
Confronto Racchette Classiche 290-300 grammi
Tecnifibre T-Fight 300DS3
T-Fight è la linea di punta di Tecnifibre, che incentra sempre più la sua attenzione tecnica su quesot genere di telai, fornendolo in una moltitudine di combinazioni di peso, bilanciamento e pattern. La 300 è una delle versioni di medio range, che mantiene una impostazione più generalista, strizzando l’occhio alla semplicità di gioco e alla facilità di swing, con inerzia contenuta, bilanciamento a 32 e struttura classica, ma abbondante nella sua sezione. Ne deriva un telaio che è un compromesso, un equilibrio tra spin abbondante e controllo di palla, che passa sempre per l’utilizzo di un leggero spin. Molto maneggevole, T-Fight 300 è un’ottima scelta per gli indecisi tra classica e profilata, che vogliono un telaio davvero pronto a creare variazioni di intensità e di spin.
Cosa offre più delle concorrenti? Il mix tra classico e moderno, con una buona sensazione di impatto e una generosità di rotazioni, ma anche di sweetspot. È poco faticosa e si lascia adoperare per molto tempo, senza troppi problemi. Soddisfa sia l’agonista e l’appassionato, per le sue doti dinamiche, senza impaccio di inerzia.
Cosa offre in meno? La potenza è buona, ma per fare la differenza occorre velocizzare il braccio. Per lo stesso motivo, la palla carica di spin è più complessa che pesante. In alcune circostanze, c’è un vuoto di feeling, dovuto alla poca massa nella zona di impatto, che, altre volte la fa sembrare eccessivamente leggera.
Qui la recensione completa
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20 commenti
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Ciao Fabio, se non vado errato tra queste racchette c’è quella che tu hai scelto per la stagione in corso, vale a dire la Pro Kennex Q+Tour 300 ; vorrei chiederti se puoi dirmi come l’hai settata per quanto riguarda corde e eventuali aggiunte di peso.
Grazie e a presto!
In realtà la adoperavo all’inizio del 2017, settandola sempre con un mono liscio 1.25, alternando Alu Power soft, Red Code Wax, Magic e Armour di String Project, soprattutto la seconda, a 21/21 kg, perché avevo ricevuto le matasse da testare e trovai subito buon feeling. Onestamente, non ho mai sentito la necessità di aggiungere peso, perché, tra pattern aperto, inerzia altina e tensione medio-bassa, il telaio ha sempre spinto e grippato forte, mantenendo fluidità di movimento.
Ciao, complimenti per il sito e le recensioni, vorrei cambiare la racchetta e sto trovando molte informazioni interessanti. Tuttavia avrei bisogno di un tuo parere. Gioco da circa 6 anni con una Babolat Aero Pro Drive 300, racchetta pesante (alcune volte mi sambra di avere una mazza da baseball) ma che mi ha dato molte soddisfazioni soprattutto sulla terra rossa con potenza e top spin. Sono passata però da un gioco quasi totalmente da fondo campo ad un gioco più d’attacco sotto rete.Eseguo il rovescio a due mani ma spesso spontaneamente ne stacco una quando difendo, per fartela breve mi sto rendendo conto che sia nel rovescio che nelle volè faccio fatica a gestirla, quindi sto cercando una racchetta simile ma un pò meno pesante. Sono orientata sulla Babolat pure aero da 285 gr e la Wilson Blade 104.
Cosa mi consiglieresti? grazie in anticipo per la risposta.
Rosi
Ciao Rosi e benvenuta nel Blog.
L’idea della Pure Aero Lite non è sbagliata, ma non hai considerato un fattore determinante come il pattern. Di fatto, lo schema corde della Pure Aero è molto paerto e funziona a dovere se ricerchi sempre un po’ di taglio. Se la tua natura è questa, allora la Pure Aero Lite può darti una grossa mano in maneggevolezza, mantenendo alto il rendimento della spinta e della velocità di esecuzione. Se, invece, la tua tendenza non è quella dello spin carico, allora la Pure Drive Lite è sicuramente più adatta ad un gioco vario, dallo spin buono al colpo più piatto.
Quanto alla Balde 104, te la sconsiglio per la sua maggiore lunghezza e la maggiore necessità di spinta. Anche se non è pesante ed offre bel feeling e buon controllo, è una racchetta da attivare sempre con la propria forza. Se la Aero pro ti richiede già troppa spinta, la Blade è sostazialmente sullo stesso livello di faticosità, con un senso di ingombro in aria leggermente superiore.
Ti ringrazio per la risposta, se dovessi optare per la Pure Aero Lite che corde mi consiglieresti e A quanti KG?
Anche qui dipende dal tipo di gioco. Se vuoi incentivare le rotazioni e il controllo, oltre che la sensazione di impatto, puoi pensare ad una RPM Rough 1.25 a 21/21 massimo, mentre, se vuoi qualcosa che spinga più facilmente e che dia un impatto più dolce e protettivo, puoi optare per una Excel 1.30 a 23/23. Esistono anche le vie di mezzo e con le stesse corde puoi realizzare un ibrido niente male, che sa valorizzare le doti di spinta e spin del telaio. In questo caso, la tensione che ti consiglio è di 21,5/21,5 o 21/21.
ok grazie….ti farò sapere!
