In campo, Wilson Bela Elite riesce ad offrire un comportamento molto completo e soprattutto più semplice da gestire rispetto alla più nervosa Pro. C’è da chiarire subito che, anche se Wilson ha solitamente destinato la nomenclatura “Elite” per pale di medio livello, nel caso di Bela Elite tutto ciò è fuorviante e, di fatto, siamo di fronte ad una variante di Bela Pro, con bilanciamento, peso e nucleo differenti, ma che non sono scelte al ribasso di prestazioni, sono anzi scelte di prestazioni diverse. Per molti versi, infatti, Bela Elite si fa preferire alla sorella Pro, perché ha un comportamento più equilibrato e si lascia gestire con maggiore intuitività, partendo dal tipo di impatto, che non è certo morbido, ma comunque piuttosto meno reattivo ed anche più gratuitamente potente a regime intermedio e nelle uscite di parete, lì dove la facilità di uscita di palla è fondamentale. Bela Elite, nella fase difensiva è più completa di Bela Pro e dal fondo si fa preferire, ma ciò non significa che sia una pala facile in assoluto, perché ha la sua tecnicità e la sua forma a diamante che impone un impatto concreto e preciso con la palla, tollerando abbastanza ma non troppo. In compenso, la maneggevolezza è piuttosto buona e consente più margine di movimento, più velocità di esecuzione e soprattutto aiuta ad impattare con fiducia e a trovare lo sweetspot più spesso. Torniamo alla potenza, perché vanno fatte alcune precisazioni nel modo in cui Bela Elite lascia partire i colpi: la potenza gratuita è molto buona e quando si gioca in fluidità si ha un supporto notevole, ancora meglio a regime medio-alto, dove sa anche esplodere e lascia fare un gioco anche piuttosto aggressivo, mentre sul colpo molto tirato si ha la sensazione che la palla stia un po’ più dentro la faccia e che assorba un po’ di spinta. Tuttavia, considerando il comportamento generale, si può parlare di una pala potente, adatta soprattutto a chi non imprime troppa forza, ma che cerca soprattutto l’aiuto in spinta.