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Confronto racchette profilate da 300 grammi

Babolat Pure Drive

Babolat Pure Drive è la regina delle profilate generaliste. Completa, potente, pronta ad assecondare ogni tipologia di gioco con una risposta efficace, nella versione 2018 torna ad essere anche discretamente sensibile e apre maggiormente alle rotazioni, che intervengono solo se richiamate all’ordine dal braccio. Di fatto, la nuova Pure Drive offre un’esperienza più pura rispetto alle versioni precedenti, con una maggiore connessione con la palla, tra le migliori del suo settore, abbinata alla potenza facile e gestibile, oltre che alla maneggevolezza e la capacità di accelerare in maniera molto rapida.

Cosa offre in più rispetto alle altre? Si fa trovare pronta sempre, è più maneggevole e si fa caratterizzare a piacimento con le corde, per gioco più piatto o più coperto di spin. Oltretutto, ha la capacità di assecondare un neofita o un agonista di alto livello, con la stessa disinvoltura.

Cosa offre in meno? Ad essere pignoli, il top spin non è di quelli pesanti, è presente, ma non è gratuito e va ricercato con il braccio, ma si riesce a compensare.

Qui la recensione

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69 commenti

    • Ti ringrazio, produrrò una categoria per settimana. Le successive saranno le classiche sotto i 305 grammi, poi le profilate over 300 e infine le classiche over 305 grammi 😉

  1. Ottimo lavoro Fabio…come sempre!
    Complimenti.
    Personalmente non ho mai amato le profilate, soprattutto per una rigidità mediamente elevata.
    Però l’anno scorso ho avuto l’ardire, e questo grazie alla tua recensione, di acquistare a scatola chiusa la head extreme e devo dire che non mi fa rimpiangere le mie amate classiche.
    Tra quelle da te riassunte è sicuramente quella che preferisco!

  2. Ciao Fabio, sono indeciso tra due profilate un po’ diverse, instinct mp e burn 100 cv. Il mio livello è 4.1/4.2 fit che se la gioca anche con 3.5/3.4, gioco costante da fondo, mi muovo bene, colpisco poco arrotato e non ho gran potenza nel braccio, mi appoggio meglio di quanto spinga io. Gioco purtroppo molto poco per adesso e quindi da un lato una burn potrebbe darmi qualcosa in più soprattutto in sostanza e pesantezza, per migliorare il livello, dall’altro una più facile e maneggevole mi darebbe facilità e visto che non ho gran potenza di mio può essere più adatta specialmente in questo momento. Che ne pensi?

    • La Burn, esattamente come Extreme MP, Sv 100 e Pure Aero, pretende sempre qualcosa in più e preferisce un gioco nettamente più coperto di rotazioni. Per questo motivo, la Instinct è più adatta al tuo caso.

  3. Mi unisco anche io ai complimenti. Veramente molto utile una comparazione generale tra i telai attualmente in circolazione appartenenti tutti ad una specifica “famiglia”.
    Resto in attesa della prossima che se non ho capito male riguarderà i telai con peso intorno ai 305gr.
    Bel lavoro!

    • Esatto, sono al lavoro per realizzare la comparativa delle classiche sotto i 305 grammi, altra categoria molto apprezzata. Spero di riuscire per oggi ad ora di pranzo.

  4. Ciao Fabio , ti scrivo dopo parecchio tempo anche se sono fermo da sette mesi per l’intervento di protesi d’anca che ho dovuto fare.
    Nonostante sia fermo leggo per diletto qualche tua recensione e devo farti proprio i complimenti per questi confronti sulle 300 e 305.
    Grande sintesi e semplicità , a prova di testone come me.
    Ora se qualcuno mi parla di racchette , come capita , gli sparo direttamente questi link e festa finita.
    Scusa approfitto per andare fuori tema,visto che fra due settimane avrò una visita di controllo dove chiederò se posso e in che termini riprendere a fare qualche palla , se per caso ci fosse la possibilità ti chiedo alcuni consigli:io gioco come racchetta preferita con la DR 98 corde Fire 21/21 , poi ho di riserva una vecchia Ai 100 sempre Fire 21/21 , il tutto grazie alle tue informazioni; se dovessi riprendere mi consigli di passare ad un multifilo o va bene così ? Se consigli di giocare per un po’ con una corda più gentile , quale corda e tensioni?
    Mi consigli più una racchetta dell’altra per riprendere?
    Scusami il fuori tema
    Grazie ancora
    Giovanni

