
Confronto Racchette da 305 grammi
Donnay Pro One 97 Pentacore
Pro One è il telaio di punta di casa Donnay. Molto classica, flessibile, anzi la più flessibile del lotto, ma gode anche di un buon posizionamento di masse lungo il fusto, che consente stabilità e una buona potenza. Come da tradizione Xenencore, il telaio presenta uno sweetspoto piuttosto buono e lascia sfruttare una buona porzione dei sui 97 (scarsi) pollici. Giocabile fisicamente, ma esigente tecnicamente, è un telaio che più classico non si può nelle fattezze e ricorda molto le radical di qualche tempo fa, ma con schema 16×19 per incentivare lo spin, buono, ma non entusiasmante. Preferisce il gioco coperto di spin o piatto ed ha una maneggevolezza notevole, grazie al bilanciamento a 31.5. Tuttavia, va spinta bene per ricavarci vera potenza.
Cosa offre in più rispetto alla concorrenza? Il feeling, prima di tutto, pastoso, moribido e pieno di feedback sensoriali, che coinvolgono molto durante l’impatto. La giocabilità generale è un altro degli aspetti primari, essendo un telaio completo ed ottima base per un custom più spinto ed è già tollerante in partenza.
Cosa offre in meno? Lo spin è da incentivare con il movimento, mentre la potenza è inferiore ad un bel po’ di concorrenti con bilanciamento avanzato.
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9 commenti
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ciao grande….. le hai nominate praticamente tutte.. tranne la Prince textreme 100P…. non la usa quasi nessuno… ma per me una racchetta fatta devvero bene… !!!
Cioa e benvenuto nel Blog.
Come da mia tradizione, parlo solo delle racchette che ho testato direttamente e sulle queli posso dare un giudizio accurato. Per la Prince Tour 100P non c’è stata occasione per un test adeguato e pertanto non rientra nel confronto che ho realizzato.
lo so lo so.. ci mancherebbe… la mia era solo una constatazione… la usano in pochi… ma è una gran racchetta… 🙂
Ciao, la raffica di recensioni brevi è davvero interessante, complimenti davvero! Così bella che…non può mancare la 100P!!!
Bisogna fare qualcosa per fartela provare, che so, magari a forza di insistere tutti noi, la Prince (che da quest’anno ha rafforzato distribuzione e marketing in Italia) te la manda ufficialmente… Perchè quel mix che ha di solidità, maneggevolezza, precisione, goduria sui tagli back/chop/smorzate, non possono mancare nella carrellata!
Sono già in contatto con il distributore Prince Italia, che sta valutando i tempi e i modi di una collaborazione. Quanto alla 100P, ho in piedi un accordo con Tenniswarehouse, per i telai test di Prince e Dunlop, ma la 100P non è più una priorità e attendo direttamente il modello nuovo, non appena sarà disponibile.
non sarebbe male una recensione sui nuovi modelli… io uso la 100p e come dice l amico nel mess. precedente… è una goduria….
ormai per tw le racchette sono tutte ottime ,a leggere le loro recensioni le prenderei tutte… aspettiamo una recensione imparziale 🙂
speriamo arrivi prestooo !!!
Vedremo, attendo di poter definire una programmazione più densa di racchette VOlkl, Dunlop e Prince, proprio per offire ancora più scelta.
Ciao Fabio, ti avevo scritto un po di tempo fa perchè sto cercando una nuova racchetta. Faccio un piccolo riassunto. Gioco a tutto campo, sono abbastanza agile e veloce e mi piace impostare il gioco da fondo campo. Non ho una palla velocissima. Ora sono alla ricerca di una palla veloce e pesante ma senza perdere in controllo, cosa che ho affinato di più in questi anni di tennis. Gioco con una Head radical pro da tre anni. Tu mi consigliasti una Yonex vcore 98 ma l’ho trovata un pò rigida, che dici di questa blade invece? O magari suggerisci!! 🙂 Grazie
Ciao e bentornato. Se non hai avuto problemi a gestire tecnicamente la SV 98, puoi tentare con la Blade 98 16×19, anche se l’inerzia è alta ed esige decisione e forza nei movimenti. Sulle prime, ti ammalia con potenza e feeling, ma poi, se non c’è sostanza, ti punisce e tutto rallenta. Come livello di gestione, siamo praticamente alla pari di una Radical Pro e sei tu a dover fare un’analisi dell’opportunità. Insieme alla Blade, ti avrei consigliato la Pure Strike, che è più veloce e leggermente più facile, proprio in virtù della minore inerzia, ma è anche più rigida. Personalmente, la preferisco per la resa sullo spin e la potenza generata, ma il feeling rigido deve piacere. Insieme alla Strike, poi, puoi prendere in esame la Prestige Tour, se la tua tendenza è al gioco piatto e poco coperto, oppure alla Tencifibre t-fight 305, che lascia, come la strike, più margine di accelerazione al braccio, senza disdegnare lo spin carico.