Quando vuoi, sei la benvenuta 😉
puoi fare un confronto tra 2 classiche leggere che hai inserito nell’articolo? blade 104 vs pro kennex ki 5 300 gr.
perchè preferire l’una o l’altra… e per il parametro spinta/potenza chi ne ha di più?
La Blade 104 va nella direzione di un telaio classico molto tollerante ed anche flessibile, con anche una capacità di spin che la kennex non ha. La differenza tra le due, oltre alle maggiori rotazioni della Balde e il maggior controllo, soprattutto in anticipo, della kennex, sono nella spinta molto più facile della Wilson, mentre la Kennex recupera a regime più alto. Tuttavia, nonostante il peso leggero, la Blade è molto stabile per la struttura lunga e larga, mentre la kennex lo fa con la massa del kinetic posta sull’ovale. Come potenza stanno messe bene entrambe, ma non sono telai da potenza estremamente grauita, vanno fatti girare concretamente per attivarne le doti dinamiche.
ciao fabio ..ancora un confronto per le classiche leggere in quanto a spinta/potenza
blade 104 – pro staff 97L cv e/o la nuova 97L con bande bianche
Quanto a spinta, l’ordine crescente è Pro staff 97L CV, Pro Staff 97L, Blade 104
Quanto a Spin, Blade 104, PSL CV, PSL.
C’è da dire però una cosa importante, perché le due PSL sono più facilmente potenti, quindi con maggiore dispnibilità a dare qualcosa a braccio più sciolto, mentre la Blade è si più potente, ma preferisce un po’ di ritmo. Quanto allo spin, vale più o meno lo stesso, con le due L che aiutano tanto a mettere rotazioni, mentre la Blade è più un telaio connesso all’azione del braccio, ma senza un impaccio critico di massa o inerzia.
grazie…molto chiaro
Ciao! innanzi tutto complimenti per il servizio che offri. Qui spesso si trovano molto più di quello che uno anche solo spera di trovare quando è alla ricerca di informazioni valide in materia tennistica.
Volevo chiederti un suggerimento. Sono un quarta…quindi non bravo e sopratutto non esperto (e di questo me ne scuso). Ho avuto queste 3 racchette negli ultimi 3 anni:
– una blade 104 (290)
– una Pro Staff LS (290)
– l’ultima Prince beast 100
e non c’è niente da fare…torno sempre alla Pro Staff. So che è strano e che l’opinione comune è che non sia una racchetta con un senso di esistere non adatta ne ad un quarta ne tanto meno a qualcuno che sa veramente giocare, ma è l’unica con cui mi trovo bene a rete, forse per la sua leggerezza (nonostante i 35 anni non ho una fisico, sono molto leggero) e sopratutto quando devo salire su una palla un pò molle e ben dentro al campo del mio avversario.
Secondo te, visto che mi piace sperimentare nonostante la suddetta incompetenza, verso cosa potrei rivolgermi?
Innanzitutto ti ringrazio per la fiducia, apprezzo sempre molto i complimenti e mi spingono a fare sempre di più.
Per qaunto riguarda la tua voglia di sperimentare, premettendo che la Pro Staff LS è un telaio che si pone lì in mezzo proprio per dare ad un quarta categoria, o ad ad un appassionato comunque non troppo tecnico, la possibilità di assaporare un telaio con piatto contenuto e spunti più tecnini, potresti o andare nella stessa direzione, provando una Pro STaff 97L, più piena e più solida, conun pattern normale, oppure cambiare totalmente tipologia, guardando i telai che abbiano inerzia minore di 320 punti. Si apre un mondo, dalla Pure Drive alla Blade L, ma molto dipende da cosa ti piace e da come sei impostato tecnicamente. Se cerchi più le rotazioni e la potenza, guarda le profilate, come D>rive, appunto, o Donnay Formula pentacore, che è più flessibile, altrimenti, se cerchi controllo, telai come Blade L o Donnay X-penta silver, che tra le leggere sono quelle che distinguono per il poco impegno fisico, pur essendo racchette dai contenuti tecnici completi.
Grazie mille per l’interessante risposta 😉
Vorrei approfittarne per chiederti ancora un dettaglio. Cosa mi posso aspettare di diverso tra una Pro Staff 97L e una Blade 98L?
Io sono alla ricerca di controllo…colpi con un pò di spin appena accennato) da fondo alternati ad altri più piatti.
Puoi aspettarti maggiori rotazioni facili dalla Pro Staff, che è più facile da muovere, mentre dalla Blade L hai più potenza e controllo sui colpi poco arrotati, con uno spin abbondante se compensi con il movimento. Tra le Due, la Blade ha una marcia in più, anche nel feeling, ma richiede un impatto leggermente più sostenuto.
Grazie della risposta! Ho deciso di provare la Blade 98 L….che corda mi consigli di montare? La priorità sarebbe non sforzare il gomito e il polso, poi il feeling e in ultimo la potenza.
Ps. Buona Natale 🙂
Potresti scgliere un mono soft, potente, come il Rocket di string Project, che be completa la racchetta sotto il profilo della giocabilità e della prestazione, oppure pensare ad un multi solido, che ti faccia ben sentire l’impatto. Qui si apre un mondo, ma ti consiglio di provarci il Wilson NXT Control, sui 23/22, oppure, volendo spendere meno, cosa non male in fase di approccio col nuovo telaio, Velocity MLT di Head oppure il Bonobo di String Kong.