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Comparativa Racchette da 305 grammi 2021

Donnay Pro One 97 Unibody

donnay pro one

Donnay Pro One 97 Unibody è la racchetta più flessibile della comparativa, con i suoi 57 punti, e rappresenta il telaio più classico in termini di feeling, molto netto e molto diretto al braccio. Non è solo feeling, però, perché il telaio sa spingere piuttosto bene e la sua inerzia permette un gioco prolungato senza troppi problemi di gestione fisica dell’attrezzo. Paga un po’ di potenza rispetto alle più massicce del gruppo, ma si difende molto bene e permette, nel caso, di caricare la testa con un po’ di custom per renderla più cattiva in spinta. Più difficile, invece, customizzarla al manico, dove non c’è sportellino per accedere agli steli. Va detto, poi, che Donnay riesce a creare uno sweetspot davvero grande, non solo per un piatto 97, ma anche in generale.

Pro: feeling molto netto, controllo, completezza tecnica e sweetspot.

Contro: il feeling morbido non piace a tutti, il custom al manico è difficile da realizzare.

QUI la recensione completa.

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37 commenti

  1. Ciao Fabio!
    Innanzitutto complimenti per le bellissime recensioni, le ho trovate veramente utili!

    Potrei chiederti come mai nella lista non è presente la nuova Dunlop CX 200? Non l’hai ancora recensita oppure non regge il confronto con le colleghe?

  2. Ciao, uso una Wilson Blade 18×20 v7 incordata a bassa tensione (ora 20×19 con mono).
    La racchetta è fantastica ma purtroppo non facendo piu’ l’agonista ho sempre braccio e spalla doloranti e non riesco a giocare per due giorni consecutivi.
    Ho 38 anni e valgo un buon terza categoria, gioco a tutto campo.
    Quali telai proporresti come alternative valide ma piu’ morbide?
    Wilson Blade 16×19 v7 ?
    Wilson Clash 100?

    Ciao e grazie mille

      • Grazie.
        Riguardo invece alla Babolat Pure Aero VS, non me la consigli a causa del suo impatto secco? (mentre la Blade ha un impatto “rotondo”, forse l’opposto di quello secco).

        • Non è che non tela consiglio. A me, personalmente, piace il modo in cui Aero VS impatta, ma è personale, come per le vecchie Pure Strike, c’era chi le amava e chi le detestava. Blade, con ‘ultimo aggiornamento al V7 è diventata piuttosto soft di impatto, quindi all’opposto. La questione è molto personale e credo che il feeling, prima ancora che le specifiche, siano la prima cosa da ricercare in un telaio, altrimenti il resto non funziona.

  3. Ottima, come sempre Fabio. Ho visto che su alcuni siti specializzati è disponibile una Pro Staff V13 100 pollici 305g, tu la conosci? Sul sito Wilson non sembra esserci. Grazie!

  4. Ciao Fabio, bellissima comparativa!
    Vorrei chiederti un consiglio:
    Ho 30 anni, 1,80 x 66 kg, gioco da 4 anni (anche se quest’ultimo in modo discontinuo per via dell’emergenza COVID) e sono un 4.3/4.2
    Ho un gioco piatto,con un buon rovescio ad una mano.
    Attualmente uso una Pure drive, ma vorrei provare una classica per avere un po’ più di feeling e assecondare di più la mia tipologia di gioco.
    Vorrei fare qualche test con le racchette in prova; mi stavo orientando su Blade 16×19 e Pro Staff 97 V13 (della quale ho letto uscita il modello da 305 grammi).
    Cosa mi consiglieresti di provare?
    Grazie!

