..e in maniera clamorosa..secondo te risolvo con la ezone 98 o mi conviene guardare altrove (in casa Wilson ad es.)?
    Grazie

    • Ciao Gianpaolo, la tensione è assolutamente alta e la Air, per quanto offra discreta spinta facile, è una corda che ama le tensioni più basse. Inoltre, solitamente le Yonex vogliono un kg in meno del normale, quindi dovresti provare a giocare con, al massimo, 21/21 e magari rpovare una corda più cattiva, come Poly Tour Strike o Fire, prima di bocciare il telaio. Tieni anche presente che la Ezone 100 è sicuramente più potente della 98, quindi procedi con la corda diversa a tensione più bassa.

  3. Ciao Fabio, seguo sempre le tue recensioni che trovo molto utili nell’identificare quale telaio potrebbe fare al caso mio anche se il tuo livello è ben altra cosa rispetto al mio. Detto questo, visto che posseggo una Solinco Protocol 325, come la vedi in questa classifica anche se ha qualche anno alle spalle?

    • Beh, ero indeciso se inserirla nel confronto, ma si tratta di una fuori-categoria, perchéi 325 grammi, su un telaio profilato, non si vedono mai. La protocol ha molte affinità con i modelli babolat di alcuni anni fa, soprattutto per la rigidità di 66 punti. Gran telaio, molto massiccio, ma non troppo esplosivo, perché limita molto con l’ingombro in aria e con l’inerzia. Inoltre, il fatto che sia anche più morbida, la rende meno reattiva di quasi tutta la concorrezza e la fa diventare un telaio da spingere come una racchetta classica, sfruttando la tanta massa, ma senza possibilità di strappo con lo spin. Quindi, può essere una soluzione per chi gioca morbido, classico, lasciando fare tutto al telaio, ma non per un gioco moderno.

  4. Ciao, ti vorrei chiedere un chiarimento. Non ho capito quale è realmente la differenza tra la Head touch radical (MP/PRO) e la XT radical (MP/PRO). Nel senso, la Touch è una xt “rinnovata” o è realmente un’altra racchetta?

    • Ciao Francesco e benvenuto nel Blog.
      Con l’aggiornamento al Graphene Touch, Radical MP e Radical Pro hanno mantenuto lo stesso stampo, ma sono cambiate alcune specifiche rilevanti per il comportamento in campo.
      Per quanto riguarda la Radical MP, la versione XT aveva una rigidità di 62 punti, quindi non troppo reattiva, che penalizzava l’aspetto della potenza e della risposta immediata. La Radical MP Graphene Touch ha un ra di 66 punti, che la rende, appunto, più potente, stabile e ne migliora anche il feeling, che è sostanzialmente meno asettico e più presente. Inoltre, è aumentato anche il livello di inerzia e, più in generale, il telaio è nettamente più solido.
      Per quanto rigiuarda la Radical Pro, la rigidità è salita di un punto, da 65 a 66, ma è scesa l’inerzia, che, dai 330 e più punti della versione XT è è scesa a 325 circa, nella versione Graphene touch, ampliando la giocabilità generale e dimunuendo la richiesta di fisico necessaria. In sostanza, la Radical Pro tirava già molto forte, ma Head ha deciso di renderla più veloce da muovere, in modo da poter essere meglio gestita da un pubblico più vasto, ma soprattutto che potesse accelerare meglio e dare più spin naturale sui colpi.
      Spero che ora sia più chiaro il senso del cambiamento delle due racchette.

  5. Grazie per la risposta.
    Effettivamente è l’unica profilata che ho provato o avuto con cui posso colpire a tutto braccio e con poco overnet senza la paura di finire sui teloni. Pensavo però che come spin potential si avvicinasse alla Pure Aero Tour o almeno alla Pure Drive Tour.

    • No, affatto, lo spin potential della Pure Aero è difficilmente arrivabile per molte delle concorrenti, ancor di più per la protocol, che ha schema più denso, rigidità inferiore e inerzia maggiore, che la rallenta nello swing. La Protocol, come detto, sostituisce una classica, ma con un piattone tollerante e benevolo.

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