Tra le tante aziende specializzate nel tennis che hanno messo piede nel mondo del Padel, c’è anche la francese Tecnifibre. Il brand propone, sostanzialmente, due linee top di gamma, con caratteristiche molto differenti, Wall Master e Wall Breaker, con la prima che presenta una forma rotonda e la seconda con una sfacciato fusto a diamante, proposta in due pesi, 365 e 375 grammi. In questa recensione ci occupiamo della versione più aggressiva, più pesante e più tecnica, Wall Breaker 375, il top nella gamma Tecnifibre.

Peso: 375 grammi

Spessore: 38 mm

Bilanciamento: 27.5 cm

Lunghezza: 455 mm

Wall Breaker 375 è una racchetta dall’estetica molto personale, che riprende le colorazioni tipiche dell’azienda, con il nuovo logo Tecnifibre ad arredare un fusto quasi totalmente bianco satinato, con una piccola parte in nero, asimmetrica, sugli steli. Una scelta cromatica molto semplice, ma d’effetto, che è accompagnata da una serie di interventi tecnici sulla struttura, volti a dare un buon comportamento generale. La forma a diamante, che fa intendere la sua destinazione d’uso, è irrigidita dal sistema D-Bridge, un traversino orizzontale al cuore, che va a dare una grande stabilità trasversale, insieme alla struttura, facce comprese, in carbonio con tecnologia XTC, Extreme Touch Construction. Il nucleo è realizzato totalmente in Black EVA, più rigido, mentre all’esterno del cuore sono state inserite due alette, denominate Muscleshaft, come ulteriore rinforzo del fusto. Come detto, la superficie delle facce, e di tutto il telaio, è ruvida, ma si aggiunge una finitura particolare, con rilievi a cerchi concentrici, Spin Skin 3D, insieme ad una foratura progressiva, Progessive Holes Diameter, con 3 diverse dimensioni di fori adoperate a seconda della posizione, più strette al centro e più ampie verso i bordi del fusto.