    • Indubbiamente i due citati sono telai più adatti al gioco prevalentemente piatto, a soprattutto spinto, senza troppo aiuto dal telaio. Per cui, te li consiglio solo se sei convinto di poter reggere un telaio che vuole sempre più spinta dal braccio rispetto alla Pure Drive.
      Quanto al modello da provare, tra le due, sicuramente Pro Staff è più maneggevole e un po’ meno impegnativa fisicamente, ma sempre alta tecnicamente. Il modello da 305 grammi di cui parli è la Six.One 100, un telaio in esclusiva per Tennis-Point.it. Sicuramente interessante e indubbiamente più facile e adatto al passaggio che hai in mente, ma ancora non l’ho provata direttamente e lo farò a breve, per cui attendo di avere dati certi prima di darti conferme.

  5. Ciao Fabio.
    Non hai inserito la 360+ Prestige Tour, telaio che ultimamente sto apprezzando parecchio. C’è un motivo particolare ? a quale modello la accosteresti fra quelle elencati ?

    Grazie e complimenti
    Gianluca

    • Purtroppo è una recensione che mi sono perso per strada.
      La recupererò appena possibile. La provai, ma non ero troppo convinto del test, perché avevo avuto il telio troppo poco tempo rispetto al solito e la sensazione era che Gravity Tour facesse meglio per diversi aspetti. MI riservo, però, di ritestarla appena possibile.

  6. Ciao Fabio,
    mi piacerebbe un confronto ristretto tra Donnay Pro one 97, Yonex Vcore 98 e Wilson Blade 16×19 V7.
    Attualmente ho le Donnay, gran telaio, molto morbido, fa bene un po’ tutto.
    Putroppo rompo le corde, Luxilon Alu Power 1.25, ogni 5/6 ore max, forse per via del pattern molto aperto della Donnay.
    Quando le gambe sono un po’ stanche, magari in open stance, forse manca di spinta.
    Proverò con +4 grammi di piombo distribuiti 3-9.
    Vorrei provare la Vcore 98 e la Blade 16×19.
    Sono mancino, baseliner aggressivo, braccio che spinge, fisico allenato, livello 4.1, 3.5 nei momenti buoni.
    Gioco in rotazione non esasperata ma sono capace di variare abbastanza. Avendo 48 anni, quando ero piccolo ho iniziato dal colpo piatto per imparare poi tutto il resto.
    Mi interesserebbe più potenza gratuita a parità di controllo, per rendere la palla più cattiva e pesante, cosa che forse potrei già ottenere comunque con i 4 grammi che devo ancora provare in campo.
    Poi c’è la la questione della rigidità. La Yonex sulla carta è molto più rigida delle altre due e non so in che cosa si traduce questo dato.
    Che ne pensi?

    • Si tratta di un bel confronto, perché tutte e tre le racchette possiedono personalità e prestazione, per motivi diversi.
      Il comune denominatore è il controllo, che non manca a nessuna delle tre, ma la prima differenza sostanziale sta nella faticosità maggiore della Blade, che si mostra anche più solida delle altre due, insieme alla maggiore rigidità e secchezza di Yonex, che dona s^ potenza, ma ha un feeling inferiore alle concorrenti ed uno spin più aggressivo, mentre donnay svetta per il tocco morbido e per la sua connessione diretta con la palla. Considerando che ti trovi bene col telaio, prova con il custom. Se non dovesse andare, la scelta più giusta potrebbe essere la Blade, se vuoi partire da un telaio già più carico, ma offre minore spin gratuito e manovrabilità, che potresti rimpiangere.

      • Ho provato con il custom ma la Donnay perde ovviamente di maneggevolezza senza acquisire la solidità che mi aspettavo…
        Proverò la Blade e se la troverò faticosa allenerò di più le gambe per cercare un po’ più di spinta 😉
        Grazie per il tuo feedback!

  7. Ciao Fabio grazie del confronto molto interessante. Aspetto con ansia la recensione della sinergy. Nel frattempo puoi dirmi qualcosa della dunlop fx500 tour, che non è nel gruppo?