    • Ti ringrazio molto per i complimenti, è un paicere poter rendermi utile.
      Quanto alla tua questione, è molto delicata perché alla ripresa ti converrebbe puntare su qualcosa di meno massiccio, montando il multifilo per minimizzare lo shock da impatto sulle articolazioni. Ecco, la Ai 100 va più che bene, magari settata a non più di 23 kg con un multi capace di affondo, come ATG850. Per stare protetto, il multi deve essere elastico e la tensione medio-bassa, quindi non guardare i multi economici, ma da fascia media in su e magari, se vuoi spendere qualcosa in più, anche un giro di budello per le primissime ore.

  5. Perfetto Fabio , consigli preziosissimi , avevo proprio bisogno di questo .
    Benissimo GRAZIE!
    Semmai tornerò a disturbarti sulla questione multifilo , non di fascia economica giustamente , alternativi a ATG850 ( credo sia Yonex )se avessi difficoltà .
    Tanto più potrei incordare solo la Ai quindi voglio proprio puntare sulla qualità della corda in protezione e resa, quindi potrei guardare anche ad un giro di budello ( te lo chiederò al momento).
    Grazie davvero per la tua proverbiale disponibilità.
    Buon lavoro e a presto
    Giovanni

  6. Ciao Fabio , scusa ma guardando su yonexitalia mi sembra di aver capito che esiste una ATG850 che è 1.30 e dovrebbe essere più soft , mentre esiste anche una ATG850 Pro che è 1.32 e dovrebbe avere uno strato in più.
    Credo stesso prezzo , quale mi consigli per la ripresa?
    Grazie!!

    • Comincia con la ATG 850, che è già 1.30. La Pro è utile per dare sostanza a ibridi o quando tiri di più la tensione e quello 0.02 in più lascia un minimo di spessore alla corda.

  7. Ciao Fabio , scusa ma guardando su yonexitalia mi sembra di aver capito che esiste una ATG850 che è 1.30 e dovrebbe essere più soft , mentre esiste anche una ATG850 Pro che è 1.32 e dovrebbe avere uno strato in più.
    Credo stesso prezzo , quale mi consigli per la ripresa?
    Grazie!!
    Giovanni

  8. Fabio scusa ho qualche difficoltà a trovare le ATG850 , anche se forse posso risolvere , mi consiglieresti per favore altre due o tre corde equivalenti ?
    Grazie e scusa ancora
    Giovanni

    • Per sostiruire la ATG 850, puoi pensare alla TGV di tecnifibre oppure alla Babolat Excel. Altrimenti, per prendere un prodotto, anche di più alta fattura rispetto alla Pro, pensa a Wilson NXT Power o Tecnifibre X-One.

  9. Fabio abbi tanta pazienza …… tutto nasce dal fatto che la ATG850 non ce l’hanno su tenniswarehouse sennò l’avrei già ordinata.
    Qui in zona mia un negozio che tu conosci , dopo lunghe disquisizioni , mi propone come sovrapponibili alla ATG850 queste corde :
    Gosen tech-good
    MSV soft-touch
    A loro dire molto protettive.
    Se mi dici che vanno proprio bene risolvo in zona sennò ordino su TW una di quelle alternative che mi hai segnalato
    Spero di non disturbarti più!!!

    • Non mi disturbi, stai sereno, sono qui per dare consigli e condividere la mia esperienza.
      Puoi provare con il Gosen Tec Gut, che non è pregiatissimo, ma è molto confortevole e morbido. Non il massimo per spinta e sensibilità, ma efficace per il tuo scopo.

  10. Grazie Fabio.
    Riparto con la Gosen e intanto cerco di procurarmi con calma ATG850.
    Ti faccio una domanda stupida,in rapporto alla Ai 100 ( la mia pesa 334 incordata o 306 non) tra le racchette di questo confronto quali sono quelle che hanno maneggevolezza ,facilità e agilità di swing superiore e soglia di attivazione più bassa cioè sono più facili da attivare anche a medio-bassi regimi?
    Può darsi che non sia neanche possibile dirlo non so, oppure è sbagliata la domanda.
    Grazie di tutto
    Giovanni

