
Yonex Astrel 105
Yonex torna a proporre dei telai oversize e lo fa con due racchette piene di scelte tecniche interessanti. Astrel 105 e 115 sono infatti due soluzioni interessanti, che mettono in luce una grande protezione per le articolazioni e una giocabilità generale notevole, rivolgendosi a chi cerca una racchetta leggera, facile, ma non rinunci al feeling e alla qualità costruttiva del marchio giapponese. Se la Astrel 115 è una racchetta che consiglio soprattutto ai principianti o a chi necessita di un telaio davvero leggero, la versione 105, oggetto di questa recensione, si rivolge a molti più appassionati e può essere una valida compagna di gioco, semplificando la vita in campo.
Scheda tecnica:
Headsize 105 inch2
Peso 270 g
Schema corde 16×18
Bilanciamento 330 mm
Swingweight (incordata) 309 kgcmq
Rigidità 68 RA
Profilo 25-27-29.5-26-29.5-26
Lunghezza 68.6 cm
L’estetica della Astrel 105 è molto particolare, con una sezione grossa e piatta, che varia dai 25 ai 29.5 mm, nella zona centrale dell’ovale, oltre alla riduzione della sezione proprio nel centro del piatto, dove lo spessore si riduce a 26.5 cm, a creare uno svaso lungo. Il cuore della racchetta è molto triangolato, per raccordarsi in maniera ampia e corta al piatto isometrico abbondante, mentre il colore dominante è il bianco, perlato e satinato, molto piacevole e resistente agli urti, accompagnato dall’azzuro fluo e da due bande oblique di colore blu navy. Tra tutti i passaggi di vernice non c’è il minimo rilievo e la profondità dei colori è notevole, in pieno stile yonex. Ben fatte le serigrafie a ologramma, ad indicare il nome del telaio, e azzurre. In generale, l’estetica è fresca, più elegante che accattivante, si fa notare, ma con stile. Al manico troviamo una novità, l’Ergo Power Grip, ovvero una soluzione “conica”, con un progressivo snellimento dell’impugnatura, man mano che si sale verso il cuore. Comfortevole e utile, questa scelta aiuta a stendere meglio la mano, senza punti scarico per l’impugnatura. Il grip di serie, infine, è uno Yonex Synthetic, sottile e sensibile, davvero confortevole in abbinamento con l’EGP.
15 commenti
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Ciao. Recensione molto interessante. Quale racchetta consiglieresti ad un amico (di medio livello tennistico) che cercasse molto comfort in campo (a discapito di altre prestazioni) e fosse attratto sia dalla Astrel 105 e la Wilson Ultra 103 S? Grazie
Ciao Diego, consiglieri la Atrel 105, perché la resa è elevata e lascia giocare, anche con poco spin, con una facilità disarmante e un equilibrio molto apprezzabile. Inoltre, contrariamente a quanto accade con i telaio leggeri, la testa non è eccesivamente puntata e il telaio dimostra una cilindrata superiore rispetto a quanto dicano i numeri.
Grazie. Prezioso consiglio.
Ciao Fabio, intanto complimenti, sempre belle le tue recensioni
Sono un quarta categoria di ormai 45 anni e dopo un bel po’ di tempo, anche la mia amata propen 100 comincia ad essere impegnativa dal punto di vista fisico (considera che sono un tennista tascabile 1,70 per 61 kg), quindi penso che a breve dovrò optare per un telaio del tipo astrel
Hai mai provato la prokennex q15? Se si, potresti fare un confronto con questa yonex?
Grazie
Un saluto
Ciao Mario, grazie per i complimenti e benvenuto nel Blog!
Ho testato la Q 15, ma ancora non ho prodotto al recensione. Penso che come resa e stabilità, insieme alla Astrel, siamo al top del mercato in questo segmento. Sia Kennex che Yonex sono riusciti a dare un taglio anche agonistico a telai leggeri, ma stabili e anche precisi.
Ciao Fabio,sto riprendendo a giocare dopo un lungo infortunio(livello 4,2).Rispetto a una classica profilata 300/100 si perde molto in controllo con la astrel?volendo un alternativa più maneggevole e comoda di una sv100(considerando che sono esile,165cm per60kg)opteresti per questa o per una versione light della Dr100?
Ciao Riccardo, la Astrel è stata una bella sorpresa, perchè gioca molto compatta per essere un 105 pollici, con spine e controllo davvero niente male, soprattutto se scegli un armeggio più agonistico. Il vantaggio del piatto 105 sta nel fatto che la tolleranza è davvero molto alta e ti dimentichi di cosa sia una stecca o un decentrato, con la palla che va sempre bene. Tuttavia, anche l’idea di una 285 grammi non è affatto male, soprattutto se desideri un telaio con cui sbracciare di più. La scelta va operata in questa direzione: massimo aiuto con la Astrel, più libertà di forzare con la DR 100 285. Ti avviso, però, che è in uscita la nuova versione delle DR 100 e forse è il caso di aspettare, se dovessi optare per questo telaio. Inoltre, considera anche la versione leggera della sv 100, che offre più prestazione rispetto alla DR 100 L.