    • Avevo effettuato il test delle FX 500 Tour, ma col tempo ho deciso di rimuoverlo perché l’esemplare in mio possesso aveva una inerzia molto più alta di quanto poi altri telai in vendita mostrassero. Avevo riscontrato una bella spinta piena e un approccio rigido all’impatto, un po’ fastidioso alla lunga, ma tutto sommato ritengo sia un telaio interessante. Vedremo più avanti se riuscirò a recuperare un fusto in specifica con l’inerzia. Amici, affidabili, che l’hanno testata, mi parlano di un telaio un po’ da pregare per far andare i colpi, ma anche di una racchetta maneggevole e con una buona versatilità.

  8. ciao fabio..nella stessa categoria hai in programma a breve il test della nuova pro kennex black ace pro 97? l’ho avuto in test solo x una settimana e mi sembra un telaio notevole – tecnico ma grande feeling innanzitutto , flex 58 e kinetic a protezione – (sulla scia di phantom, donnay pro one )
    mi piacerebbe leggere le tue impressioni a riguardo

  9. Ciao e grazie di tutti i consigli e suggerimenti…avevo una domanda…gioco a tennis con una tecnifibre xtc 305,attrezzo con cui mi trovo bene generalmente…posso chiedere se sia sensato passare alla nuova rs 305 ?inoltre quale di queste racchette mi consiglia per avere una “intelligente”alternativa alla xtc per completare la scelta?grazie mille

    • Ciao Alex, benvenuto nel Blog.
      Passare alla RS sarebbe una scelta in continuità, con un approccio molto simile ai colpi. Per una sostituzione andrebbe bene, assolutamente.
      Per quanto riguarda un altro telaio, diverso dalla TF, occorrerebbe capire cosa cerchi di completare e che utilizzo ne faresti.

      • Rivedendo la mia domanda non molto chiara,provo a proporla cosi…secondo il tuo punto di vista quale sarebbe il passaggio ad altro telaio piu vicino alla Tf?portando magari il mio gioco a migliorare,possibilmente,senza stravolgerlo?grazie mille ancora fabio!!!

        • Una soluzione concreta è Pure Strike 98, ma non è che possa migliorare il tuo gioco in assoluto, può darti qualcosa in più in termini di spin e di facilitò di uscita di palla.

  10. Ciao Fabio, stavo puntando ad una nuova racchetta e vorrei un tuo consiglio in merito alla scelta della stessa. Gioco principalmente da fondo campo, colpo piatto leggermente coperto e rare discese a rete. Cercavo un telaio non troppo tecnico, tollerante, con un ottimo controllo e comfort. Stavo valutando le proposte in casa Prince, in particolare la phantom 100x o la Tour 100. Quale modello secondo te farebbe al caso mio? GRAZIE!

    • Ciao e benvenuto nel Blog.
      se non cerchi la potenza elevata, ma preferisci giocare più di braccio, con un telaio fluido nella dimanica, la Phantom 100X ha un grande senso, anche perché l’uscita di palla è facile e gradevole per un telaio tecnico di questo livello. Tour 100 305 è un po’ più arzilla in spinta, ma ha un feeling un po’ meno marcato rispetto a Phantom. In ogni caso, sono due telai dalle belle prestazioni, non esuberanti in spinta, ma piuttosto completi.

  11. Ciao Fabio,
    Gioco da qualche mese con blade V7 16×19 e ti chiedevo due cose:
    – una corda reattiva che dia molto spin da montare??
    – un confronto con la strike 98 16×19 in termini di maneggevolezza e presa di spin.
    Grazie!!
    Fabio

    • Revolve Spin riesce a fare un buon lavoro su Blade 16×19, così come Hexa Pro 1.20, che è più solida ancora. In entrambi i casi, per valorizzare lo spin, la tensione deve scendere di un kg rispetto al solito.
      Quanto al paragone Strike 98-Blade 16×19, la prima è più pesante e massiccia, spinge di più, ma affatica anche di più e va gestita con maggiore parsimonia di energie. Ha anche uno spin maggiore, ma bisogna anche saperla far girare a dovere per tutto il tempo che stai in campo. IN questo senso, Blade è meno pesante, per quanto non leggera, e più gestibile di braccio, anche sulle forzature dello spin e, anche se l’angolo di uscita è meno alto rispetto a Strike, puoi compensare con la maggiore velocità di esecuzione e la buona risposta generale.