    • Beh, lì è diverso, perché parliamo di classiche e, più scende il livello di massa e di inerzia, più le racchetta hanno bisogno di contrapposizione del braccio per funzionare. Le profilate rispondono molto più reattivamente, ma ci sono delle souzioni interessanti anche tra le classiche leggere. La prestige S, ad esempil, ha massa sul piatto e ti fa appoggiare anche delicatamente alla palla, la MXG1 è talmente veloce da muvoere che arrivi sempre sostanzioso all’impatto, la Q+Tour ha massa avanti e contrasta bene la palla, la Pure Strike 100 è probabilmente quella con la maggiore potenza gratuita, ma va fatta girare a dovere ai regimi alti, richiedendo anche spin. Insomma, prese singolarmente hanno tutte una buona proposta tecnica, ma per misure e proporzioni, le profilate danno di più proprio nell’aiuto e nell’immeditezza.

  11. Ancora non so se , come e quando potrò tornare a giocare ,giovedì ho la visita , speriamo bene perché la voglia sarebbe tanta.
    Posso pensare comunque che le mie gambe non saranno ottimali e ripartirò pianino , oltretutto per rispettare anche il braccio come si diceva.
    Mi immagino che in futuro il mio tennis sarà più spostato sul doppio ,che tra l’altro gioco spesso sul veloce, con un’oretta di singolare ogni tanto se tutto va bene.
    In questo senso penso alla mia DR98 che adoro ma che , anche quando stavo bene alla gamba, talvolta evidenziava i miei limiti ; li evidenziava in maneggevolezza a rete e in risposta e in soglia di attivazione quando il braccio è un po’ più lento, nei recuperi soprattutto bassi ,negli scambi interlocutori.
    La Ai , che è un po’ meno intuitiva per me , ma comunque molto divertente e confortevole , mi aiuta leggermente in attivazione ma niente in maneggevolezza.
    Con l’intervento non sarò certo migliorato…….!
    Detto questo, mi guardo intorno per essere pronto eventualmente a prendere una racchetta adatta alla nuova situazione , pensando proprio al doppio ed al veloce ; per fortuna conosco “uno” che qualche piccolo consiglio…..appena appena eh……..me lo può dare e fa anche dei confronti tra le varie racchette dello stesso tipo……
    Grazie
    Giovanni

  12. Ecco Fabio aggiornamento.
    Ormai resto su questo articolo .
    Dunque dopo sette/otto mesi e la protesi all’anca sto tornando a palleggiare , uso la Ai100 come mi hai consigliato con multifilo ; prima due mezzore con una corda Volkl di fortuna , ora con le Gosen che mi piacciono parecchio e sono confortevoli, in attesa che arrivino le ATG850 ,ci siamo.
    Incordatori,negozianti e giocatori mi dicono ” tu il multifilo lo romperai subito” ” rimpiangerai le Fire” ma io seguo la rotta che abbiamo concordato.
    Fin qui tutto ok?
    ***
    Discorso racchetta.
    Come tu scrivi la racchetta per le giornate buone non è detto che sia la migliore per ognuno.
    La DR98 e la Ai 100 dove mi mettono in difficoltà? Prima di tutto nella maneggevolezza, nella velocità/agilità di swing ; in quali colpi? Servizio slice , smash quando sono un po’ in ritardo di gambe, al volo in situazioni rapide ( quindi molto in doppio), risposta al servizio , recuperi.
    Altra difficoltà come ti dicevo è la soglia di attivazione( la Ai un filino meno ma siamo vicini).
    Ora si aggiunge il fatto che tendo a giocare “fermo”di gambe come a riprendere confidenza e fiducia con gli appoggi, in questo senso sentirei bisogno di una racchetta che mi facesse giocare un po’ in souplesse, a medi regimi , un po’ più di polso, sentendo lo stesso la racchetta viva, anche, ma non solo, per sopperire al ridotto apporto di gambe.
    Da una tua risposta ho intuito che mi orienteresti verso una racchetta profilata il che mi va benissimo e aggiungerei che forse mi piacerebbe anche un po’ più leggera. Leggendo tra le tue recensioni guardavo la Pacific BXT X Fast LT , la Donnay Formula GT la ProKennex Q15, Pro Kennex Q5 , Babolat Pure Drive……..ma forse tu pensavi ad altro.
    Un giocatore al circolo ha preso la Astrel 105 avendo letto anche la tua recensione , si trova bene soprattutto come confort ma la sente un po’ leggerina.
    Per completezza ti dico che su tenniswarehouse ci sarebbe una racchetta Pacific BX2 X Fast LT in offerta , ha delle specifiche leggermente diverse da quella da te recensita ma molto vicine ,ma non significa nulla.
    Mi sono dilungato ma solo per farti il quadro , abbiamo una certa tranquillità per riflettere su una possibile soluzione , mi affido ai tuoi consigli.
    Grazie come sempre
    Giovanni