Ciao Fabio, sono nuovo del blog, ho letto le tue recensioni che trovo molto interessanti.
Ti scrivo perché dopo una settimana intensiva ad agosto di lezioni private con un maestro in vacanza, a 38 anni ho deciso di riprendere a giocare dopo oltre 20 anni (da ragazzino feci almeno un paio d’anni di lezioni con un maestro, senza fare tornei).
Premesso che essendo passati oltre 20 anni non ricordo che misura di ovale fosse la mia Prince dell’epoca, sarei orientato a ricominciare a giocare con un racchetta del tipo della yonex astrel 105 che da quanto leggo ha un telaio tollerante, ma allo stesso tempo capace di dare feeling e di generare una discreta potenza.
Ti chiedo: questa racchetta può essere adatta ad un principiante,altezza 1.75, fisico ben piazzato e con rovescio monomane piatto? Se sì, che tipo di corde suggeriresti ed incordate con quale tensione per cominciare?
In alternativa profilate 300×100 come la EZONE 100 in casa yonex o la wilson ULTRA 100 sarebbero troppo complicate da maneggiare per il mio livello attuale? Il maestro in vacanza per il mio braccio mi suggeriva infatti una racchetta di 300 gr per generare più potenza nei colpi.
Grazie in anticipo per un eventuale aiuto
Maurilio
Ciao Maurilio, benvenuto nel blog e bentornato al tennis!
Scegliere la racchetta con cui riprendere a giocare non è mai cosa facile, soprattutto per chi ha giocato in epoca di tennis classico.
La Astrel sarebbe un’ottima opzione per i primissimi periodi, ma, con movenze molto classiche, potresti trovare una mancanza di massa, una volta ripresa l’attività in maniera costante. Se pensi, quindi, di intensificare un po’ con gli allenamenti, ti consiglio di pensare più ad una DR 100, magari l’ultimo modello, di cui parlerò lunedì nella recensione, altrimenti, se pensi di giochicchiare, senza troppe pretese, la Astrel 105 va più che bene e mostra la sua solidità e facilità nelle varie situazioni di gioco.
Ciao Fabio, sull’ASTREL 105 per ricominciare a giocare che corde in multifilamento consigli? A quale tensione?
Grazie in anticipo
Maurilio
L’ho provata con le ATG 850, che vanno meglio, però, su una classica, e con le Dynawire, che ti consiglio caldamente, perché più solide all’imapto, cosa necessaria per un piatto così grande in schema 16×18. Mettile sui 24 kg. Inoltre, Se desideri anche un po’ di spin utile, pensa alle REXIS 1.30, sempre alla stessa tensione.
ok, grazie! La multisensa 130 sempre della yonex l’hai mai provata invece?
No, mi manca, ma porvvederò quanto prima. Anche se, ritengo che in Yonex le due piùinteressanti siano Rexis e Dynawire, tenendo ATG 850 come multi di qualità, per i puristi.
OK,ti ringrazio.Allora attendiamo la tua recensione della nuova DR100
Ciao Fabio, dalla recensione si evince quindi che questa è una di quelle racchette che in campo aiuta tanto soprattutto per chi è non è tecnicamente eccelso e a discapito di spinta e potenza vuole più controllo, solidità e sicurezza sui colpi.
Secondo te esiste sul mercato un attrezzo che aiuti ancor di più in campo rispetto alla Astrel 105?
Quali potrebbero essere le rivali di questa racchetta?
Ciao Francesco e benvenuto nel Blog.
In realtà la racchetta ha un enorme grado di facilità, che singifica controllo adeguato e potenza molto facile, insieme a rotazioni generose, disponibili ad un regime di gioco già basso. Chiaramente, con le sue proporzioni, riesce a dare prestazione utile e consistente fino ad un certo livello di gioco, che direi circa fino ad un buon quarta categoria. Quello che manca è la pesantezza dei colpi, un aspetto troppo sopravvalutato per i giocatori amatoriali. Detto ciò, le concorrenti sono Kennex Q+15 285 grammi, Prince Tour 107 T e la nuova Beast OS, anche se hanno inerzia più alta e riescono a soddisfare un pubblico più esigente e li livello leggermente più alto. Andando, invece, su un piatto più contenuto, ci sono soluzioni molto interessanti, e sicuramente più tecnicamente educative, come Radical MP lite 98 Graphene Touch, Speed MP lite 360, mantis 285, Pure Drive Lite e simili, che possono rappresentare attrezzi più performanti, a patto che il piatto 98-100 sia a portata di braccio.