  12. Ciao Fabio,
    volevo sapere le differenze tra la pro staff da 290g e la blade da 295g e anche un tuo parere rispetto alle mie esigenze.
    Allora io ho un gioco abbastanza piatto, anche se nel corso degli ultimi anni arroto un po’ di più la palla, ma nulla di esasperato
    La Balde V7 16×19 da 305g l’ho avuta e ti dico che resta la mia racchetta preferita non ho ancora trovato una racchetta che ti dia quel feeling e quel controllo, ma l’ho dovuta abbandonare per problemi al braccio e attualmente gioco con una black ace 300g che all’inizio è stata perfetta ma ultimamente nn mi soddisfa a pieno.
    Ora stavo pensando, visto che quando usavo la blade la incordavo in modo assurdo tipo monofilo molto duro a 25kg, non è che prendendo una delle 2 e incordandola con x-one biphase possa fare al caso mio?

    Grazie
    Paolo

    • Se la riesci a reggere, Blade è uno dei telai più soddisfacenti in assoluto, per feeling, controllo e spin, senza dubbio.
      Tuttavia, Blade 98 S è un po’ diversa, per via della minore solidità e del bilanciamento più avanzato, che la rende meno rotonda nel suo gioco. Per lo spin va anche bene, ma, premettendo che la versione V7 non ho avuto modo di provarla, è un telaio molto particolare.
      Inoltre, sta per uscire la versione V8, per cui, se non trovi una buona offerta, attendi le nuove.
      Quanto alla Pro Staff 97L, è una racchetta che punta sulla facilità di uscita di palla e di spin, ma se hai provato Blade, siamo ben lontani da quel livello di feeling e di prestazione.

  13. Ciao,

    tra le racchette recensite in questa sezione, potresti fare una classifica delle 5 racchette meno faticose per il braccio, partendo da quella meno faticosa?
    Vorrei continuare ad usare una 305 g, ma la meno faticosa possibile.
    Attualmente ho una VCore 98 2021.

    Grazie molte

    • Tra le meno faticose, dal punto di vista fisico, ci sono Vcore 98, Prince Phantom 107 G (non tanto per la maneggevolezza, ma perché fa davvero tanto in maniera gratuita), Donnay Pro One 97 e Phantom 100X. Tuttavia, farò un video-editoriale proprio sul tema faticosità, perché può derivare da più cose e non solo da peso.

      • Ti ringrazio,
        io sottolinerei, umilmente, una cosa importante che qui non ho letto (ma ho letto tante altre cose interessanti e che mi sono state utili).
        Cioè: chi non è un’agonista di buon livello (ovvero chi non gioca almeno 3 volte a settimana DA MOLTO TEMPO, con allenamenti intensi) deve evitare le incordature monofilo, a meno che non giochi 1 volta ogni 10-15 giorni (quindi abbia tempo di recuperare totalmente).
        Io sono tornato da poco all’agonismo a 38 anni, quindi sto ancora in fase di rodaggio, e ho dovuto subito abbandonare il monofilo (montavo le Polytour Fire 21-20) quando ho aumentato la frequenza degli allenamenti.
        Le Rexis che uso ora durano poche ore con questo caldo estivo ma almeno il braccio “respira” all’impatto.
        Pensa che qualche mese fa usavo la Blade 18×20 + Revolve… non infortunarsi era abbastanza improbabile…e infatti…

        Imho un monofilo che non sia veramente morbido (Fire non è un monofilo durissimo ma neanche una corda soft) ti puo’ danneggiare spalla e braccio se non si è adeguatamente condizionati al tennis.