    • Tutto piuttosto chiaro, vorrresti una racchetta che ti desse qualcosa in spinta gratuita, ma senza perdere feeling e comunqune con una discreta facilità tecnica, che non ti richieda di muoverti troppo. La Pacific può farlo piuttosto bene, perché è una sorta di incrocio tra pofilata e classica, vistoil piatto, le dimensioni generali e il rpofilo contenuto.
      Quanto alle Yonex che possiedi, la Ai ti consentirebbe tranquillamente di giocare anche in questo frangente, senza dover ricorrere al altro, perché è della stessa tipologia della Pacific, potente, ma da spingere un tantino. La DR 98, invece, potrebbe darti quell’appoggio sui colpi che le altre due non possono offrirti per massa. Ma devi valutare quanto sia il maggiore sforzo per far andare la palla in condizioni normali. Vista la tua situazione attuale, tenderei a nonscegliere una racchetta nell’immediato, ma continuerei sulla strada della guarigione con i telai che già possiedi che sono validi. POi, quando l’anca starà un po’ meglio, potrai concederti test con racchette diverse, ma al momento manterrei sempre la stessa tipologia di telaio, puntando sulla Ai.

  13. Ciao Fabio, aggiornamento.
    Anca sempre meglio sia pure a piccoli passi.Mi sto sempre più orientando sul doppio o palleggi in singolo.
    Ho messo finalmente la ATG 850 sulla Ai100 come mi avevi detto , l’incordatore ha voluto in tutti i modi metterla a 22/21 ; le corde mi sono piaciute tanto , sono veramente contento , mi sono sembrate di ottima resa e divertenti, non ho riscontrato perdite di tensione né usura né eccessivi movimenti come mi avevano paventato se non proprio oggi che ho superato 14/15 ore di gioco tant’è che vado a cambiarle domani perché poi martedì parto per 4 settimane all’estero e mi porto l’incordatura fresca sennò erano ancora integre, o mi sembrano ,ma iniziavano a muoversi le verticali abbastanza.
    Consiglio : a quanto le faccio tirare in vista del viaggio e delle 4 settimane? Dimmi pure cosa mi conviene provare .
    Per curiosità la maestra al circolo , di ritorno dalla gravidanza sta usando il “padellone” cioè una ProKennex Q15 300 gr piatto 105 lunghezza standard e me l’ha fatta provare un’oretta di palleggi , non l’ho trovata scandalosa o insensibile , a parità di tempo di palla mi aiutava di più ad anticipare rispetto alla Ai , allungava meglio la palla ma controllava peggio i colpi piatti ; bene al volo e smash dove la Ai vuole sempre conduzione e spinta per ripagarmi equamente.Qualche servizio non mi è sembrato granché.
    Giusto per pura curiosità.
    Grazie di tutto
    Giovanni

    • Beh, mi sembra che tutto proceda per il meglio. Cerca solo di non avere fretta con il recupero e, in quuesta fase, gioca solo con un telaio, se puoi, così da non moltiplicare gli shock da impatto.
      Per qualsiasi cosa, sono qui 😉

  14. ciao giovanni anche io sono reduce dalla protesi all’anca operato l’anno scorso e ho ripreso a giochicchiare solo in doppio,lascia perdere il singolo troppa sollecitazione,non avere fretta piano piano e vedrai che riprendi anche a correre e la protesi ti farà sentire la gamba come nuova.
    ciao

  15. Ciao Fabio e grazie per il tuo lavoro sempre utile e interessante! Dopo 5 anni con AeroPro Drive 2013 (non ho mai usato altro) sto cercando una profilata che sia meno “traumatica” dato che gioco soltanto 2-3 ore a settimana e soffro costantemente di dolori e indolenzimenti a polso, avambraccio, spalla – non infortuni veri e propri ma fastidi che durano per 2-3 gg dopo il tennis. Il mio livello è 4.2-4.3, gioco da fondo con dritto molto arrotato e rovescio a due mani quasi solo in top. Ho provato la Ezone 100 da 285 gr (con corde PolyTour) e ho avuto ottime sensazioni, in particolare il peso minore mi ha reso più veloce e mi pare che il braccio sia meno affaticato è infiammato. Pensi sia una buona soluzione? Cos’altro potrei provare a tuo parere? Grazie e complimenti ancora!

