
Artengo TR960 Control Tour

Colpo piatto
Molto buono il colpo piatto e, guardando il pattern aperto, non ci si aspetta una esecuzione così precisa. Non è solo precisa, però, perché con il colpo piatto, o poco coperto, TR960 Control Tour esprime anche una bella potenza, piena, con una palla piuttosto veloce. Sicuramente l’esecuzione più soddisfacente dal fondo.
Top Spin
C’è una buona modulabilità del top spin, che permette molte variazioni, ma il telaio tende ad accorciare quando si carica molto il colpo di spin, perdendo qualcosa in efficacia. Non si pu dire che la palla sia pesante, ma è sicuramente complessa e, quando si vira vero il top spin più carico, per renderlo efficace bisogna anche compensare co la spinta del braccio.
Back Spin
Non male, molto teso e non troppo modulabile, ha la sua irruenza in uscita e talvolta va accompagnato o addirittura contenuto, perché tende ad uscire sempre piuttosto carico e teso. La traiettoria è lunga e fa felice chi vuole un back più gratuito, ma non tanto chi ama forzare e variare molto. Un po’ monotematico, ecco, ma interessante per le sue doti aggressive.
A rete
Molto bella a rete questa Artengo. Si muove alla grande, tocca davvero bene sia di piatto che con il taglio ed è davvero veloce ad arrivare all’impatto, cosa molto interessante anche quando bisogna parare una volée e lei lo fa molto bene. Sullo smash, poi, c’è tanta velocità di esecuzione e si spara forte anche con la fluidità.
Al servizio
Molto bene sul colpo piatto, viaggia forte, anche se bisogna spingere, ma c’è tanta velocità di palla e soprattutto precisione. Permette belle bordate e non dissipa energia impressa. Lo slice è particolarmente veloce e tendenzialmente teso. Non è molto modulabile, se non nella velocità, ma non permette una grande curva, per cui si sfrutta più per la sua aggressività che non per il giro in sé. Il kick, poi, esce discretamente, è complesso, ma non troppo pesante. Lascia variare l’intensità, ma ci vuole gamba e braccio per renderlo davvero alto. Tutavia, c’è margine per un kick che crea movimento nel rettangolo di battuta e come variazione offre molto.
Risposta al servizio
Con una buona uscita di palla e una maneggevolezza di livello, è un telaio che in risposta fa molto bene. Non è però una racchetta da risposta a mezzo braccio, se non con il back, per cui vuole un po’ di decisione sul colpo.
Colpi in recupero
In recupero si comporta bene, lo sweetspot è regolare e, dal piatto, esce sempre qualcosa. Il solo polso non basta, ma con un minimo di spinta si recupera molto bene, anche da lontano.
8 commenti
Lascia una risposta
Devi essere connesso per inviare un commento.
Le racchette Artengo a mio avviso migliorano anno dopo anno.
Tuttavia, la percezione di qualità è in parte inficiata da un grosso problema, che solo apparentemente sembra secondario, ma che comunque potrebbe essere risolto molto facilmente da Decathlon, se solo lo volesse: NON SONO DISPONIBILI I PASSACORDE DI RICAMBIO!!!
Questa, a ben pensarci, non è affatto una sciocchezza, anche perché, per colpa della non disponibilità di un ricambio da pochi euro, si è praticamente costretti ad acquistare un nuovo telaio, anche se non sarebbe realmente necessario.
Decathlon, se vuole fare “il grande salto”, secondo me dovrebbe uscire dalla logica “dell’usa e getta” (la racchetta costa poco…quindi niente grommet di ricambio, cosa pretendi???). E’ così quindi che mi ritrovo con una TR 990 Pro invece che 3, e 1 TR960 Spin Pro invece che 3. Inoltre, questo aspetto psicologico un pò da “racchetta a perdere” non ne favorisce nemmeno la corretta appetibilità sul mercato dell’usato (cosa la compro usata a fare, se poi non trovo i grommet e non la potrò usare?), che ne estenderebbe la potenziale platea di utilizzatori, facendola conoscere meglio, ed incrementandone le vendite.