        Detto questo, il video che hai intenzione di fare sul tema della faticosità sarebbe veramente utile per molti.
        Ottima idea 😉

        Riassumendo la tua risposta: se dalla Vcore 98 dovessi passare alla Pro One 97 o alla Phantom 100X 305, non è detto che io abbia un giovamento per quanto riguarda l’affaticamento del braccio/spalla.
        Potrei averlo, ma anche no.
        Almeno questo è quello che ho capito 🙂

        • Esatto, non avresti un miglioramento quanto a fatica, piuttosto ne puoi guadagnare in feeling e comfort, ma la faticosità di swing resta la stessa.

          p.s. per le corde, tutto è relativo e un mono è non il male del braccio, soprattutto se tenuto a bada con tensioni adeguate e, soprattutto, se la racchetta è quella giusta. Di fatto, più vai verso telai facili e potenti (gratuitamente) e più probabilmente si farà sentire l’esigenza del mono per il controllo e la sensazione di impatto. Viceversa, se vai verso telai più tecnici, sentirai bisogno di aiuto dalle corde, che dovranno essere più accondiscendenti, e dalla tensione.

          • Quindi secondo te sulla Phantom 100X 290 (che credo di acquistare) potrei in un secondo momento montare anche le Polytour Fire a bassa tensione (tipo 19-18 kg) senza avere ripercussioni su spalla e braccio?

            (Inizierei comunque montando le Rexis a 21-20 kg per vedere come si comporta la racchetta con la stessa incordatura che ho usato finora sulla VCore 98).

          • Col telaio flessibile e la tensione bassa, non c’è corda rigida che possa dare problemi. Tu inizia con la rexis, magari ti fermi lì.

  14. Ciao e complimenti per il blog.
    Vorrei una tua opinione: gioco a tennis da tempo con periodi di interruzione, a volte di anni. Ho ricominciato tre anni fa (dopo 15 anni) ed ho acquistato due pure strike ultimo modello con cui mi sono trovato discretamente, accusando però una stanchezza a livello della parte anteriore del deltoide dove si inserisce sull’omero insieme al pettorale) in partite che durassero più di 90 minuti. Adesso, inoltre, mi sono fatto male in bici e non mi sono allenato per tre mesi e stento a riacquisire i colpi perchè sento la racchetta veramente pesante al punto che certe volte non riesco a far cadere bene la testa e riportarla su con tutto quello che ne consegue. Insomma voglio una racchetta stile pure strike senza però tutta quella inerzia che non reggo più. Leggendo questa comparativa ho cercato di farmi un’idea di quello che potrei volere e per come intendo io il tennis penso che la vcore 98 sia adatta: ti chiedo anche lei sarebbe troppo stressante oppure c’è differenza tangibile con la pure strike 98 in quanto a inerzia e manovrabilità? Altrimenti vedevo anche una ezone 98 anche se la trovo troppo classica e “piatta”per i miei gusti. Sentiti libero di nominare anche altre racchette che soddisfino la mia “fame di attacco” e siano nel contempo abbastanza manovrabili da un giocatore che si allena due tre volte la settimana senza però avere più il braccio di un ventenne.

    • Ciao, ritengo che la scelta giusta in tal senso sia la VCore 98, che ha un comportamento simile a Strike, ma con una inerzia più contenuta e una maggiore possibilità di gestione di braccio. Alla stessa maniera, se ti piacciono i telai più veloci in aria, c’è anche Vcore pro 97 L, che fa benissimo il suo lavoro e con il peso inferiore, ma l’inerzia lo è di poco rispetto alla Vcore 98, può essere un bel compromesso di prestazione e allggerimento dello stress per l’articolazione. Tuttavia, la prima opzione resta VCore 98, secondo me.

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