    • Ciao e benvenuto nel Blog.
      Visto che hai già un buon responso sulle 285 grammi, ti consiglio due telai in particolare:
      Pure Aero Team e VCore 100 285 grammi. Tra le 285 grammi sono le più cattive in termini di spin e si riesce a massimizzare sempre la celocità di braccio, che è al chiave per far girare bene i colpi.
      Stai basso con la tensione, 21/21 per iniziare. Su questi due telai, ti consiglio di provare la String Project Rocket, che aiuta a compensare in potenza rispetto alle versioni più pesanti.

  16. ciao Fabio, ho bisogno di un consiglio.Sono indeciso tra la Pure drive e la Ezone 100..attualmente ho una tecnifibre t flash.gioco prevalentemente piatto, mi piace spingere da fondo.Sono un quarta categoria.Vorrei provarle entrambe, ma vorrei un tuo consiglio.La yonex immagino spinga meno della Pd, ma rispetto alla t flash?Che mi consigli? grazie

    • Ciao Gabriele, benvenuto nel Blog.
      La scelta ra Pure Drive ed Ezone non è facile, perché sono due delle migliori 300 grammi in circolazione. La Ezone ha una sensazione leggermente più secca, ma offre più spin facile ed è leggermente meno maneggevole, mentre la Pure Drive spinge di più frontalmente, controlla adeguatamente il colpo poco coperto ed ingombra leggermente meno in movimento. Chiaramente ci sono delle differenze di feeling tra le due, ma entrambe, nell’ultima versione, hanno un ottimo sistema di damping, che le ammutolisce e le rende meno secche tra le profilate. Tendenzialmente sceglierei la Drive per un gioco poco coperto e per l’apertura alle variazioni, mentre prenderei la Ezone per la sensazione di maggiore solidità e il maggiore spin.

    • Un confronto a 5 è cosa davvero lunga, sorpattutto se non lo si fa su un aspetto particolare, ma in gnerale. Quello che posso fare, per renderti le idee più chiare, è mettere in evidenza i punti forti di ogni telaio:
      Pure Drive ed Ezone sono le regine del settore. Pronte a far tutto, sono tra le più potenti ed anche in maniera facile, ma consentono anche un buon livello di controllo e di spin, facile per la Drive, più accentuato per la Ezone.
      Wilson Ultra è quella con il miglior controllo sui colpi piatti, la palla esce molto tesa e non ama le rotazioni espasperate. Spinge molto forte in maneira frontale, ma perde qualcosa in top.
      La Clash si ineserisce nello stesso segmento, ma lo fa con un’attitudine molto diversa, quella di liberare il braccio, con 10 punti di inerzia in meno rispetto alla concorrenza e una flessibilità maggiore. Ha un feeling a metà strada tra una classica ed una profilata, non ha la potenza delle altre 100 pollici, ma lascia che il braccio acquisti tanta velocità e compensa in questa maniera, sfruttando a fondo ogni grammo di massa che ha. Quindi, sicuramente non è brutale come spinta, ma se il braccio sa girare concreto, non c’è mancanza. Ciò implica un livello tecnico decente e, soprattutto, che ci si può appoggiare meno sui colpi degli avversari e ricercare sempre l’esecuzione veloce.
      La Instinct non l’ho testata e non la testerò.

      • Ok grazie mille Fabio. Sei stato come sempre di grande aiuto. Rimango curioso di provare la Clash e chissà forse anche la Ultra. Tra la Pure Drive e la Ezone invece preferisco la prima come sensazioni di gioco. Yonex un po’ particolare.

      • buongiorno Fabio
        innanzitutto complimenti e grazie per le tue recensioni. scrivo qui perchè vorrei passare dalla mia pro kennex q 5 pro a una racchetta appartenente a questa categoria. cosa pensi della head instinct mp nuova? come mai non hai intenzione di provarla?