E’ da anni che suggerisco a Decathlon di introdurre la possibilità di acquistare i passacorde (almeno sui modelli “top”, quelli che vanno da € 89,90 a € 120) , ma senza alcun risultato.
Sembra mancare una linea di comunicazione/feedback (nonostante le varie recensioni sul sito aziendale) tra un cliente “evoluto” e la proprietà stessa.
Eppure, con i prezzi dei marchi famosi che oramai sono alle stelle (solo 2 anni fa lo street price di € 160 era ottenibile, ora pura utopia), ed il quasi annullamento del margine di scontistica (anche on-line) sui telai, a causa dei noti problemi di approvvigionamento, produzione e logistica dalla Cina, sarebbe ora il momento giusto per Artengo per assestare la zampata vincente e guadagnarsi una giusta e meritata nicchia di mercato, visto l’ottimo ed in costante miglioramento rapporto qualità/prezzo delle sue attrezzature. Oltretutto, la penetrazione sul mercato di un nuovo competitor a prezzi dimezzati, potrebbe fungere da parziale “calmiere” alla crescita esponenziale dei listini dei marchi più famosi.
Magari tu, Fabio, potresti far leva sulla tua visibilità e professionalità per far prendere in considerazione alla casa madre la risoluzione di queste banalissime criticità, che ne dici?
Grazie e complimenti per il tuo bellissimo lavoro!
Davide
Ti ringrazio per la segnalazione, è un aspetto che non avevo considerato. Lo faccio presente al brand 😉
Buongiorno Fabio, dopo la tua recensione sono molto incuriosito e interessato a comprare l’ Artengo Control Tour. Il dilemma è quale scegliere tra la 16×19 e la 18×20. Attualmente sto giocando con una Wilson Blade 98 v7 16×19 con cui mi trovo bene ma che rimpiango di non aver preso in versione 18×20, in quanto ho un gioco molto piatto. Anni fa però avevo giocato con una Wilson Ultra Tour (la vecchia racchetta di Monfils) che era sempre una 18×20 ma ero stato costretto a cambiarla in quanto, per ottenere un po’ di potenza, mi “distruggevo” il braccio (non sono un atleta agonistico). Per questi motivi sono indeciso su quale versione dell’Artengo debba prendere. Sicuramente te mi puoi aiutare.
Ciao, se la tua esperienza con Ultra Tour 18×20 non è stata positiva, non posso consigliare la Artengo, che, per quanto in versione 16×19 riesca a dare qualche soddisfazione, è sempre un telaio su quel genere lì, ovvero da metterci tanto braccio o da customizzare. Se non sei in uno di questi due casi, eviterei. Piuttosto, avendo tu un feedback diretto con Blade, e volendo al 18×20, perché non andare direttamente su questa, senza girarci troppo intorno? Inoltre, se non hai fretta, sto realizzando le recensioni (video, seguimi su youtube) di Prince Tour 100 P e Pure Strike 18×20, che potrebbero essere due alternative interessanti.
Ciao Fabio, che corde consiglieresti per la versione 18×20?
Ciao, dovrei prima provarla, per capire quanto sia chiuso il pattern e come lavori con corde diverse.
Iscriviti al mio canale Youtube, lì ci saranno sempre i contenuti più nuovi anche rispetto al Blog
Ecco il link:https://www.youtube.com/c/TennisTasteOfficial
Ciao Fabio,
quanto è paragonabile questa racchetta alla Yonex Vcore Pro 97/100?
Grazie.
Ciao, è più scarica, più leggera e meno potente. La vedo bene per chi mette tanto braccio o farci custom per adattarsela. Le Yonex partono più solide e più stabili.
Iscriviti al mio canale Youtube, lì ci saranno sempre i contenuti più nuovi anche rispetto al Blog
Ecco il link:https://www.youtube.com/c/TennisTasteOfficial