        • Ciao Pietro, benvenuto nel blog.
          Passare da una classica ad una profilata si può, ma è importante cercare di capire il perchè. Tuttavia, la tua Q5 Pro, per quanto sembri più classica, è una versione “paffuta” della Ki5, quindi non dovresti avere uno shock esagerato. Ho testato per poco la Instinct, più per cultura personale che per il blog, e ho trovato un prodotto al di sotto della concorrenza in questo settore. La Instinct è secca, poco sensibile, poco incline alle rotazioni abbondanti ed anche meno stabile rispetto alla concorrenza. Il buon lavoro che ho riscontrato su Prestige S e Extreme MP, i due telai Head che consiglio più spesso, non lo ritrovo nella Instict. Volendo passare ad una profilata che abbia un feeling più marcato, ti consiglio di considerare due racchette su tutte: Yonex Ezone 100 e Donnay Formula Hexa. A queste, aggiungo anche la Pure Drive 2018, che si è ammorbidita e rappresenta sempre il riferimento di completezza nel settore.

          • grazie della risposta! il problema della q5pro è che verso la fine di un’ora intensa la palla perde profondità. è più un problema del mio braccio, effettivamente, ma ho già provato la wilson ultra e devo dire che aiuta non poco. speravo di trovare anche una sensazione di maggior leggerezza e maneggevolezza nella instinct, magari senza perdere troppo in quanto a comfort, ma mi sa che chiedo troppo da una racchetta! gioco molto piatto; livello di gioco 3.5 3.4 (non sono classificato, mi sono confrontato alla pari con ragazzi di queste categorie). grazie ancora e ciao

          • Se cerchi una profilata equlibrata e con feelng classico, hai a disposizione alcune scelte interessanti come: Prince Beast 100, Donnay Formula Hexacore, Mantis 300 PS III, oppure Yonex Ezone 100 ( non dico 98 per non andare nuovamente sul genere q+5 pro) e, ancora, qualcosa come Pure Drive VS, che spinge meno gratuitamente, ma che di certo è più maneggevole rispetto alle tipiche profilate e non pesa come la q+Pro. La richiesta di maggiore meneggevolezza apre il campo a tanti telai, che dovresti scegliere in base al gusto e alle necessità di gioco.

          • Approfitto ancora della tua disponibilità e competenza. Cerco più spinta, potenza facile. Passando dalla q5pro alla formula hexa ci guadagno? La instinct che hai provato è il modello nuovo? Di nuovo grazie. Saluti

          • Si, certamente, passando dalla Q+5 Pro alla Formula Hexa, guadagneresti spin e potenza gratuita, oltre che maneggevolezza e tolleranza. La Kennex ha più controllo e richiede più swing per tirare fuori potenza. Quanto alla Instinct, si, ho provato il modello nuovo, Ghaphene 360, ma non so ancora se e quando pubblihcerò la recensione.

          • ciao Fabio
            ho provato (2 ore) la formula hexa con monofilo 1.25 a 22kg, più o meno, e ti devo ringraziare perchè mi sono trovato mooolto bene, solo a rete meglio la mia q5, ma penso che ci si possa prendere la mano. comunque ti volevo fare una domanda. ha un sound davvero bruttino, molto metallico. cos’è che caratterizza di più il suono in una racchetta? il telaio o le corde? e sperando che siano le corde, quali mettere per addolcirlo un po’? grazie ancora e complimenti davvero, provare una racchetta dopo averne letto la tua recensione è veramente istruttivo

          • Ciao Pietro, il sound è dato molto dalla corda e in parte dal telaio. Il mono a 22, su piatto 97, può suonare alto e metallico, quindi direi di scendere un kg e montare qualcosa come Armour Soft ( secondo me il miglior abbinamento di giocabilità e feeling con il telaio) per avere anche un sound più cupo. Non avere paura a scendere con la tensione, il telaio controllo e libera un po’ di potenza in più, che su questo genere di racchette no guasta mai.

          • Ciao Fabio! Innanzitutto complimenti e grazie per il bellissimo articolo confronto, l’ho trovato molto ben fatto! Anch’io, anche se a distanza di tempo, vorrei inserirmi per chiederti al volo un parere sulla nuova Head Graphene 360 Instinct MP. Ho già letto cosa hai risposto a un utente che ti aveva chiesto proprio un parere su questa, e considerando che da allora son passati diversi mesi e non hai ritenuto di mettere mai una recensione sulla stessa, immagino che la racchetta non ti faccia impazzire. Ma in confronto con la Pure Drive 2018 (sarei indeciso infatti tra questi due modelli che ho provato entrambi) non trovi che la Instinct sia più confortevole nei colpi (ha anche una rigidità deisamente minore), pur mantenendosi potente? Te lo chiedo sia perché così mi è sembrata a pelle, ma anche perché in molti tennisti mi hanno demonizzato la Pure Drive per la questione che possa alla lunga portare problemucci tendinei.
            E in tutto ciò come si pone l’ultima Extreme MP (leggendo i tuoi commenti mi hai fatto venire curiosità su questa racchetta che non ho mai provato)?

            Grazie!!! 🙂

          • Ciao Davide, benvenuto nel blog.
            La Instinct mi ha convinto davvero poco, perché non è potente come la Pure Drive e le manca quel quid di personalità che, invece, molti altri telai in questo settore hanno. La Extreme, ad esempio, ha più personalità e prestazine, ma è molto caratterizzata da un gioco con spin e poco incline al colpo piatto.
            Chi demonizza la Pure Drive non credo capisca molto di racchette, perché l’epicondilite viene soprattutto per tre motivi:
            1) Settaggio corde eccessivo (per tensione o rigidità corda)
            2) movimenti non corretti
            3) telaio eccessivamente pesante o troppo leggero per le proprie esigenze (nel primo caso è stress delle articolazioni e nel secondo una mancanza di massa a protezione dell’impatto)
            La Pur Drive èil telaio più venduto al mondo, quindi, in percentuale, ha anche più più casi di problematiche articolari di chi la usa, ma soprattutto per i motivi sopra descritti.
            Ci sono telai più specificamente protettivi, vero, ma non ci sono motivi reali per definire la Drive una spaccabraccio.
            Detto ciò, Instinct è una soluzione adatta a chi, ad esempio, gioca con il multifilo o con l’ibrido, che, in questa maniera, recupera potenza dalla corda, mentre Drive è una racchetta che offre una prestazione maggiore praticamente su ogni altro fronte. Ma non solo Drive, lo stesso si può dire di Yonex Ezone 100 e di altre concorrenti in questo settore, molto affollato e combattuto.

          • Fabio, innanzitutto grazie per tutto, del benvenuto e della professionalità/completezza della tua risposta. Un’ultima cosa: ma quindi tu sconsigli un multifilamento sulla Pure Drive? È un’eresia e uno snaturamento della racchetta? Il discorso del mono è che da più parti ho letto che va cambiato spesso, pena sempre il solito discorso del compromettersi i legamenti, e anche il mio insegnante di tennis mi ha consigliato un multi così da non avere la fissa del cambio corde…

          • Nel tuo caso consiglio un multifilo, qualcosa di solido però, perché il multi molto morbido ti fa perdere quella sensazione di prontezza generale del telaio. basta montare qualcosa come Yonex Dynawire, HDX Tour, Bonobo, sui 23/22 kg, oppure anche un multimono, come la Luxilon Eelement, a massimo 22/21. In questo caso hai le prestazioni a metà strada tra un multi e un mono, con una buona durata. Quanto alla questione del mono, si, vanno cambiati ogni 10 ore di gioco al massimo, per non far perdere le caratteristiche di gioco, ma la realtà è che un multi, su un telaio moderno, ha praticamente la stessa durata perché si rompe più facilmente, si secca etc. Economicamente, poi, considerando che anche se il multi riesce a vivere di più, costa anche di più. Pertanto, converrai con me che la scelta della corda è un aspetto tecnico e non da circostanziare per la durata della stessa.

    • Beh, attualmente la Clash ha centrato l’obiettivo di essere una profilata da controllo, soprattutto la versione Tour, che è accessibile a chiunque abbia un po’ di tecnica, perché non richiede particolare sforzo.

    • Ci sono molte similitudini tra i due telaio, nonostante la struttura non si somigli per nulla, a parte di 100 pollici e il pattern aperto. Detto ciò, sono telai che hanno molta massa, ma SX 300 risulta più facile da muovere, con una dinamica più compatta e meno puntata in testa. Extreme ha più potenza gratuita e più spin gratuito, mentre la X 300 offre un controllo migliore e una sensazione di impatto più diretta, per quanto non brilli per sensibilità. Il vantaggio di SX sta nella struttura più sottile, che è più comunicativa, ma va spinta un po’ di più perché fa percepire la maggiore flessibilità, mentre la Extreme si fa apprezzare per una maggiore facilità a ritmo intermedio.

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